A conferma dei miei timori sugli effetti negativi delle sineddoche usate da Wilsoosh nel video in cui fa coming out arriva Chef Rubio, al secolo Gabriele Rubini, ex rugbista e ora chef del programma Unti bisunti, che con la sensibilità lessicale di un troglodita (confondendo tra coming out e outing) critica Wilwoosh dicendo che non dovrebbe fregare a nessuno di sapere con chi scopiamo.
A riprova che se dici mi piace il cazzo invece di mi piacciono gli uomini poi le menti sottili che quella di Rubio continuano a pensare al sesso e non certo alle relazioni umane.
Il cazzo invece dell'uomo, appunto.
Comunque va ricordato a questo genio del pensiero che le persone etero parlano sempre di con chi fanno sesso, ci hanno addirittura costruito una società sopra, quindi non si capisce perché loro sì e le persone omo no.
Ecco.
domenica 17 settembre 2017
Chef Rubio, o dell'outing (sic!) e del sesso
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giovedì 14 settembre 2017
La sineddoche di Wilwoosh, al secolo Guglielmo Scilla, per il suo coming out
La sineddoche è quella figura retorica che consiste nel sostituire una parola che indica una cosa o una persona con un'altra parola che con la prima ha una relazione di quantità (la parte per il tutto).
Sono sineddochi le espressioni "essere un asso del pedale" dove pedale sta per bicicletta,
"vivere sotto un tetto" (dove tetto sta per casa), il cappotto di renna dove renna sta per la pelle dell'animale (il tutto per la parte).
Leggo sul corsera che lo youtuber, attore e scrittore Guglielmo Scilla, classe 1987, inizialmente conosciuto come Willwoosh, ha fatto coming out.
Naturalmente ben venga la dichiarazione della propria omosessualità da parte di un personaggio pubblico.
La visibilità permette di esternare i sentimenti e gli orientamenti sessuali delle persone senza che vengano percepiti come ostentazione.
Wilwoosh ha fatto coming out tramite un video sul suo canale youtube, dopo un anno che non postava più nulla.
Nel video Scilla, tra le dieci cose che gli piacciono, elenca tra le ciliegie, il sushi e i libri anche il cazzo.
Una sineddoche elegante per dire gli uomini.
Non contento, nell'elencare le 10 cose che non gli piacciono, subito dopo i formaggi stagionati ci mette la figa.
Queste sineddochi sminuiscono le persone prima ancora dell'orientamento sessuale.
Ridurre gli uomini e le donne ai propri organi genitali gli orientamenti sessuali a una faccenda di anatomia e sesso con buona pace di chi, compreso il sottoscritto, da anni cerca di fare capire che l'orientamento sessuale va ben al di là della questione di con chi facciamo sesso, ma riguarda anche le relazioni, i sentimenti, l'affettività.
Una sineddoche fallocentrica e patriarcale da rispedire al mittente, anche se fatta con superficialità e buona fede, perché alimenta un modo distorto e sessista di percepire le omosessualità confermando tutta una serie di impliciti che non corrispondono a verità.
Io sono gay perché mi piace tutta la persona attaccata a quel cazzo col quale maschilisticamente si è scelto di sussumere un uomo.
Io sono omosessuale perché mi innamoro di persone del mio stesso sesso con le quali imbastisco relazioni, storie, famiglia.
I rapporti sessuali pertengono di più alla sfera del comportamento sessuale che a quella dell'orientamento sessuale.
Anche perché se dovessimo annoverare tra le perone omosessuali tutte quelle che fanno sesso con persone dello stesso sesso di persone etero ce ne sarebbero ben poche.
Chi parla male pensa male.
Però possibile che a nessuno abbia dato fastidio questa doppia sineddoche geniale?
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