MOSCA - È degenerata in violenti scontri la manifestazione di orgoglio gay che si è svolta nel giardino Aleksandrovski, sotto le mura del Cremlino, nonostante il divieto del comune di Mosca, per il sesto anno consecutivo. Diversi gruppi religiosi hanno aggredito i manifestanti. Secondo l'agenzia Interfax, la polizia ha fermato sette attivisti ed è stata costretta ad intervenire per dividere i manifestanti da un gruppo di nazionalisti con le teste rasate che aveva tentato di bloccare l'evento. Secondo radio Eco di Mosca, i militanti gay sarebbero anche stati aggrediti da esponenti di gruppi religiosi radicali.Così il sito del tg1 riporta la notizia.
La manifestazione è degenerata in violenti scontri come dire la colpa è un po' anche dei manifestanti. Che infatti sono stati fermati. La polizia è stata costretta ad intervenire per dividere i manifestanti da un gruppo di nazionalisti con le teste rasate che aveva tentato di bloccare l'evento per dividerli, cioè non per proteggere le vittime dell'aggressione dagli aggressori ma per dividere chi evidentemente lotta volontariamente. Si dividono i partecipanti di una rissa non gli aggressori dagli aggrediti...
Anche l'immagine pubblicata non è stata scelta a caso, e fa vedere un manifestante vestito da sposa
Altri siti meno manipolatori del tg1 (e naturalmente non italiani) hanno invece pubblicato altre foto in cui i manifestanti non sono strani individui vestiti da sposa ma cittadini e cittadine moscoviti arrestati e trascinati via.
Anche la notizie è riportata in ben altro modo:
Gli oppositori dei diritti dei gay si sono azzuffati con i manifestanti e con la polizia. Un portavoce della polizia, Maxim Kolosvetov, ha detto alle agenzie di stampa russe che 18 attivisti gay e altri 14 oppositori sono stati arrestati. Le autorità di Mosca negato per routine le manifestazioni per i diritti gay. Anche se l'omosessualità è stata depenalizzata nella Russia post-sovietica, il sentimento anti-gay è alto e le autorità giustificano il divieto manifestare sulla base di evitare scontri. Gli attivisti gay hanno cercato di tenere una manifestazione presso la Tomba del Milite Ignoto al di fuori del Cremlino e più tardi fuori dall'ufficio del sindaco. Il tentativo di manifestazione presso il sito prima apparizione finalizzato a connettere i diritti dei gay con supporto dell'Unione Sovietica contro la Germania nella seconda guerra mondiale, che resta una pietra angolare di orgoglio nazionale russo. Il primo tentativo dei dimostranti [di fronte la tomba del milite ignoto] Il divieto aveva lo scopo di connettere i diritti civili con la presa di posizione dell'unione sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale contro i nazisti, cosa che costituisce una pietra miliare nell'orgoglio nazionale russo. Il divieto della manifestazione "è particolarmente scioccante perché durante la Seconda Guerra Mondiale, i moscoviti si sono opposti ai nazisti che pensavano di sterminare gli ebrei, omosessuali e comunisti, ma ora il sindaco di Mosca è colluso coni neo nazisti" ha detto Peter Tatchell, un attivista inglese per i diritti dei gay che ha preso parte a vari tentativi di manifestazioni a Mosca. (newser.com traduzione mia)Un giornalista vero, avrebbe perso venti minuti per documentarsi come ho fatto io.
Così come si sono ben visti dal ricordare la condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ai danni dalla Russia dello scorso anno per aver vietato di manifestare alle persone omosessuali.
la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato la Russia al pagamento di una sanzione di 29.510 Euro per danni e le spese legali in favore di Nicolas Alexeyev, uno dei promotori del Gay Pride di Mosca. La Cedu ha riconosciuto che il bando imposto dal Comune di Mosca sin dal 2006, che impedisce tale manifestazione, è discriminatorio degli orientamenti sessuali con la seguente motivazione: “Il solo rischio di una manifestazione che crea disturbo, non è sufficiente a giustificare il bando”. E’ stata violata la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, da parte della Russia, paese firmatario. (fonte notize radicali
Ma quelli del tg1 non sono né giornalisti né esseri umani... evidentemente.
Nessun commento:
Posta un commento