Non sono bastati, non potevano bastare, la comprensione e l’amore della madre per vivere serenamente la propria omosessualità.L'omosessualità va vissuta serenamente perchè oggettivamente è un problema.
Come dire Non sono bastati, non potevano bastare, la comprensione e l’amore della madre per vivere serenamente la propria cecità, tetraplegia... Insomma l'omosessualità è qualcosa di invalidante di per sé non per le pressioni sociali esterne.
Il padre, separato, non si è limitato agli insulti e alle botte: per convincerlo a «guarire» lo ha obbligato, invano, a momenti di intimità con la sua attuale fidanzata.Se questo fosse vero il padre sarebbe già in galera, no?
Dunque il ragazzo è considerato frocio non perchè gli piacciono i ragazzi come lui ma per i modi gentili ed effeminati.
Molti compagni di scuola lo hanno deriso e bollato come «frocio» per i suoi modi gentili ed effeminati.
E per questo viene bollato come frocio.
Bollare cioè contrassegnare con marchio d’infamia, additare al disprezzo, alla disapprovazione (fonte Treccani) .
Quindi essere considerati froci (non esserlo ma essere detti tali) è un marchio di infamia?
Possibile che Grazia Longo autrice (sic!) dell'articolo (sic!) non si renda conto della profonda, disgustosa omofobia delle parole che usa, delle considerazioni che fa?
Qualcuno spieghi a Longo che essere froci è la cosa più bella del mondo e che sono le discriminazioni degli altri, le sue comprese, a portare all'infelicità e al disagio non già la propria condizione di omosessualità.
Ah se aveva ragione Mao!!!
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