«L'Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine 'famiglie' è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale che dice la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio».
E' Giovanardi a parlare, il sottosegretario alla famiglia che accusa questo manifesto
di essere un attacco alla costituzione.
Col funambolismo della parola che distingue tutti i nostri politici (basta vedere i distinguo fatti a destra come a sinistra prima di esprimere solidarietà a Anna Paola Concia dopo l'aggressione verbale che ha visto coinvolte lei e la sua compagna) Giovanardi spiega (sic!)
grave e di cattivo gusto che una multinazionale svedese, a cui il nostro Paese sta dando tanto in termini di disponibilità e che sta aprendo centri commerciali a manetta, venga in Italia e dica agli italiani cosa devono pensare polemizzando contro la loro Costituzione. Credo che molti clienti dell'Ikea non lo riterranno gradevole.
Molti i commenti in risposta a questa ecolalia.
«L'ineffabile sottosegretario alla Famiglia del governo del bunga bunga, Carlo Giovanardi, ci rifila la sua filosofia moraleggiante il giorno prima di Pasqua. Addirittura Giovanardi invita l'azienda a ritirare la sua pubblicità con intento volutamente censoreo e con buona pace del presunto spirito liberale del suo capo. (Franco Grillini)
«Nemmeno alla vigilia di Pasqua Carlo Giovanardi, sottosegretario alla famiglia, sa contenere la sua frustrazione per il fatto che la sua delega sulla famiglia non ha a disposizione nemmeno un euro». Aurelio Mancuso
«Il (molto) sottosegretario alla Famiglia Giovanardi ha dichiarato, letteralmente, che Ikea è contro la legge, anticostituzionale e manda messaggi violenti, solo perché ha promosso una pubblicità con due ragazzi che si tengono per mano. Frasi del genere potevamo sentircele dire da un qualche ministro del governo teocratico iraniano, o da un alcolizzato di osteria, non certo da un rappresentante del Governo italiano» Sergio Rovasio.
Nessuno però ha raccomandato all'ecolalico Giovanardi di guardare alla trave nell'occhio del proprio governo.
Lo faccio io.
Caro Giovanardi se il manifesto dell'ikea è contro la costituzione queste affermazioni di Silvio Berlusconi cosa sono?
Una riforma della Carta costituzionale "è necessaria perché è una legge fatta molti anni fa sotto l'influsso di una fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di forze ideologizzate che hanno guardato alla Costituzione russa come un modello". Serve un chiarimento sulla lettura della Costituzione, ha proseguito, ma non per andare verso una riforma presidenziale, "casomai è l'inverso, e dall'altra parte che si vogliono attribuire dei poteri che secondo l'interpretazione mia e del governo non sono del capo dello Stato ma semmai spettano al governo".(fonte Repubblica
Ci sono riforme da fare «per assicurare una vera democrazia», dice il premier, sostenendo che sarebbe minata dagli altri poteri dello Stato ancora una volta messi all'indice: Parlamento e Corte Costituzionale che «impediscono al governo di decidere» e ancora «il Capo dello Stato al quale devono piacere le leggi» dell'esecutivo. Queste, assicura, escono da Palazzo Chigi come dei «purosangue e arrivano a destinazione come ippopotami».(fonte Il Piccolo
Eco infine una foto in risposta ai deliri del sottosegretario
Questa è la famiglia che il governo di cui Giovanardi fa parte pratica, favoreggia, diffonde.
Il bue dice cornuto all'asino!
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