Mi sono dunque limitato a scattare foto con la splendida Nikon di Maicol e ne ho ricavato un video tributo alle facce belle, bellissimi dei e delle giovani italian*, gay e lesbiche, che hanno riempito le vie di Roma più come dato di fatto come come scelta politica. Erano al Pride perchè ci sono non perchè hanno abbracciato una battaglia politica di visibilità, di richiesta, di rivendicazione. nessuno slogan durante il corteo, nemmeno il trito, ma oggi rimpianto, "lesbica trans e gay fiero di essere quel che sei" scandito da Valdimr Luxuria durante i pride degli anni 90 politicamente distanti anni luce da questo scempio orgiastico di puro consumismo.
Gli unici diritti che la comunità glbtqi sembrano aver guadagnato dopo 40 anni di lotte è il diritto a spendere soldi, in palestre, capi di vestiario e oggetti per la cura della persona, a giudicare dalle presenze al pride, e dagli scatti fatti col mio occhio, parzialissimo e sensibile a quella classica bellezza da cliché, ma chi ha mai detto che la consapevolezza rende immuni?
Ho visto ragazzi e ragazze partecipare a una festa, a un evento mondano, la cui presenza era sì politica ma solo come gesto partecipatorio, non certo come scelta consapevole e meditata.
Delle facce belle, commoventi, delle facce normali, dove la carnevalata di qualche anno fa è stata sostituita da una fiera e omogenea uniformità.
Eccovi il video.
Ragazzi e ragazze non italiani c'erano sicuramente ma si sono inseriti lungo tutto il corteo fino al circo massimo dove 500 mila persone (non il milione millantato da Patanè e soci) hanno riempito poco più di un terzo dell'ex stadio di Roma antica.
Un'organizzazione italiana improvvisata, provinciale, locale, basti pensare che sul palco dopo il corteo gli interventi di Patanè e Praitano non sono stati tradotti in inglese e chi ha tentato di leggere due righe in quella lingua era completamente incomprensibile.
Un pride i cui contenuti politici non sono stati letti, detti, fatti dal Comitato Organizzatore ma da una cantante pop che ha letto in inglese senza la benché minima traduzione il suo proclama.
Ecco la trascrizione del suo discorso, che ho ricavato revisionando il testo pubblicato su Gagatribe thru QueerBlog che si è preso molte licenze interpretative, e non ha riportato le cose proprio come Lady Gaga le ha lette. Ecco la MIA traduzione (sicuramente piena di errori ma almeno più fedele al testo originale)
“Ciao Roma. Quando mi sono imbarcata per la prima volta in questo viaggio artistico e musicale come giovane donna italo-americana, nata in una famiglia completamente di seconda generazione di origini italiane Stefania Joana Angelina Germanotta non conoscevo ancora la passione e il fervore per l'uguaglianza e la giustizia sociale che sarebbero cresciute così profondamente dentro di me. Mano a mano che mi sono avvicinata a ognuno di voi attraverso la musica la danza, l’arte e la moda, la celebrazione della nostra individualità, mi è apparso chiaro che la mia più grande missione era di diventare parte della gioiosa mobilitazione della comunità Lgbt di tutto il mondo.
Oggi [si toglie gli occhiali da sole] e ogni giorno noi combattiamo per la libertà, combattiamo per la giustizia, chiediamo compassione comprensione e sopratutto vogliamo piena uguaglianza ADESSO! (urlando).
Sono arrabbiata come tanti di voi lo sono qui oggi ma dobbiamo trasformare questa piazza italiana in una cappella elettrica? Esercitiamo la nostra rabbia e battezziamo il nostro dolore e stiamo qui forti oggi proclamiamo la difesa dell’amore.
Per alcuni governi i diritti gay non sono una priorità politica o sociale, e i principi della non discriminazione sono ambigui. Nel mio Paese la trasparenza della democrazia è diventata similarmente affollata e confusa dalla procedura politica. Mi ritrovo a cercare su google, cambiando da canale a canale dalla radio alla stampa solo per rivelare un atomo di verità politica in relazione alla giustizia sociale. Io, come voi, voglio vedere le argomentazioni e far parte di questo dibattito, in democrazia mi è stato detto che ho voce in questo dibattito. Sebbene negli Stati Uniti possiamo celebrare i diritti gay e protestare pacificamente noi siamo modellati dalla politica e il processo legislativo ci viene nascosto nel suo continuo cambiare avanti e indietro. [si riferisce alla legge sul matrimonio in California prima fatta, poi cancellata, ora in qualche modo ripristinata]
Ma adesso parliamo di Europride.
Tutti quanti, alzate i vostri palmi in alto per l'Europa.
Questa non è solamente una festa o solamente una manifestazione pacifica è lo spirito dei diritti umani di base. Siamo qui oggi per difendere l’amore. Voglio dire grazie a tutte tutte le belle persone che sono convenute qui oggi: Ciao Roma! [in italiano]. Mi sono svegliata stamattina nel mio albergo dal quale posso vedere la piazza tra le voluttuose lenzuola italiane di seta, ero nuda, e là all'improvviso ho cominciato a sentire i mashup di Paparazzi, Judas e Born This Way… Grazie grazie tantissimo per aver permesso alla mia musica di far parte del questo vostro giorno gioioso. Sono onorata di essere qui. A tutti gli organizzatori dell’Europride e ai leader dello FRA ( European Union Agency for Fundamental Rights) che combattono ogni giorno per i cittadini Lgbt di tutta l'unione europea, abbiamo tutti bisogno di voi. Grazie e bravo.
Al sindaco di Roma Gianni Alemanno [il pubblico fischia e fa boo unanime] vi ringraziamo per aver coordinato questo evento che ci ha consentito di essere qui oggi per celebrare insieme.
Per me è un onore essere qui e vorrei inoltre fare un caloroso ringraziamento a Donatella Versace: oggi lei ha reso possibile ogni mio sogno gay italiano [si riferisce al vestito]. Oggi indosso esclusivamente abiti dell’ultima collezione di Gianni Versace.
Guardo nella folla e c'è una pletora di associazioni di cittadini europei molti governi dei quali ancora bloccano la libertà di base della libera riunione: celebrazioni come quella odierna in molti paesi è ancora illegale. Viaggiando per il mondo incontrando e baciando e toccando e celebrando con tutti voi è la vostra audacia e il vostro coraggio che mi ispira adesso. Le storie di tutti i miei bellissimi fan: i giovani soldati, la gioventù senzatetto glbt, la violenza contro i gay gli effetti che la negazione del matrimonio per le persone dello stesso sesso ha sulle famiglie queste sono le storie che devono essere raccontate al mondo, queste sono le storie che cambieranno il mondo, queste sono le storie che parlano in difesa dell’amore.
Siamo qui oggi perchè non valiamo di meno.
Siamo qui oggi per proclamare la nostra forza la nostra risolutezza intelligenza. Non saremo trattati niente di meno che come umani. nella notte del 27 giugno 1969 nel cuore della mia casa nel West Village di Manhattan è nato il movimento gay: noi eravamo tutti insieme quella notte come stiamo qui oggi: in solidarietà per il cambiamento Ma oggi siamo qui con bandiere di pace sperando per lo stare insieme e sebbene è così semplice come suona mi ripeto: dobbiamo andare avanti nella difesa dell’amore. Siamo qui insieme per richiedere e difendere i diritti umani di base, piena uguaglianza, e fine all'intolleranza e alla discriminazione. Siamo arrivati così lontani dai giorni di Stonewall ma nonostante i progressi politici fatti in termini di diritti e visibilità come popolo Lgbt, è tristemente vero nei fatti che l'omofobia e la violenza anti-gay e il bullismo sono vivi e reali veri.
Ho parlato in tutto il mondo, ripetutamente e con forza di queste questioni. Mi è stato chiesto il perché di così tanti discorsi gay. Mi è stato chiesto spesso: Quanto sei gay Lady gaga ? Perché ne parli? Perché questo argomento è così importante? La mia risposta è: Io sono figlia della diversità. Sono una della mia generazione, io sento un obbligo morale come donna, o come uomo di esercitare la mia potenzialità rivoluzionaria e fare del mondo un posto migliore. E, su una scala gay da uno a dieci, io sono una cazzo di Judy Garland 42.
Sono consapevole che molti Paesi e Governi in tutto il mondo ancora fanno restrizioni ai loro cittadini dal venire a conoscenza di questioni che riguardano i gay e questa è la sfida più importante per la mia carriera rimanere in contatto coi mie fan, io voglio che ognuna delle vostre storie sia ascoltata dal mondo. Una grandissima censura dai più grandi mezzi di comunicazione di massa credo che sia il muro gigante che si pone sul nostro cammino ed è mia profusa convinzione che le vostre potenti storie faranno da ponte tra i vuoti dell'umano stare insieme. Abbiamo tutti lo stesso dna. Siamo nati così [cita una delle sue canzoni].
È l'impedimento di queste storie lgbt a venire alla luce che perpetua l'odio e la discriminazione impedendo alla gente di vedere i tremendi effetti della diseguaglianza sulla mia generazione e sulle generazioni a venire.
Vorrei nominare alcuni di questi governi ora: Lituania, Russia, Polonia, noi lottiamo per Budapest [capitale dell'Ungheria], per il Libano, i Paesi del Medio Oriente.[grande applauso del pubblico la chiamano Gaga Gaga]. Non si tratta solamente di una legge o di un esempio. Queste leggi che non sono ancora passate per volontà di un Presidente e molte giovani persone sono affette ][dalla loro mancanza]: suicidi odio per se stessi isolamento incapacità di trovare lavoro o di integrarsi basati sulla paura. così io sono qui oggi non solo come donna di origini europee ma come donna del mondo e chiedo ai Governi con voi di tutto il mondo di facilitare il nostro sogno di uguaglianza: aiutateci a lottare insieme pacificamente vi preghiamo non divideteci. sono consapevole e rispettosa della storia religiosa e dei libri. Sono solidale con le giovani persone e le famiglie che onorano sacramente il loro lignaggio ma chiedo semplicemente al mondo concedi il cambiamento. Le moderne questioni sociali sono reali sono serie e la loro mancanza e il confinarli hanno un effetto pesante su tutta l'umanità. I Presidenti dei governi sono così influenti ed è per questo che noi siamo qui perchè noi cittadini Lgbt non abbiamo accesso al dibattito politico ma lo avremo. Per i quindicenni che lottano con la propria identità a chi e a cosa dovranno guardare? Dov'è il loro giorno in cui si sposeranno? Quando il sogno delle loro potenzialità potrà non avere limiti? Roma come possiamo trasformare l'oppressione del passato nella liberazione del futuro? Facciamo nascere una nuova ideologia internazionale, mettiamoci insieme per sintetizzare le nostre nell'oggi Dobbiamo essere rivoluzionari dell'amore e usare i nostri poteri umani, il nostro veramente forte potere umano, per salvare vite e incoraggiare l'unità in tutto il mondo. Grazie!”
4 commenti:
andiamo a Ballare "AMANTE AMORE"? io sono semi daccordo con Ale, gli stranieri non li cercavo, quindi non so, ma l'organizzazione era al limite tra festa di Paese, e pride Nazionale... era meglio Organizzata a Napoli 2010... Lady G, il suo discorso me lo ha tradotto Markus Fonte, non tutti conoscono l'inglese, se non era per lui per me era solo un "BLA BLA"... la cosa allucinante che il discorso finale dell'organizzazione è stato fatto a fine "CONCERTO", quando praticamente andavano tutti via, questo dimostra che la gente era li per GAGA. Quindi niente schermi, niente traduzione simultanea sia in inglese che in italiano, discorso e ringraziamenti non ascoltati... Una bella Parata, ma sinceramente ho ancora vivo il ricordo di Napoli, e rimane il più BELLO!
Non so... in generale concordo ma con alcune eccezioni: la componente "consumistica" c'era, come sempre, ma non mi è sembrata dominante. Ho vista tanta compartecipazione, ho visto gente unirsi al corteo perché ha capito che era giusto farlo, ho visto tanta gente che era lì perché sapeva cos'era. Naturalmente queste sono sensazioni personali quindi non voglio dire che le tue sia "sbagliate" ma solo che le mie sono state diverse.
Sull'organizzazione... non ho parole, sarebbero solo polemiche, quindi taccio. Sicuramente è stata provinciale e arrangiaticcia e quello che da sabato ci siamo chiesti è: e se Gaga non veniva?? L'impressione è stata proprio, come ho scritto, che in assenza di Gaga ci saremmo beccati un discorso di Porpora solo sullE trans (gli f2m questi sconosciuti!), le urla indemoniate di Rossana e quella frase grottesca di Patanè ("Presidente! Lei ha portato a Roma un dittatore, noi abbiamo portato Lady gaga!").
Sicuramente si poteva almeno immaginare una traduzione sul palco ma in fondo lo stiamo chiedendo a quelli che avevano la traduzione LIS e l'interprete non era inquadrata (immagino quelli oltre i 30 metri che avrebbero potuto vedere!).
Concordo sul fatto che la "carnevalata di qualche anno fa è stata sostituita da una fiera e omogenea uniformità" e non mi dispiace affatto (soprattutto perché cmq non manca la parte ludica).
Un tassello in più sulla strada di un esercizio che prima o poi arriverà alla fine e ci regalerà (ci regaleremo!) un Pride "perfetto".
PS: gli stranieri c'erano e non erano pochissimi, mancavano le delegazioni organizzate e quindi visibili ma un bel po' li ho incontrati sia sabato che in settimana al Park
bellissimo il tuo video Alessandro.
Complimenti
Gendibal
Grazie! :D
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