sabato 12 gennaio 2013

Le sentenze sono una opinione: i titoli dei quotidiani che stravolgono il senso della sentenza 601\13 della Corte di Cassazione.

Un padre cui è stato negato l'affidamento congiunto dei figlio minore avuto da una donna dalla quale si è separato (la coppia non era sposata) e chiede gli venga riconosciuto l'affido congiunto perché la madre del figlio vive con altra donna si vede negare la richiesta perché il fatto che la donna viva con un altra donna non comprova di per sé danno alla crescita del figlio.

Si tratta di affido dei figli minori a padri biologici e madri biologiche separati non di adozioni.

Eppure ecco come titolano oggi i principali quotidiani italiani






Dove si evince come una sentenza che dirime l'affido di un minore al padre e alla madre biologici venga spacciata per una sentenza che dirime la questione delle adozioni gay, laddove la legge vigente riconosce il diritto di adozione esclusivamente alle coppie sposate e dunque non alle coppie dello stesso sesso.

Disinformazione pura che, spero, qualcuno o qualcuna che ne ha il modo, possa rivolgersi alla magistratura per  intimare che la verità venga riportata nella sua integrità.

Un modo di distorcere il reale portato della sentenza usato da tutti e tutte, non solo da chi è contro ma anche da chi è a favore come nel caso di dell'ADUC


Siamo al delirio puro.
Così quando Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia dichiara sul sito cn24.tv  che
Non si capisce di cosa parli la Cassazione quando afferma che non esistono certificazioni scientifiche attestanti l’inidoneità dei gay ad adottare
in realtà non si capisce cosa stia dicendo lui visto che la sentenza afferma che è infondata l'opinione dell'inadeguatezza di allevare il figlio biologico (non adottato) in una

famiglia composta da due donne, perché non si basa su certezze scientifiche o dati di esperienza, ma solo sul mero pregiudizio.
In tal modo si dà per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità dì quel contesto familiare per il bambino, che dunque correttamente la Corte d'Appello aveva preteso fosse specificamente argomentata.

Nell'articolo Marziale dice che
Un’equipe, guidata dal prof. Loren Marks della Louisiana State University – spiega il sociologo – ha messo a punto un’ennesima analisi, pubblicata sul Social Science Research, che attesta le notevoli differenze sussistenti tra figli adottati da coppie gay conviventi e figli naturali di coppie eterosessuali, validando quanto rilevato da Mark Regnerus, professore di Sociologia presso l’Università di Austin, a capo di un’equipe che ha osservato che quanti sono cresciuti in famiglie omosessuali sono dalle 25 alle 40 volte più svantaggiati dei loro coetanei cresciuti in famiglie normali.
Si dà il caso che il minore oggetto della sentenza della corte di cassazione sia stato dato in affidamento alla madre biologica e dunque, di nuovo non si capisce di cosa parli  Marziale. 

In realtà a nessuno frega niente né della prole nè dei cittadini e delle cittadine d'Italia, ma tutto è solo una strumentalizzazione per fare campagna elettorale come dimostra le conclusioni di Marziale riportate nello stesso articolo.

“E’ il momento che la politica spieghi come facciano a coesistere Pierferdinando Casini e Andrea Riccardi con i tre esponenti del panorama omosessuale candidati da Monti alle prossime politiche, e Rosy Bindi con Niky Vendola. Si faccia chiarezza adesso. Al di là delle documentabili prove scientifiche, che sono disposto ad illustrare se i giudici intendessero convocarmi in audizione, esiste una questione etica e morale che ogni elettore ha il diritto di conoscere. Pertanto li invito ad esprimersi perché il silenzio non è da cattolici”.

Nessun commento: