martedì 14 febbraio 2012

Ti sposerò. Il video prodotto da Orlando, Comitato provinciale Arcigay Brescia e Una Zebra a Pois -- Gruppo giovani Arcigay Orlando Brescia

Il Videoclip è stato diffuso il 14 febbraio 2012 per San Valentino .

Nasce nell'ambito del Comitato provinciale Arcigay di Brescia e del Gruppo giovani Una Zebra a Pois da un'idea e dalla sceneggiatura scritta da Davide Parrotta, volontario di Arcigay Brescia.
La regia è di Luca Cerlini che la frima assieme al gruppo artistico Secret Wood da lui fondato. 
Il video è stato possibile anche grazie alla concessione da parte di Jovanotti e della Universal Music Italia della canzone Ti sposerò tratta dall'album Quinto mondo (2002).




Regia di: Luca Cerlini, Secret Wood


Sceneggiatura: Davide Parrotta


Prodotto da: Orlando, Comitato provinciale Arcigay Brescia
Una Zebra a Pois -- Gruppo giovani Arcigay Orlando Brescia


Con il patrocinio di:


Arcigay -- Associazione lesbica e gay italiana
AGEDO -- Associazione genitori e amici di omosessuali
Comitato nazionale Bologna Pride 2012


Il video manca completamente di claim e di simboli (loghi etc) finali, non si sa se perchè presentato nella versione neutra o perchè così concepito. Magari per accordi con la Universal che non voleva la canzone di Jovanotti associata a una sigla politica. Certo diffuso così manca di un messaggio scritto finale.
Possibile che ai suoi autori non hanno sentito la necessità di concluderlo con uno slogan anche neutro senza bandiere politiche?
Uno slogan anche banale e retorico come la citazione del III articolo della nostra Costituzione o con un banalissimo L'amore è lo stesso qualunque sia l'orientamento sessuale o un altro qualsiasi slogan migliori di quelli da me suggeriti?
Qualcosa di semplice che concluda e riassuma in uno slogan quanto mostrato nel video?


Sembra sempre che noi italiani siamo incapaci di proporre una comunicazione valida ed efficace. 
Anche il video australiano da me tanto criticato alla fine comunica con uno slogan ineccepibile  e condivisibile. 
Così com'è questo video sembra un esercizio la prova generale di un video da fare poco male basta montare in coda al medesimo uno sloga, si è sempre in tempo.


I contenuti del video non si discostano dai valori centrali dell'Arcigay che sono incentrati sempre sul privato (la vita familiare e amicale) anche se stavolta qualche novità c'è. 


Intanto c'è la schiettezza e la semplicità di una coppia ritratta in alcuni dolcissimi momenti di intimità con delle immagini che valgono mille parole immagini e situazioni vere sincere non retoriche e eteronormate come nel video australiano. 




Tanti bei momenti indimenticabili: 


il gesto di commozione di uno dei due sposi quando vede il coniuge vestito di tutto punto e si copre la faccia col cappello...


...la quotidiana convivenza fatta di piccoli gesti come lavarsi i denti insieme davanti lo specchio (con la mdp che ne prende il posto). 


Ancora la proposta di matrimonio fatta al ricevimento degli sposi da una ragazza alla sua innamorata (uno dei rari casi in cui gay e lesbiche convivono davvero nello stesso video).
 
 




E poi, viva la faccia, un vero bacio dopo il matrimonio 



Il video funziona ed è uno dei meglio riusciti qui in Italia.


C'è la visibilità della coppia di ragazzi che si concedono morigerati ma evidenti cenni di intimità affettiva in pubblico

 
 attirando occhi non troppo indiscreti


 vengono ritratti in timidi momenti di vita del movimento poco politici però, una scampagnata,
 che fa parte del leisure time e il gay pride che è il momento di collettivizzazione. 



Manca la vita di circolo che forse era più sintomatica (e politica) e che avrebbe fatto fare capolino almeno in qualche modo al grande assente anche di questo video: il lavoro, la scuola, lo studio, cioè i luoghi sociali meno protetti dove dobbiamo avere la stessa visibilità e lo stesso rispetto  delle persone straight e dove invece la società non ci vuole e il massimo che la comunità glbt sa fare è accusare chi da solo non ce la fa a fare coming out di vigliaccheria, come se fosse solo una questione personale, e non di gruppo.

L'unico frame dove uno dei due protagonisti è probabilmente al lavoro, 

ma dura qualche secondo ed è solo, mancano i colleghi (naturalmente un lavoro artistico, da designer grafico, si vedono penne e un rande schermo pc, come a dire tutti i gay grandi artisti...) ma un barista o un operaio un maestro no?


Insomma un video che commuove ed emoziona ma che comunica più al cuore (cioè alla pancia) che alla mente.

Un primo passo importante ma c'è ancor a tanta strada da fare!!!






 




Nessun commento: