Non mi è mai piaciuto Travaglio.
Non mi fido di un uomo che ha avuto come mentore Indro Montanelli, un fascista vero, mica i uaqquaraquà che abbiamo oggi, uno tutto d'un pezzo che teneva una busto di Mussolini sulla scrivania.
Per capire perché non mi piace Travaglio basta leggere l'editoriale pubblicato il 27 u.s. sul Fatto Quotidiano.
Nell'editoriale, dal titolo Multifamily Day il giornalista (ma oratore gli si addirebbe di più) addita la contraddittorietà di chi inneggia alla famiglia tradizionale, quella tra uomo e donna, ma ha alle spalle uno o due divorzi.
Però lo fa in una maniera volgare, maschilista, poco interessato a sottolineare l'agire politico di chi sostiene il Family Day quanto piuttosto a screditare direttamente le persone.
Così le mogli compagne e amanti di questi uomini poco affidabili sono tutte avvenenti in un lessico in perfetto equilibrio tra maschilismo ed eterocentrismo (Travaglio non si sognerebbe mai di dire di nessun uomo che "è avvenente"). Le scenate di gelosia servono a restituire con un frasario da giornalaccio scandalistico dei reati ben più gravi (non ricordati e dunque lasciati solo alla memoria di chi legge) mantenendo la fumosità di una critica generica di caratura moralistica e non politica.
Anche rivolgersi alle tre donne menzionate come alle Tre Grazie è degno di una ironia da bar completamente irricevibile perché Travaglio fa leva su quel sessismo patriarcale e maschilista che è la stessa matrice ideologica dell'omofobia.
Per Travaglio coloro che sostengono il Family Day non sono persone da criticare perché negano diritti di cui loro godono a certe categorie di persone ma sono degli adulteri corrotti e con molte amanti...
D'altronde per Travaglio quelli per cui la pdl Cirinnà costituisce un parzialissimo riconoscimento non sono diritti umani universali riconosciuti anche alle coppie dello stesso sesso ma alle coppie gay (cioè di omosessuali maschi) e non coppie dello stesso sesso o, al limite, omosessuali, dove l'aggettivo omosessuali significa anche dello stesso sesso.
Non è una differenza della forma ma della sostanza perché quel che dirime la questione delle unioni civili e del matrimonio non è l'orientamento sessuale dei membri delle coppie ma il loro assortimento sessuale.
E non si può desumere il primo dal secondo: due uomini che stanno insieme non sono necessariamente gay possono anche essere bisex.
Lo stesso vale per le lesbiche se Travaglio non le escludesse usando un linguaggio sessista, ma in questo è in ottima compagnia.
Qualunque sia il loro orientamento sessuale, due uomini e due donne in Italia non si possono sposare non già in quanto gay o in quanto lesbiche ma in quanto persone dello stesso sesso.
Tant'è che quando in una coppia etero (di sesso diverso) uno dei due o una delle due partner cambia sesso quel matrimonio viene automaticamente cancellato.
Ma tant'è per Travaglio i diritti sono delle coppie gay.
Altro scivolone quando Travaglio riporta le voci su Gasparri Ai tempi dello scandalo Marrazzo ci fu chi provò a infangarlo: Libero
raccontò di un politico che bazzicava gli stessi trans col soprannome
“Chiappe d’oro”.
Travaglio dice i trans al maschile fuori tempo massimo per potersi trattare di un fraintendimento dopo che persino l'Unar ha ricordato alla stampa che i trans sono i maschi trans cioè donne biologiche che transitano verso il sesso maschile e che gli uomini biologici che transitano verso quello femminile sono LE trans.
Non ci sono più scuse che tengono, chi continua imperterrito a dire I trans lo fa per scelta, per disprezzo, perché vuole ricordare a queste presunte signorine che sono nate maschio e al maschile ci si deve loro riferire.
Non pago Travaglio allude alle pratiche sessuali che Gasparri avrebbe fatto con queste donne trans quella penetrazione anale ricettiva (lo chiamavano chiappe d'oro) evidentemente per Travaglio chiunque pratica del sesso anale ricettivo è gay lo so che è difficile da capire anche per molte persone omosessuali ma non sono le pratiche sessuali a determinare il nostro orientamento sessuale, bensì il coinvolgimento emotivo affettivo e relazionale.
Insomma per Travaglio se Gasparri è chiappe d'oro è un frocio e quindi che ci va a fare al Family Day?
Mi sembra una argomentazione un tantino omofoba la solita solfa di chi vuole offendere qualcuno dandogli del frocio e si sa i froci lo pigliano del culo, perché il culo ce lo hanno solo loro gli etero e le donne hanno un altro tipo di orifizio. D'altronde Travaglio coltiva lo stesso gusto dei classici di Montanelli e sicuramente ricorderà Marziale.
Infine la ciliegina sulla torta quando Travaglio allude all'omosessualità dei preti che vanno al family day coi loro fidanzatini dove, per non farsene mancare nessuna, al maschilismo aggiunge il paternalismo quel fidanzatini sminuente che normalmente si si usa per rivolgersi ai e alle partner degli e delle adolescenti ma che in questo caso si riferisce volgarmente alla tenera età dei partner dei prelati con una allusione alla pederastia.
Di nuovo Travaglio usa l'orientamento sessuale per sminuire le persone e offenderle non certo per denunciarne l'incoerenza e l'ipocrisia altrimenti ricorderebbe anche le fidanzatine dei preti.
Anche quella è una contraddizione visto che i preti dovrebbero seguire il nubilato.
Ma vuoi mettere?
Dire di un prete che scopa con una donna fa meno scandalo (anzi non lo fa per niente) di dire che un prete ha un fidanzatino.
Di questo editoriale fascista e patriarcale disgustosamente omofobo e transfobico io faccio volentieri a meno e lo rispedisco al mittente perché mi offende, mi offende come gay, e come cittadino la cui intelligenza è misconosciuta pensando mi si possa impunemente ammannire un linciaggio morale spacciandolo per un j'accuse politico.
Per questo invito caldamente Travaglio ad andare al Family Day (cosa avevate capito?!?!) degno posto per chi usa un frasario e delle argomentazioni squadriste.
Perché Travaglio offende anche te.
Se lo consoci lo eviti.
Proprio come il Family Day