Il 17 maggio 2010 si celebra la sesta giornata mondiale contro l’omofobia e la Transfobia (IDAHO International Day Against Homophobia).
La data ricorda il 17 maggio 1990 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso anche l’omosessualità ego-distonica dall’elenco delle malattie mentali.
Il Parlamento Europeo si è già pronunciato il 18 Gennaio 2006 con una Risoluzione sull'omofobia in Europa nella quale condanna con forza ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale ed è tornata a parlarne con la risoluzione del 26 aprile 2007 per ricordare la necessità che la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale in tutti i settori sia vietata completando il pacchetto legislativo contro la discriminazione basato sull'articolo 13 del trattato CE, indicendo il 17 maggio di ogni anno quale Giornata internazionale contro l'omofobia.
Ancora oggi, nel 2010 alle sollecitazioni del Parlamento Europeo lo Stato Italiano risponde con l’indifferenza e il silenzio e continua a evitare di promulgare una legge che riconosca il reato di Omofobia.
Al silenzio istituzionale si unisce quello sociale. Entrambi favoriscono non solo la violenza fisica, ma anche la discriminazione a scuola, sul posto di lavoro, nei luoghi di aggregazione per le persone lesbiche, gay, trans gender, bisessuali, queer e intersessuali.
L’omofobia la si subisce ogni giorno, anche nei piccoli gesti della vita quotidiana, per questo vi invitiamo a scendere in piazza per farci sentire, in maniera pacifica, colorata e chiassosa!
Portate in piazza i vostri ‘strumenti’ per essere rumorosi contro il silenzio delle Istituzioni: strumenti musicali, fischietti, pentole, coperchi, campane, cellulari e tutto quanto troviamo nelle nostre case per squarciare il silenzio che circonda l’omofobia.
Vi aspettiamo Lunedì 17 maggio dalle ore 19 in poi, davanti la piazza di Montecitorio
- Leggeremo una sintesi della risoluzione europea contro l’omofobia, per conoscere ciò che succede attorno a noi e ciò che ancora non succede in Italia.
- Ognuno di noi potrà leggere le dichiarazioni omofobe, esplicite o velate, di personaggi pubblici, politici e prelati che contribuiscono a diffondere questo clima di odio sociale. Vi invitiamo a portare dichiarazioni, articoli, brevi scritti estratti da qualsiasi pubblicazione che ognuno di noi potrà leggere in piazza.
- Sulla scia della mobilitazione, della rottura del silenzio e dello spirito di solidarietà, alla fine imbracceremo tutti i nostri ‘strumenti’ e contribuiremo a costruire una chiassosa, ma pacifica orchestra rumorosa contro il silenzio!
puoi farti un’idea qui
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