Leggo con sospetto i commenti disinvolti su blog di amici, e di sconosciuti, sulle recenti visissitudini che continuano a legare la Chiesa alla Pedofilia.
Intanto per l'uso distorto di un termine che oggi vale per qualsiasi forma di violenza sessuale: anche nel caso della diciassettenne (chiamata ragazzina) stuprata da un uomo conosciuto tramite Facebook ci si riferisce alla violenza sessuale come a un caso di pedofilia (sic!).
Non c'è molta differenza con chi si riferisce all'aborto come all'uccisione di un bambino e non di un feto. C'è un pregiudizio ideologico che invece di essere esplicitato per onestà intellettuale viene ben nascosto tra le parole, proprio come fa la Chiesa di solito.
Trovo disgustosamente ipocrita che si critichi la Chiesa riportando la pedofilia come suo massimo esempio di malvagità.
Ipocrita e ottuso.
Ottuso perchè uno scandalo sessuale fa grattare qualunque prurito, anche quello di chi si professa aperto e tollerate in nome del proprio orientamento sessuale ma poi tradisce un conformismo rivoltante che, per criticare la Chiesa e il Vaticano, non trova niente di meglio che usare la pedofilia. Senza rendersi conto che, così facendo, crea un alibi indistruttibile alla Chiesa che può sempre, legittimamente, dire che i pedofili non sono previsti dal vangelo che, insomma, la pedofilia non fa parte della Fede.
Perché oggi la pedofilia è il bau bau di tutti anche di gay e lesbiche.
Come sono lontani gli anni in cui se ne poteva parlare tranquillamente, quando il pedofilo non era uno stupratore ma una persona adulta attratta dai bambini con una sessualità non genitale, non penetrativa.
Dove sono questi paladini dell'innocenza dei minori quando la Chiesa seguendo la sua dottrina commette atti ben più gravi di quando insabbia qualche caso di pedofilia?
Dove sono i miei indignati co-orientamento sessuale (con i quali in casi come questo sento proprio di non avere NULLA in comune) quando la Chiesa propina il Creazionismo? Quando afferma che la scienza rende gli uomini aridi? Dove sono?
Dove siete?
Ipocrita perchè è facile accusare qualcuno dicendo che fa qualcosa di illegale o di immorale o di criminoso, ma è un discorso politico miope e debole: si attacca la persona (l'istituzione) credendo così di attaccarne le idee. Più difficile attaccare le idee... Lo fa chi ha la cultura per farlo...
A me un prete non fa orrore perchè "è pedofilo" perchè non tutti i preti sono pedofili e non tutti i pedofili sono preti. D'altronde chi vede in ogni prete un potenziale pedofilo (usando un pregiudizio simile a quello usato da Fini qualche anno fa a danno dei gay) è razzista proprio come gli antisemiti (ha ragione chi lo ha detto, anche se nessuno ne ha capito il senso).
A me un prete fa orrore non perchè rifugge dalla vita astenendosi al sesso, e poi non potendone più diventa pedofilo (ma vi accorgete degli impliciti patriarcali e non scientifici che ci sono in queste considerazioni?!?!) ma perchè, casomai, fa parte di una religione che mangia la carne e il sangue del figlio del proprio dio e pretende che le proprie verità siano di tutti che lo si voglia o no.
Fosse solo per la presunta pedofilia mi verrebbe da solidarizzare con loro non fosse altro per l'ipocrita ludibrio in cui vengono fatti cadere da una marmaglia di italiani invidiosi repressi e analfabeti.
I mali della Chiesa sono ben altri dalla pedofilia ma è più facile criticare qualcuno tramite la sessualità, strumento di potere che usano tutti, anche chi fino a ieri era pesantemente discriminato, ma che oggi non batte ciglio nell'usare le stesse armi per una buona causa.
Una pratica politica (sic!) che francamente mi fa vomitare.