non spetta alla Commissione europea – come si chiedeva nella relazione – «di elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni civili e delle famiglie omosessuali a livello europeo», pur se tra «paesi in cui già vige una legislazione in materia». Il diritto civile in materia di famiglia rientra infatti nella competenza dei singoli stati membri in base al principio di sussidiarietànell'assunto centrale del pessimo articolo a firma Silvia Costa e Patrizia Toia apparso su Europa ci si chiede:
il principio di non discriminazione per orientamento sessuale, assolutamente condivisibile sul piano umano, etico, politico e giuridico, può essere invocato per rendere indifferente lo status del matrimonio rispetto alla sua natura e cultura di compresenza di un uomo e di una donna, fondata sulla reciprocità della differenza sessuale e orientata (non certamente vincolata) alla procreazione, senza provocare una mutazione antropologica e un indebolimento della costruzione dell’identità sessuale di bambini e bambine?
La mutazione antropologica è già in atto. E, se Silvia Costa e Patrizia Toia capissero qualcosa di giurisprudenza, dovrebbero sapere che nessuna legge può imporre una mutazione antropologica nel comportamento dei cittadini può solo registrare e amministrare dirimere un comportamento antropologico nuovo già in atto.
Fu così per la legge sul divorzio del 1972 che cercò di tutelare le coppie separate di fatto (e soprattutto le donne dato il pessimo stato di famiglia del 1942 del tutto sbilanciato a favore del coniuge) e la legge sull'interruzione volontaria della gravidanza del 1978 che cercò di tutelare la salute delle donne che abortivano per mano di mammane e medici poco scrupolosi morendo di infezioni o emorragie.
Queste due leggi non introdussero il divorzio e l'aborto nel nostro paese ma regolamentarono delle pratiche e dei comportamenti che già esistevano e che agli occhi del legislatore erano inesistenti.
Anche nel caso dell'allargamento del matrimoni alle coppie dello stesso sesso (non dunque matrimonio gay, come titolano proditoriamente le due europarlamentari del PD), si tratta di riconoscere legalmente un fenomeno che riguarda diverse centinaia di miglia a di coppie che costituiscono già famiglia anche con prole.
Quello che sfugge alle due europarlamentari anche a voler mantenere la loro definizione stretta di matrimonio orientato (non certamente vincolata) alla procreazione è che molte delle coppie omosessuali fanno figli, hanno fatto figli o vogliono farne.
E invece di aiutarle a fare figli si dice loro di no in base a un principio religioso e non laico, dogmatico e non democratico che impedisce in Italia anche alle coppie etero sposate di accedere alla fecondazione assistita eterologa.
Uno stato nazista che sceglie per i privati cittadini su una questione personale e privata come la procreazione.
Non si nega l'assistenza pubblica ma la possibilità che questa pratica si possa fare nel territorio della Repubblica costringendo i cittadini e le cittadine italiane ad andare all'estero.
Per cui se i due coniugi non possono fare figli tra di loro sono una famiglia di serie b.
Peggio ancora se la famiglia in questione è formata da due donne o due uomini, anche quando ormai la casistica di figli cresciuti dalle famiglie omogenitoriali (che all'estero ci sono ormai da un ventennio) hanno dimostrato che l'incidenza dell'orientamento sessuale dei figli è la stessa delle coppie etero (se fosse vero il contrario non si capirebbe come mai tanti gay e tante lesbiche vengono da famiglie etero...).
Silvia Costa ha 63 anni, Patrizia Toia 62, evidentemente sono due persone mentalmente anziane, ostaggi dei loro stessi pregiudizi che spacciano per valori morali, politici, mentre sono solo idee dettate dall'odio, dall'intolleranza e dall'ignoranza che vanno censurate e fermate perchè discriminano delle persone e la Costituzione non lo permette.
Che queste due donne moralmente vecchie, veri e propri dinosauri della politica, si facciano da parte e lascino il campo a chi ha idee più consone al mutato quadro socio antropologico italiano, e non solo, che le due europarlamentari non sono in grado di comprendere.
Perchè non si capisce quale danno l'allargamento del matrimoni alle famiglie omogenitoriali possa fare a quelle etero. Se non infierire un colpo mortale alla profonda, atavica omofobia dei cattolici, che sono dei malati di mente che mangiano il corpo del figlio del proprio dio per salvare le stessi...
Cosa ci si può aspettare da una religione così sinistra?
Se è evidente il vizio ideologico e non democratico delle domande che si pongono le due europarlamentari è chiaro, per quanto mi riguarda, che il PD è il nostro nemico.
Un partito di fascisti, di nazisti, di omofobi, di maschilisti e reazionari che deve sparire dalla faccia della Terra.
Vera feccia della politica, peggio di Forza Nuova e di tutti i partiti dell'estrema destra extraparlamentare che, almeno, hanno il coraggio delle proprie opinioni (di merda) a differenza del PD che cerca di costruirsi una facciata democratica ma che rappresenta solo il peggio che il paese abbia da dare.
Peggio Di Berlusconi. Peggio di Giovanardi. O, meglio, omologhi, uguali.
Un partito che impedisce all'opposizione di costituirsi come alternativa valida al centro destra, proprio come lo Stato Vaticano impedì all'Italia di costituirsi in nazione fino al 1861.
E, come per il Vaticano, l'unico modo di uscire fuori dalla situazione è invadere (politicamente) il PD fare una bella breccia di Porta Pia farne fuoriuscire chi al suo interno si riconosce ancora nei valori del pluralismo e relegare questi omofobi di merda nell'alveo della destra peggiore d'Europa, feccia dell'Italia e dell'umanità.
PD come Pavidi Democristi, come Porco Dio, come il male assoluto. Cancro vero della democrazia italiana.
Da oggi il PD è il mio nemico numero uno.
Essendo stato fatto giustamente notare che questa frase inneggia alla violenza (anche se privata nei confronti dei miei amici) la cancello (ma ne lascio la traccia per trasparenza) prendendone le distanze e rinnegandone ogni significato concreto di violenza.
Perchè il PD avvelena tutti.
Dobbiamo delegittimarlo politicamente, farlo sparire dall'agone politico prima che sia troppo tardi.
11 commenti:
Un articolo allucinante, le solite parole svuotate da ogni loro significato e che non hanno alcuna attinenza con la realtà oggettiva dei fatti e della vita, neanche la Binetti sarebbe riuscita ad arrivare a tanto, mi domando quando il Pd prenderà in considerazione il problema dei suoi esponenti cristiano fondamentalisti mascherati da laici.
Io temo che tutti nel PD la pensino nello stesso modo e che facciano fare il lavoro sporco agli esponenti della ex margherita.
Non dimentichiamoci MAI che il PCI tolse la tessera a Pasolini in quanto gay, che i fgciotti del 68 consideravano l'omosessualità un vizio borghese o che negli anni 70 durante il processo Braibanti il PCI non fece NULLA.
Il PD è un partito di centro, dove la parola sinistra si può usare al massimo come aggettivo, al maschile... (Un partito sinistro).
Cerchiamo altrove i nostri referenti politici.
Non legittimiamo più il PD come forza gayfriendly perchè, semplicemente, non lo è né lo sarà mai.
A Pasolini la tessera del PCI non fu tolta in quanto gay ma perche' Pasolini era accusato di corruzione di minorenne e atti osceni in luogo pubblico e fu anche condannato per atti osceni. Pasolini stesso ammise i reati (non ricordo se durante lo stesso processo ma di sicuro ne da' testimonianza la biografia del cugino Nico Naldini)
Pasolini era detestato dai dirigenti del PCI locale e nazionale molto di piu' per le sue idee che non chi si portava a letto!
Comunque la violenza mi pare un strano mezzo per ottenere dei risultati...
Ciao Simone. Ecco le mie fonti.
http://www.pasolini.net/vita02.htm
Pasolini viene accusato di essersi appartato il 30 settembre 1949 nella frazione di Ramuscello con due o tre ragazzi. I genitori dei ragazzi non sporgono denuncia ma i Carabinieri di Cordovado venuti a sapere delle voci che girano in paese indagano sul fatto. È un periodo di contrapposizioni molto aspre tra la sinistra e la Dc, siamo in piena guerra fredda e Pasolini, per la sua posizione di intellettuale comunista e anticlericale rappresenta un bersaglio molto vulnerabile. La denuncia per i fatti di Ramuscello viene ripresa sia dalla destra che dalla sinistra: prima ancora che si svolga il processo, il 26 ottobre 1949, Pasolini viene espulso dal Pci. Ecco quanto riportato da "l'Unità" del 29 ottobre:
"ESPULSO DAL PCI IL POETA PASOLINI
La federazione del Pci di Pordenone ha deliberato in data 26 ottobre l'espulsione dal partito del Dott. Pier Paolo Pasolini di Casarsa per indegnità morale. Prendiamo spunto dai fatti che hanno determinato un grave provvedimento disciplinare a carico del poeta Pasolini per denunciare ancora una volta le deleterie influenze di certe correnti ideologiche e filosofiche dei vari Gide, Sartre e di altrettanto decantati poeti e letterati, che si vogliono atteggiare a progressisti, ma che in realtà raccolgono i più deleteri aspetti della degenerazione borghese".
I neretti sono miei.
Le tue fonti invece quali sono?
Scusa simone di quale violenza vai parlando?
Dove ho mai parlato di violenza?
Ho capito che devi fare le pulci a ogni cosa che scrivo. Mi sta anche bene avere uno che mi pungola a scrivere sempre meglio ma verbigrazia a quale violenza ti riferisci?
Sta di fatto che se Pasolini non fosse andato sotto processo (in cui fu condannato) sarebbe quasi certamente stato espulso per atro.
Questo non vuol dire che il PCI fosse un partito che oggi definirebbe gay friendly.
"Chi si azzarda ancora a parlarmene o a bestemmiare dicendo che il PD è di sinistra sappia che alzerò le mani contro di lui o contro di lei."
Ora alzare le mani non e´piu violenza....
Sta di fatto che se Pasolini non fosse andato sotto processo (in cui fu condannato) sarebbe quasi certamente stato espulso per atro.
Questo non vuol dire che il PCI fosse un partito che oggi definirebbe gay friendly.
"Chi si azzarda ancora a parlarmene o a bestemmiare dicendo che il PD è di sinistra sappia che alzerò le mani contro di lui o contro di lei."
Ora alzare le mani non e´piu violenza....
Era un monito rivolto ai miei amici.
Non a quelli del pd.
Chi mi parla (mi parla di persona, perchè se non di persona come faccio a menarli, è un mio amico) del pd bene dopo questa mia dichiarazione di guerra si prende gli sganassoni.
"Sta di fatto che se Pasolini non fosse andato sotto processo (in cui fu condannato) sarebbe quasi certamente stato espulso per a[l]tro."
Prima era un dato di fatto che non era stato espulso perchè pederasta ora invece ne fai una ipotesi.
Come prima. Hai senz'altro ragione tu.
prendo atto che mentre i tuoi amici devo stare attenti a parlar bene del PD quelli del PD possono dormire sonni tranquilli....
Ripeto se Pasolini non fosse stato messo sotto processo non sarebbe stato espulso a suo tempo. Sarebbe stato espluso per altro...la lista e' assai lunga!
E ripeto ancora non serve tirar fuori Pasolini per dire che il PCI fosse omofobo.
C'e' sempre da capire cosa c'entri il PCI con il PD!
Forse il problema a e´ tutto li in Italia sono passati 20 anni invano
Ripeto se Pasolini non fosse stato messo sotto processo non sarebbe stato espulso a suo tempo.
Questo è tutto da dimostrare
Sarebbe stato espluso per altro...la lista e' assai lunga!
anche questo è da dimostrare. La storia dice che è stato espulso perchè si era appartato con dei ragazzi ed era stato processato per questo...
E ripeto ancora non serve tirar fuori Pasolini per dire che il PCI fosse omofobo.
Perchè quale fatto più probante di questo c'è?
C'e' sempre da capire cosa c'entri il PCI con il PD!
I DS sono quel che resta dell'ala moderata del PCI.
Per il resto sono io il primo a dire che il PD non è di sinistra. Quindi perchè questa battuta se diciamola stessa cosa?
Forse il problema a e´ tutto li in Italia sono passati 20 anni invano
Che vuoi dire? Invano rispetto cosa?
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