Prendiamo queste informazioni non già dal sito ufficiale del village ma da un articolo del sito Movieplayer a firma di Fabio Fusco..
Per la rassegna sul melodramma che si tiene di sabato (credo ci si riferisca al mélo, visto che per melodramma si intende una forma di composizione musicale o, comunque, teatrale) dal titolo Lacrime nella pioggia e foglie al vento, Giona ha scelto liberamente dal cinema ad ampio spettro non proponendo solamente esempi classici di mélo (Come le foglie al vento USA, 1956 di Douglas Sirk) o sue colte rivisitazioni (Veronika Voss Germania, 1982 di Reiner Werner Fassbinder, penultimo e non ultimo film del grande regista tedesco come riportato sul sito del Gay Village) ma anche interessanti e atipici film italiani. Di seguito l'elenco e e le date di tutti i film in rassegna:
(tutte le proiezioni a ingresso gratuito iniziano alle ore 21)
Sabato 19 giugno
Come le foglie al vento Douglas Sirk, 1956 100 minuti
Saga familiare di una potente dinastia di petrolieri che crolla di fronte ai tumulti del cuore. Amatissimo da Rainer W. Fassbinder, questo capolavoro di Douglas Sirk è interpretato da Rock Hudson, Lauren Bacall e da una magnifica Dorothy Malone.
Sabato 26 giugno
Un marito per Anna Zaccheo Giuseppe De Santis, 1953 75 minutiLa bellissima Anna Zaccheo tenta di trovare un posto nella società maschilista del dopoguerra ma la sua bellezza la ostacola. Giuseppe De Santis elabora il modulo della sceneggiata napoletana e firma un manifesto femminista in piena regola.
Sabato 3 luglio
Un sogno lungo un giorno Francis Ford Coppola, 1982 107 minuti
Una coppia, stanca della propria routine sentimentale, decide di concedersi una notte di libertà a Las Vegas. Capolavoro maledetto di Francis F. Coppola, il film è il trionfo della luce e dei colori di Vittorio Storaro.
Sabato 10 luglio
La signora di tutti Max Ophüls, 1934 97 minuti
Una diva del cinema sospesa tra la vita e la morte rivede tutta la sua vita. Film di produzione italiana del maestro Marcel Ophüls, è interpretato da una straordinaria Isa Miranda. Un ritratto femminile di sconcertante modernità.
Sabato 24 luglio
Carmen Jones Otto Preminger, 1954 105 minuti
Otto Preminger rilegge in chiave jazz la Carmen, ambientando la vicenda in una base militare americana con un cast esclusivamente afroamericano. Dorothy Dandridge e Harry Belafonte sono i folgoranti interpreti di un film indimenticabile.
Sabato 31 luglio
La schiava del peccato Raffaello Matarazzo, 1954 100 minuti
Una donna caduta in disgrazia viene accusata di furto. Costretta a difendersi rievoca la sua vita sventurata. Raffaello Matarazzo cantore della dignità femminile, realizza uno struggente inno di una donna sconfitta dalla grettezza maschilista.
Sabato 7 agosto
M. Butterfly David Cronenberg, 1993 101 minuti
Un diplomatico francese s'innamora perdutamente di una diva dell'opera cinese, accecato dal proprio desiderio. David Cronenberg firma il suo capolavoro teorico e politico con un film misterioso e sensuale.
Sabato 14 agosto
Anna Alberto Lattuada, 1951 107 minutiAnna è una suora che lavora infaticabile in un ospedale. Lasciatasi il proprio passato alle spalle, un giorno si trova costretta a ripensare a tutte le sue scelte. Capolavoro di cinema d'appendice cucito addosso a una magnifica Silvana Mangano.
Sabato 21 agosto
Le occasioni di Rosa Salvatore Piscicelli, 1981 90 minuti
Opera seconda di Salvatore Piscicelli che intreccia violentemente neorealismo e sceneggiata in questo film crudo, violento e disperato all'ombra di una Napoli ferita a morte. Un capolavoro purtroppo dimenticato del cinema italiano.
Sabato 4 settembre '10
Veronika Voss Rainer Werner Fassbinder, 1982 104 minuti
Ultimo film di Rainer W. Fassbinder. Un'attrice caduta in disgrazia a causa dei suoi rapporti con il nazismo finisce nelle mani di una psichiatra che la sottomette con gli psicofarmaci. Un giornalista tenta di salvarla. Il racconto di un paese distrutto inscritto nella parabola di una donna.
Una rassegna interessante anche nell'accostamento di film normalmente non annoverati nella categoria del mélo (che in realtà sta un poco stretta a film come Storia di Rosa, per questo il programma parla più in generale di melodramma) ma che proprio perchè annoverati in questo genere acquistano una luce e un significato nuovi.
Stavolta Nazzaro colpisce nel segno, anche se forse è una rassegna troppo colta per il luogo in cui si svolge (sigarette & alcool, musica da discoteca e ...feromoni) speriamo venga apprezzata, anche se le note di presentazione della rassegna saranno indispensabili un animo sensibile, amore per il grande cinema e una confezione di kleenex fanno capire con quale approccio (sbagliato) il tipico avventore del gay Village guarderà a questi film (da notare che nel programma c'è l'anno dei film ma manca la nazionalità...).
La seconda rassegna cinematografica Il rosa che va su tutto, che si tiene di venerdì (come riportato dal sito) è una selezione di commedie a tematica LGBT (sic!) dal catalogo OutLoud! in collaborazione con FourLab: titoli di grande successo in tutto il mondo, per la prima volta doppiati in italiano, che raccontano storie di amori "diversi" con romanticismo e intelligenza.
Non è disponibile al momento l'elenco di tutte le proiezioni è stata diffusa solo quella del 17 giugno (domani)
Latter Days di C. Jay Cocks, Stati Uniti 2003, 107 minuti (e qui ecco ritornare misteriosamente anche la nazionalità!).
La vera novità di quest'estate è il Gender DocuFilmFestival centrato sui documentari che affrontano l'affascinante (!?) tematica del gender. primo festival documentario italiano dedicato esclusivamente al gender e diretto da Giona A. Nazzaro, affronterà i grandi temi dell'identità, del corpo e della sessualità attraverso storie [ma non erano documentari?!?!] provenienti da tutto il mondo.
Ecco il programma
Giovedì 26 agosto
L'Esprit De Madjid di Ines Johnson Spaga, Germania 2009 - 58 minuti
Madjid, un ragazzo africano, racconta la propria omosessualità tra cerimonie collettive voodoo e il suo lavoro come parrucchiere. Sospeso tra l'eredità della tradizione voodoo e le trasformazioni sociali dell'Africa, Madjid trova la sua identità senza rinnegare né l'una né le altre. Tanto intervista intima quanto reportage etnologico, il documentario offre la parola a un personaggio straordinario regalandoci uno sguardo unico sull'integrazione.
Should I Really Do It di Ismail Necmi, Turchia 2009-90 minuti
Dalla Germania Petra si è trasferita a vivere a Istanbul, rovesciando lo stereotipo dell'immigrazione turca. La sua vita prende direzioni così inaspettate che si direbbe un'opera di fiction. Ma nulla è più strano e sorprendente della vita vera. Interrogata da un misterioso personaggio mascherato, la donna racconta la sua vita e il suo oscillare fra due culture con una sincerità disarmante. Film polistratificato e polifonico.
Venerdì 27 agosto '10
Ella Es El Matador di Gemma Cubero del Barrio e Celeste Carrasco, Spagna 2009 62 minuti
Si può sognare di svolgere un lavoro tradizionalmente riservato ai maschi e, per farlo, modificare tutta la propria vita? Puntuale riflessione sugli stereotipi dei ruoli sociali, il film è il racconto di una vocazione femminile testarda che non si ferma di fronte a nessuna difficoltà.
Stretch Marks di Zohar Wagner, Israele 2009 67 minuti
Incinta e abbandonata dal compagno, una rockstar israeliana osserva la propria gravidanza giorno dopo giorno, scrutando le modificazioni del proprio corpo e l'impatto che esse hanno sulle sue esigenze sessuali. Un ritratto fortemente anticonvenzionale della maternità, oltre che un ritratto di donna fuori dagli schemi.
Too Much Pussy di Émilie Jouvet, Germania 2010 80 minuti
Ritratto collettivo di una comunità femminile e femminista che si mette in scena giocando con i ruoli e le identità sessuali. Lesbismo, fetish, performance art, rottura di ogni tabù: oltre le etichette, un lavoro potente di rivendicazione femminile per una nuova definizione della donna.
Sabato 28 agosto '10
Who's Afraid of Kathy Acker? di Barbara Caspar, Stati Uniti 2007 76 minutiInsomma meglio dell'anno scorso quest'anno qualche capatina al Village la farò, e vale la pena la facciate anche voi
Scrittrice statunitense che ha letteralmente inciso sul proprio corpo un passaggio epocale, Kathy Acker è stata la voce di una nuova consapevolezza femminile che ha messo in discussione ruoli e corpi. Sperimentando con la pornografia, il cybersex, i tatuaggi, le modificazioni corporee, ha fatto del suo corpo il doppio della sua scrittura. Un biopic originalissimo, con animazioni e testimonianze illustri, per onorare un'icona punk.
Squeezebox! di Steven Saporito e Zach Shaffer, Stati Uniti 2008 91 minuti
Squeezebox! era il nome della serata che dal 1994 al 2001 infiammò i giovedì sera del night club Don Hill, centro nevralgico della New York notturna che si opponeva ai coprifuoco del sindaco Giuliani. Frequentato dai rocker più oltraggiosi della città, il locale è stato il fulcro di una rivoluzione politica e sessuale dove sono state approntate nuove strategie di dissenso e creatività queer. Un montaggio frenetico che frulla Michael Cunningham, John Waters, Antony and The Johnsons, Hedwig and The Angry Inch per un amarcord epocale.
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