lunedì 27 giugno 2022

Rivolta Pride Bologna: le ecolalie di un movimento sempre più povero di strumenti culturali

 



Avrete letto del divieto imposto dal Coordinamento del Bologna Pride alle forze di polizia. 

Come realtà del Rivolta Pride, organizzato attraverso un percorso di confronto assembleare dal basso, riconosciamo che l’omolesbobitransafobia è presente in tutti i luoghi di lavoro, anche all’interno della polizia e delle forze dell’ordine. Anzi, spesso è proprio in questi settori che le discriminazioni trovano spazio, incentivate da un ambiente, quello delle caserme, intriso di machismo e maschilismo.
Per questo, ci teniamo a chiarire che la nostra non è una presa di posizione contro Polis Aperta, ma di critica aperta alle forze dell’ordine come istituzione, e come luogo di riproduzione di violenza sessista, omolesbobitransfobica, abilista e razzista. Riteniamo necessario aprire una riflessione seria sul tema della polizia e delle forze armate e delle discriminazioni vissute dalla nostra comunità.

Così si legge sulla pagina Facebook del Rivolta Pride.

Stonewall è nato da una rivolta contro la polizia che abusava del suo potere. da allora le forze dell'ordine a new York e in moltissimi altri pride hanno fatto passi da giganti e oggi sfilano in divisa nei pride di mezzo mondo. In Italia è difficile che le forze dell'ordine sfilino in divisa perché c'è sempre la spada di Damocle del vilipendio. 

Eppure associazioni come Polis Aperta (che contribuisce alla raccolta dati ufficiosa di crimini d'odio su base omotransfobica dell'Oscad) nel loro lavoro politico stanno sensibilizzando le forze dell'ordine che grazie a loro sono sempre meno omotransfobiche.

Vietare ai fratelli e alle sorelle lgbt di Polis Aperta di partecipare al pride è una esclusione gravissima, ingiustificabile e squisitamente fascista. Per diversi motivi che qui indico in ordine random.


Generalizzazione discriminatoria.

Machismo e maschilismo ci sono in tutti gli ambienti di lavoro, secondo il principio del Rivolta Pride nessuna persona potrebbe partecipare al pride perché rappresentante di un ambiente di lavoro machista.

Il pride è di tute le persone lgbt e loro alleate. Non si può decidere di non ammettere al pride persone lgbt solo perché fanno un lavoro sgradito a ci organizza il pride. Sarà un collettivo orizzontale ma non democratico e anticostituzionale chi sta contro la costituzione sta contro l'Italia democratica, antifascista e partigiana.



Le classi sociali non esistono più?

Non c'è bisogno di scomodare Pasolini per capire che nella decisione di escludere le forze dell'ordine dal pride c'è qualcosa che non funziona.

Le forze dell'ordine sono composte da lavoratori e lavoratrici che vengono esclusi ed escluse dal pride perché le caserme sono tossiche. Ma  perché non imputare questa responsabilità anche all'Istituzione? Ai capi (e le cape) della polizia e della altre forze dell'ordine? O al ministero dell'interno? 

Perché, insomma, invece di prendersela con i lavoratori e le lavoratrici, la classe inferiore, subalterna, non ce se la prende coi padroni e le padrone)? Con la classe al comando? La classe egemone?

Non mi sembra l'articolazione di un pensiero marxista, o rivoluzionario, nemmeno riformista. Mi sembra un pensiero fascista. Forti coi deboli deboli coi forti. Alla faccia della coerenza politica.


Velleitarismo eversivo

Le forze dell'ordine non lavorano solamente nell'ambito carcerario (dove c'è una polizia specifica, quella carceraria) o nei centri di accoglienza per migranti. Le forze dell'ordine servono a garantire  il normale svolgimento della vita democratica. Sono lo strumento che ci diamo democraticamente per garantire che la legge venga rispettata. Se le leggi non piacciono chiediamo al parlamento di cambiarle non partiamo dalla polizia.     
Chiunque voglia eludere la legge senza cambiarla democraticamente ha una funzione eversiva e antidemocratica.

Chiunque sostituendosi alle istituzioni democratiche decida chi è dentro e chi è fuori, cosa è giusto e cosa no,  usa le stesse argomentazioni del populismo delle destre italiana dei Salvini e delle Meloni ed è fascista quanto loro. Anzi peggio, perché pretende doti di rivoluzionarietà inesistenti.

All'assemblea orizzontale del Rivolta Pride io dico NON IN MIO NOME.

La vostra hybris è tanto grave quanto ridicola. 
Priva di una lettura politica veramente radicata nel paese e basata su concetti maldigeriti e d'importazione statunitense. 
Già, i vostri discorsi sulle sex workers, sulle divise invise non sono farina del vostro sacco ma provengono dal movimento antagonista statunitense, quello che continua a inventare decine di orientamenti sessuali e identità di genere. 
Dividendo invece di unire, soggiogando la collettività in nome di una mal intesa idea di individualità.

Insomma fascisti e colonizzatə dagli States.

E poi è Polis aperta che non deve partecipare al pride.


LA STORIA VI GIUDICHERA'.




giovedì 17 giugno 2021

Queer bait? No! Perbenismo di un neopuritanesimo tanto pericoloso quanto sciocco. Su Lost Cause di Billie Eilish.

Solitamente il patriarcato legge con scopetto i gesti di affetto amicali tra due uomini. Non sono ancora troppo lontane nel tempo le foto di Zlatan Ibrahimovic e di James Franco nelle quali i due vengono colti in quello che viene definito un momento di intimità con un altro uomo e subito letti come prova evidente di omosessualità.

D'altronde il patriarcato insegna  ai suoi maschi l'interdizione a ogni affettività, figuriamoci quella tra  maschi. 


La stampa in questi due casi chiese d'onde ai due sulla loro sessualità (sic) perché si sa se due uomini si tengono per mano è perché hanno fatto sesso. I sentimenti non c'entrano, mai.

Il tono usato dal giornalista di far page non lasciava dubbi

Se sei gay lo devi dire in fretta, perché non sia mai che abbiamo per idolo un pederasta!
Parole scritte nel 2014 non nel 1980... Eppure...

Oggi la stessa cosa, mutatis mutandis, capita a Billie Eilish, giovane cantante, della quale prima della notizia io francamente ignoravo l'esistenza, rea di avere fatto uscire il 2 giugno scorso questo video.



 

Il video è stato accusato di fare Queer Bait cioè di essere un'esca per le persone lgbt, perché ammiccherebbe al lesbismo senza che Billie sia lesbica. Inutile dire che il queer bait è un'altra cosa, ma vallo a spiegare alle e agli adolescenti del terzo millennio tutti e tutte dissociate e dentro la monade dell'iperindividualismo che pretende un genere e un orientamento diverso per each and everyone.

Naturalmente nel video c'è una ipersessualizzazione delle ragazze anche se il video è stato concepito e diretto dalla stessa Eilish. 

Lo scandalo non riguarda però il tipo di immagine della donna ma l'inopportunità dell'ammiccamento lesbico durante il mese del Pride. 

Capita l'antifona? 

Se delle donne sono tra donne e magari alludono a un bacio stanno scimmiottando il lesbismo. 
Tu che hai un occhio patriarcale tanto quanto quello di chi legge esclusivamente in chiave gay le foto di Ibra e di Franco accusi il video di queerbait.

Effetti del conformismo Queer.

A corroborare questa lettura ci sarebbe una foto postata su Instagram nella quale Billie scrive I love girls, "amo le ragazze". 
Adesso ricordo per chi non parla inglese che anche la figlia dice alla mamma I love you.
Quindi l'amore non è esclusivamente quello sessuale, né quello sentimentale che inerisce anche all'esplorazione dei corpi sessuati.

L'amore può essere anche quello di una donna per le sue altre co-genere. 

Eppure qualche fan cretinə ha pensato che Billie stesse facendo addirittura coming out!

Mentre Billie si sta riferendo a un video nel quale oltre alla sessualizzazione ad uso e consumo del maschio etero (se c'è lesbismo è quello a uso e consumo del maschio che , si sa, si arrapa a vedere due donne che fanno roba) è chiaro che il rapporto descritto tra le protagoniste della clip è quello di solidarietà femminile, di sororanza c'è chi con una malizia tutta sua legge bacio tra donne uguale omosessualità femminile e accusa il video di queerbait

Autoreferenziali come non mai lo stesso gruppo di fan ha pensato bene di trovare la prova di queerbait quando Eilish è stata paparazzata con l'attore  Matthew Tyler Vorce il quale, apriti cielo!, ha usato la N word e si è riferito una persona omosessuale chiamandola faggots (frocio).

Come osa Billie di fare coming out se poi esce con un maschio???

Evidentemente la bisessualità è sconosciuta oltreoceano...

Quini rea di far finta di essere lesbica Billie non solo con un maschio ma con un maschio omofonobo e razzista  E QUINDI E' OMOFOBA E RAZZISTA ANCHE LEI. 

E dopo questa proprietà transitiva lo stesso gruppo di fan bacchettone e anni 50 ha rilevato l'inopportunità della differenza di età tra Billie che ha 19 anni e Matthew che ne ha dieci di più. Non sia mai!!! Lui è troppo grande per lei!
E pensare che stiamo parlando di una cantante pop, di canzonette pop... Non mi fraintendete anche Mina è una cantante di canzonette pop...

Insomma.

Possiamo finalmente dire che la parità dei generi è stata raggiunta!

Donne e uomini state in guardia! 

Una carezza o un bacio di troppo vi renderanno omosessuali (la bisessualità non è contemplata) e vi obbligheranno a mantenere quel comportamento a vita altrimenti vi diranno che fate queerbait. 

E poi ci meravigliamo che negli Stati Uniti si usino le armi con tanta facilità...



lunedì 9 marzo 2020

I film nocivi per la società: 1.54 di Yan England

Ho visto 1.54 (Canada, 2016) opera prima di Yan England non ricordo più come, una citazione, un potrebbe piacerti anche serendipico su internet.

Non importa.

Grazie alla rete riesco a vedere un film altrimenti mai arrivato in Italia che dovrebbe essere un film contro il bullismo.

Ambientato in un liceo, ai giorni nostri, il film vede due studenti  Francis (Robert Naylor) e Tim (Antoine Olivier Pilon), col pallino della chimica (reazioni esplosive\fuochi d'artificio) bullizzati da Jeff  (Lou-Pascal Tremblay) un  compagno di scuola.

Una sera che Tim e Francis dormono fuori casa, dopo aver provato varie reazioni chimiche detonanti e fiammeggianti,  Tim si avvicina a Francis che si è addormentato, per baciarlo sulla bocca ma poi desiste. 
Giorni dopo durante il classico scherzo (lancio di cibo per sporcargli i vestiti) Francis reagisce arrabbiandosi e viene preso in giro da Jeff e accoliti che lo additano come  femminuccia. Francis allora  dice loro che cosa volete che dica che sono frocio? Ebbene sì sono frocio! 
Tim, che assiste alla scena, si meraviglia che l'amico non gli abbia mai detto di essere gay e nega davanti a Jeff e accoliti di esserlo anche lui.  

Francis, non sentendosi spalleggiato dall'amico se ne va da solo, smettendo di frequentare Tim che cerca goffamente e invano di riappacificarsi. 

Dopo essere stato chiuso in uno degli armadietti della scuola dal solito gruppo capeggiato da Jeff, con Tim che non sa reagire alla violenza contro l'amico limitandosi ad assistervi, Francis, non reggendo gli scherzi che dopo il coming out sono aumentati si suicida lanciandosi da un parapetto  davanti a Tim,  che non riesce a dissuaderlo, dopo avergli detto Je t'aime
Non vediamo funerale non vediamo i genitori di Francis. Vediamo solamente una riunione a scuola dalla quale Tim si allontana arrabbiato perché una professoressa sta dicendo che la scuola non incolpa gli e le studenti. 
Però Tim non denuncia Jeff. 
Per vendicarsi di lui,  Tim, che ha le doti da vero sportivo,  gareggia per le selezioni regionali degli 800 metri (il titolo del film deriva dal tempo minimo che bisogna fare per poter competere alle gare: un minuto e 54 secondi) dove si allena anche Jeff. 
Tim aveva rinunciato alle gare dopo la morte della madre (della quale non sappiamo niente e non vediamo nemmeno una foto). 

Tim è forte e riesce a raggiungere Jeff in velocità in poco tempo nonostante Jeff si alleni da molti anni. 
Tim si sente onnipotente, bacia Jennifer, una ragazza che gli fa il filo, davanti a tutti, la quale lo accusa di essere il solito maschilista anche se è gay.
Non puoi baciare una ragazza senza chiederle il permesso gli dice e poi si offre di fargli da copertura. Alla festa di amici del gruppo di allenamento Tim si ubriaca, inizia a vedere Francis tra la gente. Ma è solo un ragazzo che gli assomiglia col quale si apparta per baciarsi. Li sorprende per caso Jeff proprio mentre il ragazzo gli sta facendo un pompino. 
Jeff registra col cellulare l'atto sessuale e ricatta Tim: o abbandona gli allenamenti o il video sarà di pubblico dominio. 
Tim cede al ricatto. 
Quando l'allenatore va a parlare col padre di Tim Tim si allena di nascosto, di notte, sostenuto dall'allenatore e da Jennifer. 
Il giorno della gara Tim sta vincendo ma quando vede tra il pubblico uno dei compari di Jeff col cellulare in mano, capendo il rischio che corre, rallenta lasciando vincere Jeff, non senza che il video diventi di dominio pubblico. 
Il padre di Tim gli dice che lo amerà sempre e non lo amerà mai di meno. 
Tim legge tutti i commenti sui social tra i quali uno dice che anche lui dovrebbe uccidersi come l'altro frocio
Tim medita vendetta. Costruisce una bomba. La mette a una festa come quella in cui si è fatto fare il pompino. 
Jennifer avverte il padre di Tim di un video nel quale Tim annuncia la sua vendetta. Si mettono tutti e due a cercarlo. 


Tim è fuori dalla festa aspettando che la bomba che ha piazzato dentro una borsa esploda. Quando vede  Jennifer entrare nella casa la raggiunge per avvertirla, ma non riesce a parlarle nella calca, Tim allora cerca di avvertire della presenza della bomba. Il suo allarme rimane inascoltato. Tim prende la borsa con dentro la bomba e la porta fuori dalla casa morendo nell'esplosione.
Nell'ultima scena Jennifer, Jeff, il padre di Tim e l'allenatore si fronteggiano seduti a un tavolo nella sua. Il padre di Tim piange dicendo che non è riuscito ad aiutare il figlio. 
Jennifer dice che anche se il suo gesto non era proprio da persona buona si è sacrificato per salvarli dalla bomba mentre Jeff, dispiaciuto, dice che si trattava solo di uno scherzo. 

Un film più reazionario e fascista non poteva essere concepito.

Il film che apparentemente vuole denunciare le dinamiche del bullismo ma che parte da dei presupposti ideologici, falsi, omofobi e fatalisti che ne fanno una pellicola ancora più violenta dello stesso bullismo.

Il film mentre descrive le dinamiche del bullismo si sofferma solamente sulla regola non detta che vale in tutte le scuole del pianeta: mai fare la spia sollevando così da ogni responsabilità chi assiste senza reagire. Questa omertosa complicità al bullismo di Jeff passa inosservata.
Invece il gruppo di pari e pare può fare moltissimo  per contenere l'atto di bullismo non ridendo, non rimanendo ad assistere, smontando l'atto bullistico nel suo nascere senza bisogno di atti d'erotismo o fare la spia.
Un film nel quale il problema del bullismo rimane una questione privata e non pubblica, senza il coinvolgimento del corpo studentesco, del corpo docente, della polizia, dei servizi sociali, del Governo, dei genitori. Che fine hanno fatto i genitori di Francis? possibile che non ritengano la scuola responsabile? Eppure il ragazzo si è suicidando durante l'orario scolastico...
Al film Francis pare una vittima e si sa le vittime che fine fanno Senza possibilità di cambiamento.
Manca nel film  la presenza tanto dei genitori quanto degli e delle insegnanti.
Oltre al padre di Tim e all'allenatore non vediamo mai Jeff in classe, non sappiamo se è stato inquadrato come bullo dal corpo insegnante.
Quando Tim, ancora in stato di onnipotenza, prende a pugni Jeff che lo ha chiamato signorina dal pullman scolastico, l'allenatore  se la prende con entrambi e dice che non ne vuole sapere su chi ha iniziato, sono entrambi nello stesso team sportivo e si devono rispettare anche se non vanno d'accordo.
Invece sappiamo come bisogna trattare il bullo. Sappiamo che non si possono paniere allo stesso modo chi bulina e il bullizzato che reagisce per difesa.
Cosa ne è dei provvedimenti disciplinari?
Non che servano nei casi di bullismo.
Ma manca la scuola nei suoi appararti disciplinari dando l'impressione che non si possa fare nulla per evitare certi comportamenti.
Al suicidio di Francis non segue una indagine della polizia (obbligatoria anche per le leggi Canadesi) non ci sono interventi psicologici verso gli e le studenti.
Non c'è nessuna reazione alla morte sua morte, nemmeno una reazione positiva, evviva il frocio si è ucciso.
Altra ineluttabilità del regista che scrive da solo anche la sceneggiatura.
Per Yan England Tim e Jeff sono da soli.
E' questa è una menzogna ideologica  così disgustosamente fascista da rasentare il reato.
Il film mente. Così come mente quando sentiamo il padre di Tim discutere per telefono col suo avvocato (?) (non sappiamo, non vediamo l'interlocutore) meravigliato che non si possa fare niente contro Jeff.
Davvero? Un video che ritrae un atto sessuale tra minori rimane impunito sulla rete? Ma dove vive Yan England in Salviniland?
Altra menzogna gigantesca.
Nel film il padre ottiene che Tim non vada più a scuola ma finisca l'anno a casa. e la scuola è d'accordo!!!
Quale scuola si comporta così con un fatto tanto grave?
In Canada dal 2011, i consigli delle scuole pubbliche sono legalmente obbligati a denunciare tali incidenti al Ministero della Pubblica Istruzione* eppure niente e nessuno, nessuna, introno a Jeff e Tim agiscono o reagiscono. E questo per il film non è un problema ma l'unica cosa da fare.

In un Paese come il Canada nel quale risulta che uno e una studente su quattro (26%) nelle scuole è oggetto di bullismo, 1.54 non può limitarsi a descrivere la situazione da un punto di vista ideologizzato. 

Perché Yann England fa di Jeff un ragazzo ignaro, inconsapevolmente, che non si rendeva conto di quel che faceva.
 Invece Jeff cercava in ogni modo di impedire a Tim di soffiargli la vittoria, anche con l'arma del ricatto.  Altro che ignaro. Consapevole, e reo meritevole di diversi anni di galera.
Insomma un film sbagliato che dà l'impressione che se non ci fossero i Tim e i Francis le cose andrebbero molto meglio. 
A proposito dove sono gli altri studenti lgbt della scuola?

Io non sono per la censura, ma almeno vieterei questo film ai minori di 18 anni per non permettergli di dire a tutti i ragazzi e ragazze che lo guardano arrangiatevi e crepate come il film fa.
Un film disgustoso, e pensare che condannarono il film di Bertolucci al rogo...
 
Ricordate questo nome: Yan England

Evitate i suoi film come evitate il Corona Virus.




*https://www.corriere.ca/canada/bullismo-rampante-nelle-scuole-del-canada/