venerdì 5 febbraio 2016

La pervicace disinformazione di Repubblica: gli esperti che si dividono sulle "adozioni gay".

Che Repubblica sia il peggior giornale nazionale d'Italia lo ripetiamo da anni. Un mantra che ci accompagnerà alla tomba, a meno che la sorte non ci regali la sua chiusura, che ci auguriamo, chissà.

Credevamo avesse già raggiunto il fondo ma con questo articolo la redazione di Repubblica si è messa a scavare.

La notizia (inesistente) vede l'ennesimo omofobo esprimere una opinione non competente.

Il presidente della SIP (Società Italiana Pediatria) Giovanni Corsello ha pubblicato in data 27 gennaio un post nel quale afferma senza averne le competenze specifiche che

Studi e ricerche cliniche hanno messo in evidenza che questi processi possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all’interno di una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento.

Un post non scientifico visto che non si citano le fonti di questi fantomatici studi, ma poco importa. In quanto pediatra e non psicologo l'opinione disinformata di Corsello vale quanto quella mia informata.

Da pediatra Corsello può esprimersi sulla Varicella non certo sui modelli di riferimento paterni e materni visto che nel 2011 l’Associazione Italiana di Psicologia ha dichiarato che
i risultati delle ricerche psicologiche hanno da tempo documentato come il benessere psicosociale dei membri dei gruppi familiari non sia tanto legato alla forma che il gruppo assume, quanto alla qualità dei processi e delle dinamiche relazionali che si attualizzano al suo interno.
Bastava informarsi dunque, e sì che la dichiarazione è di 5 anni fa...

La più grave responsabilità di Repubblica è di dare legittimità a una opinione personale che non ha alcuna autorevolezza scientifica, visto che chi la esprime non ne ha le competenze per farlo.

Non ci interessa qui il teatrino di Corsello che ritratta e dice di essere stato frainteso (nello stile squisito di Berlusconi).
Per il seguito di questa non notizia rimandiamo alla rete che ne parla a profusione, per esempio qui e qui.


Quel che ci appare insopportabile, anzi, criminale, è il titolo che Repubblica dà alla notizia
Adozioni gay e bambini: gli esperti si dividono
Nell'articolo Corsello è contraddetto da una opinione competente quella di  Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria ma per Repubblica Corsello e Mencacci sono entrambi esperti e le loro opinioni contrastanti segnano una divisione che, invece, nel mondo accademico e professionale, non c'è.

Fossimo in uno Stato davvero democratico Repubblica dovrebbe essere censurata.
Purtroppo possiamo solamente smettere di comprarla sperando che chiuda.


Ma c'è dell'altro.

Adozioni gay al di là del terrificante uso dell'aggettivo gay cioè omosessuale maschile riferito ad adozioni, come se le adozioni avessero orientamento sessuale fa riferimento alle adozioni, cioè alla facoltà di una persona di adottare un bambino o una bambina.

Questa facoltà per lo Stato italiano è riconosciuta solamente alle coppie sposate e, dunque, almeno per il momento, alle coppie di sesso diverso.


La pdl Cirinnà non consente alle coppie dello stesso sesso di adottare bambini o bambine. 
Questo diritto resta alle coppie sposate.

La stepchild adoption è tutt'altra cosa. 

Si tratta di riconoscere come genitore e genitrice anche il o la partner della madre biologica o del padre biologico che sono diventati e diventate genitori grazie a una qualche forma di procreazione assistita.

Genitori single la cui prole non ha un padre o una madre biologiche visto che sono donatori e donatrici anonime.


La stepchild adoption permette al e alla partner genitori single di vedere riconosciuta legalmente la persona con la quale convive e con la quale è diventato o diventata genitore o genitrice. 

Non è dunque vero nemmeno che la stepchild adoption incentiverebbe la GPA, come non è vero che non riconoscere la stepchild adoption la disincentiva. 

Le persone continuerebbero a ricorrervi e a crescere la prole insieme al compagno o alla compagna di vita.
Quel che cambia è che senza la Stepchild anche se la coppia dovesse dividersi il figlio o la figlia resterebbe senza il secondo genitore o la seconda genitrice che nella sua vita esiste ma non per lo Stato.


Non si tratta solo di un diritto in positivo. 
Ma anche di un obbligo. 

Se una copia di uomini o di donne si separa di fatto il compagno o la compagna non biologiche non hanno nessun obbligo nei confronti della prole del compagno o della compagna. 

E di genitori assenti e sfuggenti ne esistono in ogni compagine familiare altrimenti non ci sarebbe la stepchild adoption per le famiglie etero...

La stepchild adoption è pensata dunque per la tutela della prole e non si presenta come diritto della persona adulta.


La stepchild adoption tra l'altro non è legittimante e riconosce legalmente solo il o la parnter del genitorie o della genitrice biologiche. 
I genitiori e parenti di chi viene riconosciuto o riconosciuta dalla stepchild adoption non rientrano nel ricosncimento legale: nonni e nonne, zii e zie, fratellastri e sorellastre per lo Stato continuano a non esistere.

La stepchild adoption toglie di fatto parte della famiglia al bambino e alla bambina nate in coppie omogenitoriali.

Questo pechè la stepchild adoption nasce nell'alveo dalla famiglia etero e permette di riconoscere una nuova figura genitoriale nel caso in cui la figura genitoriale biologica esistente sia assente dalla vita della prole...

Nonni e nonnne zii e zie già esistono anche se il padreo o la amdre sono assenti...

Nel caso di coppie omogenitoriali invece la seconda figura genitoriale biologica non esiste visto che si tratta di un donatore o una donatrice anonime non esitno dunque nemmeno il resto dei e delle parenti di questa figura anonima...

Qunidi la stepchild adoption è proprio il minimo garantito e andrebbe rafforzata e riconosciuta come 
vera e propria adozione legittimante. Invece la si vuole sostituire con un affido rafforzato... 

Per non ricosnocere legitima delle familgie omogenitoriali si colpisce la prole con una ipocrisia che solo il mondo cattolico rende sistema politico.



Possiamo comprendere che una persona qualunque non capisca la differenza, ma che un quotidiano che pretende di fare informazione faccia confusione tra adozioni e stepchild non ha giustificazione alcuna. 

O chi scrive non sa di cosa parla e allora non dovrebbe scrivere. 


O lo fa per un proprio scopo politico e allora non dovrebbe pretendere di informare.


E chi disinforma pretendendo di informare compie un atto criminale.

Ma da chi riconsoce competenze a chi comeptenze non ha cosa ci possiamo aspettare?

Che Repubblica chiuda, per sempre. 

 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vogliamo mettere anche l'omofobia della Stampa o del Fatto Quotidiano dove si sostiene che il c.c. annoveri l'omosessualità tra le causa di "devianza sessuale" per dichiarare nullo un matrimonio, anziché ricondurle alla "qualità personali"?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/05/unioni-civili-errori-nel-testo-del-ddl-nulle-se-il-partner-e-gay-emendamento-pd-per-riparare/2437900/

Alessandro Paesano ha detto...

Grazie della segnalazione, io ho appena letto un articolo de la Stampa sullo stesso tono. Sto per mettermi a scrivere un posto proprio ora.