Così pretende Chiara Maffioletti che ha pubblicato sul Blog del sito del Corriere della Sera Solferino 28 anni un post dal titolo d'effetto Essere gay è ancora un problema?
Il post recita così:
Questo è un blog per i giovani. E purtroppo, ancora oggi, molti giovani, anzi, decisamente troppi giovani hanno ancora un problema enorme che non dovrebbe esistere in un Paese normale. Civile, intendo. Esistono tanti ragazzi che vivono ogni giorno come fosse un peso la loro omosessualità. Colpa di chi li circonda. Non di tutti, intendiamoci. Ma anche se la stragrande maggioranza delle persone crede che l’omosessualità sia un normale orientamento sessuale, esiste ancora chi non la vede così. E, purtroppo, l’amarezza si fa anche più grande nel constatare che anche tra i più giovani c’è chi ragiona in questo modo.Non posso non notare il sessismo che fa usare all'autrice ragazzi anche in funzione di ragazze, quando dal 1987 Alma Sabatini ha suggerito come ovviare a questa asimmetria di genere nella lingua italiana (quante volte ancora dovrò linkare le sue raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana?).
Lo stesso brano può essere scritto in una maniera non sessista, con qualche semplice accorgimento lessicale e sintattico, per esempio così:
Questo è un blog per la gioventù. E purtroppo, ancora oggi, molte persone giovani, anzi, decisamente troppe, hanno ancora un problema enorme che non dovrebbe esistere in un Paese normale. Civile, intendo. Esistono tanti ragazzi e tante ragazze che vivono ogni giorno come fosse un peso la loro omosessualità. Colpa della gente che sta loro intorno. Non di tutti e tutte, intendiamoci. Ma anche se la stragrande maggioranza delle persone crede che l’omosessualità sia un normale orientamento sessuale, esiste ancora chi non la vede così. E, purtroppo, l’amarezza si fa anche più grande nel constatare che anche tra le persone più giovani c’è chi ragiona in questo modo.
Anzi, si legge molto meglio, perchè non c'è sessismo.
Non è un vezzo se puntualizzo il sessismo del lessico di Maffioletti, il sessismo è indice della stessa mentalità patriarcal-maschilista che c'è dietro l'omofobia.
Al di là del sessismo colpisce nel post l'affermazione che la stragrande maggioranza delle persone crede che l’omosessualità sia un normale orientamento sessuale che Maffioletti fa non si capisce in base a quali dati.
Gli unici dati di una certa rilevanza nazionale e non di parte sono quelli Istat che ci danno numeri ben diversi, purtroppo.
Il 61,3% dei cittadini tra i 18 e i 74 anni ritiene che in Italia gli omosessuali sono molto o abbastanza discriminati, l'80,3% che lo sono le transessuali.Ora se il 61,3 % ritiene (badate, ritiene non crede*) che in Italia gli omosessuali sono molto o abbastanza discriminati, forse la stragrande maggioranza non può pensare che in Italia si crede* che l'omosessualità sia un normale orientamento sessuale.
Secondo l'Istat il 59,1 % della popolazione ritiene accettabile che un uomo abbia una relazione affettiva e sessuale con un altro uomo e il 59, 5 % che una donna abbia una relazione affettiva e sessuale con un'altra donna.
Quasi il 60%.
Certamente la maggioranza, ma non la stragrande, un 40 % pensa ancora di no.
Sempre secondo l'Istat il 73% della popolazione è in totale disaccordo con il fatto che non si assuma una persona perché omosessuale [dimenticando che la cosa è illegale persino in Italia] o non si affitti un appartamento per lo stesso motivo.
L'Istat però fa notare anche come quasi la stessa percentuale, il 55,9%
si dichiara d'accordo con l'affermazione "se gli omosessuali fossero più discreti sarebbero meglio accettati",E siamo così a cuore dell'omofobia.
Come emerso da uno studio recente a livello europeo Citizens in Diversity: A Four-Nation Study on Homophobia and Fundamental Rights, molte persone non percepiscono come omofobici molti pensieri, giudizi idee e atteggiamenti che in realtà lo sono.
Non è l'omosessualità dunque a essere considerata dalla stragrande maggioranza delle persone come un orientamento sessuale naturale.
E' l'omofobia a essere considerata negativa.
E si pensa che l'omofobia che la società, nella sua stragrande maggioranza, condanna, consista esclusivamente in una discriminazione esplicita, e violenta fatta esclusivamente nei confronti delle persone omosessuali.
Le stesse persone percepiscono però come ostentazione la loro visibilità.
Se due ragazzi o due ragazze si baciano pubblicamente con le stesse modalità di una coppia etero danno nell'occhio, non sono discreti o discrete.
Anche questa è omofobia ma la società, il paese, non la percepisce come tale.
E anche questa è omofobia.
Purtroppo, e non metto in dubbio la buona fede di Maffioletti, scrivere che la stragrande maggioranza delle persone crede che l’omosessualità sia un normale orientamento sessuale è una affermazione omofoba perchè distingue tra omofobia e ...omofilia con un discrimine troppo grossolano.
Ed è con un discrimine così blando (che lascia passare quasi tutto) che Maffioletti può scrivere
Sono recenti i casi di omofobia che vedevano protagonisti dei 15/16enni, derisi e umiliati per il fatto di essere gay. E da chi? Drammaticamente, da loro coetanei.gli e mai le, Alma Sabatini intervieni Tu!!!
Come può esistere ancora il pregiudizio nei confronti dei gay da parte dei giovani? Dove si sbaglia: forse a monte non è stato insegnato loro il rispetto? Forse è solo una questione di ignoranza?
Purtroppo sì se anche Maffioletti dà per scontato che certi comportamenti, atteggiamenti, che sono giudicati in un certo modo da chi li guarda, ma non è detto che siano agiti con quello scopo comunicativo, denotino omosessualità.
Di ieri, questa notizia: «È sconcertante quanto accaduto in una scuola media della Val di Vara vicino La Spezia, dove un prete ha scritto una nota sul registro di classe, a danni di due alunni, perchè “sorpresi in atteggiamenti gay”». Lo ha dichiarato il presidente dell’Associazione Gaycs, Adriano Bartolucci Proietti.Dunque, e non metto in dubbio nemmeno stavolta la buona fede, Maffioeltti si è immaginata che i due ragazzi in atteggiamento affettuoso fossero gay.
Cosa significa? Non sarebbe bastato bacchettare gli atteggiamenti “amorosi” in generale?
Non le è minimamente venuto il dubbio che l'atteggiamento affettuoso potesse essere anche indice di amicizia tra i due.
Non sto ipotizzando nulla, perchè non conosco i fatti, sto solo cercando di ampliare il numero di cornici narrative entro cui dare significato al comportamento dei due ragazzi.
Non conoscendo il motivo che ha indotto il prete a scrivere quella nota infamante (per lui e la scuola) sono costretto a ipotizzare largamente.
Forse due ragazzi si tenevano per mano? Forse erano abbracciati?
O semplicemente avevano un atteggiamento considerato dal prete poco maschile e dunque effeminato?
Sono tutti orizzonti diversi e nessuno di questi porta necessariamente all'omosessualità.
Io pavento una società che legge un atteggiamento affettuoso tra due maschi come un rimaneggiato unicamente omoaffettivo.
Come si saranno sentiti quei due ragazzi? Sono convinta che sia necessario non far finta di niente di fronte a storie come queste.Io rivolgo questa domanda a Maffioletti stessa che ha dato per scontato che i due ragazzi stessero amoreggiando in una maniera gaia e non invece amicale... La prima cancella la seconda che, se c'è, deve rimanere virile e cameratesca, cioè invisibile, come sempre...
Dunque stiamo progettando un mondo in cui due due amanti possono amoreggiare ma due amici no.
Se due maschi si prendono per mano sono froci. Froci e basta.
Maffioletti non mette in discussione questo assunto implicito (che è già intriso di omofobia) si limita a distinguere gli omofobi dagli omofili giudicando in base alla reazione dinanzi un comportamento incasellato da una equazione ineluttabile: gli omofobi sono quelli che dicono che shifo, gli omofili quelli che dicono che carino.
L'omosessualità desunta, quella è certa.
Poco mporta poi che il ragazzo considerato effeminato sia etero a e quello ipermaschile piacciano i ragazzi.
Dietro questa lettura omosessualizzante (che vede allinearsi anche molte persone omosessuali) c'è sempre il pensiero eterosessista, unico e uniformante che anche quando porta rispetto per le persone omosessuali continua a dirimere l'omosessualità di certi atteggiamenti basandoli ancora sugli stessi stereotipi e clichè omofobici di sempre.
Insomma l'accettazione dell'omosessualità non contribuisce alla maggiore libertà di tutte e tutti ma crea un nuovo confine, un nuovo conformismo senza mettere in discussione i presupposti discriminatori che prima non permettevano l'accettazione.
Non a caso quando si riferisce ad Andrea, vittima etero dell'omofobia, Maffioletti parla di confusione
(è ancora confusa la vicenda su Andrea, il giovane di Roma che si è suicidato, inizialmente, si pensava, per le continue prese in giro circa il suo orientamento sessuale).che è proprio la parola con cui una volta si cercava di relativizzare l'omosessualità come fase di passaggio all'eterosessualità, l'unica forma cui veniva riconosciuto lo statuto di maturità.
Confusa è Maffioletti che non riesce a capire che si può essere presi in giro e discriminati dall'uso negativo dell'omosessualità anche quando omosessuali non lo si è, perchè l'omofobia travalica le persone omosessuali e stigmatizza ogni presunta deviazione dai cliché di genere.
Sfugge a Maffioletti che, visto che non tutti i gay vestono di rosa e non tutti i ragazzi che vestono di rosa sono gay (appunto come Andrea), quel che deve passare è il diritto di CHIUNQUE a vestirsi di rosa, senza chiedersi quale ne sia l'orientamento sessuale perchè questa domanda è discriminante e omofobica.
*A ben vedere Maffioletti usa il verbo credere che ha un significato meno assertivo di ritenere, o pensare.
La stragrande maggioranza delle persone crede - cioè mica è sicura - che l'omosessualità sia un normale orientamento sessuale.