L'articolo in realtà lungi dall'affrontare l'argomento si sofferma sulla recente dichiarazione del gay-for-pay Cody Cummings che ha annunciato di ritirarsi dalle scene del porno su internet dopo aver lasciato a bocca asciutta i suoi fan: nessun video con un rapporto completo.
Cody Cummings con i ragazzi non è mai riuscito ad andare oltre al bacio e al subire rapporti orali, al limite facendo da spettatore ai rapporti altrui, e adesso che ha annunciato il suo ritiro dal mondo del porno gay probabilmente lascerà molti ammiratori con l'amaro in bocca.
A parte l'infelice metafora visto che si parla di rapporti orali, la solita aria da pettegolezzo spinto che distingue editorialmente il sito gay.it fa soffermare l'autore di questo articolo più sui dettagli che sulla sostanza così Valeriano invece di raccontarci degli inizi, del successo e del declino (a quanto pare) del porno attore fa commenti del genere:
Era ancora credibile un sito incentrato su un gay for pay che, di fatto, non era mai stato gay for pay fino in fondo?Fino in fondo...
Siamo ancora alla classica distinzione patriarcal maschilista che se non c'è sesso penetrativo non c'è vero sesso o non si sta facendo sesso fino in fondo (ed ecco che il modo di dire diventa involontariamente allusivo).
Quarantanni di femminismo e di movimento gay non sono riusciti a sradicare questa convinzione assurda che il "vero sesso" sia solamente quello penetrativo, guarda caso quello sotto il quale è sussunta tutta la sessualità gay modo di vedere che ancora oggi conia nuovi sinonimi di frocio (uno degli ultimi da me sentiti in classe è denocciolato. Se non ci arrivate ve lo spiego a fine post).
Insomma nonostante Valeriano Elfodiluce si chieda se siamo alle soglie di una nuova rivoluzione sessuale il punto di vista dal quale classifica e giudica il comportamento sessuale di Cummings è alquanto tradizionale e maschilista e patriarcale.
la recente esplosione del porno gay amatoriale e semiamatoriale su internet (...) sta mettendo in luce una certa dimensione ludica del sesso gay, che fino a qualche anno fa era del tutto assente. Anche in questo caso è molto difficile stabilire quanto sia costruito e quanto sia frutto della spontaneità dei performers, ma la sensazione è che i rapporti omosessuali siano vissuti sempre più spesso come una specie di gioco, o magari come una prova di resistenza, anche e soprattutto da chi non è omosessuale al 100%.Peccato che la percezione dell'omosessualità maschile e del tipo di rapporti sessuali a cui viene tradizionalmente associata che secondo Valeriano Elfodiluce dovrebbe subire un cambiamento profondo grazie alla nuova pornografia su internet sia contraddetta, distrutta, spazzata via, senza rendersene nemmeno conto, dalle sue stesse parole.
A questo punto, quindi, il nocciolo della questione non sarebbe più l'orientamento di un porn performers, ma il suo approccio all'omosessualità e alla sessualità in genere. Se così fosse la nuova pornografia gay promossa da internet potrebbe segnalare, e in parte promuovere, un cambiamento abbastanza radicale nella percezione dell'omosessualità maschile e del tipo di rapporti sessuali a cui viene tradizionalmente associata.
Se non si fa sesso non penetrativo con un altro uomo non si è gay al 100%, non si è gay fino in fondo e se si subisce (ha proprio usato questo verbo) un rapporti orali e basta si lascia i fan con l'amaro in bocca...
Il nostro a un certo punto si lascia scappare uno svarione molto destrorso e pericoloso:
aumentano i casi di ragazzi che, pur dichiarandosi etero, non si fanno altrettanti problemi ad esplorare la propria sessualità. In effetti è sempre più difficile capire quanti di questi ragazzi si presentano come etero solo per essere più intriganti, quanti sono bisessuali e quanti, effettivamente, sono etero disposti a divertirsi con altri ragazzi sotto compenso.Ecco la distinzione tra un bisessuale e un etero disposti a divertirsi con altri ragazzi sotto compenso francamente mi sfugge...
Sicuramente ogni persona è un caso a sè, e quando c'è di mezzo la sessualità non è semplice stabilire dei confini sicuri, anche se, come testimonia il caso di Cody Cummings, chi si sente davvero etero al 100% difficilmente riuscirà a dare il meglio di sè in un rapporto gay.I neretti sono nel testo e non miei.
Adesso a parte gli errori di grammatica e ortografia (la s nel plurale dei nomi stranieri, l'accento grave e non acuto di sé) quel che qui fa orrore è la terminologia di Valeriano.
Chi si sente davvero etero al 100%.Sentirsi etero. Io mi posso cioè percepire, definire, farmi definire e farmi percepire come etero anche se faccio sesso con uomini (per un video porno per il quale vengo pagato o nella vita reale).
Qui entriamo nel campo minato delle definizioni d'orientamento sessuale.
Cosa descrivono le parole? Comportamenti o emozioni? Il solo sesso o i sentimenti?
In ogni caso se sono un etero al 100% come posso a fare sesso con altri uomini?
E se faccio sesso con altri uomini perchè per dare il meglio di me stesso devo fare del sesso penetrativo?
E se se non faccio sesso penetrativo vuol dire che sono meno gay o meno etero?
Insomma Valeriano rimette sul tavolo presupposti, pregiudizi patriarcali senza nemmeno rendersene conto affrontando, male, una questione facilmente risolvibile.
Che andare a letto con una persona del tuo stesso sesso non faccia di te un omosessuale lo diceva già Kinsey quasi 70 anni fa e diceva pure che gli etero al 100% come i gay al 100% siano due rarità.
Quel che sfugge a Valeriano è che la sessualità del porno non è mai reale ma sempre rappresentazione. Che costruisce un immaginario collettivo e, anche, un codice comportamentale molto più rigido e impermeabile di quello della sessualità vera e concreta e che per cogliere il nuovo nel modo di fare sesso bisogna fare analisi sociologiche sulle persone non nel sesso performativo dei video porno che sono finti dalla prima all'ultima inquadratura.
Non che dai film porno non si possano desumere ideologie o indicazioni di comportamento ma vanno considerate per quel che sono ricostruzioni mediatiche e non lacerti di vita vera.