Fra poche ore sapremo.
Sapremo se il blog anonimo
listaouting è un bluff oppure no.
Sapremo come diranno e che prove addurranno. Sapremo se l'iniziativa è seria o se, dopo tutto, avevano ragione gli avversori.
Io so solo una cosa. So che quel che listaouting non deve fare è questo:
Roberto Calderoli è finocchio. Ecco perché non fa che prendersela con i gay e non parla d'altro (se si esclude qualche occasionale stronzata sulla Padania, il Dio Po, il ritorno alla Lira eccetera).
Direte voi: e come lo sai? Beh, me lo hanno detto, ripetuto e confermato un po' di persone, molte provenienti dal Nord Italia e molte "per conoscenza personale" del fatto. Tra queste persone, anche un famoso editore (tranquillo signor Achab, non ce l'ho mica con te: ho scritto "famoso"). Allora, sapete come si diceva una volta? Vox populi, vox dei. Io a Dio non ci credo, ma al popolo eccome.
E adesso denunciami, caro ministro Calderoli. Stando alla legge sulla privacy le tue abitudini sessuali non sono protette da segreto perché tu sei una persona pubblica e pubblicamente impegnata contro - guarda tu - proprio i diritti civili dei gay. Eventualmente, in tribunale, chiamo a testimoniare le persone che mi hanno assicurato di avere una "conoscenza personale dei fatti". A' la guerre, comme à la guerre.
p.s. Si ringraziano gli amici blogger nei commenti per la segnalazione della foto del nostro ministro colto in posa virile e padana da "Repubblica".
E' un vecchio post (ne manca l'incipit in cui spiega la differenza tra outing e coming out) di
Anellidifumo, del lontano 2005, squisitamente omofobico e maschilista.
Un post nel quale si fa tutto quello che nell'outing (quello vero) non si è mai fatto.
Si dice che Tizio è
finocchio. Ma all'outing non interessa l'orientamento sessuale.
Come prova si cita un coraggiosissimo e deontologicamente parlando ridicolo "me l'hanno detto".
Attenzione non una fonte certa da tenere nascosta per ovvi motivi (uno dei pilastri del giornalismo americano) ma un disgustoso
me lo hanno detto, ripetuto e confermato un po' di persone, molte provenienti dal Nord Italia e molte "per conoscenza personale" del fatto. Tra queste persone, anche un famoso editore (...). Allora, sapete come si diceva una volta? Vox populi, vox dei. Io a Dio non ci credo, ma al popolo eccome.
Uno stile delatorio degno del miglior Mussoliniano.
Non si specifica bene quali siano gli atti omofobici se non un generale
ecco perché non fa che prendersela con i gay e non parla d'altro (se si esclude qualche occasionale stronzata sulla Padania, il Dio Po, il ritorno alla Lira eccetera).
Tra l'altro anellidifumo si improvvisa psicologo e, nei commenti, spiega come
Infine, ciliegina sulla torta, come prova (l'unico straccio di prova che anellidifumo produce) viene presentata una foto, segnalatagli dai lettori
che ritrae Calderoli in posa virile e padana da "Repubblica".
Peccato che considerare un uomo gay perchè poco virile sia esattamente la mentalità dalla quale scaturisce lo stigma e che vedere un gesto poco virile (ammesso e non concesso che quello ritratto nella foto lo sia) come esclusivamente omosessuale è omofobico, maschilista e patriarcale.
Ecco, spero proprio che stamane non saremo costretti a leggere queste cazzate omofobiche anche su listaouting
che, nonostante l'anonimato non lasci ben sperare, non si tratti di un volgare pettegolezzo basato su un pregiudizio omofobico, ma di una denuncia seria
basata su prove concrete e con argomentazioni un po' meno omofobiche di queste
.