mercoledì 15 giugno 2016
Omar Mateen la sua (presunta) omosessualità e la (il)logica conseguente omofobia interiorizzata.
Lo avrete letto anche voi, a quanto pare, si dice, Omar Mateen l'autore della strage al Pulse, il gay bar di Orlando, era gay.
Le prove?
A sentire il Fatto quotidiano L’uomo aveva più volte frequentato il Pulse, la discoteca gay teatro della strage e faceva uso di app per appuntamenti al buio tra omosessuali.
Quindi cari amici etero e bisex state attenti! Basta la frequentazione in un locale per omosessuali o la frequentazione di una chat per appuntamenti al buio tra omosessuali e siete catalogati come persone gay, ma che dico persone, proprio come gay.
Per il Fatto Quotidiano basta entrare in un locale per gay per essere gay.
Un pettegolezzo dei peggiori corroborato da un si dice discriminatorio e inconsistente:
(...) la sua prima moglie Sitora Yusufiy (...) In un’intervista a una tv brasiliana riportata dal New York Post ha spiegato che Mateen aveva tendenze omosessuali.
Tendenze omosessuali. Una veloce ricerca su google individua siti omonegativi come i primi a imegare questa definizione che, di per sè, non spiega nulla.
Va bene, si dirà l'ha usata la prima moglie di Mateen. Vero. Ma al (o alla) giornalista sta bene così com'è visto che non sente la necessità di darne ulteriore spiegazione.
In ogni caso, rimanendo nel puro piano linguistico viene da domandarsi se Mateen fosse gay - cioè prevalentemente coinvolto in relazioni sentimentali e sessuali con altri uomini - o avesse tendenze omosessuali magari aveva solamente un comportamento omosessuale (=faceva sesso con altri uomini).
Ah, saperlo!
Nel mondo patriacale in cui si seprime la stampa italiana la sola frequentazione di un locale per gay basta per alimentare il sospetto infgamante che diventa automaticamente certezza.
Mateen frequentava locali gay la ex moglie afferma che aveva tendenze omosessuali e dunque è gay.
Il gossip nell'articolo continua.
Una volta il padre, Seddique Mateen - afghano e sostenitore dei talebani – lo ha persino chiamato ‘gay’ davanti a lei. La rivelazione segue quella di un compagno di scuola di Mateen, il quale sostiene che una volta gli ha chiesto di uscire.
Qual è la prima parola che viene in mente per inusltare un uomo? Gay.
Non sappiamo le circostanze o i motivi per cui il padre lo ha chiamato gay ma le nostre speculazioni valgono quelle dell'autore (o autrice) dell'articolo che però mostra questo dato aleatorio come probante certezza.
Lo stesso vale per il compagno di scuola al quale Mateen avrebbe chiesto (cioè almeno 12-15 fa) di uscire.
Non pago l'articolo continua
Tante anche le testimonianze di chi, omosessuale o frequentatore di locali gay, era entrato in contatto con lui (...) Mateen sarebbe stato visto nel bar almeno una decina di volte.
Sarebbe stato o è stato? Il sospetto basta, lo sanno bene le tante persone i tanti ragazzi il cui sospetto di omosessualità diventa automaticamente certezza.
Che faceva in questi locali per gay Mateen? Ci provava con altri avventori? Si concedeva a baci appassionanti o magari di più?
No, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano
“A volte se ne andava in un angolo a bere da solo, altre volte si ubriacava al punto da alzare la voce e diventare aggressivo”, ha raccontato all’Orlando Sentinel Ty Smith, cliente abituale del Pulse.
(...) Un altro frequentatore del locale, Kevin West, ha invece raccontato al Los Angeles Times di essersi messaggiato con Mateen a fasi intermittenti per un anno, attraverso un’app di messaggistica solitamente usata dalle persone gay.
Quel che l'articolo del Fatto quotidiano si guarda bene dal dire però, è che nello stesso articolo citato dell'Orlando Sentinel si legge che Kevin non aveva mai incontrato Mateen ma lo aveva visto nel Pulse la sera della strage un'ora prima la sparatoria inziasse*-
E che Mateen fosse stato visto anche a Disney World forse altro luogo della strage che voleva compiere...
Al Fatto non inteerssa dare infromazioni ma solo costituire e consolidare per Mateen una identità gay.
Una identità negata ai testimoni che lo avrebbero visto al Pulse definiti omosessuali o frequentatori di locali gay.
Vai spiegare a F. Q, l'autore (sic!) di questo articolo pieno di gossip e di pregiudizi omofobici che non basta scopare con un uomo per essere gay (e, in ogni caso visto che Mateen si era sposato e aveva avuto figli dalla moglie al limite era bisex...) che quello è il comportamento omosessuale che da solo non basta a individuare una persona come omosessuale, perchè l'orientamento sessuale coinvolge anche la sfera relazionale e quella affettiva.
Una distinzione troppo sottile per chi pensa che chi rimorchia su grindr e app simili cerca appuntamenti al buio malcenlando un (pre)giudizio negativo sul fatto che si rimorchiano sconosciuti ignorando che non si sceglie al buio perchè i profili sono provvisti di foto (quasi smepre) del viso...
Non sappiamo nulla del vero orientamento sessuale di Mateen nè tanto meno del suo comportamento.
La sua frequentazione dei locali e delle chat per gay non prova nulla perchè poteva trattarsi di una serie di premeditati sopraluoghi prima di compiere la strage.
Che Mateen, l'uomo che ha compiuto una strage, uccidendo 49 persone, altri esseri umani, uomini e donne, non necessariamente gay e lesbiche (ci sono anche le persone bisessuali e gli amici e le amiche etero), sapere che Mateen fosse gay a cosa serve? Cosa ci spiega? Come copntribuisce a intepretare questo suo gesto criminale e di odio?
L'idea che i gesti di odio nei confronti delle perosne omosessuali nascano da una non accettazione di una propria negata e nascosta omosessualità sono quanto di più pernicioso e omofobo ci sia.
Servono a deresponsabilizzarci tutti e tutte (ah non era uno normale che ha ucciso i froci, era frocio pure lui) servono a nascondere che la società sostiene e legittima le esternazioni di odio quelle parole di odio esibite in nome del diritto di opinione che non vengono perceptie come omoegativa ma che lo sono invece squisitamente.
Servono a gettare una luce di instabuilità e di autolesionismo sulle perosne omosessuali che si odiano al punto da uccidersi tra di loro.
Servono a fare delle perosne omosessuali dei mostri e non delle vittime. Proprio come si tende a dipingere cme mostri qui maschi eterosessuali che ex fidanzati o mariti uccidono ferocemente le ex in nome di un sentimento di proprietà patrarcale e agghiacciante.
Niente mostri! E' solo il retaggio di un patriarcato che è vivo più che mai e che sta sfaldando anche quell'ultimo tenue baluardo di difesa di uno spirito critco sempre più assente e inane.
Mateen era frocio. Quella strage è una cosa da froci.
Se la sono cercata.
Come ha scritto Taormina.
Come scrisse il tempo il giorndo dopo l'omicidio di Pasolini.
Le vititme di Mateen sono state uccise due volte. La prima da lui e la seconda da tutti e tutte noi che preferiamo gingillarci con il gossip scambiandolo per informazione.
O quanto aveva ragione Mao!
*They had never met, West said, but he watched as Mateen entered the club about 1 a.m. Sunday, an hour before the shooting began.
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