La notizia non è di ieri, e nemmeno dell'altro ieri, ma quasi di un mese fa. Una commissione dell'Assemblea generale dell'Onu ha espunto da una risoluzione che condanna le esecuzioni ingiustificate lo specifico riferimento alle uccisioni per l'orientamento sessuale.
Le delegazioni occidentali hanno espresso disappunto sul voto per cancellare il riferimento dalla risoluzione che riguarda le esecuzioni extragiudiziali, sommarie e arbitrarie.
La dichiarazione del 2008 includeva un esplicito riferimento alle uccisioni determinate dalle preferenze sessuali della vittima.
Ma quest'anno Marocco e Mali hanno introdotto una modifica per conto delle nazioni africane e islamiche per chiedere la cancellazione dell'espressione "orientamento sessuale", da rimpiazzare con "ragioni discriminatorie su qualsiasi base". La modifica è passata per 79 voti favorevoli a 70 contrari.
La risoluzione è stata poi approvata dalla commissione, che include tutti i 192 Stati membri, con 165 voti favorevoli, 10 astenuti e nessun voto contrario (fonte reuters).
Io ne sento parlare solo adesso perchè ieri, Fiamma Nirenstein, di cui ebbi modo di parlare più di due anni fa perchè denunciò per antisemitismo Vauro che in una vignetta la dipinse come novella mostro di Frankenstein per essersi candidata nella PdL insieme a Mussolini (Alessandra) e Ciarrapico, entrambi filofascisti mai dissociatisi dalle leggi antirazziali del duce (Nirenstein è ebrea) con la scusa di denunciare il gesto omofobo dell'Onu se la prende contro l'istituzione stessa rea di aver condannato per violazione dei diritti umani la Cina solo tre volte mentre gli Usa, per le loro gravi, gravissime violazioni, sono condannati ben 7 volte e Israele alcune decine (...) (fonte Il Giornale).
Qualche frocio di destra (e non )potrà anche stupirsi o gioire che Nirenstein apparentemente difenda i gay. Io sono stufo dell'ennesima strumentalizzazione riservata a noi gay (e lesbiche e trans e queer e intersex) con la scusa che siccome ci piace prenderlo lì (in culo) tanto vale farlo anche metaforicamente...
Che amarezza!