sabato 21 gennaio 2012

Lettera aperta ai Magistrati Adriano Leo, Elena Quadri, Ugo De Carlo del T.A.R. Lombardia firmatari della sentenza Tar Lombardia, sez. IV, 17 gennaio 2012, n. 181 che conferma la sospensione amministrativa dalle attività di Ateneo dello studente bocconiano Matteo Volante per una grave forma di intolleranza verso le persone omosessuali.

Signore Magistrate, Signori Magistrati

innanzitutto mi complimento per la sensibilità dimostrata nel respingere il ricorso di Matteo Volante, contro la sanzione disciplinare  che lo ha visto sospeso dalle attività di Ateneo per un anno, con relativa perdita della sessione di esami e curriculum macchiato con sanzione che inciderà sul voto di laurea, per aver prima strappato un poster dell'associazione BEST di studenti omosessuali dell'Ateneo e poi per aver scritto su un altro manifesto della stessa l’hiv è la vostra punizione e i froci si curano a Zyklon b. 

Sono rimasto commosso dalle parole della sentenza quando dite:
Il comportamento tenuto dal frequentatore del Master in occasione dei due episodi citati è grave soprattutto in relazione al secondo episodio che costituisce una grave forma di intolleranza verso persone con preferenze sessuali non approvate dal ricorrente tanto da auspicare nei loro confronti un comportamento analogo a quello che i nazisti riservarono agli ebrei nei campi di sterminio. Né tanto meno può anche solo in parte giustificarsi una condotta siffatta sotto il profilo di un diritto alla critica espresso in forme improprie come in qualche sembrerebbe apparire dalle giustificazioni addotte dal Volante quando parla di “ un’istintiva reazione ad altrui atteggiamenti che ha sentito come ingiustificatamente aggressivi rispetto a modi di essere che sono anche i propri”. Una cosa è il diritto di critica verso un’impostazione culturale che promuove una concezione di assoluta equivalenza di ogni orientamento sessuale, altra cosa è quella di insultare gratuitamente persone di cui non si condividono le scelte di vita, ma che non per questo non meritano l’assoluto rispetto della loro dignità di esseri umani.
Fatti i complimenti dovuti,

vi scrivo per farvi presente che quanto il Volante ha scritto i  froci si curano a Zyklon b. purtroppo non auspica, come voi credete, un comportamento analogo a quello che i nazisti riservarono agli ebrei, ma si riferisce al comportamento che i nazisti hanno avuto nei campi di concentramento anche nei confronti degli omosessuali. 
 Nei campi di concentramento nazisti infatti non furono internati solamente gli ebrei ma, con loro, anche gli omosessuali oltre che agli zingari, i testimoni di Geova, i malati di mente, i prigionieri politici, gli immigrati e i rifugiati dalla guerra di Spagna, sicuramente presenti in numero inferiore rispetto agli ebrei, ma anche loro, tutti loro, uccisi con lo stesso Zyklon b. 

Matteo Volante non ha così espresso un desiderio ma, richiamandone la memoria, ha confermato la liceità di un fatto storico realmente accaduto.

Ve lo ricordo, nel caso lo abbiate dimenticato, o ve lo faccio presnete, nel caso lo ignoraste, non per inficiare la giustezza e l'importanza della vostra sentenza
ma solo per ristabilire la memoria storica nella sua esattezza.

Con stima e cordialità,

Alessandro Paesano 

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