Ieri Vittorio Feltri ha scritto un articolo che ha fatto basire molti e molte per i suoi contenuti apparentemente gayfriendly.
L'articolo fa da pendant con uno di Lallo lulli di tutt'altro tenore ma a ben vedere la sostanza dei due articoli tanto feiendly non è.
Nella
pars construens del discorso di Feltri dice in soldoni che non ci sono ragioni per opporsi al matrimonio tra persone dello stesso sesso né di impedire loro di adottare dei figli.
Nella chiusa dell'articolo Feltri ricorda come
la società può essere laica o religiosa, ci mancherebbe: ma lo Stato deve essere laico. Altrimenti è etico. E dove sta scritto che la tua etica è migliore della mia?
A ben leggere l'articolo e nemmeno tanto tra le righe , anzi, si capsce qperò come questa mezza apertura all'estensione del matrimonio e alle adozione per per coppie dello stesso sesso sia un modo per Feltri per mettere comunque dei paletti alla questione.
1) i matrimoni tra gay e la cittadinanza ai figli degli immigrati sono, sì, problemi da risolvere, ma non possono essere considerati priorità come, invece, si legge nel programma del Partito democratico.
La stessa cosa affermata da Monti e tanti altri uomini e, ahiloro, donne politiche, che è una sciocchezza perchè la mancanza del riconoscimento di diritti
degli stessi diritti di tutti e di tutte non di diritti gay come da più arti si legge in questi giorni di campagna elettorale, è una questione sempre importante per una democrazia da risolvere al più presto e sempre vieppiù in momenti di crisi quanto la società deve rinsaldarsi nei suoi principi democratici. I diritti non sono accessori e in fatto i priorità non possono essere secondi a nient'altro, mai.
2) sono sicuro che, presto o tardi, anche l’Italia si allineerà agli altri Paesi europei, cosicché nella nostra legislazione entrerà di diritto il matrimonio fra omosessuali.
Dove Feltri, ma è in buona compagnia, si riferisce all'estensione del matrimonio tra persone dello stesso sesso come a matrimonio tra gay confondendo oreintametno sessuale con genere, visto che è il genere e non l'oreintamento a dirimere la questione come ho spiegato già fino alla nausea su questo blog: due persone omosessuali si possono sposare basta che siano di sesso diverso, e d'altronde non tutte le persone dello stesso sesso che si sposano sono omosessuali ci sono anche le persone bisex. Anzi col matrimonio si finisce di distinguere le persone in base all'orientamento sessuale e si constata semplicemente l'assortimento sessuale della coppia
Se non vi piace chiamare matrimonio quello fra due maschi o due femmine, chiamatelo come preferite, anche peppino, purché la sostanza sia la stessa. Eredità, reversibilità della pensione, assistenza sanitaria eccetera: o sono per tutti o per nessuno.
Dove si riduce l'importanza del matrimonio semplicemente ai vantaggi (e agli oneri che qui mancano) accessori.
Il punto centrale dell'estensione del matrimonio che e non può che essere lo stesso matrimonio - stessi diritti con lo stesso nome come recitava lo slogan Venezuelano di un paio di anni fa - è il riconsocere alle coppie dello stesso sesso la stessa dignità di quelle di sesso diverso, una coppia che contribuisce alla crescita e allo sviluppo della società.
Si trattasse solo dei
vantaggi economici basterebbero i diritti per i singoli come vuole la chiesa e tutta la destra omofoba maschilista e reazionaria.
La dignità di famiglia la dà solamente il matrimonio che non deve essere certo un obbligo e infatti va di pari passo affrontata anche la questione delle coppie di fatto ma chi vuole deve potersi sposare.
3) La parificazione comporterebbe un onere insostenibile per il welfare? Non scherziamo. I gay che si sposerebbero sarebbero pochissimi. Essi infatti sono trasgressivi per definizione e non penso siano smaniosi di tuffarsi nel più conformistico degli istituti, il matrimonio appunto, che ha regole asfissianti per chiunque, figuriamoci per loro, abituati fin dalla giovane età a costumi elastici.
Bel tentativo di dire in maniera educata che le persone omosessuali sono meno propense alla monogamia e alla stabilità di coppia. Come se i vari Casini e Berlusconi e Fini non fossero tutti quanti
risposati per tacere dei festini berlusconiani.
Una discriminazione basata su un luogo comune e su un pregiudizio. I farfalloni e le farfallone esistono tra tutti gli uomini e le donne qualunque sia il loro orientamento sessuale.
4) Statisticamente il rischio di sbagliare nel tirare su la prole è pari per gli etero e per gli omo.
Suvvia, smettiamola di considerare l’attitudine sessuale dei genitori come determinante per la riuscita nella vita dei ragazzi.
A parte il solito sessismo che usa il maschile anche per indicare il femminile ecco ridotte le omosessualità a una attitudine sessuale: come se per scopare ci fosse o fare (o adottare) prole ci fosse bisogno del matrimonio.
L'omosessualità, proprio come gli altri due orientamenti sessuali, non è solamente una questione di sesso quello per il quale tanti e tante vorrebbero relegarci in camera da letto perchè fuori da essa ci percepiscono come
esibizionisti. Essere
omosessuali significa non solamente fare l'amore (o sesso) con persone del proprio sesso ma anche amare, e provare affinità spirituale per loro.
Ci sono altri dettagli nel suo articolo da sviscerare ma questi possono bastare. Gli altri se volete potete leggerli
nell'articolo integrale.
Insomma mi sembra che le vere intenzioni di Feltri siano le stesse di repubblica dall'altra parte della barricata, quello di irretire le persone omosessuali facendo credere loro che sullo stigma si stia aprendo una breccia. Spero che nessuno cada in questo tranello tanto evidente quanto patetico ma non per questo meno pericoloso.
E non c'è bisogno di scomodare l'ignobile
campagna denigratoria contro Boffo nel 2009 che è costata a Feltri 6 mesi di sospensione dall'ordine dei giornalisti di Milano e 3 da quello nazionale dove ci si riferisce all'omosessualità chiamandola una
debolezza ricorrente, basta
leggere quel che Feltri ha scritto in passato.
Un anno fa si esprime contro la legalizzazione delle coppie di fatto che reputa non necessaria con l'argomentazione ridicola e strumentale che nelle città in cui c'è un registro comunale pochi se ne sono avvalsi (senza ricordare che non trattandosi di una legge dello stato ha solamente un valore amministrativo locale e casomai corrobora l'idea che non è per i diritti di successione che ci si vorrebbe sposare...).
Più di recente il
3 marzo del 2012 Feltri scrive
Entrando nel merito del matrimonio gay,
vi sono argomenti validi per bocciarlo. Ma tutti legati a una visione
antica della società, quando questa era impostata secondo criteri che
non hanno più riscontro nella realtà: l’esigenza di un contratto
matrimoniale con tre protagonisti, l’uomo, la donna (in grado di
procreare) e lo Stato, che utilizzava i figli per la leva
obbligatoria, mentre ora li spreme solamente a fini fiscali.
Le nozze omo adesso vengono invocate per assicurare l’assistenza,
la reversibilità della pensione, l’assegnazione di case popolari. È
una faccenda di welfare. A ciò si può essere ostili o no. Parlo a
titolo personalissimo e non con la pretesa di essere persuasivo: i gay
desiderano sposarsi? Prego, s’accomodino. Peggio per loro.
P. S.: vogliono adottare bambini? Su questo punto manifesto forti
perplessità. E ricordo che i figli sono conformisti. Farli crescere in
una famiglia con due papà e senza mamma, o con due mamme senza papà,
non mi pare li aiuti a sentirsi uguali agli altri, come prediligono.
Insomma non voglio di re che non si possa cambiare idea ma una persona intellettualmente onesta lo ammette apertamente.
Spero che nessuno si lasci irretire ancora da quest'uomo e da quello che come direttore avvalla che altri collaboratori scrivano e dicano sull'omosessualità.
ma nel paese dalla memoria storica più corto del mondo tutto è possibile.
Io però non dimentico.