Leggo sul sito del settimanale Oggi una lettera al direttore nella quale si sollevano i soliti dubbi sull'opportunità della legge contro l'omofobia (e la transfobia, ma di quella non parla mai nessun*).
I dubbi sollevati sono basati sule solite argomentazioni omofobiche che non vengono percepite come tali.
Quello che sfugge al lettore, ma anche al direttore che non glielo fa notare, che con l'attuale legge mancino chi sgrida Sporco negro se ritenuto colpevole subisce delle aggravanti per odio razziale e quindi con la sua domanda il lettore dà implicitamente ragione a chi ritiene che la legge Mancino andrebbe estesa anche per l'odio contro l'orientamento sessuale o l'identità di genere.
La risposta del direttore, senza alcun proclama ideologico, ma dettata da un normalissimo buon senso mette a tacere qualunque dubbio (omofobico) sull'opportunità della legge.
Interessanti i commenti dei lettori e delle lettrici,. totalmente omofobici, discriminatori ed etnocentrici, che vanno a dimostrare come in questo paese, ma non solo, la percezione che si ha dell'omofobia è molto parziale.
Se negli ultimi tempi sono aumentati gli episodi di intolleranza contro
gli omosessuali non dipenderà anche dalle loro provocazioni e
ostentazioni? si chiede Silvia.
Basta cambiare il soggetto della frase per vedere da un lato l'assurdità della considerazione dall'altro il fatale patriarcato di un paese senza più cultura:
Se negli ultimi tempi sono aumentati gli stupri e gli omicidi contro
le donne non dipenderà anche dalle loro provocazioni e
ostentazioni?
Infatti c'è ancora qualcuno che pensa che se una donna va in giro con le sue forme in vista provoca e dunque se viene stuprata in fondo un po' se l'è cercata.
Non so voi ma a me viene da vomitare.
conosco molti omosessuali che non condividono manifestazioni come i Gay
pride o le ostentazioni oscene. Ritengono che siano dannose a quanti
vivono con dignita’ la loro condizione di omosessuali.
Vivere con dignità, dice Alessio, discrimimando e rendendo l'omosessualità un accidente e non una opzione di default come l'eterosessualità. Ed ecco un'altra discriminazione omofobica non percepita come tale.
Personalmente non ho mai visto né sentito di omosessuali che si siano comportati in modo normale e siano stati aggrediti.
Pretende Vittorio che è male informato perchè tutti i casi di omofobia riguardano comportamenti assolutamente normali. Peggio riguardano la propria esistenza il fato solo di essere percepiti come omosessuali.
Finché la chiesa con il suo catechismo discriminatorio e persecutorio non viene fortemente sanzionata e censurata ci si sente autorizzati e autorizzate a porre i più biechi distinguo basati su un sentire personale che si erge a norma generale. Il contrario esatto della democrazia.
C'è tanto lavoro da fare in Italia e la legge contro l'omofobia è solo un primo passo nella giusta direzione.
Intanto un sentito grazie a Umberto Brindani che ha fatto del buonsenso un arma di civile argomentazione.
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