Ci risiamo, quasi.
Tra un mese o poco meno ritorna il Pride a Roma.
Il Pride, il gay Pride, quello che molte persone strorcono il naso solo a sentirne il ome, perchè, troppi culi, troppe trans, troppo carnevale. Borghesi che non conoscono la storia, perchè se sapessero che fu proprio una trans, Silvia Rivera, a lanciare la prima bottiglia (o era una scarpa?) contro la polzia che avevafatto l'ennesima retata allo Stonewall Inn capirebbero che le trans sono sorelle di battaglia e che ammazza se c'entrano qualcosa con noi popolo arcobaleno, lesbiche, gay, bisex, trans, queer, asessuali e intersex.
Borghesi che finchè storceranno il naso confermeranno che del pride carnevale, come lo chiamano loro, c'è ancora bisogno, finchè ci sarà anche solo un bourgeois à èpater.
Borghesi che al pride non ci vengono perchè si lamentano che il pride non serve a niente, non basta mobilitarsi un giorno all'anno.
Ah sì? E tu gli altri 364 giorni dell'anno, dove mentula sei?
Un Pride che a Roma compie 20 anni, dal primo gay pride come si chaimava ancora allora, aperto dall'allora sidaco Rutelli e da Vladimir Luxuria.
Quest'anno riavremo Marino, un fatto altrove di nromale quotidianità e da noi una eccezionale novità visto che dopo Rutelli niente.
Un pride al quale quest'anno potrò frinalmente tornare a partecipare visto che agli ultimi due pride non ho pututo andare, nel 2012 perchè traslocavo dalla casa che era stata mia per 15 anni e l'anno scorso perchè ero al matrimonio di mia cugina nipote, col suo compagno (e il figlio e la figlia già grandi che ci invitavano loro nelle partecipazioni al matrimonio di mamma e papà), che in Italia ci si può sposare solo tra uomini e donne.
Un pride che quest'anno mi vede partecipe non da singolo cittadino, ma da sostenitore di una inizativa alla quale credo moltissimo il pride quotidiano pensata e organizzata da Gaynet e Gaiaitalia.com due realtà di informazione, libere e in crescita che vogliono continuare a crescere per offrire un’informazione che contribuisca alla creazione di un mondo migliore nel quale valga davver la pena vivvere.
Due realtà d'infromazione con le quali mi onoro di collaborare e che costituiscono per me un tandem ideale. L'informazione a tutto campo di Gaiaitalia.com che guarda al mondo, a tutto quello che accade nel mondo, da un punto di vista lgbt e quella di analisi del modo in cui imedia parlano del popolo arcobaleno di Gaynet.it.
Insieme queste due realtà diverse e amiche perchè intellettualmente affini portano avanti un punto di vista LGBT
con la convinzione che si possa creare un mondo nuovo dove tutte le
persone abbiano cittadinanza. Un mondo che abbia come valore fondante
l’uguaglianza di tutte e di tutti e il rispetto dell’altro e dell’altra,
del modo in cui ogni persona vede la realtà intera, senza che il
proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere diventino l’unica ragione per apparire sui media, ancora troppo spesso nella forma del fenomeno da baraccone.
Due realtà dove gossip, i sensazionalismi, i casi umani e vittimismi, vengono banditi e analizzati quelli usati negli altri media nella convinzione elementare che il moviment lgbt si è fin troppo guardato l’ombelico, si è litigato i territori, invece di dedicarsi a un approfodnimento di temi da fare insieme, collaborando, pur rimanendo realtà idnividuali con le proprie differenze.
Per continuare a realizzare tutto questo Gaynet e Gaiaitalia.com hanno organizzato una campagna di crowdfunding, tramite il lancio di “Pride Quotidiano”, un carro inedito nella storia della manifestazione, che seguirà la parata in diretta via radio e via web attraverso uno studio radiotelevisivo a bordo, con ospiti, musica, approfondimenti e interviste.
Un modo per raccontare ciò che spesso si dimentica che il Pride, come tutto il movimento LGBT e dei Diritti Umani, nasce dalla vita quotidiana delle persone e dalle loro necessità negate, non da uno strano capriccio esibizionista.
Per raccontare questa realtà quotidiana i due siti vogliono stringere un vero e proprio patto con le lettrici, e i lettori, le ascoltatrici e ascoltatori, con chi sosterrà diffonderà e contribuirà alla campagna di finanziamento collettivo.
Il Pride Quotidiano una campagna per la libera informazione a sostegno di una serie di attività culturali e di approfondimento che accompagneranno la realizzazione del carro “PrideQuotidiano”:
- il lancio di Radiogaiaitalia.com, webradio di musica ed informazione indipendente con un punto di vista LGBT, curata tra gli altri, anche da Gaynet;
- la realizzazione di GaiaitaliaTeatroFest, Festival itinerante di teatro sui diritti umani;
- la presentazione dello Stylebook LGBT, a cura di Gaynet, il manuale sul linguaggio rivolto al mondo della stampa sui temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere.
Se mille amici ed amiche doneranno 10 euro ciascuno e ciascuna, quei 10mila euro faranno nascere un vero e proprio network indipendente che si rivolge a chi condivide i valori dell’uguaglianza e del pluralismo culturale.
Per contribuire con 10 euri (anche io che sono semidisoccupato me li posso permettere) potete cliccare qui.
Se proprio non volete dare denari potete almeno fare pubblicità al crowfundig sulle vostre pagine dei social network, sui vostri siti e blog, tra le vostre amicizie, con ogni mezzo che faccia tam tam nella comunità e beyond.
A chiunque sosterrà il progetto versando una quota, oltre a pubblicare il nome e cognome, in qualità di sostenitori e sostenitrici, sulle pagine del sito il pride quotidiano, Gaiaitalia e Gaynet offriranno (per sempre!):
- 10% di sconto sull’acquisto degli ebooks di gaiaitalia.com (non solo quelli che, presto, pubblicherò anche io, ma proprio tutti!).
- 10% di scontro sull’ingresso ad ogni manifestazione organizzata da Gaiaitalia.com e Gaynet
- 10% di sconto sulla partecipazione a laboratori, workshops e seminari, organizzati da Gaiaitalia.com
- eventi dedicati ad ingresso gratuito.
Di motivi per venire al pride ce ne sono tanti.
Quest'anno ne abbiamo uno in più!
Contiamoci
2 commenti:
Ma non potete semplicemente andare a pigliarvelo nel culo senza romperci i coglioni?
ma un insulto con un po' di fantasia no eh?
siet ebanali anche negli insulti mamma mia che tristezza... :(
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