Inga Priede, deputata del Consiglio regionale del Kandava (Lettonia) e capo del dipartimento regionale del partito di governo “Unità”, il più grande partito lettone di centro destra, a proposito del matrimonio egualitario ha scritto alcuni tweet nei quale collega il tasso di natalità alla presenza o meno delle persone omosessuali e poi ringrazia i Tedeschi durante l'occupazione Nazista per avere ucciso gli omosessuali facendo così aumentare le nascite nel suo Paese.
Priebe ha prima scritto che i cittadini e le cittadine del Kandava erano
sotto shock per l'apertura del matrimonio alle persone gay e che
le persone gay della regione non sono orgogliose perché
ci sono dei valori di base (non leggendo il lettone ci rifacciamo alle dichiarazioni riportate del
New York Observer e dalla traduzione di google traduttore del tweet di Pirede in lettone). E poi ha ribadito che
Grazie a dio i tedeschi, al loro tempo, hanno sparato ai gay. Il tasso di nascita stava così risalendo (Thank God! The Germans shot them in their time. Birth rate was going up).
Il tweet voleva essere una
frecciatina contro Ilse Vinkele, ex ministra del Welfare dello stesso suo partito, promotrice della legge sul riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e la parità dei diritti sociali. Le conseguenze non si sono fate attendere mentre Vinkele ha minacciato di voler citare in giudizio Priede per istigazione alla violenza il suo partito l'ha costretta a rassegnare le dimissioni.
Le sue dichiarazioni oltre che per la disgustosa omofobia in un paese il cui ministro degli esteri Edgars Rinkevics ha fatto coming out un mese fa, sono imbarazzanti anche per il riferimento ai nazisti
di per sè, visto che la Lettonia ha visto uccidere per mano nazista più di 70,000 persone ebree dii nazionalità lettone, 2000 rom, e un numero sconosciuto di persone omosessuali. Un genocidio compiuto anche grazie al collaborazionismo Lettone che vede la popolazione divisa tra chi ancora li odia e dà loro la caccia e uno sparuto gruppo di veterani che il 16 marzo di ogni anno fanno marcia a Riga (la capitale Lettone) orgogliosi di avere ingrossato le fila delle SS naziste...
Se a questo dato storico si aggiunge la questione del tasso di natalità del paese che è argomento sensibile (l'attuale popolazione di 2 milioni di unità ha visto un calo del 13% dal 2000 e se la tendenza non si inverte altre 500mila persone verrano perse entro il 2050) si capisce quanto l'affermazione di questa omofoba di merda sia entrata a gamba tesa in tante questioni nazionali e non solo in quella dell'omosessualità.
Dietro pressione dei vertici del suo partito Inga Priede è stata per frotuna costretta a chiedere pubblicamente scusa e a rassegnare le dimissioni.
Questa notizia ha tanto da insegnarci.
1)
La democrazia lettone è più forte di quella italiana.
Dinanzi a dichiarazioni omofobiche di pari gravità nessuno dei nostri esponenti di partito ha mai rassegnato le dimissioni (e quando le dimissioni ci sono state, per dichiarazioni di disgustoso maschilismo, ci sono stati militanti gay che difendevano il maschio di turno che aveva augurato a una donna di essere stuprata...)
2)
Si pretende che le persone omosessuali siano sterili.
In virtù del fatto che due persone dello stesso sesso non possano procreare
tra di loro le si considera sterili
a priori.
Ignorando che come singole perosne gay elesbcihe sono fetili come tutte le altre persone e che, oggi, grazie alla tecnologia medica e al contributo solidale di donatori e donatrici di gameti e di donne che si prestano alla gestazione per conto terzi anche, le coppie dello stesso sesso
possono procreare.
Non procreano biologicamente
tra di loro, ma questo è un dettaglio.
Quel che conta è che nel momento in cui si forma una coppia questa coppia, se vuole, può procreare.
E' proprio questo il motivo per cui si nega il diritto di procreazione alle coppie dello stesso sesso.
Perché la coppia che procrea contribuisce
ancora di più al bene pubblico della comunità e se una coppia dello stesso sesso
fa prole si integra ancora di più nel tessuto sociale.
Il fatto che due persone dello stesso sesso non possano procreare tra di loro è un impedimento fisico dello stesso ordine sociale di quello della coppia di sesso diverso sterile o semisterile.
Una coppia di donne risolve il problema nello stesso identico modo di una coppia uomo donna dove è l'uomo a essere sterile.
Solo la coppia di uomini intraprende una via radicalmente diversa.
Ma da un punto di vista
tecnico la donna con problemi di feritlità in coppia con un uomo gestisce la gravidanza di un figlio
biologicamente non suo proprio come una donna che gestisce la gravidanza per conto terzi.
Se tutti fossimo gay (e lesbiche) ci estingueremmo.
Se tutti intraprendessimo esclusivamente delle relazioni tra persone dello stesso sesso dovremmo solo metterci d'accordo per
fare prole. Non ci estingeuremmo nemmeno nel caso di una dittatura gay e lesbica.
Tra
l'altro delle due l'una o l'ascesa dei diritti gay sta minando la
natalità oppure il paineta sta esplodendo arrivando a 10 miliardi nel
2050.
3)
La retorica della minoranza è ancora dura da morire.
I
diritti mancati delle persone non etero
non sono diritti ad hoc ma
diritti mancati quelli di tutte le altre persone perché
le persone non etero sono come tutte le altre persone e godono già degli stessi diritti.
Invece si parla dei
diritti delle minoranze sessuali come se le minoranze sessuali avessero bisogno di diritti particolari. Come se le persone non etero fossero una minoranza sessuale.
Minoranza sessuale è infatti
una doppia discriminazione.
Non è affatto vero che le persone non etero siano una minoranza.
E' dai tempi di Kinsey che è stato assodato scientificamente che siamo tutte e tutti almeno un po' bisessuali e che dunque le minoranze sono l'eterosessualità e l'omosessualità
pure mentre la maggioranza delle persone si attesta su una bisessualità anche se spesso non equidistante ma spostata verso uno dei due poli etero - omo.
In ogni caso non si tratta di una minoranza
sessuale perché
l'orientamento sessuale non riguarda solo il sesso che facciamo ma anche i sentimenti e le relazioni sentimentali, affettive.
D'altronde non si chiede il diritto di poter scopare con chi ci pare.
Si chiede di poter accedere al matrimonio, no?
Eppure
RAI news parla di
parità dei diritti sociali delle minoranze sessuali in un
capolavoro discriminatorio disgustoso (perché involontario).
Rai News è in buona compagnia.
L'autore (o l'autrice) anonimo (o anonima) del
Blog Gayburg parla di
diritti dei gay il cui sessismo della lingua impiegato ha conseguenze grottesche.
L'espressione
diritti dei gay significa solamente uomini omosessuali e lascia fuori le donne.
Diritti delle PERSONE omosessuali, oppure diritti dei gay e delle lesbiche, sono forme davvero inclusive.
L'uso del maschile plurale come neutro è un viziaccio che c'hanno pure i froci (o le lesbiche)...
Queste derive discriminatorie inintenzionali sono una squisita dimostrazione che chi parla male pensa male.
A proposito, Inga Priebe è la donna raffigurata nella foto a destra.
Quella raffigurata sul sito Gayburb è Ilse Vinkele, ex ministra del Welfare, ma non sono sicuro che a Gayburg lo sappiano...
5)
Nesssuno e nessuna si perita di correggere le dichiarazioni di Priede.
Le persone omosessuali come tutte le altre vittime dei campi di concentramento non sono morte per fucilazione ma sono state gasate. Ma la storia è un'oponione e non interessa a nessuno. Non certo a Rainews nè a Gayburg che nulla ci dicono sulla storia Lettone (a differneza del New York Observer dal quale ho mutuato le informazioni che ho riportato). Da cui possiamo anche dedurre che
6) L
a storia non abita in Italia.
Senza memoria stroica non c'è popolo e senza poplo non c'è nazione.
La Lettonia lo sa bene e Priebe viene fatta dimettere.
Da noi si gioca a chi la spara più grossa (Giovanardi e i bambini
comprati).
Italia paese di merda.
E buon Natale!