Una telecamera a circuito chiuso del bar (la cui registrazione è stata mandata in onda lunedì 23 da Rete Versilia nel corso del telegiornale delle 19.25) racconta un'altra storia.
I due ragazzi si stavano baciando, uno seduto sulle ginocchia dell'altro, come mostra una foto tratta dal video, pubblicata da Queer Blog.
Come se non bastasse Luca Lopez, un ragazzo di 36 anni, presente quella mattina al bar Cusimano. (che ha rilasciato una deposizione spontanea ai Carabinieri) dice di aver assistito a tutta la vicenda dandone una versione completamente diversa. Lo riporta Il nuovo corriere della Versilia (le cui pagine non possono essere lette su internet se non sei abbonato) e riportate da Queer Blog (da dove le prendo io)
Ero appena fuori della porta di ingresso del bar, e stavo fumando una sigaretta (...) e quando i due ragazzi sono arrivati li ho sentiti benissimo dire “Ci sono i carabinieri (...) ora ci divertiamo, li facciamo incazzare”. Si sono seduti a un tavolino, hanno fatto colazione, poi uno dei due si è alzato, è andato a sedersi sulle gambe dell’amico e hanno iniziato a pomiciare, baciandosi sulla bocca appassionatamente. Non è vero che si stavano solo abbracciando innocentemente come possono fare due amici, e un cliente del bar ha chiesto al carabiniere se non fosse il caso di dire loro qualcosa. Il carabiniere è stato di una correttezza assoluta. Ma quale omofobia…! Gli ha parlato come un padre, e quando i ragazzi gli hanno chiesto se si sarebbe comportato ugualmente se a baciarsi fossero stati un ragazzo e una ragazza, invece che due gay, lui ha risposto di sì, perché non ci sarebbe stata nessuna differenza, visto che in un luogo pubblico si deve tenere tutti comportamenti consoni al decoro e alla decenza. Secondo me – ha poi concluso il testimone – è stata tutta una montatura, visto che appena fuori del bar uno dei due ha detto all’altro “lo vedi ora che bomba scoppia”.Dichiarazioni da verificare ma sospette. Perché se è vero che i due ragazzi hanno fato tutto apposta, per "provocare" il carabiniere se non avessero denunciato il caso ad Arcigay non ne avrebbe parlato nessuno. Quindi avrebbero dovuto dire e ora facciamo scoppiare la bomba, non e ora coppia la bomba, così, spontaneamente, solo per essersi baciati.
Certo se questa storia risultasse vera c'è da non credere alla semplice goliardata ma a una manovra per farsi pubblicità i due ragazzi seguendo un copione deciso da qualcun altro che così ha fatto parlare di sé e non mi riferisco minimamente ad Arcigay.
Ecco l'altro elemento ambiguo di questa storia. Possibile che nessuno abbia visto il collegamento, nessun giornalista? nessun blogger? Certo, anche solo come sospetto, come insinuazione senza alcuna prova e quindi da fare con tutte le cautele di questo mondo.
Insomma a quanto pare sono in molti a cercare visibilità o pubblicità dal presunto clima omofobico che ci sarebbe nei nostri posti di villeggiatura.
In ogni caso strumentalizzazioni come questa sono pericolose perché fanno perdere di credibilità ai casi veri di omofobia che, purtroppo, sono veri e concreti.
C'è una cosa che mi inqueita però. Il profondo essere borghese di tutti noi gay.
Che, appena appresa la verità, e cioè che i due giovani stavano pomiciando, abbiamo trovato normale la reazione del carabiniere, intervenuto perché una donna trovava i baci disdicevoli.
Quante volte mi è capitato di salire sull'autobus e vedere due giovanissimi, lui lei, baciarsi appassionatamente, uno tra le gambe dell'altra, incuranti della presenza degli altri? Mi hanno dato fastidio? Forse. Se ci fosse stato un carabiniere sull'autobus lo avei chiamato per dirgli di smettere? MAI.
Sono ragazzi, giovani, sfrontati, sfacciati, esibizionisti, dite quel che vi pare, ma a me fanno anche tenerezza e trovo da borghesi di merda infastidirsi per il loro atteggiamento e da fascisti di merda chiamare le forze dell'ordine per farli smettere.
Inoltre, nessuno mi toglie dalla testa che se i due ragazzi fossero stati una più regolare coppia etero la signora si sarebbe infastidita di meno.
Eppure ognuno di noi, gay borghesi fin nel profondo del buco del culo, invece di criticare la strumentalizzazione della vicenda abbiamo subito trovato disdicevole il comportamento dei due ragazzi, perché baci in pubblico non se ne devono dare, soprattutto se uno siede sulle ginocchia dell'altro .
Perché purtroppo noi gay siamo più borghesi degli etero pronti a rispettare con zelo un bon ton sessuofobo e tristemente da anni 50.