Non hanno perso tempo i maschi maschilisti e fascisti (patriarcali, misogini e omofobici) italioti a criticare le reazioni di protesta e il boicottaggio alla pasta Barilla che si sta spargendo in tutto il mondo e non solo in Italia adducendo le spiegazioni più svariate e partendo sempre da semplificazioni di quanto accaduto che dimostrano quanto dell'argomento non solo non freghi loro nulla ma anche che sostanzialmente non ne capiscono nulla.
Mi è capitato di leggere due di questi
articoli su
Il fatto quotidiano un giornale che non mi è mai piaciuto proprio perchè ci si trovano articoli come questi e che per questo non compro mai, nei quali due cittadini comuni che non si capisce come mai scrivano su un quotidiano cercano paternalisticamente di spiegare alla massa di persone indignate (che per loro è fatta solo di gay, niente lesbiche, niente persone etero o bisex ugualmente indignate, e, soprattutto, niente donne) dove hanno sbagliato e perchè.
Sono puri esercizi di retorica da regime scritti con un linguaggio aggressivo e giudicante, discriminatorio e offensivo, che dimostrano davvero quanto l'ignoranza e la mancanza di consapevolezza in questo paese di merda e di merde siano diffusi irrimediabilmente.
I due articoli sono
Caso Barilla: cari gay, è il momento di crescere
di Domenico Naso e
Mi dia mezzo chilo di Barilla e il solito anestetico, grazie
di Bruno Ballardini.
E' curioso come in entrambi i casi si additi come
errore la scelta di boicottare Barilla o perchè scelta inefficace (Ballardini) o perchè scelta
isterica (Naso).
E' strano come nel capitalismo avanzato le cui strategie di marketing nessuno mette più in discussione cercando anzi di ammannire l'omofobia di Barilla spiegandocene la natura inevitabile (Ballardini) a questi due simpatici omofobi sfugga l'idea che l'unico strumento concreto che una consumatrice (non una cittadina, non una persona) ha è quella di non dare i propri soldi.
Prima di qualunque
efficacia il boicottaggio è un suo diritto e una sua rivendicazione,
etica prima ancora che politica.
Io i soldi a qualcuno che dice o fa cose che non mi piacciono ho tutto il diritto di non darli. E se voglio esorto le altre a fare lo stesso.
Ma, si sa, quando i fascisti non possono menarti o ucciderti, ti fanno la paternale, ironica, sottile e intanto ti offendono e continuano a discriminarti.
Intanto in entrambi gli articoli tutte le affermazioni misogine maschiliste e omofobiche di Barilla vengono proditoriamente riassunte nella decisione di Barilla di non mettere gay nei suoi spot.
Come se alle persone indignate dalle affermazioni di Barilla (che non sono solamente gay come pretendono Naso e Ballardini) importasse qualcosa che non ci sono gay negli spot di Barilla.
Allora dovremmo comperare solamente Ikea e sughi ponti Althea !
Sembra essere tornati ai tempi di
Angeli negri di Fausto Leali!
Ricordate la bellissima lettura che ne diede giusto 20 anni fa Pappi Coricato in
Libera?
E no cari Naso e Ballardini! Tutte le persone che protestano contro Barilla, uomini e donne, etero omo e bisex, per tacere delle persone trans e intersex, non protestano perchè vogliono un
angelo gay protestano per le dichiarazioni di Barilla contro le donne in generale e contro le persone omosessuali (e dunque di nuovo contro le donne visto che esistono pure le lesbiche, sapete?).
Si boicotta Barilla perchè dà della donna una immagine fascista di angelo del focolare, chiusa in cucina a badare ai lavori donneschi, prima, per poi magari andare anche a lavorare fuori casa (come ha ricordato Cruciani dalla sua trasmissione schifosamente discriminatoria di tutte).
Si boicotta Barilla perchè afferma che lui
non è d'accordo con i gay non su un argomento preciso ma in generale. Che vuol dire non essere d'accordo con qualcuno che non dice niente se non io esisto? Io sono. Ci sono anche io. che non è d'accordo con la loro visibilità. Infatti per Barilla i gay non devono disturbare gli altri e sono liberi di fare quello che vogliono, solamente a
casa propria perchè fuori possono disturbare qualcuno con le loro rivendicazioni più o meno legittime
.
Dov'è la strategia di marketing caro Ballardini?
Fosse strategia di marketing Barilla avrebbe detto
non metto i gay nei mie spot perchè temo sarebbe una pubblicità controproducente.
Invece lui ne fa una questione personale.
Lui non è d'accordo con i gay (cioè non li vuole edere fuori casa loro) al punto tale che se ai gay questo non sta bene che comprino pure un'altra pasta.
Pero Ballardini ci vuole davvero fegato nel giustificare l'uso umiliante e maschilista del corpo femminile negli spot di chicchessia dicendo che ci sono delle regole di mercato che i gay non capiscono.
Ballardini ma per chi ci ha preso? Lei sa benissimo che se si parla oggi di omosessualità è perchè
i gay sono una nicchia di mercato, perchè i gay comprano, perchè i gay vivendo senza figli (dicono gli esperti di marketing) hanno più soldi da spendere.
E quindi quanto serve anche solo simbolicamente il boicottaggio
dei gay? TANTO.
D'altronde basta vedere come Barilla sia subito corso ai ripari per tamponare le dichiarazioni omofobo prima con un comunicato (nel quale ribadisce l'idea di donna del focolare...) e poi con questo video.
Chi difende Barilla o ha comunque da ridire sulla campagna di boicottaggio lo fa perchè la pensa esattamente come lui.
Infatti lei Ballardini che è omofobo quanto Barilla scrive:
[Barilla] Ha riaffermato cioè, in modo sia pure sgradevole, l’immagine di Marca.
Ricordate lo slogan “Dove c’è Barilla c’è casa”? Ebbene, Barilla si
riferisce da sempre alla “casa degli italiani” e alla “famiglia
italiana”.
Il guaio, Ballardini per lei che è un omofobo dei peggiori, perchè lo è senza nemmeno rendersene conto, è che nella casa degli italiani ci sono anche gay lesbiche e bisex (per tacere delle persone trans) che da quando non sono più al confino vivono nelle case come tutti gli altri italiani.
E che anche quelle gay sono famiglie perdio!
Che lei sia un deficiente (nel senso letterale del termine) lo si capisce quando scrive una corbelleria come la seguente:
Il
problema è l’idea sbagliata che la sinistra ancora oggi ha delle
funzioni della comunicazione strategica: perché pubblicità e marketing non hanno proprio nessuna capacità di “educare” le masse modificando i loro atteggiamenti.
E da questa sua affermazione si vede che lei e non Boldrini (senza quel maledetto
la sessista, altro campo in cui lei è deficiente) non capisce niente di mass media.
Perchè se è vero che gli spot, come il resto dei mass media, non
creano immaginario collettivo, però rimaneggiano quello esistente e possono rimaneggiarlo in senso progressista o in senso reazionario.In ogni caso che una strategia di marketing sia neutrale e non implichi anche una scelta politica lo pensano solo le persone naif come lei...
Una pubblicità che conferma lo stereotipo della donna fascista casalinga asservita e serva del maschio non si limita a registrare una ideologia che
già c'è ma la sostiene, la diffonde, la alimenta, la
legittima.
Se davvero crede quello che ha scritto cambi mestiere o almeno legga un testo di analisi dei mass media di una qualunque delle nostre università.
Anche quelle cattoliche che magari criticano la presenza di perosne gay negli spot proprio perchè la loro presenza ne legittima l'esistenza, la visibilità contribuisce a familiarizzare e a scalfire lo stigma contro l'omosessualità quello che lei non crede gli spot o i mass media in generale possano sostenere ma si limitino a registrare.
Se lei giustifica lo status quo adducendo che l'omofobia è
diffusa è perchè in realtà a lei questa situazione sta bene se no protesterebbe con chi boicotta Barilla e non lo giustificherebbe dicendo che lui segue londa.
Eh no Ballardini!
Barilla l'onda la cavalca e ha scelto di cavalcare questa invece di un'altra cosa che si può fare e che per esempio Ikea ha fatto anche se dopo Giovanardi accusò quello spot di essere addirittura anticostituzionale.
Alla faccia dello spot che non cambia una mentalità!
Naso invece lei è ancora più disgustosamente omofobico visto che ci dà delle
isteriche che sono impegnate tutto il tempo a sentire Madonna.
Detto ciò, la reazione isterica e incontrollata della comunità gay, o
almeno delle sue propaggini sul web, è persino più fastidiosa. È partito
il boicottaggio alla pasta più famosa del mondo, con i
leader tradizionali del movimento LGBT pronti a mettersi in prima fila
(causa ricerca di visibilità narcisistica e tradizionalmente rainbow) e a
fomentare gli istinti più bassi di gente che per 364 giorni l’anno se
ne infischia della “causa” e dei diritti civili (come biasimarli? Miley
Cyrus e Madonna rubano molto tempo) e poi si lanciano in strampalate
crociate politically correct per censurare un’opinione, per quanto stupida e insopportabile.
Segno evidente che questo paese è ancora profondamente patriarcale e fascista
Fa tropo comodo rifarsi alla libertà di pensiero per difendere chi dice cose che discriminano certe categorie di persone solo perchè la si pensa nello stesso modo come lei dimostra in questo suo articolo grondante di pregiudizio e odio omofobico.
E le donne caro Naso?
Le affermazioni maschiliste per le quali anche si è deciso di fare boicottaggio perchè non le prende in considerazione?
Perchè nemmeno le nomina, le cita, ne fa un larvale riferimento?
Perchè lei evidentemente è un uomo maschilista propri come lo è Barilla e nemmeno si accorge di esserlo.
E pensare che c'è chi compra
Il fatto diretto dal pupillo di un grande fascistone come Montanelli dopo la sua morte sdoganato anche a sinistra...