mercoledì 13 giugno 2012

Forti coi deboli e deboli coi forti: su una esagerata richiesta punitiva per le dichiarazioni omofobe di Cassano fatta da Andrea Maccarrone sul sito del Mario Mieli


Tutti avrete visto il il video dove Antonio Cassano (del quale personalmente ignoravo l'esistenza fino a un attimo prima) giocatore della Nazionale di calcio rispondendo alla domanda maliziosa di un giornalista chiamando i gay froci si augurava non ce ne fossero in squadra con lui e che se c'erano era peggio per loro.

Questo succedeva ieri.

Oggi un comunicato stampa pubblicato sul sito della FIGC, Cassano chiede scusa e precisa di non aver avuto intenzioni omofobe facendo delle specificazioni se possibile ancora più omofobe delle dichiarazioni fatte in conferenza stampa, come ho avuto modo di rilevare stamane, un paio di post fa, su questo stesso blog.

Adesso, sul sito del Mario Mieli leggo un post di Andrea Maccarrone dal titolo Cassano disonore nazionale nel quale a nome del Circolo e in veste di membro del direttivo, senza nemmeno essere informato del comunicato stampa, come per assolvere a un dovere d'ufficio, si lamenta delle dichiarazioni omofobe di Cassano arrivando addirittura a chiedere
di escludere il calciatore omofobo dai prossimi incontri: chi manifesta odio verso gli altri non può rappresentarci degnamente in Nazionale.
Senza sminuire l'infelice uscita di Cassano trovo questa richiesta spropositata e ingiusta perché investe Cassano di una responsabilità che non è solo sua.

Mi chiedo infatti perchè Maccarrone non critichi il giornalista che ha fatto la domanda "se ci sono almeno due gay nella nazionale o se si stratta solo di due metrosexual", non certo gayfriendly ma alquanto maschilista e giudicante. 

Mi chiedo anche perchè Maccarrone non si sia risentito delle rumorose risate che hanno accolto le parole di "odio omofobico" del calciatore.

Mi sembra che questa richiesta manchi di solidarietà di classe.
Ce la prendiamo col singolo giocatore ma non coi giornalisti e le giornaliste: perchè Maccarrone non ha chiesto ai direttori di testata di sospendere anche loro ?

Insomma una richiesta parziale, ingiusta ed esagerata.

Se infatti si chiede la sospensione di un giocatore in nazionale per avere detto Froci in nazionale? Mi auguro non ce ne siano. Comunque sono problemi loro alle dichiarazioni di Giovanardi allora cosa si dovrebbe chiedere? La galera? un novello 48? Una rivoluzione civile? La terza guerra mondiale?


Le richieste "di punizione" dovrebbero essere commisurate alla gravità dell'affermazione, e dorrebbero essere guidate da un metro di giudizio comune, a meno che con questa ingiusta parziale  e discriminatoria richiesta che si sa non essere applicabile non ci si voglia politicamente distinguere come paladini della comunità lgbt...



Con richieste così spropositate si rischia non solo di apparire ridicoli ma di ridicolizzare ogni campagna di sensibilizzazione contro l'omofobia, ogni richiesta davvero politica.

Un po' di misura verbigrazia!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi pare di aver capito, che il tutto nasce da una provocazione (?) del solito Cecchi Pa(v)one, che ogni tanto sfoga le sue smanie sessuali in tal modo. La provocazione insomma (ripeto se ho capito bene) ha data l'occasione al giornalista...
Insomma, quante storie. E' un po' troppo Ale. Riguardo Maccarrone talvolta mi sembri che più che essere critico bacchetti un po' troppo i militanti di professione. E' il loro mestiere quello di indignarsi. Lasciaglielo fare, o in alternativa prendi il suo posto.
gendibal

Alessandro Paesano ha detto...

Non mi piace molto l'idea che uno si indigni per professione.

Quello che bacchetto a Maccarrone non è, comunque, l'indignarsi di per sé, ci mancherebbe, io mi indigno tutti i giorni, ma il prendersela solamente con Cassano senza rilevare le risa in conferenza stampa, il commento omofobo nella domanda del giornalista, e, soprattutto, la richiesta di non farlo giocare sproporzionata rispetto alla gravità delle sue affermazioni.
Come dicevo in post allora a Giovanardi cosa dovremmo chiedere?