tag:blogger.com,1999:blog-45242565898623434222024-02-07T11:06:54.430+01:00 Elementi di critica omosessualeUn blog dove si discute di omosessualità e diritti <strike>lgbtqi</strike>Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.comBlogger741125tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-79311572126454944442022-06-27T09:40:00.004+02:002022-06-27T09:40:52.235+02:00Rivolta Pride Bologna: le ecolalie di un movimento sempre più povero di strumenti culturali<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmxnbg4x2Mc1gwIyLy8b75t4A1ev9nYTfzAHQs_ytmZ66S5S-b4kcsCm3GeQhClFSkdnNUjtcjVKp7auxYryhzic6uAQyBWAoAmoW3tXrYGg4uJ00z5t1zeSEW-viVNf3JLXg2TSEt8x4eJ3iuoIDAMjVZyBZeQ3crE-lCMlHfAvbIUvOekDMgOIjZHg/s970/logosito.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="363" data-original-width="970" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmxnbg4x2Mc1gwIyLy8b75t4A1ev9nYTfzAHQs_ytmZ66S5S-b4kcsCm3GeQhClFSkdnNUjtcjVKp7auxYryhzic6uAQyBWAoAmoW3tXrYGg4uJ00z5t1zeSEW-viVNf3JLXg2TSEt8x4eJ3iuoIDAMjVZyBZeQ3crE-lCMlHfAvbIUvOekDMgOIjZHg/s320/logosito.jpg" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Avrete letto del divieto imposto dal Coordinamento del Bologna Pride alle forze di polizia. </p><blockquote>Come realtà del Rivolta Pride, organizzato attraverso un percorso di confronto assembleare dal basso, riconosciamo che l’omolesbobitransafobia è presente in tutti i luoghi di lavoro, anche all’interno della polizia e delle forze dell’ordine. Anzi, spesso è proprio in questi settori che le discriminazioni trovano spazio, incentivate da un ambiente, quello delle caserme, intriso di machismo e maschilismo.<br />Per questo, ci teniamo a chiarire che la nostra non è una presa di posizione contro Polis Aperta, ma di critica aperta alle forze dell’ordine come istituzione, e come luogo di riproduzione di violenza sessista, omolesbobitransfobica, abilista e razzista. Riteniamo necessario aprire una riflessione seria sul tema della polizia e delle forze armate e delle discriminazioni vissute dalla nostra comunità.</blockquote><p>Così si legge <a href="https://www.facebook.com/rivoltapride/posts/pfbid038BAh9rbWWehrdwZ19ySMwzUaXmaSJ4Ftu5r74bu58xKErfXbMN5mx5gLLhR6ZH6ol?__cft__[0]=AZVkwhCTLyzsv7twCabrrSIafzl-wOfJjn9IsKu51mIcBjiSh9s_VsE5flm2bAoX6iph6lBFlcyE9uS_ux-W59o6hZDDvhqIgZ-nEL8PPgzZUk3HCbPxx4Nk3GdiQ9_vr2kZvlQYz0BIs8vyuCnBVU8DtM0YQgKt6U9ZXCwTsE5xnA&__tn__=%2CO%2CP-R" target="_blank">sulla pagina Facebook del Rivolta Pride</a>.</p><p>Stonewall è nato da una rivolta contro la polizia che abusava del suo potere. da allora le forze dell'ordine a new York e in moltissimi altri pride hanno fatto passi da giganti e oggi sfilano in divisa nei pride di mezzo mondo. In Italia è difficile che le forze dell'ordine sfilino in divisa perché c'è sempre la spada di Damocle del vilipendio. </p><p>Eppure associazioni come <i>Polis Aperta</i> (che contribuisce alla raccolta dati ufficiosa di crimini d'odio su base omotransfobica dell'Oscad) nel loro lavoro politico stanno sensibilizzando le forze dell'ordine che grazie a loro sono sempre meno omotransfobiche.</p><p>Vietare ai fratelli e alle sorelle lgbt di <i>Polis Aperta</i> di partecipare al pride è una esclusione gravissima, ingiustificabile e squisitamente fascista. Per diversi motivi che qui indico in ordine <i>random</i>.</p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><span style="color: #e69138;">Generalizzazione discriminatoria.</span></h4><p>Machismo e maschilismo ci sono in tutti gli ambienti di lavoro, secondo il principio del <i>Rivolta Pride</i> nessuna persona potrebbe partecipare al pride perché rappresentante di un ambiente di lavoro machista.</p><p>Il pride è di tute le persone lgbt e loro alleate. Non si può decidere di non ammettere al pride persone lgbt solo perché fanno un lavoro sgradito a ci organizza il pride. Sarà un collettivo orizzontale ma non democratico e anticostituzionale chi sta contro la costituzione sta contro l'Italia democratica, antifascista e partigiana.</p><h4 style="text-align: left;"><span style="color: #e69138;"><br /><br /></span></h4><h4 style="text-align: left;"><span style="color: #e69138;">Le classi sociali non esistono più?</span></h4><div>Non c'è bisogno di scomodare <a href="https://temi.repubblica.it/espresso-il68/1968/06/16/il-pci-ai-giovani/?printpage=undefined" target="_blank">Pasolini</a> per capire che nella decisione di escludere le forze dell'ordine dal pride c'è qualcosa che non funziona.</div><div><br /></div><div>Le forze dell'ordine sono composte da lavoratori e lavoratrici che vengono esclusi ed escluse dal pride perché le caserme sono tossiche. Ma perché non imputare questa responsabilità anche all'Istituzione? Ai capi (e le cape) della polizia e della altre forze dell'ordine? O al ministero dell'interno? </div><div><br /></div><div>Perché, insomma, invece di prendersela con i lavoratori e le lavoratrici, la classe inferiore, subalterna, non ce se la prende coi padroni e le padrone)? Con la classe al comando? La classe egemone?</div><div><br /></div><div>Non mi sembra l'articolazione di un pensiero marxista, o rivoluzionario, nemmeno riformista. Mi sembra un pensiero fascista. Forti coi deboli deboli coi forti. Alla faccia della coerenza politica.</div><div><br /></div><h4 style="text-align: left;"><span style="color: #e69138;"><br /></span></h4><h4 style="text-align: left;"><span style="color: #e69138;">Velleitarismo eversivo</span></h4><div>Le forze dell'ordine non lavorano solamente nell'ambito carcerario (dove c'è una polizia specifica, quella carceraria) o nei centri di accoglienza per migranti. Le forze dell'ordine servono a garantire il normale svolgimento della vita democratica. Sono lo strumento che ci diamo democraticamente per garantire che la legge venga rispettata. Se le leggi non piacciono chiediamo al parlamento di cambiarle non partiamo dalla polizia. </div><div>Chiunque voglia eludere la legge senza cambiarla democraticamente ha una funzione eversiva e antidemocratica.</div><div><br /></div><div>Chiunque sostituendosi alle istituzioni democratiche decida chi è dentro e chi è fuori, cosa è giusto e cosa no, usa le stesse argomentazioni del populismo delle destre italiana dei Salvini e delle Meloni ed è fascista quanto loro. Anzi peggio, perché pretende doti di rivoluzionarietà inesistenti.</div><div><br /></div><div>All'assemblea orizzontale del Rivolta Pride io dico NON IN MIO NOME.</div><div><br /></div><div>La vostra hybris è tanto grave quanto ridicola. </div><div>Priva di una lettura politica veramente radicata nel paese e basata su concetti maldigeriti e d'importazione statunitense. </div><div>Già, i vostri discorsi sulle sex workers, sulle divise invise non sono farina del vostro sacco ma provengono dal movimento antagonista statunitense, quello che continua a inventare decine di orientamenti sessuali e identità di genere. </div><div>Dividendo invece di unire, soggiogando la collettività in nome di una mal intesa idea di individualità.</div><div><br /></div><div>Insomma fascisti e colonizzat<span style="caret-color: rgb(32, 33, 34); color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px;">ə</span> dagli States.</div><div><br /></div><div>E poi è Polis aperta che non deve partecipare al pride.</div><div><br /></div><div><br /></div><div>LA STORIA VI GIUDICHERA'.</div><div><br /></div><div><br /></div><p><br /></p><p><br /></p>Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-66540588064153860092021-06-17T08:20:00.003+02:002022-06-29T11:21:24.220+02:00Queer bait? No! Perbenismo di un neopuritanesimo tanto pericoloso quanto sciocco. Su Lost Cause di Billie Eilish.<p>Solitamente il patriarcato legge con scopetto i gesti di affetto amicali tra due uomini. Non sono ancora troppo lontane nel tempo le foto di Zlatan Ibrahimovic e di James Franco nelle quali i due vengono colti in quello che viene definito un momento di <i>intimità </i>con un altro uomo e subito letti come prova evidente di omosessualità.</p><p>D'altronde il patriarcato insegna ai suoi maschi l'interdizione a ogni affettività, figuriamoci quella tra maschi. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Bmj4OncyzVPa2X6o61zwFr1qwhX-iyZMqlU0W_kjLA16RKuCnzf4u9ZQXJFqUcdbbVMXFbjDb1gqNfgXaHND4AJvYEl8HetQHhwAp-kfGtrbKdwwBR3BikPzEH0Ap6KvnMX-tz4KxSqA/s1348/Schermata+2021-06-17+alle+08.10.22.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="606" data-original-width="1348" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Bmj4OncyzVPa2X6o61zwFr1qwhX-iyZMqlU0W_kjLA16RKuCnzf4u9ZQXJFqUcdbbVMXFbjDb1gqNfgXaHND4AJvYEl8HetQHhwAp-kfGtrbKdwwBR3BikPzEH0Ap6KvnMX-tz4KxSqA/w640-h288/Schermata+2021-06-17+alle+08.10.22.png" width="640" /></a></div><br /><p>La stampa in questi due casi chiese d'onde ai due sulla loro sessualità (sic) perché si sa se due uomini si tengono per mano è perché hanno fatto sesso. I sentimenti non c'entrano, mai.</p><div>Il tono usato dal giornalista di far page non lasciava dubbi</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjagqZUY0s4h0waeM1HeGRf51TLAISeeUKQpjSC-oIw06m9Mo1cR7hkPSiJZu1eABWaMdLmZq2tfXDWwcfIbvMo69rmA2vmSPZSBAXUg-XT1UwkF6BiJ6Ty7vpwC4tvb3T0ytv5N6Xvq5OY/s1366/Schermata+2021-06-17+alle+08.10.47.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="686" data-original-width="1366" height="322" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjagqZUY0s4h0waeM1HeGRf51TLAISeeUKQpjSC-oIw06m9Mo1cR7hkPSiJZu1eABWaMdLmZq2tfXDWwcfIbvMo69rmA2vmSPZSBAXUg-XT1UwkF6BiJ6Ty7vpwC4tvb3T0ytv5N6Xvq5OY/w640-h322/Schermata+2021-06-17+alle+08.10.47.png" width="640" /></a></div><div>Se sei gay lo devi dire in fretta, perché non sia mai che abbiamo per idolo un pederasta!</div><div>Parole scritte nel 2014 non nel 1980... Eppure...</div><div><br /></div><div>Oggi la stessa cosa, mutatis mutandis, capita a Billie Eilish, giovane cantante, della quale prima della notizia io francamente ignoravo l'esistenza, rea di avere fatto uscire il 2 giugno scorso questo video.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/S2dRcipMCpw" title="YouTube video player" width="560"></iframe> </div><div><br /></div><div>Il video è stato accusato di fare Queer Bait cioè di essere un'esca per le persone lgbt, perché ammiccherebbe al lesbismo senza che Billie sia lesbica. Inutile dire che il queer bait è un'altra cosa, ma vallo a spiegare alle e agli adolescenti del terzo millennio tutti e tutte dissociate e dentro la monade dell'iperindividualismo che pretende un genere e un orientamento diverso per <i>each and everyone.</i></div><div><br /></div><div>Naturalmente nel video c'è una ipersessualizzazione delle ragazze anche se il video è stato concepito e diretto dalla stessa Eilish. </div><div><br /></div><div>Lo scandalo non riguarda però il tipo di immagine della donna ma l'inopportunità dell'<i>ammiccamento lesbico</i> durante il mese del Pride. </div><div><br /></div><div>Capita l'antifona? </div><div><br /></div><div>Se delle donne sono tra donne e magari alludono a un bacio stanno scimmiottando il lesbismo. </div><div>Tu che hai un occhio patriarcale tanto quanto quello di chi legge esclusivamente in chiave gay le foto di Ibra e di Franco accusi il video di <i>queerbait</i>.</div><div><br /></div><div>Effetti del conformismo Queer.</div><div><br /></div><div>A corroborare questa lettura ci sarebbe una foto postata su Instagram nella quale Billie scrive <i>I love girls, "</i>amo le ragazze". </div><div>Adesso ricordo per chi non parla inglese che anche la figlia dice alla mamma <i>I love you</i>.</div><div>Quindi l'amore non è esclusivamente quello sessuale, né quello sentimentale che inerisce anche all'esplorazione dei corpi sessuati.</div><div><br /></div><div>L'amore può essere anche quello di una donna per le sue altre co-genere. </div><div><br /></div><div>Eppure qualche fan cretin<span style="background-color: white; caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 14px;">ə ha pensato che Billie stesse facendo addirittura coming out!</span></div><div><span style="background-color: white; caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div>Mentre Billie si sta riferendo a un video nel quale oltre alla sessualizzazione ad uso e consumo del maschio etero (se c'è lesbismo è quello a uso e consumo del maschio che , si sa, si arrapa a vedere due donne che fanno roba) è chiaro che il rapporto descritto tra le protagoniste della clip è quello di solidarietà femminile, di sororanza c'è chi con una malizia tutta sua legge bacio tra donne uguale omosessualità femminile e accusa il video di queerbait</div><div><br /></div><div>Autoreferenziali come non mai lo stesso gruppo di fan ha pensato bene di trovare la prova di queerbait quando Eilish è stata paparazzata con l'attore <span style="background-color: white; caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222; font-family: "Helvetica Neue", Helvetica, sans-serif; font-size: 20px;"> </span>Matthew Tyler Vorce il quale, apriti cielo!, ha usato la N word e si è riferito una persona omosessuale chiamandola <i>faggots </i>(frocio).</div><div><br /></div><div>Come osa Billie di fare coming out se poi esce con un maschio???</div><div><br /></div><div>Evidentemente la bisessualità è sconosciuta oltreoceano...</div><div><br /></div><div>Quini rea di far finta di essere lesbica Billie non solo con un maschio ma con un maschio omofonobo e razzista E QUINDI E' OMOFOBA E RAZZISTA ANCHE LEI. </div><div><br /></div><div>E dopo questa proprietà <i>transitiva</i> lo stesso gruppo di fan bacchettone e anni 50 ha rilevato l'inopportunità della differenza di età tra Billie che ha 19 anni e Matthew che ne ha dieci di più. Non sia mai!!! Lui è troppo grande per lei!</div><div>E pensare che stiamo parlando di una cantante pop, di canzonette pop... Non mi fraintendete anche Mina è una cantante di canzonette pop...</div><div><br /></div><div>Insomma.</div><div><br /></div><div>Possiamo finalmente dire che la parità dei generi è stata raggiunta!</div><div><br /></div><div>Donne e uomini state in guardia! </div><div><br /></div><div>Una carezza o un bacio di troppo vi renderanno omosessuali (la bisessualità non è contemplata) e vi obbligheranno a mantenere quel comportamento a vita altrimenti vi diranno che fate queerbait. </div><div><br /></div><div>E poi ci meravigliamo che negli Stati Uniti si usino le armi con tanta facilità...</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-70096022352839122022020-03-09T11:56:00.002+01:002020-03-09T11:56:47.048+01:00I film nocivi per la società: 1.54 di Yan England<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRAGl4oiooHLPHM0uy7WsF48U_6XozSuLMi7nNcErSyuS78n8dqLxP-QSsv9UJISC5xMeoUokUag2nKhegSjZ6A9PRXZfJNXDon5aEt-vED-cqRmtoTYafY5gxFSPSFuPBDWzDOldAYHdr/s1600/1_54-680414657-large.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="664" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRAGl4oiooHLPHM0uy7WsF48U_6XozSuLMi7nNcErSyuS78n8dqLxP-QSsv9UJISC5xMeoUokUag2nKhegSjZ6A9PRXZfJNXDon5aEt-vED-cqRmtoTYafY5gxFSPSFuPBDWzDOldAYHdr/s400/1_54-680414657-large.jpg" width="276" /></a></div>
Ho visto<i> 1.54</i> (Canada, 2016) opera prima di Yan England non ricordo più come, una citazione, un <i>potrebbe piacerti</i> anche serendipico su internet.<br />
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Non importa.<br />
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Grazie alla rete riesco a vedere un film altrimenti mai arrivato in Italia che dovrebbe essere un film contro il bullismo.<br />
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<span style="color: #e06666;">Ambientato in un liceo, ai giorni nostri, il film vede due studenti Francis (Robert Naylor) e Tim (Antoine Olivier Pilon), col pallino della chimica (reazioni esplosive\fuochi d'artificio) bullizzati da Jeff (Lou-Pascal Tremblay) un compagno di scuola.</span><br />
<span style="color: #e06666;"><br /></span>
<span style="color: #e06666;">Una sera che Tim e Francis dormono fuori casa, dopo aver provato varie reazioni chimiche detonanti e fiammeggianti, Tim si avvicina a Francis che si è addormentato, per baciarlo sulla bocca ma poi desiste. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Giorni dopo durante il classico <i>scherzo</i> (lancio di cibo per sporcargli i vestiti) Francis reagisce arrabbiandosi e viene preso in giro da Jeff e accoliti che lo additano come <i>femminuccia.</i> Francis allora dice loro <i>che cosa volete che dica che sono frocio? Ebbene sì sono frocio!</i> </span><br />
<span style="color: #e06666;">Tim, che assiste alla scena, si meraviglia che l'amico non gli abbia mai detto di essere gay e nega davanti a Jeff e accoliti di esserlo anche lui. </span><br />
<span style="color: #e06666;"><br /></span>
<span style="color: #e06666;">Francis, non sentendosi spalleggiato dall'amico se ne va da solo, smettendo di frequentare Tim che cerca goffamente e invano di riappacificarsi. </span><br />
<span style="color: #e06666;"><br /></span>
<span style="color: #e06666;">Dopo essere stato chiuso in uno degli armadietti della scuola dal solito gruppo capeggiato da Jeff, con Tim che non sa reagire alla violenza contro l'amico limitandosi ad assistervi, Francis, non reggendo gli scherzi che dopo il<i> coming out</i> sono aumentati si suicida lanciandosi da un parapetto davanti a Tim, che non riesce a dissuaderlo, dopo avergli detto <i>Je t'aime</i>. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Non vediamo funerale non vediamo i genitori di Francis. Vediamo solamente una riunione a scuola dalla quale Tim si allontana arrabbiato perché una professoressa sta dicendo che la scuola non incolpa gli e le studenti. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Però Tim non denuncia Jeff. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Per vendicarsi di lui, Tim, che ha le doti da vero sportivo, gareggia per le selezioni regionali degli 800 metri (il titolo del film deriva dal tempo minimo che bisogna fare per poter competere alle gare: un minuto e 54 secondi) dove si allena anche Jeff. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Tim aveva rinunciato alle gare dopo la morte della madre (della quale non sappiamo niente e non vediamo nemmeno una foto). </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy3K1d9MGpIUvJ003b5j-yXZfZWw3tPaWbOwDGkasKr_hxooBXQSBy1SoVQkwewV6f2PX05qpSVlRWCcbvxJcNlk33TzcB9kLKcC6oQvlNYWel8XmcT2z21uW7NjqyJa6rvNnApBW23Hoz/s1600/424214.jpg-r_1920_1080-f_jpg-q_x-xxyxx.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="865" data-original-width="1600" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy3K1d9MGpIUvJ003b5j-yXZfZWw3tPaWbOwDGkasKr_hxooBXQSBy1SoVQkwewV6f2PX05qpSVlRWCcbvxJcNlk33TzcB9kLKcC6oQvlNYWel8XmcT2z21uW7NjqyJa6rvNnApBW23Hoz/s400/424214.jpg-r_1920_1080-f_jpg-q_x-xxyxx.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="color: #e06666;"><br /></span>
<span style="color: #e06666;">Tim è forte e riesce a raggiungere Jeff in velocità in poco tempo nonostante Jeff si alleni da molti anni. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Tim si sente onnipotente, bacia Jennifer, una ragazza che gli fa il filo, davanti a tutti, la quale lo accusa di essere il solito maschilista <i>anche se è gay</i>.</span><br />
<span style="color: #e06666;"><i>Non puoi baciare una ragazza senza chiederle il permesso</i> gli dice e poi si offre di fargli da <i>copertura</i>. Alla festa di amici del gruppo di allenamento Tim si ubriaca, inizia a vedere Francis tra la gente. Ma è solo un ragazzo che gli assomiglia col quale si apparta per baciarsi. Li sorprende per caso Jeff proprio mentre il ragazzo gli sta facendo un pompino. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Jeff registra col cellulare l'atto sessuale e ricatta Tim: o abbandona gli allenamenti o il video sarà di pubblico dominio. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Tim cede al ricatto. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Quando l'allenatore va a parlare col padre di Tim Tim si allena di nascosto, di notte, sostenuto dall'allenatore e da Jennifer. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Il giorno della gara Tim sta vincendo ma quando vede tra il pubblico uno dei compari di Jeff col cellulare in mano, capendo il rischio che corre, rallenta lasciando vincere Jeff, non senza che il video diventi di dominio pubblico. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Il padre di Tim gli dice che lo amerà sempre e non lo amerà mai di meno. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Tim legge tutti i commenti sui social tra i quali uno dice che <i>anche lui dovrebbe uccidersi come l'altro frocio</i>. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Tim medita vendetta. Costruisce una bomba. La mette a una festa come quella in cui si è fatto fare il pompino. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Jennifer avverte il padre di Tim di un video nel quale Tim annuncia la sua vendetta. Si mettono tutti e due a cercarlo. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl5A8Ecsqq-PXQPnTds9PZ2kGGBjqctyEkvSsP4SKgKhR97hyRb3_69jsnQyWPFIQTv1N7qZeTxDJd9w4Gve2ZfwFBAPjfYfKTsV_EY0g0dMJpKWjO4L265kJKyGFdfK3cT_WuZXKw62yG/s1600/426089.jpg-r_1920_1080-f_jpg-q_x-xxyxx.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="838" data-original-width="1600" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl5A8Ecsqq-PXQPnTds9PZ2kGGBjqctyEkvSsP4SKgKhR97hyRb3_69jsnQyWPFIQTv1N7qZeTxDJd9w4Gve2ZfwFBAPjfYfKTsV_EY0g0dMJpKWjO4L265kJKyGFdfK3cT_WuZXKw62yG/s400/426089.jpg-r_1920_1080-f_jpg-q_x-xxyxx.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="color: #e06666;">Tim è fuori dalla festa aspettando che la bomba che ha piazzato dentro una borsa esploda. Quando vede Jennifer entrare nella casa la raggiunge per avvertirla, ma non riesce a parlarle nella calca, Tim allora cerca di avvertire della presenza della bomba. Il suo allarme rimane inascoltato. Tim prende la borsa con dentro la bomba e la porta fuori dalla casa morendo nell'esplosione.</span><br />
<span style="color: #e06666;">Nell'ultima scena Jennifer, Jeff, il padre di Tim e l'allenatore si fronteggiano seduti a un tavolo nella sua. Il padre di Tim piange dicendo che non è riuscito ad aiutare il figlio. </span><br />
<span style="color: #e06666;">Jennifer dice che anche se il suo gesto non era proprio da persona buona si è sacrificato per salvarli dalla bomba mentre Jeff, dispiaciuto, dice che si trattava solo di uno scherzo. </span><br />
<br />
Un film più reazionario e fascista non poteva essere concepito.<br />
<br />
Il film che apparentemente vuole denunciare le dinamiche del bullismo ma che parte da dei presupposti ideologici, falsi, omofobi e fatalisti che ne fanno una pellicola ancora più violenta dello stesso bullismo.<br />
<br />
Il film mentre descrive le dinamiche del bullismo si sofferma solamente sulla regola non detta che vale in tutte le scuole del pianeta: <i>mai fare la spia</i> sollevando così da ogni responsabilità chi assiste senza reagire. Questa omertosa complicità al bullismo di Jeff passa inosservata.<br />
Invece il gruppo di pari e pare può fare moltissimo per contenere l'atto di bullismo non ridendo, non rimanendo ad assistere, smontando l'atto bullistico nel suo nascere senza bisogno di atti d'erotismo o fare la spia.<br />
Un film nel quale il problema del bullismo rimane una questione privata e non pubblica, senza il coinvolgimento del corpo studentesco, del corpo docente, della polizia, dei servizi sociali, del Governo, dei genitori. Che fine hanno fatto i genitori di Francis? possibile che non ritengano la scuola responsabile? Eppure il ragazzo si è suicidando durante l'orario scolastico...<br />
Al film Francis pare una vittima e si sa le vittime che fine fanno Senza possibilità di cambiamento.<br />
Manca nel film la presenza tanto dei genitori quanto degli e delle insegnanti.<br />
Oltre al padre di Tim e all'allenatore non vediamo mai Jeff in classe, non sappiamo se è stato inquadrato come bullo dal corpo insegnante.<br />
Quando Tim, ancora in stato di onnipotenza, prende a pugni Jeff che lo ha chiamato <i>signorina</i> dal pullman scolastico, l'allenatore se la prende con entrambi e dice che non ne vuole sapere su chi ha iniziato, sono entrambi nello stesso team sportivo e si devono rispettare anche se non vanno d'accordo.<br />
Invece sappiamo come bisogna trattare il bullo. Sappiamo che non si possono paniere allo stesso modo chi bulina e il bullizzato che reagisce per difesa.<br />
Cosa ne è dei provvedimenti disciplinari?<br />
Non che servano nei casi di bullismo.<br />
Ma manca la scuola nei suoi appararti disciplinari dando l'impressione che non si possa fare nulla per evitare certi comportamenti. <br />
Al suicidio di Francis non segue una indagine della polizia (obbligatoria anche per le leggi Canadesi) non ci sono interventi psicologici verso gli e le studenti.<br />
Non c'è nessuna reazione alla morte sua morte, nemmeno una reazione positiva,<i> evviva il frocio si è ucciso</i>.<br />
Altra ineluttabilità del regista che scrive da solo anche la sceneggiatura.<br />
Per Yan England Tim e Jeff sono da soli.<br />
E' questa è una menzogna ideologica così disgustosamente fascista da rasentare il reato.<br />
Il film mente. Così come mente quando sentiamo il padre di Tim discutere per telefono col suo avvocato (?) (non sappiamo, non vediamo l'interlocutore) meravigliato che non si possa fare niente contro Jeff.<br />
Davvero? Un video che ritrae un atto sessuale tra minori rimane impunito sulla rete? Ma dove vive Yan England in <i>Salviniland?</i><br />
Altra menzogna gigantesca.<br />
Nel film il padre ottiene che Tim non vada più a scuola ma finisca l'anno a casa. e la scuola è d'accordo!!!<br />
Quale scuola si comporta così con un fatto tanto grave?<br />
In Canada dal 2011, i consigli delle scuole pubbliche sono legalmente obbligati a denunciare tali incidenti al Ministero della Pubblica Istruzione* eppure niente e nessuno, nessuna, introno a Jeff e Tim agiscono o reagiscono. E questo per il film non è un problema ma l'unica cosa da fare.<br /><br />In un Paese come il Canada nel quale risulta che uno e una studente su quattro (26%) nelle scuole è oggetto di bullismo, <i>1.54</i> non può limitarsi a descrivere la situazione da un punto di vista ideologizzato. <div>
<br /></div>
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Perché Yann England fa di Jeff un ragazzo ignaro, inconsapevolmente, che non si rendeva conto di quel che faceva.</div>
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Invece Jeff cercava in ogni modo di impedire a Tim di soffiargli la vittoria, anche con l'arma del ricatto. Altro che ignaro. Consapevole, e reo meritevole di diversi anni di galera.</div>
<div>
Insomma un film sbagliato che dà l'impressione che se non ci fossero i Tim e i Francis le cose andrebbero molto meglio. </div>
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A proposito dove sono gli altri studenti lgbt della scuola?<br /><div>
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Io non sono per la censura, ma almeno vieterei questo film ai minori di 18 anni per non permettergli di dire a tutti i ragazzi e ragazze che lo guardano <i>arrangiatevi e crepate</i> come il film fa.</div>
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Un film disgustoso, e pensare che condannarono il film di Bertolucci al rogo...</div>
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Ricordate questo nome: <i>Yan England</i>. </div>
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Evitate i suoi film come evitate il Corona Virus.</div>
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*<span style="font-size: x-small;">https://www.corriere.ca/canada/bullismo-rampante-nelle-scuole-del-canada/</span></div>
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<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
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Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-12665419793708457142019-05-20T15:13:00.001+02:002019-05-20T15:13:40.299+02:00Calvin Klein, il queer baiting, l'utenza internet lgbt e la stampaPare che l'ultimo spot di Calvin Klein abbia fatto indignare il pubblico lgbt della rete, quello stupido dei bar, stando ai commenti riportati. <br />
La stampa italiota riporta la notizia zoppicando sull'inglese ma in generale chi dovrebbe informare non va minimamente a fondo di quanto implicato rimanendo sulla superficie di qualcosa che ha dei risvolti inquietanti e corporativisti.<br />
<br />
Intanto lo spot.<br />
<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="215" src="https://www.youtube.com/embed/h2jdb3o2UtE" width="460"></iframe><br />
<br />
<br /><br />Il video fa parte di una serie di spot della nuova campagna pubblicitaria della Kelvin Klein sulle note della canzone <i>Bad Guy </i>della cantante Billie Eilish, nella campagna oltre a Billie compaiono, tra video e immagini – altri e altre testimonial (oggi si dice <i>influencer</i>) il rapper A$AP Rocky, Shawn Mendes, reduce dalla campagna precedente, l’attrice transgender Indya Moore, le modelle Kendall Jenner Bella Hadid e la modella <i>digitale </i>Lil Miquela. Slogan (ma il termine è desueto) della campagna è <i>I Speak My Truth in #MyCalvins </i>esprimo la mia verità in<i> </i>#MyCalvins che è anche un hashtag.<br /><br />Nello spot in questione la modella sulla sinistra è Bella Hadid, quella sulla destra è Lil Miquela un <i>personaggio digitale</i> (che la stampa nostrana chiama, chissà mai perché, robot (??!!?!), un personaggio virtuale, disegnato in cgi, presente su Instagram dal 2016 che conta oggi un milione e mezzo si <i>followers</i>.<br />
Lil è modella e anche una cantante (le sue canzoni si trovano su <a href="https://open.spotify.com/artist/7licaqhcEBQUzz9FownRaJ?si=Sx0HK4tlRfuiO7XpyrKFTQ" target="_blank">Spotify</a>).<br />
<br />
L'idea dello spot, nel quale si dice di come la vita consista nell'<i>aprire le porte</i> e <i>creare nuovi sogni che non sapevi esistessero</i> è di fare incontrare due icone femminili , uno reale, l'altro virtuale, e farli baciare.<br />
Il superamento del confine non sta <i>nel bacio tra due donne</i> (non è certo il primo bacio tra donne nella storia della pubblicità) ma nell'incontro tra una donna in carne e ossa e una virtuale.<br />
<br />
Questo incontro <i>epocale</i> però non ha funzionato.<br />
<br />
Sarà perché la bellezza artificiale di Lil è così evidentemente digitale, da avere un effetto controproducente come qualcuna ha fatto notare nei commenti su YouTube: ormai la bellezza organica e reale non ci basta più produciamo una bellezza artificiale che non invecchia e non ha i "difetti" delle persone organiche.<br />
In più, aggiungo io, Lil non va pagata, vanno pagate le persone che la animano al computer ma lei non esiste.<br />
La forza lavoro perfetta: pura immagine senza salario.<br />
<br />
Il bacio tra queste due donne, una reale l'altra no, non esce dall'alveo dell'erotizzazione della donna a uso e consumo del maschio.<br />
Questo bacio tra donne (e non <i>bacio lesbo</i> come riportano in maniera orrenda <a href="https://www.lastampa.it/2019/05/19/societa/bacio-lesbo-tra-bella-hadid-e-il-robot-calvin-klein-costretto-a-scusarsi-yjSpa7RBlAAX6zmkkfDv2N/pagina.html" target="_blank">la stampa di Torino</a>) serve a solleticare più l'immaginario collettivo etero maschile che quello femminile come fa anche <a href="https://youtu.be/QsnGfP19XgM" target="_blank">un altro spot </a>di Calvin Klein ne quale Bella, da sola, si sdraia su un cavallo mentre il claim dice <i>I'm fiercely kind </i>cioè <i>sono ferocemente gentile</i>.<br />
<br />
Bene direte, allora si è fatto bene a protestare contro lo spot tanto da indurre Calvin Klein a chiedere scusa.<br />
<br />
Beh, magari anche no.<br />
Perché le proteste contro lo spot non sono state fatte dal versante della critica al maschilismo o al sessismo. Sono state fatte dal versante lgbtq.<br />
<br />
Lo spot è cioè stato accusato di fare <i>queer baiting</i>.<br />
Letteralmente <i>esca per froci e lesbiche.</i><br />
<i><br /></i>
Molte persone lgbt si sono indignate perchè Lil è un personaggio non una vera persona ed era meglio che a baciare Bella fosse stata una <i>vera lesbica</i>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpDMM4qO6rzEB28IkEcALELWdUB9HgmXqWVlRnoUeiV-4HjiPn3wezTya3E_AEmQN-HHVpWyqF4yZCQ0-_6y32Cq6j5DsAIF2UtsVTIvIBY0gQTQxsjtC6rmVXwplNN5Ic1Ry136ru3i3p/s1600/13672418-7045229-One_Twitter_user_wrote_in_response_to_the_ad_There_are_plenty_of-a-16_1558234544723.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="222" data-original-width="634" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpDMM4qO6rzEB28IkEcALELWdUB9HgmXqWVlRnoUeiV-4HjiPn3wezTya3E_AEmQN-HHVpWyqF4yZCQ0-_6y32Cq6j5DsAIF2UtsVTIvIBY0gQTQxsjtC6rmVXwplNN5Ic1Ry136ru3i3p/s320/13672418-7045229-One_Twitter_user_wrote_in_response_to_the_ad_There_are_plenty_of-a-16_1558234544723.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Adesso questo commento è chiaro se avessero preso due donne bianche le avessero pitturate di nero e le avessero spacciate per afro americane: <i>ci sono un sacco di donne afro americane che avrebbero potuto fare lo spot</i> avrebbe senso da vendere.<br />
<br />
Ma ciò che è chiaro con la pelle non lo è con l'orientamento sessuale.<br />
Non c'è un modo per saperlo se non una dichiarazione della persona stessa. Non basta un bacio per fare di una persona una lesbica o un gay.<br />
Anzi il fatto che il bacio tra due donne sia stato letto come il bacio di due donne lesbiche, il fatto che ci si indigni che dato che una delle due <i> non esiste</i> e l'altra è etero <i>tolgono lavoro</i> e <i>rappresentanza</i> alle vere lesbiche, è davvero un discorso reazionario, omofobo e disgustoso.<br />
<br />
Quante persone si sarebbero lamentate se Lil avesse baciato un uomo? Quante avrebbero detto <i>ci sono un sacco di donne etero che avrebbero potuto fare lo spot</i>?<br />
<br />
Tra l'altro ci si dimentica che il messaggio dello spot non era un discorso <i>pro lesbiche</i> ma voleva presentare due eccessi: l'incontro tra una donna vera e una virtuale e un bacio tra due donne non lesbiche che, pure, <b>non trovano niente di male a darsi un bacio</b>.<br />
<br />
Io continuo a paventare una società dove gli unici baci autorizzati siano quelli tra persone omosessuali.<br />
I baci sono baci chiunque li dia per qualunque motivo.<br />
<br />
La critica <i>queer bait,</i> <a href="https://www.urbandictionary.com/define.php?term=queer%20baiting" target="_blank">come si legge nell'urban dictionary</a>, nasce dal presupposto, fondatissimo, che se si accenna all'omosessualità nei media senza che i due personaggi, non gli attori o le attrici che li interpretano, ma i personaggi, siano poi davvero omosessuali cioè, fuori dal corporativismo, se a quel bacio non segue poi un vero interesse, sessuale o relazionale, tra di loro, allora si sta usando lo specchietto per le allodole.<br />
<br />
In questa pubblicità dove le due modelle non interpretano un personaggio ma sono se stesse (beh almeno una perché l'altra non esiste) o, meglio, dove personaggio e interprete coincidono (perché la Bella degli spot è personaggio pubblico non già la persona della vita privata) cambia davvero tanto se a darsi quel bacio sono due lesbiche o no?<br />
<br />
Nello spot non si sta alludendo al fatto che Bella e Lil siano in tresca mentre in realtà non lo sono, si sta mostrando che due donne, qualunque sia il loro orientamento sessuale, hanno tutto il diritto a baciarsi E NON C'E' NIENTE DI MALE.<br />
<br />
Questo modo di vedere per scompartimenti stagni se sei donna e ti limoni con un'altra donna sei <b>necessariamente lesbica</b> o dovresti esserlo mi sembra davvero il peggiore esempio di dividi et impera.<br />
<br />
Anche chi dice cose sensate poi aggiunge sciocchezze.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmKaXqrmsWDGkB9GXsJkRWRvYOLU7RgnkUnEbKRlta1kl5yNKE8-zMtgIocZ27J0fj-_ITWS1s4bm6d_Ws8s0qAAsrqS_VXE_ACZz_Rmtye2OjDqcYhTsgfBAwlOg1GBLeHRyVFHa1AoAe/s1600/13672416-7045229-_Stop_using_lesbianism_to_sell_your_clothing_we_re_not_garnish_f-a-18_1558234544724.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="357" data-original-width="634" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmKaXqrmsWDGkB9GXsJkRWRvYOLU7RgnkUnEbKRlta1kl5yNKE8-zMtgIocZ27J0fj-_ITWS1s4bm6d_Ws8s0qAAsrqS_VXE_ACZz_Rmtye2OjDqcYhTsgfBAwlOg1GBLeHRyVFHa1AoAe/s320/13672416-7045229-_Stop_using_lesbianism_to_sell_your_clothing_we_re_not_garnish_f-a-18_1558234544724.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
1 Smettetela di usare il lesbismo per vendere i vostri vestiti, Noi non siamo un guarnimento per gli uomini,<br />
<br />
2 Avrei dovuto essere io.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Metteteci me. Ecco. Quei fatidici 15 minuti di successo che ora con la rete sono allungati in un eterno presente dove la prima imbecille, il primo cretino possono parlare e dire il niente sotto vuoto spinto.<br />
<br />
<br />
La risposta che, dopo questa enorme pressione di commenti insensati, ha rilasciato Calvin Klein è altrettanto sconfortante.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbSus3-8JSxQ2VWHNqzT9wg1v1b4WJkvbZH9Vgolavc-vsI3DpomLtnaZ_PuHy9TRRMjJp6BSkV2JbCaNAeCzabiP0OW4JfRcf9aIdO3I3OcGCx-joSwVfQtfgDTKvbMR4Jd2GE0B1u6xe/s1600/13672162-7045229-image-m-29_1558227057572.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="634" data-original-width="634" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbSus3-8JSxQ2VWHNqzT9wg1v1b4WJkvbZH9Vgolavc-vsI3DpomLtnaZ_PuHy9TRRMjJp6BSkV2JbCaNAeCzabiP0OW4JfRcf9aIdO3I3OcGCx-joSwVfQtfgDTKvbMR4Jd2GE0B1u6xe/s400/13672162-7045229-image-m-29_1558227057572.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<i>Capiamo e riconosciamo come avere qualcuna che si identifica come eterosessuale coinvolta in un bacio dello stesso sesso possa essere percepito come queerbaiting. </i><br />
<br />
Quindi al cinema solamente attori e attrici gay possono interpretare personaggi omosessuali? E, viceversa attori e attrici gay non possono interpretare personaggi etero?<br />
<br />
Il <i>queer baiting</i> nasce per denunciare veri specchietti per le allodole.<br />
<br />
In questo caso son più specchietti per allocche e allocchi.<br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-19871155467674498272019-05-17T14:32:00.001+02:002019-05-17T14:32:25.166+02:00L'omofobia secondo l'Unar e il sottosegretario SpadaforaDa ieri sul canale ufficiale dell'Unar di YouTube si può vedere il nuovo video istituzionale contro<br />
l'omofobia.<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="allowfullscreen" frameborder="0" height="215" src="https://www.youtube.com/embed/3wcIi3t5HRo" width="460"></iframe><br />
<br />
Dopo aver definito alcune fobie (<em>cheratofobia</em>, paura per i capelli, <em>hilofobia</em>, paura per gli alberi, e <em>cromatofobia</em>, paura per i colori) nel video si introduce la fobia <em>più irrazionale di tutte</em>, l'omofobia, definendola come <em>paura irrazionale dell'omosessualità</em> esortando ad aiutare a farla scomparire.
Conclude lo spot il riferimento al 17 Maggio come <em>giornata mondiale contro l'omofobia</em>.<br />
<br />
Sul canale youtube non ci sono informazioni su chi ha fatto lo spot.<br />
Lo si presenta semplicemente come una <em>campagna di comunicazione contro l'omofobia 2019.</em>
Per saperne qualcosa di più dobbiamo andare su Facebook dove, <a href="https://www.facebook.com/vincenzospadaforaufficiale/videos/834193930294185/?__xts__[0]=68.ARBc6B7tPGLyzlXnJxvc3UWvv9azylEsrRJGxmWsucnWIiMT8DNCQPQpDNjgIGR7tA9UzizHb7_dKT09nLOeWBEpZV86Gik33fuIGkj35WPLBbelesDopGYtGjyXqLAIp8qeq_UfMhSWvCYlyHdxmzLzTjRwJU5GVh4yYZBBZmCpibSk8v90sF26zoN_ZpK3DZa2neJGd-vFaWoyBT4r3GDvSH2b3mxbuR8Qk8lhSIleFtCZQNO3XZ-9G14eskfs2hUXrWc2fvRI1G-Cmeal7hVBZWEk4cyfi01Hj07_exTBLtm5tQZ7QwBgt-aph9eUt7Mk42yr1pnolJ9UQcHbzMHwF-bf2FcEq5ZLMRRA&__tn__=-R" rel="noopener noreferrer" target="_blank">nella pagina del sottosegretario con delega sulle pari opportunità Vincenzo Spadafora</a>, si legge:
<br />
<br />
<div style="padding-left: 40px;">
Il 17 maggio ricorre la Giornata internazionale contro l’omobitransfobia. Proprio in questa data, 29 anni fa, l’OMS ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
In questo video, in onda da oggi sulle reti Rai e realizzato proprio da Rai Creativa (che ringrazio sentitamente), abbiamo provato a stimolare la discussione sulla irrazionalità dell’omofobia.
Una paura che, insieme, dobbiamo riuscire a cancellare, per produrre un ulteriore avanzamento culturale e sociale.<br />
<br /></div>
Annoverando l'omofobia tra le <em>paure irrazionali</em> <strong>si svuota di ogni significato politico</strong> la parola.
L'omofobia, infatti, non denota una paura irrazionale ma una <strong>discriminazione</strong>.<br />
<br />
Non lo diciamo noi.<br />
<br />
Lo dice il libro <strong>DisOrientamenti Discriminazione ed esclusione sociale delle persone LGBT </strong>a cura di Carlo D’Ippoliti e Alexander Schuster<strong> pubblicato per l'Unar</strong> dai tipi della Armando editore, nel 2011, nel quale l'omofobia è definita come <em> discriminazione nei confronti delle persone omosessuali.</em><br />
<br />
Nel libro, che potete consultare <a href="http://www.unar.it/wp-content/uploads/2013/11/n.-4-DisOrientamenti-C.-D-Ippoliti-e-A.Schuster.pdf" rel="noopener noreferrer" target="_blank">sul sito dell'Unar</a>, a pag. 24, si spiega come<br />
<br />
<div class="page" title="Page 24">
<div class="layoutArea">
<div class="column">
<div style="padding-left: 40px;">
(...) oggi si distingue l’omofobia dalle fobie comunemente intese, mettendone in luce la dimensione di pregiudizio in quanto: a) le emozioni accompagnate alla fobia sono la paura e l’ansia, mentre quelle iscritte al pregiudizio sono l’odio e la rabbia; b) le persone fobiche vivono la loro paura come irragionevole, mentre le persone con pregiudizi credono che la loro ostilità nei confronti di una certa categoria di persone sia giustificata e condivisibile.<br />
<br /></div>
Tutt'altro che legata alla paura irrazionale di una singola persona la discriminazione omofobica <strong>implica diversi livelli</strong>, come si legge a pagina 25 di <strong>DiSorinetamenti</strong>:
<br />
<br />
<div class="page" title="Page 25">
<div class="layoutArea">
<div class="column">
<div style="padding-left: 40px;">
a) un piano personale, che riguarda le concezioni individuali pregiudizievoli e stereotipiche nei confronti dell’omosessualità; b) un piano interpersonale, che implica la traduzione dei pregiudizi personali in comportamenti; c) un piano sociale, che si esprime attraverso la reiterazione di comunicazioni sociali improntate sulla continua riproposizione di stereotipi su gay e lesbiche; d) un piano istituzionale, che consiste nella discriminazione manifestata più o meno apertamente in istituzioni quali scuola, famiglia, Stato, Chiesa, ecc.<br />
<br /></div>
</div>
</div>
</div>
Una <strong>complessità dell'omofobia</strong> che questa campagna semplifica e riduce alla sua prima definizione, quella che diede George Weinberg, nel 1972: <em>la paura delle persone eterosessuali di trovarsi a stretto contatto con persone omosessuali e/o il disgusto per se stessi</em>.<br />
<br />
Eppure anche Weinberg, pur annoverando l'omofobia tra le fobie "classiche", ne riconosceva <strong>la portata sociale distruttiva</strong> e la<strong> tendenza a trasformarsi in violenza</strong> che accomuna l'omofobia alla xenofobia <strong>non certo alle altre fobie citate nello spot in questione</strong>.
</div>
</div>
</div>
Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-21699446653137652632019-03-24T13:59:00.000+01:002019-03-24T14:07:01.311+01:00Skam France, immaginari collettivi e visioni del mondo.Scusate se torno ancora a parlare di Skam France, ma continuo a notare occasioni mancate e visioni del mondo stereotipate, allineate a un binarismo disgustoso e irricevibile.<br />
<br />
Dunque, dopo che Lucas, il ragazzo in questioning (mi piacciono i ragazzi? o le ragazze? o tutt'e due?, ma questa terza opzione Skam France non la contempla proprio) ha detto ai suoi amici e amiche che si è innamorato di Elliott (e il suo migliore amico Yann dopo che Lucas fa coming out con lui <i>se ne va</i>) e amici e amiche lo consigliano di scegliersi un'etichetta (quella <i>gay </i>che per Lucas va bene visto che con le ragazze non lo abbiamo visto tanto felice... come se per capire che non sono emotivamente coinvolto dalle ragazze devo uscire con una. di loro per capirlo...) e Lucas piange e il suo amico gay gli dice che<i> l'armadio è buio e puzza </i>Lucas torna a scuola, dove evidentemente ormai la notizia si è già diffusa, e una sua compagna gli si avvicina...<br />
<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/HMb1EP6k768?start=74" width="560"></iframe><br />
<br />
Adesso, cos'è che Daphné chiede a Lucas, che sta da poco con Elliot, <i>Lucas è vero che tu ed Elliott state insieme</i> (che scopate, fate 69, vi succhiate l'uccello, vi date i bacetti, sono tutte varianti accettabili)?<br />
<br />
No! Gli chiede <i>è vero che sei gay? </i><br />
<br />
L'etichetta, non le relazioni.<br />
<br />
Un modo di vedere la vita disgustoso che gli scemeggiatori e le scemeggiatrici applicano con coerenza anche sul <i>coté hétéro</i>.<br />
<br />
E così Arthur non dice a Daphné <i>guarda che a me piacciono le ragazze</i> (come te...) ma, <i>guarda che io sono etero. </i><br />
<i><br /></i>
Perché nel patriarcato (nel quale sceneggiatori e sceneggiatrici sono completamente dentro) essere etero dà diverse <i>garanzie</i>.<br />
<br />
1) Se sei etero con le ragazze sai come comportarti (a differenza di Lucas che vediamo impacciato e restio) Corollario (causa di bullismo omofobico) <i><b>se non ci provi co tutte sei frocio</b></i>.<br />
<br />
2) se sei etero ti piacciono <b>tutte le ragazze</b> non una in particolare (per questo ce provi co tutte).<br />
Così Arthur che è cotto di Daphné non riuscendo a dirle <i>ehi mi piaci</i> (e questo ci sta) le dice sono etero cioè <i>guarda che non ci sono impedimenti per un mio eventuale piacerti</i> che è anche deresponsabilizzante. A me piaci non perché io sono io e mi piaci tu e in questo mio piacerti si esprime la mia persona con dei gusti estetici e dei sentimenti mi piaci perché, <i>ça va sans dire, </i>sono etero... <br />
<br />
3) se sei etero i ragazzi proprio non ti interessano così come, viceversa, se sei un ragazzo gay le ragazze proprio non le guardi e sei uno spreco <i>per noi</i> dice Daphné. <i>Voi...?</i> chiede Lucas, <i>Noi ragazze </i>risponde Daphné arrogandosi il diritto di rappresentatività assoluta che crede di avere facendo parte di una categoria: Daphné è sicuramente una ragazza ma non parla a nome di tutte le ragazze. <br />
<br />
Questo universo polarizzato suoi ruoli (etero= mi piacciono tutte le persone dell'altro sesso, omo= mi piacciono tutte le persone del mio stesso sesso) e aristotelico (o sei etero o sei gay non c'è una terza possibilità) è un universo dove le nostre personalità non hanno nessun margine di deroga dall'unico, autocratico ruolo monolita.<br />
<br />
Siamo individualità solo apparenti perché siamo tutti diversi e tutte diverse nello stesso modo.<br />
La diversità non è guidata dalla nostra datità che è unica come quella di un fiocco di neve, è guidata dall'etichetta.<br />
Un'etichetta che non è mai descrittiva ma sempre prescrittiva. Non ci dice come siamo ma come dobbiamo agire.<br />
<br />
Per cui Lucas in quanto gay è uno spreco per le ragazze.<br />
<br />
La compagna e la madre di Basile <i>sono entrambe lesbiche</i> (tertium non datur mai che una o entrambe le persone di una coppia dello stesso sesso sia bisex...) e Arthur si meraviglia che Daphné baci Lucas visto che lui è gay: perché ti bacia se sei gay?<br />
<br />
certamente questo è un modo di vedere le cose diffuso nella realtà francese quanto in quella italiana. Ma non è l'unico modo di vedere le cose. Chiedo agli scemeggiatori e alle scemeggiatrici se si rendono conto che usando quesa visione del mondo per fare <i>qualcosa di carino</i> (ma dai tutti e tutte che accettano Lucas come finocchio...) usando concetti asfittici e patriarcali fanno loro un endorsement pernicioso e fuori tempo massimo. Si ragionava così negli anni 90. Oggi non più, tant'è che Skam Italia (e non solo...) sa fare molto molto ma molto meglio.<br />
<br />
Ci si dimentica che le etichette non indicano tutta la datità ma ne sottolineano un aspetto, una componente che per poter essere guardata può avere come effetto quello di nascondere od occultare altre caratteristiche della datità.<br />
<br />
L'etichetta è una mappa non è mai il territorio*.<br />
<br />
Non pretendo che Skam France arrivi a queste profondità.<br />
<br />
Però esigo un immaginario collettivo meno stantio, meno antico (anni 50) perché se l'armadio puzza ed è buio, l'orizzonte etico degli scemeggiatori e scemeggiatrici di Skam France puzza ancora di più ed è nero come la pece. Nero come il fascismo. Nero come la morte.<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">*Ecco perché mi arrabbio tanto quando leggo delle nuove etichette io non sono né gay né etero né bisex sono <i>fluido, </i>sono <i>pansessuale agender, gender variant.</i></span><br />
<i><span style="font-size: x-small;"><br /></span></i>
<span style="font-size: x-small;">Non si mette in discussione l'uniformità postfordista del patriarcato capitalista <i> </i>contenuta nelle etichette si chiede <i>un nuovo posto al</i> sole creando etichette meno rigide che, contenendo al loro interno quelle precedenti, le confermano clamorosamente.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Anche chi a parole pretende di non essere binario (rotaia?) commette un falso ideologico perché gli orientamenti sessuali sono tre e non due con buona pace dei binari!!! </span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Mentre i corpi sessuati dell'essere umano (e donnano) sono morfologicamente due il resto sono sovrapposizioni dei due modelli esistenti e non creano mai <i>sincretismi</i>: nessuna persona intersessuale può fare esperienza <i>nel medesimo corpo </i> di un'erezione penica e di un'eiaculazione vaginale.</span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-22563159475842181262019-03-23T11:13:00.001+01:002019-03-23T11:14:27.445+01:00Caro Mahmood perché mai chiederti se hai il ragazzo o la ragazza dovrebbe essere una domanda maleducata?<br />
<br />
Lo aveva detto Nanni Moretti in <i>Palombella rossa </i>(Italia, 1989) "chi parla male pensa male, e vive male. Bisogna trovare le parole giuste. Le parole sono importanti".<br />
<br />
Eccovene un esempio.<br />
<br />
Se io a scuola, durante uno dei miei corsi di sensibilizzazione contro le discriminazioni per identità di genere e orientamento sessuale (ma non è più semplice <i>froceria</i>?) chiedo a un ragazzo se ha un fidanzato o una fidanzata rischio che lui si offenda o si risenta o si imbarazzi perché sembra che io stia insinuando che lui <i>sia gay.</i><br />
<i><br /></i>
In realtà come spiego quando menziono questa domanda ipotetica, io non sto implicando nulla sto semplicemente prendendo in considerazione una possibilità, annoverando tra le possibilità che quel ragazzo in quel momento stia con qualcuno, ragazzo o ragazza che sia.<br />
<br />
Non voglio dire che amare un ragazzo o una ragazza sia la stessa cosa, tutti gli amori sono differenti, ma hanno la stessa dignità e appartengono allo stesso alveo, allo stesso bacino semantico.<br />
<br />
Invece generalmente, si deve spiegare, giustificare, dare d'onde solo all'omoerotismo perché solo l'eterosessualità viene concepita di default.<br />
<br />
Ecco, invece sono di default tutti e tre gli orientamenti sessuali*, e l'unico modo per agirli di default e di non escludere alcuna possibilità.<br />
<br />
Cave canem. Non sto dicendo che bisogna chiedere <i>ma tu sei gay\etero\bisex?</i> Queste etichette possono stare strette, soprattutto a giovani studenti**, ma più in generale a chiunque perché non si limitano al qui e ora, ma ipotecano passato e futuro.<br />
<br />
Lasciamo che siano le singole persone a decidere come definirsi, come ha fatto il Tenente Stamets in <b>Star Trek Discovery</b>, quando, al commento di una ufficiale (che proviene da un universo parallelo) che nel suo universo il tenente Stamets non è gay ma <i>fluido</i> e si è <i>divertito</i> anche con lei, lo Stamets di questo universo risponde: <i>Beh io in questo universo e in molti altri universi che conosco sono e rimango gay</i>.<br />
<br />
Quando un ragazzo dice di avere un ragazzo non sta necessariamente dicendo <i>che è gay</i>. Può essere bisex, può essere un etero che si è innamorato di un ragazzo per la prima volta, può stare ancora sperimentando, può essere gay ma ancora non volerlo dire perché non si riconosce in tutti gli elementi connotativi della parola gay che vengono percepiti come denotativi.<br />
<br />
Essere gay dovrebbe significare solamente che quella persona si innamora e fa sesso con persone dello stesso sesso.<br />
<br />
Invece nel bacino semantico occidentale <i>essere gay</i> significa (implica) anche altre cose.<br />
<br />
1) Se sei un ragazzo gay ci provi con tutti gli altri ragazzi, perché, si crede che, se ti piace Francesco, non ti piace perché è Francesco cioè quello specifico essere umano di sesso maschile lì, con le fossette e gli occhi marroni, ma ti piace Francesco perché è un maschio e a te, <i>in quanto gay</i>, ti piacciono tutti i maschi e solamente i maschi. <br />
<br />
2) Se sei un <i>ragazzo gay</i> e ti piacciono solamente i maschi significa anche che "non ti piacciono le donne".<br />
<br />
Ora ci possono essere ragazzi cui questi corollari li rivendicano con orgoglio, un po' perché pensano così di rivendicare il diritto a sottrarsi dall'obbligo patriarcale per i maschi di provarci con tutte le donne (tranne mamma) un po' perché in quanto maschi (si rimane maschi del patriarcato anche quando si è gay) si coltiva la misoginia e quale migliore tributo misogino di dire (come fa Stamets) <i>io con le donne mai</i>?<br />
<br />
Insomma quando chiedo a un ragazzo <i>hai la ragazza? hai il ragazzo?</i> non gli sto chiedendo in maniera indiretta <i>sei etero o gay? </i>Voglio solo sapere se è innamorato e di chi. Perché se è innamorato lo vuole dire al mondo intero.<br />
<br />
Dovrebbe esser libero di dirlo mondo intero.<br />
Non già <i>sono gay</i> come<i> </i>fanno fare a Lucas in Skam France, ma <i>sono innamorato di...*** </i><br />
<br />
Questo perché l'orientamento sessuale non si esplica e finisce con noi che <i>siamo gay</i> piuttosto che etero (e mai bisex perché la bisessualità è esclusa da questa diade)**** ma coinvolge sempre una persona, concreta in carne ed ossa, oppure, se ancora non abbiamo intessuto relazioni, una persona ideale perché non ci piacciono mai tutti i ragazzi (tutte le ragazze) ma solo certi tipi, insindacabili che piacciono a noi.<br />
<br />
Chiedere a Lucas se è gay mette tra parentesi il suo amore per Elliott (che è il suo ragazzo di adesso) e generalizza sulla condizione di persona alla quale piacciono i ragazzi (sì, ma quali?).<br />
<br />
Perché al di là delle etichette sono le persone quelle che ci fanno innamorare non gli orientamenti sessuali.<br />
<br />
Perché se dico sono gay mi sto uniformando se dico sono innamorato di Paolo, faccio sesso con Gianluca, mi sono messo insieme con Daniele, ti sto parlando di me e dei miei amori.<br />
<br />
Per questo la dichiarazione di Alessandro Mahmoud, in arte Mamhood, riportata dal <a href="https://www.corriere.it/cronache/19_febbraio_17/mahmood-mio-papa-andato-via-quando-avevo-5-anni-ora-non-ho-piu-rabbia-77eb665c-32f3-11e9-ab13-b1bad8396d5f.shtml" target="_blank">corriere</a> è infelice e irricevibile<br />
<div class="chapter" style="border: 0px; box-sizing: border-box; caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222; float: left; font-family: main-regular, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 0px 63.375px; padding: 8px 14px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 591.609375px;">
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: title-regular; font-size: 1em; font-stretch: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<i>Io sono fidanzato, ma troverei poco educata la domanda se ho una fidanzata o un fidanzato. Specificare significa già creare una distinzione. </i></div>
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: title-regular; font-size: 1em; font-stretch: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
</div>
A sostegno di questa affermazione incomprensibile e ipocrita (se amo lo voglio gridare al mondo) Mahmood spiega, dopo aver messo le mani avanti, <span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 16px;"><i>Io non ho mai detto di essere gay</i></span> che<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 16px;">«La mia è una generazione che non rileva differenze se hai la pelle di un certo colore o se ami qualcuno di un sesso o di un altro».</span> </blockquote>
Se davvero non ci fosse differenza dovrebbe venire naturale cogliere ogni possibilità, dirla apertamente senza tema di ricevere reazioni negative.<br />
<br />
Non è vero che le persone eterosessuali non dicono mai che sono etero.<br />
Hanno costruito una società che lo ribadisce in ogni istante in ogni occasione nelle istituzioni stesse. Quelle istituzioni che faticosamente si sta cercando di ampliare non di duplicare. Come il matrimonio, che rimane sempre lo stesso ma aperto anche alle coppie dello stesso sesso.<br />
<br />
E se ci si sposa perché mai è maleducato chiedere se hai un marito o una moglie?<br />
<br />
Facciamo nostre le parole di Federico Boni su <a href="http://gay.it/" target="_blank">Gay.it</a>!<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="box-sizing: inherit; font-weight: 700; text-align: justify;">Caro Mahmood, che tu sia gay, etero, fluido o bisessuale a noi importa fino ad un certo punto.</span><span style="background-color: white; text-align: justify;"> Libero di vivere la tua vita privata come meglio credi, ed eventualmente di non raccontarla, ma sarebbe il caso di evitare fastidiosi voli pindarici per provare a motivare quel silenzio, quella mancata verità. </span><span style="box-sizing: inherit; font-weight: 700; text-align: justify;">Perché così facendo si finisce per prendere in giro un’intera comunità che tutta questa inclusione, questa parità di diritti, questo ‘volemose bene’ generazionale, fatica persino ad immaginarla.</span> </span></blockquote>
<br />
Un mondo di iene quello che esiste fuori da quello che Mahmood pretende, e che costruisce "notizie" sul niente come fa <i>Diva e donna</i> (il Cairo editore) che pubblica questa foto con questo commento. Nemmeno la dignità del fidanzato, dell'innamorato, del ragazzo, ma l'amico del cuore, quella perifrasi piena di sottintesi che sminuisce e fa la differenza. <br />
Se Mahmood, in quanto personaggio pubblico, avesse parlato avrebbe potuto difendersi meglio da questi attacchi omofobi e pruriginosi. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5CQm5G5yrwDeUxVm2euuqJAH30qjHHVke1tL2l16tarcjrrfIeSD-xiw4JgVSoWusny6E6-APMWHmZD8wRGtwNrSCK-PKEgOO1QmAltA9xxvB-0z0dFEGiFBLJZw_Tohzf3OgWYHg4R9i/s1600/Schermata+2019-03-23+alle+10.35.34.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="882" data-original-width="664" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5CQm5G5yrwDeUxVm2euuqJAH30qjHHVke1tL2l16tarcjrrfIeSD-xiw4JgVSoWusny6E6-APMWHmZD8wRGtwNrSCK-PKEgOO1QmAltA9xxvB-0z0dFEGiFBLJZw_Tohzf3OgWYHg4R9i/s400/Schermata+2019-03-23+alle+10.35.34.png" width="300" /></a></div>
Ha molta più classe James Franco al quale pure attribuiscono <i>quell'orientamento sessuale lì</i> che, nel 2016, ha risposto sul <a href="http://time.com/4300920/james-franco-says-hes-a-little-gay/" target="_blank">time magazine</a> alla constatazione di essere un <i>gay cock tease</i> così<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: rgba(0 , 0 , 0 , 0.952941); font-family: "lora" , "georgia" , "times" , serif; font-size: 14px; font-style: italic; letter-spacing: 0.5px;">There is a bit of overfocusing on my sexuality, both by the straight press and the gay press, and so the first question is why do they care? Well, because I’m a celebrity, so I guess they care who I’m having sex with. But if your definition of gay and straight is who I sleep with, then I guess you could say I’m a gay c—k tease. It’s where my allegiance lies, where my sensibilities lie, how I define myself. Yeah, I’m a little gay, and there’s a gay James*****</span><br />
<br />
Solo i fanatici e le fanatiche di Linneo potrebbero dedurne una <i>ammissione di omosessualità.</i><br />
Franco se ne frega, perché lui sa chi è, e si comporta come meglio crede senza dover dare spiegazioni a chicchessia.<br />
<br />
Se i tanti Mahmood fossero leggeri come Franco allora quel mondo preteso e che resta inventato perché non esiste contribuirebbero davvero a costruirlo un po', invece di sentirsi offesi se si chiede loro <i>ma tu hai il ragazzo o la ragazza?</i><br />
<br />
E le nuove etichette inutili e perniciose come quella di <i>fluid</i> servono solamente ai cretini come Michele Bravi a dire che<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-style: italic; text-align: justify;">Non vorrei usare etichette, appartengono alle vecchie generazioni e discendono da un modo di ragionare che considero superato e anche un po’ discriminatorio. Preferisco parlare di relazioni fluide.</span><span style="box-sizing: inherit; font-style: italic; font-weight: 700; text-align: justify;"> Non ho bisogno di fare <a href="http://www.gay.it/speciali/coming-out" style="-webkit-text-decoration-skip: objects; border-bottom-color: rgb(0, 0, 0); border-bottom-style: dashed; border-bottom-width: 2px; box-sizing: inherit; color: rgb(0, 0, 0) !important; text-decoration: none !important;">coming out</a> perché nessun giovane si stupisce che mi sia innamorato di un ragazzo, e penso che nessuno dei miei coetanei si tirerebbe indietro se gli capitasse di provare un’emozione per una persona dello stesso sesso</span><span style="font-style: italic; text-align: justify;">“.</span> </span></blockquote>
Cari e care giovani della nuova generazione vi dimenticate troppo facilmente che se potete giocare così con la vita delle persone (la loro esistenza, la loro visibilità) è perché ci sono stati tanti ragazzi e tante ragazze nelle generazioni precedenti che hanno rischiato e hanno ricevuto botte, ingiurie minacce e sono anche state uccise perché voi poteste gingillarvi così tra definizioni idiote e birignao infantili col piedino sollevato che pensate di potervi permettere perché siete "famosi".<br />
<br />
Scusate se vi tiro per la giacca, ma, ricordate, le parole sono importanti.<br />
<br />
Perché chi parla male pensa male e vive male, proprio come voi.<br />
<br />
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<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
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<span style="font-size: x-small;">*Checché (checche?) se ne dica irrido le etichette che pretendono di ampliare gli orientamenti sessuali, come fluid, o pansessuale, perché invece di integrare escludono e rispondono a una psicosi classificatoria che non nasce dall'esigenza di mettere tutti e tutte sullo stesso piano ma di creare individualità monadiche basate su un personalismo post fordista il cui scopo è quello di <i>dividere et imperare</i> (libertà non è esprimere se stessi e se stesse, libertà è partecipazione).</span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">** seguo il suggerimento di Alma Sabatini e uso studente come parola epicena gli studenti le studenti e non uso quel studentesse che mi pare non necessaria</span>.<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">*** In Skam France quando finalmente Lucas ed Elliot fanno l'amore, e la notizia gira, una sua compagna di scuola lo incontra e non gli chiede ma allora è vero che tu ed Elliot statale insieme? Gli chiede ma allora è vero che sei gay? </span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">**** non so come Giovanni dall'Orto faccia a dire il contrario, che queste due categorie <i>implicano</i> la bisessualità...</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">***** C'è un po troppa attenzione sulla mia sessualità, sia da parte della stampa etero che da parte i quella gay e la prima domanda è che gliene importa? Beh, perché io sono una celebrità, quindi immagino che a loro importi con chi faccio sesso. Ma se la tua definizione di gay e etero si basa sulle persone con cui vado a letto, allora immagino che potresti dire che sono attraggo molto i ragazzi gay anche se non ci vado a letto. È dove risiede la mia fedeltà, dove risiede la mia sensibilità, come mi definisco. Sì, sono un po 'gay, e c'è un James gay.</span><br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-73594744562765390662019-03-20T11:31:00.002+01:002019-03-20T11:31:25.386+01:00L'omissione della bisessualità, gran brutto vizio, anche di bitchyf.itIl post di<a href="https://www.bitchyf.it/skam-france-elliot-lucas/" target="_blank"> bitchyf.it</a> non è recente, portando la data del 7 gennaio scorso, ma l'errore (orrore) rimane là in tutta la sua assordante bifobia.<br />
<br />
Sto parlando del post di Fabiano Minacci sulla terza stagione di Skam France, che, alla data di pubblicazione, non era ancora nemmeno cominciata.<br />
<br />
Come ho già avuto modo di dire, protagonisti della terza stagione di Skam France sono Lucas, ancora in questioning, e Elliott, che sta per concludere una storia con una ragazza con la quale è stato parecchio tempo.<br />
<br />
Minacci nel definire i due giovani e la loro relazione amorosa usa l'accetta e usa gay come aggettivo e come sostantivo in maniera non solo discriminatoria ma mendace.<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="background-color: white; font-family: "Roboto Condensed", sans-serif; font-size: 14px;">in Francia sta per debuttare la terza stagione che racconterà proprio l’amore omosessuale fra </span><strong style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Roboto Condensed", sans-serif; font-size: 14px;">Lucas</strong><span style="background-color: white; font-family: "Roboto Condensed", sans-serif; font-size: 14px;"> ed </span><strong style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Roboto Condensed", sans-serif; font-size: 14px;">Elliot</strong><span style="background-color: white; font-family: "Roboto Condensed", sans-serif; font-size: 14px;">.</span> </blockquote>
L'amore è amore, anche quando è tra due ragazzi. L'aggettivo <i>omosessuale</i> non serve.<br />
<br />
Se significa "dello stesso sesso" è inutile perché è chiaro che Lucas e Elliot siano due nomi maschili.<br />
<br />
Se omosessuale significa di orientamento sessuale gay e lesbico di nuovo a che serve questa specificazione? L'amore non ha orientamento sessuale. E' amore e basta.<br />
Casomai sono le persone che amano ad averne uno.<br />
E qui casca l'asino.<br />
<br />
Perché se Lucas dopo un percorso pieno di dubbi e dinieghi si sceglie l'etichetta gay (è il suo amico Mickaël a suggerirgli di scegliersene una) Elliott proviene da una storia di lunga data con una ragazza ed è quindi più bisex che gay.<br />
<br />
Non per Minacci che, nel titolo, lo definisce "personaggio gay".<br />
<br />
Non contento, nel testo, insiste riferendosi a Lucas ed Elliot come "coppia gay" che non significa niente (casomai coppia omosessuale nel senso coppia di ragazzi) visto che non è la coppia ad avere orientamento sessuale ma solo i suoi componenti e che, in ogni caso, uno dei due è bisex.<br />
...a meno che Minacci non interesse dire <i>coppia felice</i>...<br />
<br />
Nel 2017 queste semplificazioni vanno denunciante nel loro vizio ideologico e nell'artata volontà di censurare la bisessualità che non viene nemmeno presa in considerazione.<br />
<br />
Ma c'è di più.<br />
<br />
In questa vocazione classificatoria si rischia di cancellare l'individualità di Elliott e Lucas, il cui amore è unico, come l'amore di ogni persona per un altra o altre persone, e ridurlo alla categoria <i>amore gay</i>, che non significa nulla, banalizza l'amore di Elliot e Lucas, mettendolo in uno stesso fittizio e mendace calderone.<br />
<br />
D'altronde non ci sogneremmo mai di definire l'amore di Romeo e Giulietta amore etero, perché Romeo e Giulietta sono Romeo e Giulietta e il fatto di dirli etero non ci fornisce alcuna informazione in più.<br />
<br />
Lo stesso vale anche per Lucas ed Elliott.<br />
<br />
Chi usa le etichette (male) danneggia anche te. Digli (dille) di smettere. Capito Minacci?<br />
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<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-55378612576888831202019-03-09T11:16:00.000+01:002019-03-09T12:02:36.081+01:00Skam France molto peggio (pire) di Skam ItaliaNo, non è sciovinismo, anche perché non ci tengo, ma dopo aver visto quel piccolo miracolo che è stata la seconda stagione di <i>Skam Italia</i> che ha anticipato la <i>tematica gaia</i> che era alla terza stagione tanto nello Skam originale norvegese quanto in quello francese, dopo aver visto quel piccolo (per la durata) capolavoro dicevo a vedere l'omologo francese non posso non storcere il naso.<br />
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Per chi non conoscesse nulla di Skam facciamo un passo indietro.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRyoc2lipPqnjNO5oh3k-uLoCNr4W_uHJucXBZc1II7tMbsvWgGkaSSs1ORw23hhI6b7tE9P0fINtgeaQ0qRU5WJ84kR1wHd28z1o6qPcRt28tBWrSwGxldDJfDwvs2Oi7Ffc0ulBcQzHv/s1600/Skam_tittel.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="120" data-original-width="443" height="86" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRyoc2lipPqnjNO5oh3k-uLoCNr4W_uHJucXBZc1II7tMbsvWgGkaSSs1ORw23hhI6b7tE9P0fINtgeaQ0qRU5WJ84kR1wHd28z1o6qPcRt28tBWrSwGxldDJfDwvs2Oi7Ffc0ulBcQzHv/s320/Skam_tittel.png" width="320" /></a><br />
Skam (che in norvegese significa <i>vergogna</i>) è una web-serie (cioè una serie che viene pubblicata online e non trasmessa in tv) che racconta la vita di un gruppo di adolescenti di un liceo di Oslo, pubblicata online sul sito RNK. La serie è stata ideata da Julie Andem. Ogni stagione è dedicata allo sviluppo di una storia principale tra due personaggi con la costellazione di personaggi secondari, che diventano protagonisti di un'altra stagione.<br />
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Caratteristica della web serie è avere intanto episodi dalla lunghezza variabile (dai 20 ai 60 minuti). Ogni episodio è di lunghezza variabile perché è composta da diverse clip che tutte insieme costruiscono racconto di più ampio respiro. </div>
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Ogni singola clip è distinta da una data e un orario (mercoledì 18.14) e viene postata online esattamente a quella data. </div>
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Ogni venerdì tutte nuove le clip vengono accorpate in un episodio che viene postato online. </div>
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Non solo ma a seguire o prima di ogni singola clip ci sono tracce lasciate sui social (instagram piuttosto che facebook) nel quale dei profili ufficiali dei personaggi della serie rilasciano foto, commenti, schermate di conversazione whatsapp contribuendo allo sviluppo della storia.<br />
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Io ho visto lo skam norvegese <i>dopo </i>mentre ho seguito quello italiano mentre <i>andava in onda</i> (lo so termine inappropriato...) e vi assicuro che l'impatto emotivo di vedere i commenti dei personaggi della serie su whastapp (ti iscrivevi al canale ufficiale) <i>in tempo reale </i>era molto molto coinvolgente e fidelizzante.</div>
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A parte la novità di avere una clip ogni giorno (certi giorni anche più di una) c'era sempre una foto una conversazione whatsapp (per tacere delle imagini non ufficiali di un fandom variegato che popolava i social) che <i>ti faceva compagnia.</i></div>
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Lo skam italiano è andato online sul network di Tim. Se non eri abbonato a Timvision potevi vedere ogni singola clip fin tanto che non subentrava la successiva e l'episodio settimanale il lunedì (chi si abbonava il venerdì precedente)<br />
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Attenzione SPOILER.</div>
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Pur interessantissima la formula narrativa non è il motivo per cui vi parlo di Skam. </div>
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Ve ne parlo per la trama perché la terza stagione (seconda per l'italia) di ogni versione di Skam (ci sono Skam in Italia, Francia, Usa, Germania, Spagna, Olanda...) racconta una storia d'amore tra due ragazzi, uno bisex e l'altro che sta finalmente capendo che gli piacciono i ragazzi, riempiendo un vuoto enorme nell'immaginario collettivo dei ragazzi (non è un maschile inclusivo) adolescenti che si innamorano di altri ragazzi...</div>
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Se non conoscete la serie non leggete oltre e correte a guardarla. </div>
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Se continuate la lettura vi rovinate la sorpresa. Poi non dite che non ve l'ho detto...</div>
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Dunque.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguzzHAfiwrFU378Mzi-zriv9LS8WPa5Ts4nmtWlblLjrWDgFhBDi6vOhnzUyPt7d3ywgaFFlVAqP9wzp0gH7RbLJVqWKsGAwdILWW35UIQYIvS0go7koOGuC6ZHHKfbKS7ADMJKakNcqtF/s1600/338d006dc5d07a235ac80d72d99d4e3b.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguzzHAfiwrFU378Mzi-zriv9LS8WPa5Ts4nmtWlblLjrWDgFhBDi6vOhnzUyPt7d3ywgaFFlVAqP9wzp0gH7RbLJVqWKsGAwdILWW35UIQYIvS0go7koOGuC6ZHHKfbKS7ADMJKakNcqtF/s320/338d006dc5d07a235ac80d72d99d4e3b.jpg" width="320" /></a>I ragazzi che si innamorano sono molto belli a partire dallo Skam originale. Belli però non come gli americani ma belli come possono esserlo normali ragazzi...</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfBDiL98g1TwJo2TiScycpsNdZkNYYH-bSuM0w8Y-uucy6yez_AZQrhOQAkSxPtt93KOwdyqqG6fk-K7-vfJ-4rF8An52Tpc7SlAnW7MLJx5IZCid8GbzR-BNACMUglikMZQHrKRlSMIt6/s1600/tumblr_osfoflaBU61vlm908o2_r1_250.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="250" data-original-width="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfBDiL98g1TwJo2TiScycpsNdZkNYYH-bSuM0w8Y-uucy6yez_AZQrhOQAkSxPtt93KOwdyqqG6fk-K7-vfJ-4rF8An52Tpc7SlAnW7MLJx5IZCid8GbzR-BNACMUglikMZQHrKRlSMIt6/s1600/tumblr_osfoflaBU61vlm908o2_r1_250.gif" /></a><br />
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Eccovi i due protagonisti dello Skam originale (andato online nel 2016) dove Isak Valtersen (timido e che ha in passato provato a farsi storie con ragazze) interpretato da Tarjei Sandvik Moe<span style="background-color: white; color: #545454; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"> </span> che nel 2016 aveva 18 anni, si innamora suo malgrado dell'estroverso Even (interpretato da Henrik Holm che nel 2016 aveva ne 21 di anni) che prima lo fa innamorare poi torna con la sua ragazza (che aveva giurato di aver lasciato per stare con lui) gettando Isak nella disperazione più totale (solo chi ci è passato può comprendere l'umiliazione di vedere il tuo ragazzo col quale hai già fatto l'amore tra le braccia di una ragazza... e io ci sono passato...). </div>
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Poi si scopre che Even è bipolare e quando va su di giri si spoglia e va nudo in giro per Oslo...</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGri8m_d9j7YPkJDx-kQhyyGF2Alhjk0tQ4JFfBewfiHyUVvQd2fI9PwIZJsl-es7ZQB-GRtiXer67wSxvdLU8xMN0UU3Gy00qVy5XtJTioqiSNQ7w52ZEYs6p8TkV23uHF1G7NGW2AHj9/s1600/42574497_2091061421111854_988886051709456481_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGri8m_d9j7YPkJDx-kQhyyGF2Alhjk0tQ4JFfBewfiHyUVvQd2fI9PwIZJsl-es7ZQB-GRtiXer67wSxvdLU8xMN0UU3Gy00qVy5XtJTioqiSNQ7w52ZEYs6p8TkV23uHF1G7NGW2AHj9/s320/42574497_2091061421111854_988886051709456481_n.jpg" width="320" /></a>Anche quelli di Skam Italia (creata da Ludovico Bessegato) sono molto belli.</div>
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Eccovi Niccolò (interpretato dal 25enne Rocco Fasano) e Martino (Federico Cesari 21 anni) rispettivamente nei ruoli di Evan dei Isak. </div>
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Altro elemento di interesse delle varie incarnazioni di Skam è vedere l'estro creativo di chi ha rimesso mano alla serie che pur rispettando il canone si concede variazioni dettate dalla cultura e dal gusto personale.</div>
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Facciamo subito un confronto per capire il respiro culturale di queste web series </div>
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Questo è il trailer ufficiale dello skam originale che annuncia la terza stagione.</div>
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<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Hzd_Z1LPHsE" width="560"></iframe><br />
<br />
Notevole vero?<br />
Quanti di noi ragazzi abbiamo capito che ci piacevano i ragazzi nello spogliatoio di scuola?<br />
C'è un posto migliore dello spogliatoio per mostrare ragazzi in mutande con un minimo di giustificazione? E quel latte che esplode e stizza in faccia a Isak?<br />
Anche la canzone non è a caso è Waiting di Niels Bech il cui testo dice <i>ho provato ad essere amato ma nessuno mi ama cosa c'è di strano in me?</i><br />
Capita l'antifona? Ah Bech è dichiaratamente gay ma questo non gli impedisce di tenere concerti presso la corte reale norvegese...<br />
<br />
Ora vediamo l'omologo trailer della seconda stagione di skam italia<br />
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<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/TU4CGMSdM4A" width="560"></iframe><br />
<br />
Da rimanere senza fiato. A parte l'idea geniale di trasformare il latte in crema abbronzante, il mare! ecco un'altra location dove si è poco vestiti, qui è forse più chiara la dinamica tutta maschia del patriarcato degli scherzi tra amici (maschi) e intanto ci si tocca.. (non una omosessualità latente che per mè è metafisica ma un omoerotismo indotto dal patriarcato, perché se consideri un altro maschio come te come unico pari l'omosessualità è il più grande tabù e deve rimanere simbolica perché se cortocircuita in quella concreta tutto il patriarcato cade come un castello di carte... ma sto divangando).<br />
<br />
La prima volta che ho visto il trailer sono rimasto senza fiato: non solo per la sua bellezza ma per la sua efficacia emotiva. Ho sentito l'emozione di Martino mentre si dice cazzo me piacciono i ragazzi. e a differenza di Isak che già vagheggia possibili storie Martino non sembra molto contento forse perché l'Italia non è la Norvegia...<br />
<br />
Capolavoro anche la canzone che, no, non è di Bindi come si può pensare, ma di Gino Paoli <i>Un uomo vero</i> (contenuta nell'album del 1961 <i>Il cielo in una stanza</i>) il cui testo <i>sono un uomo vero perché ti amo e tu ami me </i> si colora di note sinistre a causa dell'omofobia interiorizzata di Martino indotta da quella pubblica sostenuta fianco dalle istituzioni...<br />
<br />
Insomma un capolavoro.<br />
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Ora non voglio fare il confronto con il trailer di Skam France perché giocherei sporco.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFsQu9WuRZ8oSHopaIq1L6zoxpKBNkSRCV-2zNyzQ_gHg0KwPknn4lVqwFa2523YVgaOn2QlBYJCimp5lwJV5xjd0ZDRML0GjbuwpvCjDa1qsAzSWdYtfs4UlfATzpKqtqz4SQe9ZdFWW_/s1600/8f917d3a8ad6c5c3b94368d035ee816b.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="236" data-original-width="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFsQu9WuRZ8oSHopaIq1L6zoxpKBNkSRCV-2zNyzQ_gHg0KwPknn4lVqwFa2523YVgaOn2QlBYJCimp5lwJV5xjd0ZDRML0GjbuwpvCjDa1qsAzSWdYtfs4UlfATzpKqtqz4SQe9ZdFWW_/s1600/8f917d3a8ad6c5c3b94368d035ee816b.jpg" /></a>Il trailer in questione infatti (lo potete vedere <span style="color: red;">qui</span>) ha tutt'altra impostazione e si concentra sul punto di vista di Elliot anche se poi la stagione segue quello di Lucas.<br />
<br />
Altra incarnazione sempre di due ragazzi <i>belli</i>. Lucas (interpretato da Axel Auriant classe 21 anni) e Elliott (il 24enne Maxence Danet-Fauvel).<br />
<i><br /></i>
Però la versione francese, creata da <span style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;"> </span>Cyril Tysz, Clémence Lebatteux, Karen Guillorel e Julien Capron è davvero di caratura inferiore.<br />
<br />
Ve lo dimostro subito. Userò come confronto Skam Italia e non l'originale per dimostrare che non si tratta di una <i>differenza della copia</i> ma proprio di scarsa fantasia e beata omofobia di chi ha creato il remake.<br />
<br />
In tutte le serie (originale compresa) quando Isak\Martino|Lucas scopre che il suo innamorato col quale ha già dormito insieme è tornato con la sua ragazza litiga coi suoi amici etero di sempre.<br />
<br />
Finché Martino/Lucas racconta finalmente al suo migliore amico come stanno le cose.<br />
<br />
Ecco la clip italiana.<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/6-ghDE5zdHk?start=139" width="560"></iframe>
<br />
<br />
Il corrispettivo francese dovete vedervelo <a href="https://youtu.be/OiqDwJGvkBc" target="_blank">qui </a>...<br />
<br />
<br />
Una differenza abbisale!<br />
<br />
Giovanni si chiede se Martino sia innamorato di lui (e la cosa non lo mette a disagio) e Yann, il migliore amico di Lucas, sembra invece sollevato dal fatto di non essere lui l'oggetto d'ore di Lucas e poi che fa? <i>Se ne va</i>. <br />
Classico cliché da film <i>a tematica</i> dove <i>l'amico frocio</i> si confida col suo migliore amico etero e questo scappa perché ha paura e poi torna chiedendo scusa.<br />
<br />
Che è quello che fa Yann con una giustificazione da <i>soap opera</i>.<br />
<br />
Anche stavolta la clip dovete vederla <a href="https://youtu.be/bqfL7NDHzzs?t=57" target="_blank">qui</a> perché l'incorporo per skam france non è consentito...<br />
<br />
Yann prima gli dice che non ha problema con i gay (<i>les homos</i>) ma Lucas non gli ha detto che è gay, gli ha detto che gli piace Elliott.<br />
Poi gli dice che è lusingato dal fatto di piacergli ma non vorrebbe che cambiassero le cose tra di loro perché è il suo migliore amico.<br />
E poi gli dice che se ne è andato perché Lucas prima di dirlo a lui che è <i>homos</i> lo ha detto a mezza scuola... Capite?<br />
<br />
Ora non fai fraintendete. Che questa reazione sia possibile è talmente vero che è diventata un cliché di tanti film a tematica degli ultimi 30 anni.<br />
Addirittura nel film con personaggi adulti, come il recente Perfetti sconosciuti (Italia, 2016) di Paolo Genovese di adulti nel quale quando Cosimo scopre che Lele è gay si inalbera perché non glielo ha mai detto...<br />
Ma che questi francesi sprovveduti pensino bene di approntare lo stesso cliché invece di trovare una soluzione originale e nuova (come quella, tenerissima, di Skam Italia) che dia un po' di speranza ai tanti ragazzi che oggi <i>devono dirlo al loro migliore amico etero</i> beh questo è imperdonabile. <br />
<br />
Invece di dire come fa Skam Italia, ditelo che tanto il vostro amico vi capirà, Skam France avverte, se lo dite è normale che il vostro amico etero reagisca così ma è tutto normale.<br />
<br />
Tutto normale un corno!<br />
<br />
Ma non finisce qui. Questa clip giustifica suo malgrado gli atteggiamenti omofobi di Yann.<br />
Infatti Yann a un certo chiede scusa a Lucas perché gli ha dato del gay <i>per scherzare, </i>ma<i> </i>gli giura, <i>non sapeva</i>. <br />
<br />
Capita l'antifona? Io non faccio battute omofobe non perché sono sbagliate a prescindere ma solo se c'è qualcuno che si offende. Come se a offendersi di una battuta omofoba siano solo i gay...<br />
<br />
Quindi se do della mignotta alla madre degli sceneggiatori di Skam France, siccome la loro madre mignotta non è, lei (e loro) non si dovrebbe offendere...<br />
E se invece si scopre che lo è io mi scuso è dico <i>ah scusate ma non sapevo</i>...<br />
<br />
<br />
Se secondo Yann (cioè secondo chi ha scritto questi dialoghi) si offendono solamente <i>les homos </i>vuol dire che la battuta di per sé è neutra e non coinvolgi un portato di odio e pregiudizio ma diventa tale solo quando ferisce la sensibilità altrui. Che, si sa, <i>i froci</i> <i>sono sensibili. </i> <i> </i><br />
<br />
Da vomitare, possibilmente in faccia ai e alle dementi che hanno scritto questa <i>scemeggiatura.</i><br />
<br />
Anni luce separano l'accoglienza di Giovanni che addirittura fa un commento sull'avvenenza di Niccolò (e Martino basisce) e l'omofobia <i>giustificata </i>di Yann tutto incentrato sul suo ego da primadonna che si infastidisce che Lucas non lo abbia detto a lui per primo. A sentire come ragiona chissà mai perché avrebbe dovuto.<br />
<br />
Lo scivolone però sta altrove. Perché mentre in Skam italia la scena è tutta incentrata su Martino e sulla legittimazione del suo amore (quello splendido e finale <i>però secondo me Niccolò la tipa la deve lasciare</i>) in Skam France l'argomento principale non è l'accoglienza di un amore omoerotico ma alla comprensione della sensibilità da elefante (nel negozio di cristalli) del personaggio etero.<br />
<br />
e questo non crea un immaginario collettivo includete per i ragazzi che si innamorano di ragazzi ma giustifica l'omofobia come incidente di percorso. E questo è davvero criminale.<br />
<br />
Quello propalato da Skam France è un immaginario collettivo di merda, vecchio, stantio e asfittico che dalla Francia non ci si aspetterebbe e invece eccolo lì.<br />
<br />
Ancora non ci credo che Skam Italia sia stato fatto con tanta intelligenza e amore mentre quello francese con un pressappochismo irricevibile e da rispedire al mittente...<br />
<br />
Grazie Ludovico!<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-38456771541836697012018-12-01T12:40:00.003+01:002019-03-09T08:59:16.609+01:00L'hiv, la carica virale zero, e la possibilità di fare sesso non protetto con le persone sieropositive. <br />
<br />
Nella <b><span style="color: red;">giornata mondiale della lotta contro l'Aids </span></b> parliamo del video <b><a href="http://www.arcigay.it/sierocoinvolti/#.XAJ3yS2h09Y" target="_blank">della campagna nazionale di Arcigay</a> </b>contro l'aids e<b> </b> lo stigma delle persone sieropositive.<br />
<br />
Vediamolo.<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/1fPFewnRBkg" width="480"></iframe>
<br />
<br />
La prima considerazione, in ordine di evidenza, è la ridicolaggine di quell'asterisco per evitare il maschile inclusivo <i>di tutti </i>quando si poteva dire benissimo tutti e tutte.<br />
Son 5 lettere sempre meglio di una soluzione grafica impronunciabile (come leggi o dici tutt*?).<br />
<br />
L'asterisco comunque non evita il participio di sierocoinvolti che rimane al maschile per cui il problema non viene risolto...<br />
<br />
Ma al di là dell'antisessismo, visto che nel video ci sono solo maschi che fanno sesso con maschi che si rivolgono ad altri maschi che fanno sesso con maschi (come se di uomini sieropositivi che fanno sesso con donne non ce ne fossero e sì che <a href="https://www.gaynet-roma.org/wp/2018/11/30/giornata-mondiale-di-lotta-contro-laids-2018/" target="_blank">sono il 25% dei nuovi casi di diagnosi di Hiv in italia</a>...) perché diavolo quel tutt*???<br />
<br />
Sembra un vezzo, o un tic linguistico, appreso ma non capito, e che si riproduce senza sapere davvero il perché.<br />
Insomma non un buon segno per la validità comunicativa dello spot e della campagna.<br />
<br />
Che dice lo spot?<br />
Che le persone sieropositive in terapia antiretrovirale con Hiv non rilevabile non possono trasmettere il virus. Con tanto di dottore che conferma questa affermazione.<br />
<br />
Adesso, <b>nessuna persona sieropositiva può trasmettere il virus se ci si fa sesso protetto</b>.<br />
<br />
Quindi quello che lo spot dice è<b> che se si fa sesso non protetto</b> con persone sieropositive a viremia<br />
(carica virale) zero (dove zero vuol dire non rilevabile non che il virus non c'è) non si trasmette il virus.<br />
<br />
Il fatto di <b>fare sesso non protetto</b> lo spot non lo dice.<br />
Dice semplicemente fare sesso con...<br />
Ambiguo.<br />
Disinformante.<br />
Proditorio.<br />
Pericoloso<br />
<br />
Un implicito che mi risulta indigesto.<br />
<br />
L'ISS ha appena rilasciato i dati sui nuovi contagi del 2017 e il numero di maschi cui è diagnosticata la sieropositività è costante rispetto gli scorsi anni e non in diminuzione come nel resto d'Europa...<br />
<br />
Eppure anche nel resto di Europa si parla dei rischi relativamente bassi in caso di sesso non protetto con persone a viremia zero.<br />
<br />
Però in quei siti si spiega sempre bene che<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixoIOtNRP5VoxsfEr203ckk2RMja7TJhX5yqj6Xov_T4_FET9dTBvQWx1K3hD09PEJ53TlnZxYZadh3L3EuAxAXhCb5ec8MtbX0p6IDYfZCbP5V7FKhpm1-khNncuqs_4SrO2BDiA_jTLL/s1600/Schermata+2018-12-01+alle+12.07.53.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="418" data-original-width="1304" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixoIOtNRP5VoxsfEr203ckk2RMja7TJhX5yqj6Xov_T4_FET9dTBvQWx1K3hD09PEJ53TlnZxYZadh3L3EuAxAXhCb5ec8MtbX0p6IDYfZCbP5V7FKhpm1-khNncuqs_4SrO2BDiA_jTLL/s640/Schermata+2018-12-01+alle+12.07.53.png" width="640" /></a><br />
<br />
come ricorda, per esempio, il sito ufficiale svizzero di informazione sull'aids <a href="https://www.aids.ch/it/vivere-con-hiv/aspetti-medici/sieropositivo-non-contagioso.php" target="_blank">aids.ch</a>.<br />
<br />
<br />
Per sapere che i farmaci vengono assunti regolarmente, che i valori vengono controllati regolarmente e che la viremia è zero, devo come minimo conoscere la persona al punto tale o da sapere che queste cose avvengono davvero perché magari la accompagno ai controlli oppure anche se non la accompagno se la persona me lo dice mi posso fidare.<br />
<br />
Insomma se faccio sesso con una persona sieropositiva e le condizioni di cui sopra ci sono e, aggiungo io, quando questa persona fa sesso con estranei (cioè persone di cui ignora la presenza delle tre condizioni) lo fa protetto, posso decidere di fare sesso non protetto.<br />
<br />
Il rischio è minimo.<br />
<br />
Minimo e non zero perché nessun medico può dire che la possibilità biologica di trasmissione non esista.<br />
Stiamo parlando di una percentuale bassissima, prossima allo zero ma non nulla.<br />
<br />
E' una decisione personale e insindacabile, quando però è basata su una infromazione vera e concreta.<br />
<br />
Una decisione che posso prendere solamente quando conosco la persona abbastanza bene.<br />
<br />
Una situazione di fiducia che ho quando con una persona non dico di starci in coppia ma che almeno conosco bene.<br />
Non il caso di una persona appena incontrata o che conosco poco e con la quale mi incontro per un sano divertente e godibile sesso. Sesso per il quale non posso permettermi il lusso di non usare il profilattico perché il profilattico è la mia unica vera protezione.<br />
<br />
E non dimentichiamo che il profilattico non protegge solamente dall'hiv...<br />
<br />
Altrimenti succede che io sieronegativo che faccio sesso non protetto col mio partner sieropositivo non mi prendo l'hiv ma la sifilide sì perché lui, il mio compagno a carica virale zero, si è fatto fare un pompino da un ragazzo che aveva la sifilide, se l'è presa, e manco lo sapeva...<br />
<br />
E questo vale anche al contrario.<br />
<br />
Magari io sieronegativo mi prendo la sifilide senza saperlo e senza saperlo la passo al mio compagno sieropositivo per il quale una seconda infezione sessualmente trasmessa, è sempre più pericolosa che se a prenderla è una persona sieronegativa...<br />
<br />
Insomma per fidarmi delle persone sieropositive non è importante sapere che lui l'hiv non può passarmelo ma che se uso il profilattico non può passarmi proprio niente!<br />
<br />
Capisco il diritto sacrosanto di essere protetti dallo stigma, ma a me questo spot più che un inno a fare sesso con persone sieropositive sia un inno a fare sesso non protetto.<br />
<br />
E non dico che questo non vada fatto ma che quando lo facciamo è sempre a nostro rischio e pericolo.<br />
<br />
Perché non tutti hanno la fortuna di un partner a viremia zero.<br />
E poi non c'è solo l'hiv...<br />
<br />
Uno spot fatto solamente per le coppie sierodiscordanti che non ne hanno bisogno visto che sono state già sufficientemente informate nei centri hiv.<br />
<br />
Non è ancora il caso di far passare il sesso non protetto come una possibilità legittima anche in quei rari casi in cui è così.<br />
<br />
Perché se ci prendiamo l'hiv ancora così in tanti è perché facciamo sesso non protetto magari con gente che nemmeno sa di avercelo l'hiv figuriamoci se a viremia zero.<br />
<br />
Allora di che stiamo parlando?<br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-7184217933758312792018-05-28T08:39:00.002+02:002019-03-17T23:56:58.386+01:00Plaire, aimer et courir vite appunti per una recensione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://fr.web.img6.acsta.net/r_1920_1080/pictures/18/04/20/14/19/2760065.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="600" height="320" src="https://fr.web.img6.acsta.net/r_1920_1080/pictures/18/04/20/14/19/2760065.jpg" width="240" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Chissà se uscirà mai in Italia <i>Plaire, courir et aimer vite </i>(t.l Piacere, amare e correre veloce) (Francia, 2017) di Christophe Honoré uno dei più bei film sull'omoerotismo e i rapporti sessuali tra uomini del nuovo millennio ci sia capitato di vedere, dopo <i>Le chanson d’amour </i>(Francia, 2004) sempre suo...</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ambientato nell’estate del 1993 </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">Plaire, courir et aimer vite</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> racconta della fine della vita di Jacques (Pierre Deladochamps), uno scrittore di successo la cui sieropositività si sta conclamando in </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">sida, </i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">e dell’inizio della vita </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">omoamorosa</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> di Arthur (Vincent Lacoste) che alterna la frequentazione di Nadine (Adéle Wismes) con i rimorchi sessuali nei luoghi di </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">battuage </i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">della città di Rennes.</span><img src="blob:https://www.blogger.com/f9d8c8ca-42aa-40b2-a2c4-c5e9bdd6b72a" style="font-family: Verdana, sans-serif;" /><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Anche Jacques ha avuto frequentazioni etero tanto da scappargli un giovane figlio che abita con lui e assiste senza trauma ferire alle frequentazioni paterne, non più di rimorchio, ma relazionali.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://fr.web.img3.acsta.net/r_1920_1080/pictures/18/04/20/09/41/4776741.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="525" data-original-width="800" height="210" src="https://fr.web.img3.acsta.net/r_1920_1080/pictures/18/04/20/09/41/4776741.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I protagonisti</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> del film, nonostante le relazioni interpersonali fuori da ogni schema e scevri da qualunque contrapposizione etero-omo, sono personaggi solitari (single) per vocazione intellettuale, a cominciare dal migliore amico di Jacque, Mathieu (Denis Podalidés) troppo preso dal suo lavoro per coltivare relazioni amorose.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Honoré coglie nel segno quando descrive questi omosessuali del secolo scorso come persone incapaci di coniugare sesso amore e amicizia nello stesso rapporto. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lo dice un ex di Jacques a Lolo, il figlio di Jacques, quando gli spiega di amare suo padre ma di essere un amico (e non certo per pudore nei confronti del dodicenne) e non un innamorato.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl4xahwidk_VbQjniQFmbzoKI6aW2KdRCcjPd88Z4nKVypIFjuEVugK4X2UoK6ga6S6EtBHy0sk8WzhrjOn1llVZ5PgN6JhZULBfvFB-h2pGrTlYi9QBKtxNtFfeJKUsebUaRy0Ximt7I4/s1600/174-webedia-cine-news-751-6c3-5ecf32a7e6e6d7040c034041cd-les-scenes-de-sexe-de-plaire-aimer-et-courir-vite-racontees-par-vincent-lacoste%257C1419579-pierre-deladonchamps-vincent-lacoste-et-orig-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="980" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl4xahwidk_VbQjniQFmbzoKI6aW2KdRCcjPd88Z4nKVypIFjuEVugK4X2UoK6ga6S6EtBHy0sk8WzhrjOn1llVZ5PgN6JhZULBfvFB-h2pGrTlYi9QBKtxNtFfeJKUsebUaRy0Ximt7I4/s400/174-webedia-cine-news-751-6c3-5ecf32a7e6e6d7040c034041cd-les-scenes-de-sexe-de-plaire-aimer-et-courir-vite-racontees-par-vincent-lacoste%257C1419579-pierre-deladonchamps-vincent-lacoste-et-orig-1.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In una scena esemplare e indimenticabile Jacques, al telefono, ruba del tempo ad Arthur in un <img src="blob:https://www.blogger.com/ccddf505-b102-4697-810b-28d3c9c5ebee" /><img src="blob:https://www.blogger.com/72883a24-092d-4db2-9daf-3d9c4d7e49a2" />momento di pausa di un rimorchio sessuale con un ragazzo molto bello (che lascia ad attendere nel suo letto, languido) mentre ascolta al telefono i riferimenti letterari che l'amico gli propone a proposito del rimorchio biondo.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quel che lega Jacques e Arthur non è il sesso ma un'amicizia che va al di là del sesso, esattamente come succede ai maschi etero capaci di rinunciare momentaneamente alla figa per interesse amicale.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Certo l’interesse di Jacques e Arthur l’un per l’altro è basato su una attrazione anche erotica che normalmente tra amici etero non c’è (e a leggercela per forza si compie atto di omonegatività) ma il film ci mostra bene come, nell’alveo del rimorchio omoerotico di fine 900, il sesso rimane <i>performance</i> e non trova mai il modo per tradursi in <i>ginnastica amorosa</i>.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Manca a questi personaggi quell’immaginario collettivo che fa credere loro possibile che le persone con cui scopi tu le possa amare mentre ci scopi e non tramite i sentimenti dell’amicizia in una contrapposizione tra identità di genere che ricalca quelle etero tra maschi e femmine.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E tanto ci basta per queste note scritte di fretta la mattina al risveglio nel balcone della splendida casa parigina che ho affittato stavolta.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLBQwtyZUecV8ah9fG4ufKe2GUPvgm7BzBU9z21tOivpiH2THtGrwiWiUQ13sq0Lky3ffbpUfInDNz4yIZF4kW-yNvVBdI8bEIatVFY78BFLg18tqgl5BqzsZM8F-HHU6dKQTWWrU9QIiw/s1600/maxresdefault.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLBQwtyZUecV8ah9fG4ufKe2GUPvgm7BzBU9z21tOivpiH2THtGrwiWiUQ13sq0Lky3ffbpUfInDNz4yIZF4kW-yNvVBdI8bEIatVFY78BFLg18tqgl5BqzsZM8F-HHU6dKQTWWrU9QIiw/s400/maxresdefault.jpg" width="400" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Unico rammarico per questo bel film e triste (Jacques rinuncerà ad Arthur, senza spiegarglielo, perché non vuole affrontare l’aids con lui ma da solo) è la totale mancanza di un côté politico. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come se i froci malati di aids non abbiano fatto comunella e non si siano sostenuti a vicenda come invece bene ci ha mostrato <i>120 battement par minute </i>di Campillo al quale però preferiamo comunque il film di Honoré.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Meraviglioso il côté letterario del film che spazia tra Rimbaud e Koltes </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">mentre vedere Arthur che si lascia distrarre dalla letteratura trascurando un giovane in carne ed ossa che lo attende a letto è credibile solo in Francia. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ed è anche per questo che ci vengo sempre, ogni volta che posso, per coltivare aspirazioni tradite dalla mia estrazione nazionale.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
(ultima modica 17-3-2019)<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-57375626082761032932018-03-24T10:03:00.003+01:002019-03-18T18:39:39.833+01:00Mina, l'icona.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1HW4W0TGe-mJ36n9TwLDCTN-YQpSVY0jFg6eZsDVW4ST-K-r7oq2TeSSvizrjq6BdA0OD5X_YEC9gBXp-sptd341Re_YQV6V8QnM16AEng4s3MdIouDQHNjzFWXtPiGYQp1XBnj1JF2KL/s1600/R-2289426-1449511636-8481.jpeg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="597" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1HW4W0TGe-mJ36n9TwLDCTN-YQpSVY0jFg6eZsDVW4ST-K-r7oq2TeSSvizrjq6BdA0OD5X_YEC9gBXp-sptd341Re_YQV6V8QnM16AEng4s3MdIouDQHNjzFWXtPiGYQp1XBnj1JF2KL/s320/R-2289426-1449511636-8481.jpeg.jpg" width="318" /></a></div>
Ricorrono i 40 anni dall'addio alle scene di Mina, siglato dai concerti dell'estate 1978 registrati album usciti quello stesso autunno.<br />
<br />
Un addio mai davvero <b><span style="color: #e69138;">definitivo</span></b> (Mina continua a "comparire" in radio, sui quotidiani e i settimanali, per tacere di <i>Mina in studio</i> del 2001) ma comunque <i><span style="color: #e69138;">fondamentale</span></i> per una cantante: niente più concerti, niente più partecipazioni televisive o cinematografiche, niente.<br />
<br />
Nell'iconosfera a cavallo tra due millenni Mina riesce però a mantenere viva una riconoscibilità visiva normalmente consegnata alle icone immortali perché decedute e dunque immutabili.<br />
<br />
I tratti fisionomici della signora Mazzini (il naso aquilino, i nei sulla guancia destra, gli occhi privi di sopracciglia, le mani che volano sul viso e intorno) sono immediatamente riconoscibili come il basco del Che e la capigliatura bionda di Marilyn.<br />
<br />
L'iconizzazione del volto di Mina non è costruita sulla cancellazione del suo volto <i>di dopo</i> come nel caso di Garbo (Greta, non il cantante) che si è sottratta a qualunque foto da una certa età in poi, di fatto <i>scomparendo</i>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRFb8Yjwgh_-iy4JrfgeelgLC1KdpQ-9bommI9mgZOh6eB0oj1ajQ9MAoXArI1HmlsMsoBwB7Bn2HfblGh0Dhl-VJ-A3TNFPfSw8HeX5GhOF30rKAu_aedPzLouioGZhP-_qs8qFEIhzpi/s1600/R-2062772-1314022482.jpeg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="482" data-original-width="490" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRFb8Yjwgh_-iy4JrfgeelgLC1KdpQ-9bommI9mgZOh6eB0oj1ajQ9MAoXArI1HmlsMsoBwB7Bn2HfblGh0Dhl-VJ-A3TNFPfSw8HeX5GhOF30rKAu_aedPzLouioGZhP-_qs8qFEIhzpi/s320/R-2062772-1314022482.jpeg.jpg" width="320" /></a></div>
Dopo l'addio alle scene di Mina abbiamo continuato a vedere foto ufficiose e rubate, foto nelle quali era grassa, dimagrita, sorridente, infuriata, col doppiomento, senza, complice certa stampa scandalistica che ha continuato a massacrarla (un aborto spontaneo e un tentativo di suicidio tra le invenzioni, disgustose, di <i>Stop </i>negli anni 80).<br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Ci sono poi le copertine dei suoi album nelle quali, accanto a immagini </span><i style="text-align: center;">bizzarre</i><span style="text-align: center;"> (alle quali ci ha abituate da sempre, dalla scimmia del 1971 ai cerchi concentrici di </span><i style="text-align: center;">Cinquemilaquarantatré) </i><span style="text-align: center;">Mina ha declinato il suo volto nelle forme d'arte più varie, dalla barba di </span><i style="text-align: center;">Salomè</i><span style="text-align: center;"> alla cinepresa di </span><i style="text-align: center;">Sorelle Lumière</i><span style="text-align: center;"> passando per una delle migliori copertine, non solo sue, ma in generale, che è la testa calva di </span><i style="text-align: center;">Attila </i><span style="text-align: center;">cui l'aliena di Moeba è in qualche modo discendente.</span><br />
<br />
L'assenza di Mina dalle scene non è mai stata silenziosa, e non solo per i dischi che ha continuato a sfornare a cadenza annuale finché la distribuzione non ci ha messo lo zampino mettendo fine fine uno dei Guinness mai eguagliati né mai riconosciuti: dal 1964 anno del primo lp sino al 2003 Mina ha pubblicato almeno un lp all'anno, con punte di tre, dischi di brani di nuova incisione, tra cover e inediti, una prolificità che non ci risulta sia stata nemmeno lontanamente sfiorata da chicchessia<span style="font-size: x-small;">(1)</span>.<br />
<br />
Nonostante la sua assenza fisica Mina ha continuato ad abitare il mondo dell'immagine diventando l'icona di se stessa, o, meglio, scomparendo come personaggio fisico e rimanendo ufficialmente riconoscibile solo <i>in icona</i>.<br />
<br />
Ogni foto rubata (anche le immagini video di Canale Cinque che la riprendono mentre chiama sguaiata suo nipote Axel - <i>Aaaaaaaaaaaaaxxxeeeeeeellllllllllll -</i> sicuramente da lei autorizzate) conferma e rimanda all'immaginario ufficiale, quello del suo volto sempre uguale a sue stesso non perché immutabile, imperituro ma perché trasfigurato da un'aura di minosa iconicità che lo rende sempre omologo. Mina capovolge i rapporto tra immagine concreta e icona.<br />
<br />
Non è l'icona a conformarsi all'immagine reale è quella reale a essere riconosciuta come Mina perchè conforme all'icona.<br />
<br />
Ogni immagine di Mina è una declinazione diversa di certi tratti inconfondibili tramite i quali la riconosciamo sempre, per il resto c'è il nome.<br />
<br />
La Mina iconica esiste e resiste perché è il minimo comune denominatore di una Mina altrimenti camaleontica, mora poi bionda, magra, magrissima poi muliebre (parlo della mina prima del ritiro dalle scene).<br />
<br />
Nel presentarsi icona identica a se stessa Mina riafferma la sua continua e continuata presenza nell'immaginario collettivo italiano <span style="font-size: x-small;">(2)</span>.<br />
<br />
Dalla pasta Barilla degli anni 60 alla cedrata Tassoni dei 70 mentre si fa testimonial di prodotti commerciali Mina colonizza le pubblicità con la sua presenza fisica e musicale, di cantante e di canzoni, complice un format pubblicitario che distingueva l'intrattenimento dal messaggio meramente pubblicitario.<br />
<br />
E' in questi anni che Mina affina e definisce quei tratti distintivi dell'icona, una icona così potente da potersi permettere una copertina con la foto di una scimmia e il suo nome.<br />
<div>
<br /></div>
Dopo l'addio alle scene la presenza in icona di Mina non è quasi mai legata alla promozione di un album da "vendere".<br />
<br />
Mina con la sua presenza iconica "vende" (conferma) l'icona non qualche suo disco.<br />
<br />
Le pubblicità fatte anche dopo l'addio alle scene non sono mai state per i suoi dischi ma per qualche prodotto.<br />
<br />
Anche negli anni della tv commerciale (non di Stato) Mina ha usato i format pubblicitari lunghi, quelli dello sponsor, dove non si fa direttamente pubblicità del prodotto ma è quel marchio che si lega a lei creando l<i>'evento</i>.<br />
<br />
Fu così per Wind nei primissimi anni 2000 (con tanto di due Ep prodotti <i>ad hoc</i>, uno solo dei quali, chissà perché, entrato nella sua discografia ufficiale), è stato così più di recente per Fiat (anche lì con uscita di un singolo con la canzone usata come "brano" più che come Jingle) e poi di nuovo per Barilla.<br />
<br />
E così che Mina, nel 2018, si traghetta verso l'ottuagenario (il prossimo 25 Marzo compie 78 anni, auguri!) con quella che, in superficie, è solamente una operazione promozionale ma che, a ben vedere, è qualcosa di più e, soprattutto, di completamente diverso.<br />
<br />
Durante le 5 serate di Sanremo 2018 Mina inanella altrettanti spot per la Tim nei quali non appare solamente in voce e <i>in canzone</i>, come per l'anno precedente, ma anche visivamente, prima timidamente, ritratta da dietro, e poi, per la serata finale del festival, in una apoteosi digitale che la vede piombare sul palco dell'Ariston.<br />
<br />
Il meccanismo narrativo è semplice e furbo allo stesso tempo. Mina è un'aliena che giunge da un'altra galassia e, per arrivare in tempo all'Ariston si <i>scarica</i> come avatar all'Ariston cantando la cover di <i>Another Day of Sun</i>.<br />
<br />
Un essere alto tre metri dalle testa conica (già vista nelle serate precedenti) con il volto e le mani e le braccia inconfondibilmente <i>di Mina. </i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx7NyDuRR6e8G6vaT1A0blxAIoWANndXRTuYbq7KZDGmCXBdh5N7k-qEYPl6LzW2Ls6tg0F4kodfwpEOcU6T2MkcN5wR2ppw5rODgJt6Bj7hbHWebf7faNtQ1tzTONMYmA5uyxZUHHHmBz/s1600/20111029004620%2521Piccolino.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1467" data-original-width="1600" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx7NyDuRR6e8G6vaT1A0blxAIoWANndXRTuYbq7KZDGmCXBdh5N7k-qEYPl6LzW2Ls6tg0F4kodfwpEOcU6T2MkcN5wR2ppw5rODgJt6Bj7hbHWebf7faNtQ1tzTONMYmA5uyxZUHHHmBz/s320/20111029004620%2521Piccolino.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="text-align: center;">Il riferimento iconografico è alla copertina di </span><i style="text-align: center;">Piccolino </i><span style="text-align: center;">del 2011 ma l'interessante è il rapporto tra aliena e la sua immagine scaricata, che istaura un elegante e riuscitissimo parallelo; Mina in carne ed ossa sta alla sua icona proprio come l'Aliena sta alla sua proiezione olografica.</span><br />
<br />
<span style="text-align: center;">L'aliena non è scesa sul palco dell'Ariston in carne ed ossa (o di quel che è fatta in quanto aliena) ma come immagine. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Proprio come Mina che continua a calcare le scene <i>da icona</i>.</span><br />
<i><br /></i>
Un aliena\Mina <i>in immagine</i> tramite la quale la donna e la cantante Mina riesce a proporsi in maniera credibile col sembiante di sempre<br />
iconizzato negli anni 70) anche 50 anni dopo.<br />
<br />
L'aliena Mina è altamente riconoscibile e la sua somiglianza non confonde ma conferma.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Mina riesce a non invecchiare non perché <i>sconfigge l'invecchiamento</i> i cui segni minimi ma evidenti si fanno sentire anche nella sua voce che non può - per ovvie ragioni organiche -essere la stessa di 50 anni fa anche se si è mantenuta straordinariamente bene.<br />
<br />
A Mina non interessa <i>rimanere giovane, </i>Mina riesce credibile nella versione aliena perchè la sua forza e la sua icastica autorevolezza le permettono di approntare un dispositivo iconico che è riconoscibile e riconosciuto dal pubblico, <i>ancora</i>.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6uIYjsOifnHn2PBDiwuvEwl1fx34HbGNcalkSpkZvqYiXlBuKBk3qRDUUVOlYxpGThGytxdYS_3w00rXO10h7a2DVCQ0jS1gGjizdmiqdP1lIVo0DL8zNb3dRuMd_e_UMCSOOAZ8iLOZU/s1600/mina-tim-festival-di-sanremo-2018-6.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="526" data-original-width="702" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6uIYjsOifnHn2PBDiwuvEwl1fx34HbGNcalkSpkZvqYiXlBuKBk3qRDUUVOlYxpGThGytxdYS_3w00rXO10h7a2DVCQ0jS1gGjizdmiqdP1lIVo0DL8zNb3dRuMd_e_UMCSOOAZ8iLOZU/s320/mina-tim-festival-di-sanremo-2018-6.jpg" width="320" /></a></div>
Paradossalmente una Mina invecchiata e più aderente all'immagine concreta della donna di oggi, qualunque essa sia, non sarebbe plausibile, perché <b><span style="color: #e69138;">non conforme</span></b> ai segni iconici che non possono che essere quelli riprodotti sempre uguali a se stessi.<br />
<br />
A differenza di tutte le donne dello spettacolo che sono ricorse alla chirurgia plastica per apparire giovani, risultando deturpate da mascheroni costruiti dal bisturi di chirurgi misogini e criminali, Mina è riuscita a bypassare l'invecchiamento perché la riconoscibilità è nei tratti iconici noti e, <i>bien sur</i>, nella sua voce.<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWhZxQNLXF0bI4F3WHmEBRlS5jOaUJHT-lgkhtE11rH06reOhh6gAts9hN2G979c1S9gW0oWvNFlp2Z0hFhAKy9hjo8hv2v8pQlCOOqLH8JRKB6qX_K-0eEflMCcz8yojH-6ZUWA9s-4yV/s1600/maeba-mina-cover-ts1521769868.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWhZxQNLXF0bI4F3WHmEBRlS5jOaUJHT-lgkhtE11rH06reOhh6gAts9hN2G979c1S9gW0oWvNFlp2Z0hFhAKy9hjo8hv2v8pQlCOOqLH8JRKB6qX_K-0eEflMCcz8yojH-6ZUWA9s-4yV/s1600/maeba-mina-cover-ts1521769868.jpeg" /></a></div>
Stavolta però Mina chiude il cerchio.<br />
<br />
La sua presenza <i>autoiconizzante</i> a Sanremo diventa l'involontaria anticipazione del nuovo disco <i>Moeba </i> annunciato i primi di Marzo nel quale l'aliena iconica di Tim campeggia in copertina.<br />
<br />
Così non solo Mina più che testimonial di Tim è l'evento di cui Tim è occasione, ma l'intera operazione diventa a sua volta prodromo pubblicitario di un suo disco.<br />
<br />
E anche in questo Mina detiene un primato da Guinness, credo sia infatti l'unica artista che venga pagata per fare pubblicità a un suo disco...<br />
<br />
Certo <i>chapeau</i> agli e alle <i>esecutive</i> dei progetti pubblicitari ma <i>l'amor che move il sole e l'altre<span style="background-color: white; color: #545454; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"> </span>stelle </i> è lei, una urlatrice che sovvertì il panorama ingessato della musica italiana e che, 60 anni dopo, sta ancora lì, avendo musicalmente ancora molto da dire <i>Moeba</i> lo dimostra in maniera sorprendentemente efficace.<br />
<br />
E pensare che c'è ancora chi le chiama solo canzonette... <br />
<br />
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<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: -webkit-standard; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
</div>
<br />
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: -webkit-standard; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: x-small;">1) </span><span style="font-size: x-small;"> I frocetti misogini e saputelli che pretendono che Mina abbia fatto un disco nuovo ogni tanto riempiendo il mercato di compilation di suoi brani anni 60 si informino meglio: Mina non ha il controllo dei brani anni '60 e non è responsabile di quelle compilation che costituiscono una discografia parallela e </span><i><span style="font-size: x-small;">ufficiosa</span></i><span style="font-size: x-small;">.</span></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: -webkit-standard; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<span style="font-size: x-small;">2) </span><span style="font-size: x-small;">Quale contenitore mediale migliore del <i>Festival della canzone italiana </i>da lei frequentato anche molto dopo le sue apparizioni come cantante che si limitano al biennio 61-62 ? Dalla sigla di Sanremo 84 con <i>Rose su Rose </i>al <i>Nessun dorma</i> presentata a Sanremo 2009 come lancio pubblicitario del suo album melomane<i> Sulla tua bocca lo dirò</i>). </span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-33353915013576206142017-09-17T11:28:00.000+02:002017-09-17T11:29:50.919+02:00Chef Rubio, o dell'outing (sic!) e del sessoA conferma dei miei timori sugli effetti negativi delle sineddoche usate da Wilsoosh nel video in cui fa coming out arriva Chef Rubio, al secolo Gabriele Rubini, ex rugbista e ora chef del programma <i>Unti bisunti</i>, che con la sensibilità lessicale di un troglodita (confondendo tra <i>coming out</i> e <i>outing</i>) critica Wilwoosh dicendo che non dovrebbe fregare a nessuno di sapere con chi scopiamo.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaxKuAghhpxJFQtaz0lPl_NYe5IVDKR_hnvipnUYsbi8b9jn9OJQglUVoaInfS24g1NvGRfJuxK0jwVNRUkFwjd7xHlcCXTj_ZHpSx7PvVbjSnqS9LxzVqX2O4YhYlKwG6t-UDtb4Bi63V/s1600/chef-rubio-willwoosh.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1091" data-original-width="750" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaxKuAghhpxJFQtaz0lPl_NYe5IVDKR_hnvipnUYsbi8b9jn9OJQglUVoaInfS24g1NvGRfJuxK0jwVNRUkFwjd7xHlcCXTj_ZHpSx7PvVbjSnqS9LxzVqX2O4YhYlKwG6t-UDtb4Bi63V/s400/chef-rubio-willwoosh.jpg" width="272" /></a></div>
A riprova che se dici <i>mi piace il cazzo</i> invece di <i>mi piacciono gli uomini</i> poi le menti sottili che quella di Rubio continuano a pensare al sesso e non certo alle relazioni umane.<br />
Il cazzo invece dell'uomo, appunto.<br />
<br />
<br />
Comunque va ricordato a questo genio del pensiero che le persone etero parlano sempre di con chi fanno sesso, ci hanno addirittura costruito una società sopra, quindi non si capisce perché loro sì e le persone omo no.<br />
<br />
Ecco.<br />
<br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-37866726810960490202017-09-14T18:07:00.001+02:002017-09-14T18:07:21.584+02:00La sineddoche di Wilwoosh, al secolo Guglielmo Scilla, per il suo coming out<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 14px;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWaPdC3FhouMDuq2VSJN1tp2yGglNVnplh5vVDQw6nfC_100i6kEJeVpsWlLdeYTjVmX4CvWXaBydKQWIKkvpz0vT2fc0Is-jLoNZ-znG62m_evDoBGi7I5swKM76H8jC6U9Mei0DdCIQB/s1600/182740831-c2ec13a8-6c33-4c71-88de-927cde84e5e0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="971" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWaPdC3FhouMDuq2VSJN1tp2yGglNVnplh5vVDQw6nfC_100i6kEJeVpsWlLdeYTjVmX4CvWXaBydKQWIKkvpz0vT2fc0Is-jLoNZ-znG62m_evDoBGi7I5swKM76H8jC6U9Mei0DdCIQB/s320/182740831-c2ec13a8-6c33-4c71-88de-927cde84e5e0.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 14px;">La </span><b style="-webkit-text-stroke-color: rgb(34, 34, 34); -webkit-text-stroke-width: initial; color: #222222; font-family: Arial; font-size: 14px;">sineddoche</b><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 14px;"> è quella figura retorica che consiste nel sostituire una parola che indica una cosa o una persona con un'altra parola che con la prima ha una relazione di quantità (la parte per il tutto).</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial"; font-size: 14px;"> </span><br />
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal;">
<span style="font-kerning: none;"><br />
Sono sineddochi le espressioni "essere un asso <i>del pedale"</i> dove <i>pedale</i> sta per bicicletta, </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal;">
<span style="font-kerning: none;">"vivere sotto un<i> tetto</i>" (dove <i>tetto</i> sta per casa), il cappotto di<i> renna </i>dove <i>renna</i> sta per la pelle dell'animale (il tutto per la parte).</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(34, 34, 34); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #222222; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; -webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); color: black;"><br />
Leggo sul <a href="http://www.corriere.it/video-articoli/2017/09/13/guglielmo-scilla-aka-willwoosh-fa-coming-out-maniera-originale/0a579a86-9892-11e7-b032-1edc91712826.shtml?vclk=video3CHP%7Cguglielmo-scilla-aka-willwoosh-fa-coming-out-maniera-originale"><span style="-webkit-font-kerning: none; -webkit-text-stroke-color: rgb(255, 0, 0); color: red;"><i>corsera</i></span></a><i> </i>che l</span><span style="font-kerning: none;">o <i>youtuber</i>, attore e scrittore <b>Guglielmo Scilla,</b> classe 1987, inizialmente conosciuto come <b>Willwoosh</b>, ha fatto <i>coming out.</i> </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(34, 34, 34); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #222222; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; min-height: 16px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(34, 34, 34); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #222222; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal;">
<span style="font-kerning: none;">Naturalmente ben venga la dichiarazione della propria omosessualità da parte di un personaggio pubblico.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(34, 34, 34); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #222222; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal;">
<span style="font-kerning: none;">La visibilità permette di esternare i sentimenti e gli orientamenti sessuali delle persone senza che vengano percepiti come <i>ostentazione.</i></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(34, 34, 34); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #222222; font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: normal; min-height: 16px;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="background-color: white; line-height: normal;">
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<span style="font-kerning: none;">Wilwoosh ha fatto coming out <a href="https://www.youtube.com/watch?v=lO5eGyTnaAc"><span style="-webkit-font-kerning: none; -webkit-text-stroke-color: rgb(204, 0, 0); color: #cc0000;">tramite un video</span></a></span><span style="-webkit-font-kerning: none; -webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); color: black;"> </span><span style="font-kerning: none;">sul suo canale youtube, dopo un anno che non postava più nulla. </span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<span style="font-kerning: none;"><br /></span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<span style="font-kerning: none;">Nel video Scilla, tra le dieci cose che gli piacciono, elenca tra le ciliegie, il sushi e i libri anche <i>il cazzo</i>. </span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<span style="font-kerning: none;"><br /></span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<span style="font-kerning: none;">Una sineddoche <i>elegante</i> per dire gli uomini. </span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<span style="font-kerning: none;"><br /></span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<span style="font-kerning: none;">Non contento, nell'elencare le 10 cose che <b>non</b> gli piacciono, subito dopo i formaggi stagionati ci mette <i>la figa</i>.</span></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
Queste sineddochi sminuiscono le persone prima ancora dell'orientamento sessuale. </div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
Ridurre gli uomini e le donne ai propri organi genitali gli orientamenti sessuali a una faccenda di anatomia e sesso con buona pace di chi, compreso il sottoscritto, da anni cerca di fare capire che l'orientamento sessuale va ben al di là della questione di <i>con chi</i> facciamo sesso, ma riguarda anche le relazioni, i sentimenti, l'affettività.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
Una sineddoche fallocentrica e patriarcale da rispedire al mittente, anche se fatta con superficialità e buona fede, perché alimenta un modo distorto e sessista di percepire le omosessualità confermando tutta una serie di impliciti che non corrispondono a verità. </div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: 14px;">
<br /></div>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;">Io sono gay perché mi piace una persona dello stesso mio sesso non perché <i>non mi piace la figa</i>. </span></span><br />
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;">Io sono gay perché mi piace <b>tutta la persona attaccata a quel cazzo</b> col quale maschilisticamente si è scelto di sussumere un uomo.</span></span><br />
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;">Io sono omosessuale perché mi innamoro di persone del mio stesso sesso con le quali imbastisco relazioni, storie, famiglia.</span></span><br />
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;">I rapporti sessuali pertengono di più alla sfera del comportamento sessuale che a quella dell'orientamento sessuale.</span></span><br />
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;">Anche perché se dovessimo annoverare tra le perone omosessuali tutte quelle che fanno sesso con persone dello stesso sesso di persone etero ce ne sarebbero ben poche.</span></span><br />
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;">Chi parla male pensa male.</span></span><br />
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;">Però possibile che a nessuno abbia dato fastidio questa doppia sineddoche <i>geniale</i>? </span></span><br />
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="color: #222222; font-family: arial;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<br /></div>
Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-65650042147812807792017-01-07T12:44:00.001+01:002017-01-10T09:20:42.770+01:00Il sesso, al cesso, non è mai neutro<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifU0ONcSaKDiM3e2blEZ9v87dPYYWcpm4IChKOMQ2gTH5YljfPSgkfvC2cW-Wlall7TEolCtjXr2nuUS2v48-OElidit6dNgrIGSuvjN_apztRABkJANnB1Qz3E59BMlNg1csvvVt9uuQ0/s1600/11197e069c1796cb7c59093dc9eb91b5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifU0ONcSaKDiM3e2blEZ9v87dPYYWcpm4IChKOMQ2gTH5YljfPSgkfvC2cW-Wlall7TEolCtjXr2nuUS2v48-OElidit6dNgrIGSuvjN_apztRABkJANnB1Qz3E59BMlNg1csvvVt9uuQ0/s320/11197e069c1796cb7c59093dc9eb91b5.jpg" width="224" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Taxi Zum Klo</b> (Germania dell'Ovest, 1980) di Frank Ripploh, <br />
nel quale un ragazzo gay maestro di scuola, <br />
rivendica le scopate ai cessi anche <br />
se è in una relazione akkettiva </td></tr>
</tbody></table>
Una volta la comunità gbtqi parlava di gabinetti pubblici perchè questi erano (e sono) posti di <i>battuage</i>, posti dove si rimorchia, dove si scopa.<br />
Un fenomeno che riguarda esclusivamente i maschi (per questo ho eslcuso la l dall'acronimo, non mi risulta che le lesbiche usino i bagni per cercare qualcuna con cui fare sesso, se sbaglio ditemelo).<br />
<br />
Un fenomeno diffuso, conosciuto (ne parla anche il cinema, ricordo un bellissimo cortometraggio di Roman Polansky) del quale si è parlato anche sui giornali, uno dei casi più recenti è quello di George Michael arrestato per atti osceni mentre palpava il cazzo di un avventore del bagno pubblico, rivelatosi poi un agente di polizia in borghese (che stava lì apposta col cazzo di fuori per arrestare chi avesse provato a prenderglielo in mano.... perverso no?)<br />
<br />
Sarà che per noi maschietti è anatomicamente più facile fare pipì, rimanendo in piedi te lo tiri fuori e la fai dove vuoi, in qualunque angolo. E <i>poi da cosa nasce cosa...</i>Una femmina invece non potendo direzionare il getto di urina, almeno con la stessa facilità di noi maschietti, deve accovacciarsi se non vuole sporcarsi infracoscio e <i>patata</i> (per chi è poco avvezzo con l'anatomia femminle il meato uretrale sta sopra l'orifizio vaginale) e pisciarsi sui piedi.<br />
<br />
Con questa considerazione naturalmente non voglio stilare alcuna norma comportamentale. <br />
Anche noi maschietti possiamo fare pipì seduti sulla tazza invece che in piedi (io per esempio lo faccio sempre trovandolo più pratico, niente tavoletta da pulire, <i>dopo</i>). Ma certo se posso evitare di sedermi in un bagno pubblico lo preferisco.<br />
<br />
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<br />
Personalmente ho sempre trovato i bagni dei maschi un po' spaventevoli per quell'esibizionismo degli urinatoi, uno accanto all'altro, io che in presenza di un'altra persona non riesco a pisciare nemmeno se mi minacciano col bazooka (adesso con l'età la cosa è meno rigida... ehm...), e ho sempre preferito i bagni individuali, sempre che fossero disponibili e in condizioni igieniche decenti. <br />
<br />
Sempre personalmente non ho mai rimorchiato al cesso. Non ci ho proprio mai pensato. Sarò all'antica ma per me il cesso è il cesso. Nemmeno mi giro a gardare il membro del vicino, cosa che molti maschi fanno e non solo con intenzioni <i>gaie</i>. <br />
Il confronto, la curiosità del cazzo del <i>maschio simile tuo </i>è comportamento legittimo anche nell'orizonte patriarcale. Anzi, il confronto è la quintessenza del cameratismo virile (per questo molti maschi cadono dale nuvole quando scoprono che dietro il confronto di qualche maschio c'è una intenzione ...<i>più concreta</i>).<br />
<br />
Questo non vuol dire che secondo me nei bagni non si può fare sesso o rimorchiare, se non lo faccio io gli altri possono farlo come e quanto gli pare, ci mancherebbe! Parlavo di me...<br />
<br />
Adesso invece la comunità lgbtqui parla dei bagni per motivi che poco hanno a che fare con
l'anatomia dei corpi maschili e femminili e col sesso e molto con l'identità di genere, facendo confusione assai, e sovrapponendo piani
diversi, anatomici, politici e sociali, deragliando (ragliando?) in un discorso contraddittorio e imbarazzante.<br />
<br />
<br />
Capita che da più parti si sia inziato a parlare di <i>bagni unisex</i>.<br />
<br />
Di bagni, cioè, non più separati per sesso ma frequentabili da maschi e femmine.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjws63KgTqHRmFephNOjd_8vUuq2w4ykfEcj7_IZX_OM96S1xILK9Wi3B-0IfkW66OhWMpXMf9ESegdx8IlRevAhrk9L12Q6xbEZVbcs7ficAm3FFtqA4Q1RLoryz69jhEvoa9qtwb5zllO/s1600/restroom.png" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjws63KgTqHRmFephNOjd_8vUuq2w4ykfEcj7_IZX_OM96S1xILK9Wi3B-0IfkW66OhWMpXMf9ESegdx8IlRevAhrk9L12Q6xbEZVbcs7ficAm3FFtqA4Q1RLoryz69jhEvoa9qtwb5zllO/s400/restroom.png" width="303" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una vignetta che illustra alcuni stereotipi sessuati <br />
sui bagni pubblici (ma niente sesso...)</td></tr>
</tbody></table>
Questa assenza di distinzione, già prevista anche nei film di fantascienza (<i>Starship Troopers, </i>Usa, 1997, di Paul Verhoeven) sembra la normale evoluzione di una società sempre meno sessuofoba che non si imbarazza delle funzioni corporali<i>. </i>Mi chiedo solo se in questi bagni unisex gli urinatoi verrebbero ancora contemplati o no. <br />
L'osservazione che <i>a una donna magari non interessa vedere un uomo pisciare </i>è sessista perchè lo stesso vale anche per i maschi. Per me vale. E sono gay. <br />
Abituati a una società meno sessista vedere un uomo che piscia dovrebbe diventare cosa spontanea per le donne come lo è già per gli uomini adesso. E viceversa.<br />
Certo magari qualche complicazione ci sarebbe per quei maschietti che nei bagni ci vanno per scopare con altri maschietti. <br />
Però se due maschi si palpano indifferenti degli sguardi altrui perchè non possono ignorare anche la presenza femminile?<br />
Di nuovo se un maschio (etero) ignora i due maschi che si palpano perchè non può farlo una femmina?<br />
<br />
Perchè nella società patriarcale un uomo non mostra il cazzo a una donna <i>per caso</i>. La mostrazione del membro ha sempre un sottotesto inequivocabile che arriva alla molestia anche nel nostro codice penale.<br />
Tantomeno una donna che mostra la fica a un uomo. Nel patriarcato sarà sempre visto come <i>un invito </i>(anche da certi maschi gay che di fronte alla mostrazione <i>si sentono subito chiamati in causa</i>...).<br />
<br />
Sarebbe bella una società dove uomini e donne possono mostrarsi gli organi sessuali reciprocamente senza automatismi di valore, disvalore, violenza. <br />
Ma, sarà utile ribadirlo, nella società di oggi se un uomo mostra il cazzo a una donna senza che lei glielo ha chiesto <b>è</b> <b>sempre una forma di violenza</b>.<br />
<br />
Però a ben vedere i bagni di cui si parla non sono dei bagni <i>unisex </i>bensì bagni <i>genderneutral </i>che è tutta un'altra cosa.<br />
<br />
Se nei bagni unisex è chiaro che possono andare sia maschi che femmnie nei bagni genderneutral il <i>sesso è cancellato</i>.<br />
<br />
Sono bagni nè <i>per </i>maschi nè <i>per </i>femmine ma per tutte le persone non importa quale sia il loro genere.<br />
Adesso, noi pisciamo con il sesso e non con il genere.<br />
Allora com'è che il genere improvvisamente entra nei cessi?<br />
Ci entra per via delle persone transgeder che magari vorrebbero entrare nel bagno del sesso <b>del loro genere di elezione </b>ma questo viene loro impedito.<br />
<br />
E' successo anche in Italia, nel 2006, quando Elisabetta Gardini, allora deputata di Forza Italia <a href="http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/politica/gardini-luxuria/gardini-luxuria/gardini-luxuria.html" target="_blank">si lamentò perchè Vladimir Luxuria</a>, deputata di Rifondazione Comunista, <i>portatrice di pene</i>, usava il bagno delle donne.<br />
Per inciso nel bagno delle donne gli orinatoi non ci sono quindi in nessun caso Gardini avrebbe potuto vedere Vladimir mentre fa pipì.<br />
<br />
<br />
<br />
Un bagno unisex consentirebbe a chiunque di entrare nel bagno di chiunque visto che si tratta sempre e solo dello stesso bagno.<br />
<br />
Il problema però non è solo degli altri avventori o delle altre avventrici dei bagni ma anche delle persone interessate che possono avere dei mal di pancia (metaforici) ad andare in un bagno <i>sessuato </i>perchè magari non si <i>sentono nè uomini nè donne.</i><br />
<br />
Non si tratta allora di tutelare il diritto di chi vuole andare in un bagno <i>per maschi </i>o <i>per femmine </i>anche <i>non avendone il titolo</i> ma di riconosscere anche sulla porta del cesso quello che il cesso non può dirimere. <br />
<br />
Se ci stiamo sperticando da trent'anni nel dire che sesso e genere non sono legati non si capisce perchè al cesso <i>il genere non conforme al sesso </i>debba essere tradotto come <i>terzo sesso</i>.<br />
<br />
Per avere un bagno <i>inclusivo </i>basterebbe cancellare la separazione, l'eslcusione (o maschi / o femmine) e mettere l'inclusione (e maschi e femmine).<br />
<br />
Usiamo tutti e tutte lo stesso bagno, portatori e portatrici di cazzo e portatrici e portatori di fica qualunque sia il nostro genere.<br />
<br />
Ma a tutta una serie di persone, gender fluid, agender, bigender, gender variant, non basta vedere il simbolo di <i>maschio E femmina </i>sulla porta del cesso<i>.</i> <br />
Voglio anche un terzo simobolo nel quale sentirsi rappresentat*.<br />
<br />
Qual è questo terzo simbolo? <br />
<i>Mezzo </i>maschio e <i>mezzo </i>femmina.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw5vilxsEdgX71Pcp-ih0XCzkdtVbDjZHeocQlKKvI6WDUJ0vfgQxmYSdarjbWuRzF08OMpmLryeDqbkThKPkbQuWUxbf4Wo-Bld2tyLpIP-6HWFLObheqOuf6lzEHmJs_y8Pxo2hWnUS0/s1600/wichever.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw5vilxsEdgX71Pcp-ih0XCzkdtVbDjZHeocQlKKvI6WDUJ0vfgQxmYSdarjbWuRzF08OMpmLryeDqbkThKPkbQuWUxbf4Wo-Bld2tyLpIP-6HWFLObheqOuf6lzEHmJs_y8Pxo2hWnUS0/s400/wichever.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Un simbolo che <b>da solo </b>può anche avere un senso (indica comprensione) ma che <b>messo insieme ai simboli maschile e femminile </b>crea <i>un terzo sesso innecessario </i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcSfu-iwSrTegXYHpZkYw2UIAi6NV3tCWOIvfZd9MMS_YRd1ZrMX4sHGZQCUon6b7twvcP-dl65OgjzVAAN-Yo0WKcrTQRk4y3AjcWTJJhG6CTaO7IlCz2z_t2TyvfFqeXwxnVo6LsvNim/s1600/gender-neutral-restroom-sign-se-5784_mu-sintra-bl-wh.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcSfu-iwSrTegXYHpZkYw2UIAi6NV3tCWOIvfZd9MMS_YRd1ZrMX4sHGZQCUon6b7twvcP-dl65OgjzVAAN-Yo0WKcrTQRk4y3AjcWTJJhG6CTaO7IlCz2z_t2TyvfFqeXwxnVo6LsvNim/s320/gender-neutral-restroom-sign-se-5784_mu-sintra-bl-wh.png" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
perchè <b>al bagno dovrebbe importare il sesso </b>e non il genere.<br />
E perchè quel simbolo crea una <i>differenza </i>discriminatoria.<br />
<br />
Le persone transgeder non vogliono essere viste con uno sguardo indifferente ma vogliono <b>essere riconosciute nella loro unica inequivocabile differenza </b>(che però la si definisce sempre con i simboli di maschio e femmina che si pretende di trascendere) discriminando se stess* ma evidentemente anche le persone che <i>si accontentano</i> di essere <i>solamente </i>maschi o femmine.<br />
<br />
Altro che inclusione!<br />
<i>Un cesso tutto per sè</i>, come la stanza di Virginia Woolf. <br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-55094713301676197062016-11-28T15:14:00.000+01:002016-11-29T10:59:30.582+01:00La mia esperienza a uno dei tavoli di discussione per il piano antiviolenza femminista di "Non una di meno". <div class="p1" style="text-align: left;">
<span class="s1">Ieri ho partecipato a uno degli otto tavoli di discussione per il <b>piano </b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="s1"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6IYINyRdOc9CDVApw8YkeRz_97fTC6zD_abUJO-hJAb05qykneGTj39DGj6h7xfibV7cAuYEFBgsVkUGzbI2TLKxjL8QJvz59vf6yBkBN6vDH44fMYxvBls7IC2cE9zU_CcQWXXAS5gbc/s1600/fem+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6IYINyRdOc9CDVApw8YkeRz_97fTC6zD_abUJO-hJAb05qykneGTj39DGj6h7xfibV7cAuYEFBgsVkUGzbI2TLKxjL8QJvz59vf6yBkBN6vDH44fMYxvBls7IC2cE9zU_CcQWXXAS5gbc/s1600/fem+1.jpg" /></a></b></span></div>
<span class="s1"><b>antiviolenza femminista </b>organizzati da <a href="https://nonunadimeno.wordpress.com/" target="_blank">Non una di meno</a> il giorno dopo la <b>manifestazione fiume </b>contro la violenza <i>contro </i>le donne (e non <i>sulle</i> per far capire che la violenza è sempre <i>contro </i>le persone su cui la si fa).</span></div>
<div class="p1" style="text-align: left;">
<br /></div>
Una <span class="text_exposed_show">assemblea nazionale, dopo quella dell'8 ottobre, articolata per tavoli tematici, alla conclusione dei quali si sono presentati in plenaria i temi emersi dai tavoli per decidere su come dare continuità e respiro al percorso
di elaborazione, di confronto e proposta per il <i>piano</i>.</span><br />
<br />
<span class="text_exposed_show">Tra gli 8 tavoli, tutti interessanti, ho scelto quello più affine al mio lavoro di formatore, dal titolo </span><br />
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<br />
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b>Educazione alle
differenze, all’affettività e alla sessualità: la formazione come strumento di
prevenzione e di contrasto alla violenza di genere </b>(per leggere le linee tematiche del tavolo, così come l'argomento degli altri sette tavoli, cliccate <a href="https://nonunadimeno.wordpress.com/portfolio/27nov/" target="_blank">qui</a>).</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Credo che il nostro fosse il tavolo più nutrito visto che ci è stata data l'aula magna della facoltà di Psicologia a Via dei Marsi, che comunque era piena a metà.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Al primo colpo d'occhio colpiva la<b> </b><span style="color: orange;"><b>bassissima percentuale di uomini</b> </span>che non superava il 3% delle persone convenute. <br />Un dato che nessuna durante la mattinata ha voluto notare o rimarcare, sicuramente perché l'organizzazione è femminista e si rivolge a donne abituate a stare tra donne, che non hanno motivi di <i>cercare la presenza maschile</i>, ma molte altre sono le ragioni politiche, sociali, antropologiche e di movimento di questa agghiacciante asimmetria.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">C'è intanto il problema generale che nelle nostre scuole </span><span class="s1">il <b>79%</b> del corpo docente è donna. <br />Una percentuale che sale fino a quasi il <b>100%</b> nelle <b>scuole dell’infanzia</b>, è al<b> 95%</b> nella scuola primaria e all’<b>85%</b>
in quella secondaria di primo grado. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Nella scuola secondaria di secondo grado le docenti costituiscono il<b> 59%</b> del totale ma le percentuali variano in base al tipo di Istituto, nei </span><span class="s1"><span class="s1"><b>licei pedagogici</b></span> si sale all’<b>85%</b>. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Questi dati, relativi all'a.s. 2013-2014, sono estrapolati dall'indagine <a href="http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/talis" target="_blank">TALIS</a> del Miur. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Evidentemente l'insegnamento viene percepito come una <i>funzione di cura </i>e dunque annoverato tra quelle caratteristiche <i>prettamente femminine.</i></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Questo però non vuol dire affatto che l'istruzione sia in mano alle donne. <br />Man mano che saliamo di grado e andiamo all'università vediamo come la presenza femminile nella docenza diminuisce. <b>Al <i>vertice della piramide </i>ci sono sempre i maschi. </b></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><i><br /></i> </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">In un articolo del <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/26/scuola-servono-piu-prof-uomini-e-nelle-universita-ci-sono-poche-donne-docenti/1130936/" target="_blank">Fatto Quotidiano</a> del 2014 </span><b>Barbara Mapelli</b>, docente di pedagogia delle differenze all’<b>Università Bicocca di Milano</b> commenta così questi dati:</div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
</div>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<div class="p1" style="text-align: justify;">
“La conseguenza della femminilizzazione (...) è che vengono
meno figure maschili autorevoli di riferimento che sarebbero importanti
per i <b>bambini</b> e per i <b>ragazzi</b> che in genere hanno come unico parametro il <b>padre</b>,
spesso assente. Inoltre molti di loro vivono la scuola come un luogo di
donne, dalle quali mantengono un certo distacco e diffidenza. Questo
crea un allontanamento verso la cultura in generale che viene
identificata come femminile. Il fenomeno ha conseguenze disastrose: gli
uomini leggono meno, vanno meno a <b>teatro</b> e al <b>cinema</b>, rendono meno a scuola in termini di <b>voti</b> e si laureano meno delle donne”</div>
</blockquote>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Un commento discutibile che però riconosce il portato di un problema culturale (e sociale) che in un consesso come quello di ieri, di donne che vogliono stilare un programma femminista di lotta alla violenza contro le donne in ambito scolastico e formativo, non è stato nemmeno preso in considerazione.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Il fatto che rispetto il campione nazionale (79%) le donne ieri fossero il 97 % delle persone presenti richiede qualche ulteriore domanda: <i>come mai questo ulteriore abbassamento?</i> <br />Non dico bisognasse rispondere durante il tavolo, ché l'argomento era un altro, ma almeno porsi la domanda e riconoscere il problema del dato statistico emerso sarebbe stato d'uopo. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Gli uomini non partecipano perché non sentono il problema della violenza contro le donne un problema <i>loro</i>? Oppure a fare educazione alle differenze sono solamente le docenti e le formatrici ? </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Sono solamente le prime domande che mi vengono in mente. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><i></i></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Ieri invece nessuno degli interventi ha nemmeno sfiorato l'argomento... </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Gli interventi... </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">L'organizzazione del tavolo ha pensato di dare parola a chi lo voleva chiedendo di intervenire sui contenuti e le priorità rispetto l'argomento del tavolo, suggerendo una griglia di 4 domande: </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYaXIp_3jjzDbAUT1fN5UfaHZqIFDvYctnmGg0JyEPgqxwtn5aT3moEkXUP8zy3xYkJWegS7rPQe9I2m8fNBn3T2QZUItGL3hWcumlVycRtYBfXOl9Jog4qURxYAeL8a11urwiFxBU68Po/s1600/anifesta_a_roma_con_le_femministe_italiane___0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYaXIp_3jjzDbAUT1fN5UfaHZqIFDvYctnmGg0JyEPgqxwtn5aT3moEkXUP8zy3xYkJWegS7rPQe9I2m8fNBn3T2QZUItGL3hWcumlVycRtYBfXOl9Jog4qURxYAeL8a11urwiFxBU68Po/s320/anifesta_a_roma_con_le_femministe_italiane___0.jpg" width="320" /></a></div>
<span class="s1"><br /><b>Cosa? </b></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Cos'è l'educazione di genere? Cosa non è? </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b>Per chi? A chi si rivolge?</b><br /><b><br />Chi deve attuarla?</b></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">il Miur? <br />le ASl?</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">I centri antiviolenza?</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Le associazioni?<br /><br /><b>Cosa c'è? Quale il quadro di riferimento legislativo?</b></span></div>
<span class="s1"></span><br />
<span class="s1"></span>
<br />
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Gli interventi non si sono attenuti alla griglia che raramente è stata presa in considerazione almeno come riferimento diretto, poi, naturalmente, quanto detto negli interventi poteva essere riportato alla griglia ma non tanto perché gli interventi vi <i>interagivano </i> ma semmai perché era sempre possibile ricondursi ad essa.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Il tempo concesso a ogni intervento - due minuti - non ha permesso di approfondire nessuno degli argomenti trattati così il report che ha dovuto sintetizzare gli oltre 50 interventi ha giocoforza dovuto appiattire ancora di più quel che ogni persona aveva già dovuto appiattire di suo nei due minuti concessi.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Credo che il tavolo di ieri - così condotto - non sia servito a nulla (per tacere dei 45 minuti di ritardo rispetto i tempi previsti...).</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Sarebbe stato meglio preparare prima le persone che vi si erano iscritte proponendo in mailing list le domande di griglia e invitando tutte, e tutti, a scrivere una propria proposta articolata, e una volta compilato un regesto o una sintesi delle proposte fatte, individuare gli argomenti più caldi e discutere specificamente su quelli nel tavolo di ieri. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">L'impressione che ho avuto sentendo gli interventi (di caratura diversissima, a cominciare dal mio nel quale mi sono limitato a lanciare l'allarme per l'incidenza delle Ist sulla popolazione giovanile) è che ognuna, sono stato l'unico uomo a intervenire, abbia più sentito ed espresso l'esigenza di dire la sua che piuttosto quella di contribuire davvero ai contenuti del tavolo.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Ad essere maliziose sembrerebbe proprio che la prima esigenza delle donne intervenute sia quella di parlare, segno evidente che la società non dà loro questa possibilità. <br />Parlare spesso pacatamente, ma qualche volta urlando, in alcuni casi solo perché infervorate, in altri invece come forma convinta di comunicazione, troppo <i>ormonale </i>per i gusti di chi scrive. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">In ogni caso non basta esprimerne quello che si pensa per fare di un intervento un intervento politico.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Nessuna ha pensato a confrontarsi con un pensiero generale ma ha preferito un'autoreferenzialità un po' sterile e fine a se stessa. <i>Performativa</i>. Un po' come quando ci indigniamo su facebook cliccando la faccina arrabbiata. A che serve? Cui prodest?</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht9vJEnVVjAQB7PC4wY-LaOsb_Pu6CCj6U0svQmrZa95qBfQHdY7u71CRLn3LNjW4rP9evgOio8Tt9sKigMFeAo6gwO2S0t5wEizPIhgGkv67RGKcF42NMaUBm7mtoYD-jXCxRAf39DC5g/s1600/54eee775d14d8cadecadd0144d9437aa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht9vJEnVVjAQB7PC4wY-LaOsb_Pu6CCj6U0svQmrZa95qBfQHdY7u71CRLn3LNjW4rP9evgOio8Tt9sKigMFeAo6gwO2S0t5wEizPIhgGkv67RGKcF42NMaUBm7mtoYD-jXCxRAf39DC5g/s320/54eee775d14d8cadecadd0144d9437aa.jpg" width="320" /></a></div>
<span class="s1">Non vorrei essere frainteso. I contenuti ci sono stati ma sono indicazioni così di massima da costituire <b>un abc per principianti</b> che in un consesso come quello di ieri dovrebbe essere dato per garantito (granted...). Invece così non è.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Evidentemente è ancora necessario spiegare <b>cosa è l'educazione </b>alle differenze di genere. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Gli interventi migliori sono emersi da docenti anziane, dove l'aggettivo si riferisce non tanto all'età anagrafica ma alla preparazione politica, quelle donne che il femminismo lo hanno fatto davvero perché le giovani donne presenti al tavolo il femminismo lo cercavano di dire in base a ragionamenti iperbolici al limite dell'offesa, come quella donna che negava l'esistenza dell'omofobia, parlando di <i>riflesso psicologico </i>(?) mentre per lei si tratta di eteronormatività, come una cosa escludesse l'altra.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Di seguito alcune delle cose dette, scelte con un personalissimo e sindacabilissimo criterio soggettivo basato su quello che ha colpito me che non vuol dire necessariamente sia quello più importante che è stato detto, anzi.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">1) L'educazione alle differenze di genere non è una disciplina a sé (con buona pace della rappresentante della <i>rete delle conoscenze</i> che ha chiesto, urlandolo, un'ora di educazione sessuale). Non è una materia di insegnamento. E' un punto di vista, un bagaglio di saperi curricolari che attraversa e informa di sé ogni disciplina insegnata a scuola, dalla matematica alle scienze, all'italiano.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Molte hanno suggerito di riformulare curricola e programmi o di riformulare i libri di testo che devono essere riscritti, non contenere delle <i>appendici </i>sui temi femminili o di genere o di identità sessuale. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">2) Il linguaggio. </span><br />
<span class="s1">Intanto <i><b>non sessista </b></i>mentre alcune (comunque troppe) delle donne presenti usavano con troppa disinvoltura un <b>maschile inclusivo </b>che ha dato da fare a molte delle astanti senza che la presidenza si preoccupasse di almeno notare il problema (eppure siamo in un consesso femminista...).<br /><br />Il linguaggio comune richiamato da molte non per uniformarci a un pensiero unico ma per capire di cosa parliamo quando diciamo <i>educazione affettiva </i>o alla sessualità.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Alcuni interventi interessanti sull'idea di pedagogia nella disposizione delle aule per esempio, che però diluisce troppo il portato femminista e contro la violenza contro le donne in un discorso troppo vasto e dunque politicamente inincisivo (si dirà?).</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">3) Il problema della violenza sulle donne migranti, sulle persone migranti di seconda generazione, sulla necessità di intermediazione culturale, o, dal lato più scolastico, sulla vita di strada dei e delle minori senza accompagno che, invece di andare a scuola, stanno nei centri di accoglienza e dunque <i>per strada.</i></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"> 4) Quale femminismo?</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Quello dell'uguaglianza o quello della differenza?</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Le pratiche non violente son davvero legate alle donne non per un loro percorso di liberazione ma per una <i>essenzialità femminina </i>che le distingue dai maschi guerrafondai come ha detto qualcuna molto disinvoltamente? </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Ci sono stati alcuni interventi che valorizzano quella capacità di accoglienza e accudimento che vengono ancora letti come femminili e che io, fossi una donna, rispedirei al mittente. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br />Almeno personalmente credo che l'accoglienza femminile sia il risultato di una organizzazione sociale ed economica del lavoro e non derivi da una specificità femminile.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Che le donne ancora oggi adibiscano a queste funzioni è un dato di fatto ma la funzione sociale è tutto da dimostrare che derivi da una <i>predisposizione naturale</i>.<br /><br />Da questo punto di vista sembra molto interessante l'idea di praticare per il prossimo 8 marzo uno <b>sciopero delle donne</b>. Cioè uno sciopero dalle funzioni sociali cui ancora oggi le donne, qualunque posizione sociale o lavorativa abbiano raggiunto, sono chiamate e indirizzate. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">E qui torniamo alla scarsissima presenza maschile ai tavoli...</span><br />
<br />
<span class="s1">5) La formazione delle persone adulte. Una formazione autogestita, permanente, dal basso. Questo vuol dire rivalutare i collegi docenti svuotati di ogni funzione decisionale, vuol dire sensibilizzare la docenza a una formazione consapevole ma anche aprire le scuole alle associazioni, magari costituite in una rete, per garantire la scientificità degli interventi e non permettere a chiunque di dire la qualsiasi. </span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Non sono rimasto alla plenaria, a dire il vero ho abbandonato il tavolo subito dopo la lettura del report, anche perché le persone iscritte a parlare dopo la lettura del report invece di riferirsi al report magari aggiungendo quel che non c'era (moltissime cose) hanno continuato a dire IO IO IO.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Sono rimasto deluso dall'organizzazione e dall'umanità, dalla donnità, delle donne presenti che, tranne qualche notevole eccezione, mi sono tutte sembrate chiuse in un individualismo che purtroppo sminuisce le rivendicazioni di auto emancipazione a un revanchismo borghese e solipsistico che nasconde una totale mancanza di vita in comune, di vita insieme, tra donne, come succedeva negli anni 70...<br /><br />Credo che sono questi gli argomenti sui quali le donne e non solo di <i>non una di meno </i>debbano interrogarsi se questo movimento vuole davvero costituirsi come soggetto politico e non come l'ennesima <i>organizzazione di rappresentanza </i>che sostiene solamente se stessa in un suicidio politico talmente evidente del quale - a quanto pare - nessuna se ne accorge.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
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Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-76396200606763055212016-09-26T08:09:00.002+02:002016-09-26T08:09:29.550+02:00Non diventiamo civili a colpi di legge: perchè non serve una legge contro l'omofobia nel caso di aggressione paterna ai danni della figlia lesbica nella gaystreet di Roma <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHxNRNbtHvCAQdhEk4DP_CeK6JXIJn3CW7R4ulXuUWFbN7XqBGpZbJqFuoDGxcRMB69lskugMzMjEwTUsPDKX04OBtfPDrkQKaQuqX3uX1FL1UAxPV_u2EfzkcZO_MEJ8l9VlCIP7cmhYa/s1600/FireShot+Screen+Capture+%2523169+-+%2527coming+out+locale+roma+-+Cerca+con+Google%2527+-+www_google_it_maps_uv_hl%253Dit%2526pb%253D%25211s0x132f61b771ac6519%25253A0xee17ad41cf26f403%25212m10%25212m2%25211i80%25212i80%25213m1%25212i20%252116m4%25211b1%25212m2%25211m1%25211e1%25213m1%25217e115%25214s%25252F%25252F.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHxNRNbtHvCAQdhEk4DP_CeK6JXIJn3CW7R4ulXuUWFbN7XqBGpZbJqFuoDGxcRMB69lskugMzMjEwTUsPDKX04OBtfPDrkQKaQuqX3uX1FL1UAxPV_u2EfzkcZO_MEJ8l9VlCIP7cmhYa/s400/FireShot+Screen+Capture+%2523169+-+%2527coming+out+locale+roma+-+Cerca+con+Google%2527+-+www_google_it_maps_uv_hl%253Dit%2526pb%253D%25211s0x132f61b771ac6519%25253A0xee17ad41cf26f403%25212m10%25212m2%25211i80%25212i80%25213m1%25212i20%252116m4%25211b1%25212m2%25211m1%25211e1%25213m1%25217e115%25214s%25252F%25252F.png" width="400" /></a></div>
Avrete letto i fatti, così come ci sono stati raccontati con <i>colore </i>di cronaca (terribile e omofoba) dalla stampa ma anche dal <i>movimento</i>.<br /><br />I geniutori (padre e madre) e una zia di una ragazza 21enne hacco compiuto un <i>raid </i>nella gay street romana, individuando la fidanzata della figlia\nipote che hanno schiaffeggiata. <br />Poi il padre ha dato un pugno (o forse più di uno) alla figlia (colta da un attacco di panico) e ha messo a soqquadro il <i>Coming Out </i>lanciando tavoli e sedie.<br />
Quando sono giunti i carabinieri che hanno identificato padre madre e zia la ragazza non ha sporto denuncia.<br />
<br />
Prima ancora di analizare la dinamica dei fatti (e sì che di domande da fare ce ne sono) tutti e tutte hanno chiesto, urlando indignati e indgnate, la promulgazione dela legge contro l'omofobia senza pensare, così, di getto.<br />
<br />
Adesso la legge contro l'omofobia così come era pensata originariamente, prima che Scalfarotto (ogni aggettivo è inutile, basta il cognome) la svuotasse di qualunque significato, applica delle aggravanti di pena per altri reati. <br /><br />Non è un reato di per sè nel senso stretto del termine come il furto o l'omicidio che sono atti concreti e identificabili. <br />E' una aggravante: quando tra i motivi che hanno portato qualcuno o qualcuna a commettere un reato c'è l'omofobia. <br /><br />
Per rimanere nei due esempi se io rubo o uccido perchè la vittima è omosessuale la legge contro l'omofobia aggiunge un'aggravante alla pena già prevista dal codice penale.<br />
<br />
Dunque a ben vedere la legge contro l'omofobia <b>costituisce una vendetta</b>.<br />Un aumento di pena tutt'altro che edeucativo, certo non un deterrente, ma una vigliacca e inutile aggravio di pena.<br />
Ecco riemergere l'anima frocaiola del popolo italaino fascista da sempre e per sempre.<br />
<br />
<br />
Sia ben chiaro.<br />
Non stiamo dicendo che di questa legge non ci sia bisogno o che non sia giusta. <br />Perchè la legge vieta anche la diffusione di idee parole e atti di odio contro le persone omosessuali. <br />
<br />
Ma le forze in gioco in questa specifrica vicenda, dolorosa per la società italiana e romana, sono di ben altra portata.<br />
<br />
Torniamo ai fatti.<br />
La prima domanda che mi viene in mente è, fra tutti i froci e le lesbiche presenti nel locale e alla <i>gay street </i>come mai nessuno e nessuna han pensato di immobilizzare il padre, la madre e la zia? <br />Come mai nessuno e nessuna han pensato almeno di separe padre e figlia?<br />
Come mai il rapporto numerico, sicuramente a favore degli e delle astanti, e non delle due aggreditrici e dell'aggressore, non è stato usato a vantaggio dell'aggredita?<br />
<br />
Perchè nei resoconti non si è spiegato come mai l'aggressione è stata compiuta, a leggere le ricostruzioni, nell'indifferenza generale?<br />
<br />
Io non sono un eroe ma l'unione fa la forza e se ci sono latre persone con me ci provo a fermare un uomo che picchia una ragazza a rischio di essere picchiato anche io come gli altri.<br />
<br />
Quale legge sull'omofobia piuò istillare un senso di solidarietà che non trova altro modo di esprimersi che nel mantra "legge sull'omofobia"? <br />A quando una legge contro l'omossione di soccorso? Ah no aspetta, quella c'è già...<br />
<br />
Entriamo adesso nel cuore del problema.<br />
La ragazza non ha denunciato padre madre e zia. <br />Ne prendo atto e rispetto la sua scelta. Trovo disumano però che lo Stato lasci a lei l'incombenza della decisionedi <i>sporgere querela</i>.<br />
Se tuo padre o tua madre o una tua familiare ti aggrediscono anche se sei maggiorenne sotto sotto un motivo ci sarà. Se non ti sta bene querelali altrimenti arrangiati.<br />
<br />
Ecco cosa trovo incivile.<br />
La prole minorenne è tutelata al di là della sua volotà. Quella maggiorenne è lsciata a se stessa.<br />
<br />
Così non è solamente il popolo italiano che sta a guardare. Sta a guardare anche lo Stato che sembra dire se hai dei genitori violenti arrangiati.<br />
<br />
E intanto ci si gingilla con una legge contro l'omofobia che non c'azzecca proprio nulla...<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-8946564204664215492016-06-15T19:13:00.001+02:002016-06-15T19:14:14.298+02:00Omar Mateen la sua (presunta) omosessualità e la (il)logica conseguente omofobia interiorizzata.<br />
Lo avrete letto anche voi, a quanto pare, si dice, <b>Omar Mateen</b> l'autore della strage al Pulse, il<i> gay bar </i>di Orlando, <i>era gay</i>.<br />
<br />
Le prove?<br />
<br />
A sentire <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/14/strage-di-orlando-lex-moglie-del-killer-era-gay-testimoni-usava-grindr-e-frequentava-il-locale-dove-ha-ucciso/2827686/" target="_blank">il Fatto quotidiano </a><i>L’uomo aveva più volte frequentato il <b>Pulse</b>, la discoteca gay teatro della strage e faceva uso di app per appuntamenti al buio tra <b>omosessuali</b>.</i><br />
<br />
Quindi cari amici etero e bisex <i> </i>state attenti! Basta la frequentazione in un locale <i>per omosessuali </i>o la frequentazione di una chat per <i>appuntamenti al buio tra omosessuali</i> e siete catalogati come persone gay, ma che dico persone, proprio come gay.<br />
<br />
<br />
Per il <i>Fatto Quotidiano </i>basta entrare in un locale <i>per gay </i>per <i>essere </i>gay.<br />
<br />
Un pettegolezzo dei peggiori corroborato da un <i>si dice </i>discriminatorio e inconsistente<i>:</i><br />
<br />
<i>(...) la sua prima moglie <b>Sitora Yusufiy</b> (...) In un’intervista a una tv brasiliana riportata dal New York Post ha spiegato che <b>Mateen </b>aveva tendenze omosessuali. </i><br />
<br />
<br />
<i><br /></i>
<i>Tendenze omosessuali. </i>Una veloce ricerca su google individua siti omonegativi come i primi a imegare questa definizione che, di per sè, non spiega nulla. <br />
Va bene, si dirà l'ha usata la prima moglie di Mateen. Vero. Ma al (o alla) giornalista sta bene così com'è visto che non sente la necessità di darne ulteriore spiegazione.<br />
<br />
In ogni caso, rimanendo nel puro piano linguistico viene da domandarsi se Mateen fosse gay - cioè prevalentemente coinvolto in relazioni sentimentali e sessuali con altri uomini - o avesse tendenze omosessuali magari aveva solamente un comportamento omosessuale (=faceva sesso con altri uomini).<br />
<br />
Ah, saperlo!<br />
<br />
Nel mondo patriacale in cui si seprime la stampa italiana la sola frequentazione di un locale <i>per gay </i>basta per alimentare il sospetto infgamante che diventa automaticamente certezza.<br />
<br />
<br />
Mateen frequentava locali gay la ex moglie afferma che aveva <i>tendenze omosessuali </i>e<i> <b>dunque è gay.</b></i><br />
<br />
Il gossip nell'articolo continua. <br />
<i></i><br />
<i>Una volta il padre, <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/12/usa-spara-gay-club-orlando-50-morti-53-feriti-killer-ucciso-il-padre-arrabbiato-per-avere-visto-un-bacio-tra-omosessuali-miami/2820723/"><b>Seddique Mateen </b>- afghano e sostenitore dei talebani</a>
– lo ha persino chiamato ‘gay’ davanti a lei. La rivelazione segue
quella di un compagno di scuola di Mateen, il quale sostiene che una
volta gli ha chiesto di uscire.</i><br />
<i><b><br /></b></i>
Qual è la prima parola che viene in mente per inusltare un uomo? Gay.<br />
<br />
Non sappiamo le circostanze o i motivi per cui il padre lo <i>ha chiamato gay </i>ma le nostre speculazioni valgono quelle dell'autore (o autrice) dell'articolo che però mostra questo dato aleatorio come probante certezza.<br />
<br />
Lo stesso vale per il compagno di scuola al quale Mateen avrebbe chiesto (cioè almeno 12-15 fa) di uscire.<br />
<br />
Non pago l'articolo continua<br />
<br />
Tante anche le testimonianze di chi, omosessuale o frequentatore di
locali gay, era entrato in contatto con lui (...) <b>Mateen</b> sarebbe stato visto nel bar almeno una decina di volte. <br />
<br />
Sarebbe stato o è stato? Il sospetto basta, lo sanno bene le tante persone i tanti ragazzi il cui sospetto di omosessualità diventa automaticamente certezza.<br />
<br />
Che faceva in questi locali per gay Mateen? Ci provava con altri avventori? Si concedeva a baci appassionanti o magari di più?<br />
<br />
No, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano <br />
<br />
<i>“A volte se ne andava in un
<b>angolo</b> a bere da solo, altre volte si ubriacava al punto da alzare la voce e diventare aggressivo”, ha raccontato all’Orlando Sentinel <b>Ty Smith</b>, cliente abituale del Pulse. </i><b><br /></b><br />
<i>(...) Un altro frequentatore del locale, <b>Kevin West</b>, ha invece raccontato al Los Angeles Times di essersi messaggiato con Mateen a fasi intermittenti per un anno, attraverso un’app di <b>messaggistica</b> solitamente usata dalle persone gay.</i><br />
<br />
Quel che l'articolo del Fatto quotidiano si guarda bene dal dire però, è che nello stesso articolo citato <i> </i>dell'<a href="http://www.orlandosentinel.com/news/pulse-orlando-nightclub-shooting/os-orlando-nightclub-omar-mateen-profile-20160613-story.html" target="_blank">Orlando Sentinel</a> si legge che <i>Kevin non aveva mai incontrato Mateen ma lo aveva visto nel Pulse la sera della strage un'ora prima la sparatoria inziasse</i>*-<br />
<br />
E che Mateen fosse stato visto anche a Disney World forse altro luogo della strage che voleva compiere... <br />
<i><br /></i>
Al <i>Fatto </i>non inteerssa dare infromazioni ma solo costituire e consolidare per Mateen una <i>identità gay</i>.<br />
<br />
Una identità negata ai testimoni che lo avrebbero visto al Pulse definiti omosessuali o frequentatori di
locali gay. <br />
<br />
Vai spiegare a F. Q, l'autore (sic!) di questo articolo pieno di
gossip e di pregiudizi omofobici che non basta scopare con un uomo per <i>essere gay </i>(e, in ogni caso visto che Mateen si era sposato e aveva avuto figli dalla moglie al limite era bisex...) che quello è il <b>comportamento omosessuale </b>che da solo non basta
a individuare una persona come omosessuale, perchè l'orientamento
sessuale coinvolge anche la sfera relazionale e quella affettiva.<br />
Una distinzione troppo sottile per chi pensa che chi rimorchia su grindr e app simili cerca appuntamenti <i>al buio</i>
malcenlando un (pre)giudizio negativo sul fatto che si rimorchiano
sconosciuti ignorando che non si sceglie al buio perchè i profili sono
provvisti di foto (quasi smepre) del viso...<br />
<br />
<br />
<br />
Non sappiamo nulla del vero orientamento sessuale di Mateen nè tanto meno del suo comportamento.<br />
La sua frequentazione dei locali e delle chat <i>per gay </i>non prova nulla perchè poteva trattarsi di una serie di premeditati sopraluoghi prima di compiere la strage.<br />
<br />
Che Mateen, l'uomo che ha compiuto una strage, uccidendo 49 persone, altri esseri umani, uomini e donne, non necessariamente gay e lesbiche (ci sono anche le persone bisessuali e gli amici e le amiche etero), sapere che Mateen <i>fosse gay</i> a cosa serve? Cosa ci spiega? Come copntribuisce a intepretare questo suo gesto criminale e di odio?<br />
<br />
<br />
L'idea che i gesti di odio nei confronti delle perosne omosessuali nascano da una non accettazione di una propria negata e nascosta omosessualità sono quanto di più pernicioso e omofobo ci sia.<br />
<br />
Servono a deresponsabilizzarci tutti e tutte (ah non era uno normale che ha ucciso i froci, era frocio pure lui) servono a nascondere che la società sostiene e legittima le esternazioni di odio quelle parole di odio esibite in nome del diritto di opinione che non vengono perceptie come omoegativa ma che lo sono invece squisitamente. <br />
<br />
Servono a gettare una luce di instabuilità e di autolesionismo sulle perosne omosessuali che si odiano al punto da <i>uccidersi tra di loro.<br /><br /> </i>Servono a fare delle perosne omosessuali dei mostri e non delle vittime. Proprio come si tende a dipingere cme mostri qui maschi eterosessuali che ex fidanzati o mariti uccidono ferocemente le ex in nome di un sentimento di proprietà patrarcale e agghiacciante.<br />
<br />
Niente mostri! E' solo il retaggio di un patriarcato che è vivo più che mai e che sta sfaldando anche quell'ultimo tenue baluardo di difesa di uno spirito critco sempre più assente e inane.<br />
<br />
Mateen era frocio. Quella strage è una cosa da froci. <br />
Se la sono cercata. <br />
Come ha scritto Taormina. <br />
Come scrisse il tempo il giorndo dopo l'omicidio di Pasolini.<br />
<br />
Le vititme di Mateen sono state uccise due volte. La prima da lui e la seconda da tutti e tutte noi che preferiamo gingillarci con il gossip scambiandolo per informazione.<br />
<br />
O quanto aveva ragione Mao! <br />
<br />
*They had never met, West said, but he watched as Mateen entered the club about 1 a.m. Sunday, an hour before the shooting began.<i></i> Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-44875004199652915152016-03-07T23:49:00.000+01:002016-03-07T23:49:23.156+01:00Luca Varani, o del linciaggio moraleNon c'è niente da fare la stampa italiana quando può confermare luoghi comuni e discriminazioni anche nel modo di pensare non si tira mai indietro.<br />
<br />
E' il caso dell'omicidio di Luca Varani che viene riportato da <a href="http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_marzo_07/omicidio-luca-varani-fidanzata-storia-d-amore-vissuta-social-passa-ti-amo-ti-odio-f41e8d38-e460-11e5-9e78-e03cf324c1ba.shtml" target="_blank">Rinaldo Frignani sulla cronaca romana del corsera </a>con dei toni giudicativi al limite del linciaggio morale.<br />
<br />
La colpa di Varani è quella di avere <i>amicizie omosessuali </i>che la sua fidanzata ignorava<i>. <br /><br />Amicizie omosessuali</i> in italiano non significa niente. <br />Come fanno a essere omosessuali le amicizie? casomai sono omosessuali le persone non già le lo amicizie...<br />Omosessuali poi prima che gay e lesbica significa dello stesso sesso, e allora <i>tutte le amicizie </i>tra maschi sono omosessuali. <br /><br />Ma per Frignani omosessuali sono gli amici e dunque diventano tali anche le amicizie... <br /><br />Per Frignani non ci sono altre ragioni oltre <i>quelle </i>per frequentare due ragazzi gay un po' come dire che non esiste amicizia tra ragazzi etero e ragazze...<br />
<br />Stessa ideologia patriarcale e maschilista. <br />
<br />
<i>La giovane (...) non conosceva tutto del compagno. Non sapeva che frequentava giri strani, e persone che facevano uso di stupefacenti:</i><br />
<br />
<i>I giri strani </i>dunque non riguardano l'uso di stupefacenti (e alcool) ma proprio il fatto che i due giovani fossero omosessuali<br />
<i> </i><br />
Questa frequentazione è indice di una sua doppia vita. Una
vita tormentata e in contraddizione. Frigani evidentemente ignora che
esiste anche la bisessualità che si possono amare uomini e donne senza
essere ambigui o indecisi. <br />
<br />
<i> </i><br />
Tutto l'articolo si basa sui si dice e su illazioni dell'autore prive di qualunque base probatoria con vistose contraddizioni sfuggite evidentemente anche al capo redattore.<br />
<br />Luca e la sua ragazza infatti <i>stavano insieme da quando avevano 14 anni </i>o <i>in un rapporto cominciato l’anno scorso, </i>come si legge poco dopo?<i></i> Ah saperlo!<br />
<br />
Quel che conta sono le ipotesi basate sul nulla sulle quali Frignani costruisce una teoria labile come i castelli di carte.<br />
<blockquote class="tr_bq">
Attimi di serenità, tuttavia, alternati con altri di delusione e rabbia
per il comportamento del ragazzo che le sfuggiva spesso - almeno a
leggere i post -, non le rispondeva al telefono, postava lui stesso sul
social messaggi critici verso le unioni omosessuali, come se volesse
allontanarsi da quella realtà che invece frequentava di nascosto dalla
sua compagna.</blockquote>
Quindi se esprimi messaggi critici (critici con quale senso e significato non ci è dato sapere, se sei critico sei automaticamente "contro") hai qualcosa da nascondere (ed ecco svelata tutta la portata criminale di chi pensa che chi è omofobo lo è perché cerca di nascondere una omosessualità <i>latente</i>). <br /><br />
L'affondo finale per il quale Frignani meriterebbe essere radiato dall'ordine è un capolavoro di omofobia e xenofobia.<br />
<blockquote class="tr_bq">
Varani, un giovane originario della ex Jugoslavia, poi adottato da una
famiglia romana, dopo aver vissuto anni difficili in un centro
d’accoglienza per minori in quello che era il suo paese da poco uscito
dalla guerra civile. In Italia aveva trovato l’opportunità per
ricominciare una vita piena d’affetto e di amore. Anche quello della sua
fidanzata, ignara del mondo che ha finito per uccidere il suo Luca. </blockquote>
<i> </i>Slavo, orfano, originario di un paese che ha subito la guerra civile, tutti elementi che confermano l'anormalità e l'ambiguità di Varani e danno plausibilità alla sua doppiezza, e alla sua morte violenta. Non siamo molto lontani dal tempo che nel 1975 parlando dell'omicidio di Pasolini parlava di un frocio che <i>se l'era cercata. </i><br />
<br />
Per Frignani se l'è cercata anche Varani<i>, </i>ingenuo e sprovveduto, dalla doppia vita, colpevole di non sapersi scegliere tra la vita tenera ed etero con la ragazza e quella strana ed esecrabile con i due ragazzi omosessuali che lo hanno ucciso.<br /><br />Chissà se era per permettere articoli come questo che Alessio De Giorgi ha rivendicato la legittimità del titolo, pessimo, poi cambiato, di gay.it sui <i>festini gay </i>frequentati da Varani...<br />
<br />
Infine se l'efferatezza dei due presunti omicidi ci fa basire quando ce ne chiediamo il perché leggiamo certi commenti dei social riportati sempre da Frignani:<br />
<i></i><br />
<blockquote class="tr_bq">
<h5 class="chapter-title">
</h5>
<div class="chapter-paragraph">
Nei
commenti di amici e conoscenti, c’è chi scrive: «Devono pagare. La pena
di morte in questi casi è legittima. Non ci sono sbarre e processi per
questa crudeltà. Solo la morte». E un altro che dice: «Il tuo Luca non
ha ceduto al gioco e questi balordi hanno pesato fosse più divertente
ucciderlo. Ma stai certa che in cella gli faranno vedere tanti bei
giochini, che gli faranno passare la voglia di divertirsi».</div>
</blockquote>
Giustizia sommaria, senza processo.<br />
Vendetta a base di soprusi sessuali tramite i quali far passare la voglia <i>di divertirsi</i>. Non di uccidere ma di divertirsi.<br />
L'allusione non è all'omicidio ma al sesso tra maschi... <br />Non rendiamo mostri i due presunti omicidi di Luca. Perché hanno tanti fratelli e sorelle in tutte quelle persone che hanno commentato in questi termini il loro atto criminale.<br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-25698011696678419582016-02-06T16:00:00.000+01:002016-02-06T16:00:08.249+01:00Disinformare il pubblico sulla pdl Cirinnà; La stampa e il fatto quotidiano e la "devianza sessuale" dell'articolo 122 del codice civile.Non sono un giurista, quindi chiedo scusa sin d'ora se nell'esporre quanto segue commetterò vizi di forma o errori terminologici.<br />
Sono però persona di cultura media capace di informarsi e per documentarmi sui fatti di cui vi voglio evincere ho speso non più di 40 minuti in ricerche su internet.<br />
<br />
La notizia, che ho avuto dal blog <a href="http://gayburg.blogspot.it/2016/02/le-unioni-civili-nulle-se-uno-dei.html" target="_blank">gayburg</a> che fa riferimento a un articolo de <a href="http://www.lastampa.it/2016/02/05/italia/politica/le-unioni-civili-nulle-se-uno-dei-due-gay-il-pasticcio-sul-ddl-cirinn-5dhkucCKqsYGhY9bQSqsGO/pagina.html" target="_blank">La stampa </a>e anche da un lettore o lettrice anonime di questo blog che mi ha riportato il link de <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/05/unioni-civili-errori-nel-testo-del-ddl-nulle-se-il-partner-e-gay-emendamento-pd-per-riparare/2437900/" target="_blank">il Fatto Quotidiano </a> verte su una presunta incongruenza della pdl Cirinnà.<br />
<br />
L'incongruenza riguarderebbe<br />
<blockquote class="tr_bq">
è la norma che prevede la nullità dell’unione se uno dei coniugi scopre
la «deviazione sessuale» dell’altro; il problema è che in giurisprudenza
si definisce «deviazione sessuale» proprio l’omosessualità. Dunque,
secondo il testo, se due uomini si sposano e dopo un po’ uno scopre che
l’altro è gay... (<a href="http://www.lastampa.it/2016/02/05/italia/politica/le-unioni-civili-nulle-se-uno-dei-due-gay-il-pasticcio-sul-ddl-cirinn-5dhkucCKqsYGhY9bQSqsGO/pagina.html" target="_blank">La stampa</a>)</blockquote>
Riportata così la "notizia" è fumosissima: non si cita l'articolo del codice, ci si riferisce a due uomini che si uniscono civilmente come a due uomini che si <i>sposano...</i><br />
<br />
Ma tant'è, la disinformazione è fatta e si spala altra merda sulla pdl Cirinnà.<br />
<br />
Il fatto quotidiano è appena più preciso nei dettagli<br />
<i><br /></i>
<blockquote class="tr_bq">
Il caos giuridico deriva dal fatto che il ddl si rifa [sic] all’<strong>articolo 122</strong>
del codice civile, dove si stabilisce che il matrimonio è nullo se uno
dei coniugi capisce di aver commesso un “errore essenziale su qualità
personali” del partner: fra gli errori causa di nullità c’è anche quello
che riguarda la “<strong>deviazione sessuale</strong>” del coniuge che nella giurisprudenza indica l’omosessualità.<i> </i> (<a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/05/unioni-civili-errori-nel-testo-del-ddl-nulle-se-il-partner-e-gay-emendamento-pd-per-riparare/2437900/" target="_blank">il Fatto Quotidiano</a>).</blockquote>
Prima della riforma del 1975 l'articolo 122 riportava che<br />
<blockquote class="tr_bq">
“il matrimonio può essere impugnato
da quello degli sposi il cui consenso…è escluso per effetto di errore. 2
L’errore sulle qualità dell’altro coniuge non è causa di nullità del
matrimonio se non quando si risolve in errore sull’identità della
persona” </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
(fonte sito <a href="http://www.articolo29.it/2013/una-notevole-interpretazione-in-tema-di-errore-in-materia-di-consenso-matrimoniale/#_ftn1" target="_blank">articolo29 </a>)</blockquote>
Con la riforma del 1975 oltre all'identità della persona sono ragione di annullamento anche la malattia, l'anomalia o la devianza sessuale.<br />
<br />
Ora, a differenza di quanto affermato da Mattia Feltri su La stampa e da F.Q. sul Fatto, l'omosessualità non può essere qualificata come malata <i><a href="http://home.scarlet.be/frederic.staes3/psy-icd9.htm" target="_blank">in ossequio alla delibera dell’OMS</a> </i>del 1990.<br />
<br />
Lo stesso vale per la qualifica di devianza sessuale. Infatti<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"></span>Sempre ricordando l’<span style="background: white;">opinione autorevole</span> dell’OMS, che vuole che l’omosessualità sia, come
è, una variabile normale del comportamento sessuale umano, va escluso
che la stessa possa qualificarsi una “deviazione sessuale”. <span style="background: white; mso-shading-themecolor: background1;">Tanto anche ai sensi del DSM, il noto repertorio psichiatrico, in cui essa non figura più.</span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
(fonte sito <a href="http://www.articolo29.it/2013/una-notevole-interpretazione-in-tema-di-errore-in-materia-di-consenso-matrimoniale/#_ftn1" target="_blank">articolo29 </a>)</blockquote>
Infine anche per la <i>anomalia </i><br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal;"></span>Tornando
alla esegesi della ultima fattispecie residua dell’art. 122 co III n 1)
c.c., quella della ‘’anomalia’’ , il vocabolario della Treccani la
definisce come:<i> Irregolarità, difformità dalla regola generale, o da una struttura, da un tipo che si considera come normale</i>. Data la nota e vincolante definizione della OMS della omosessualità come “<i>variante normale</i>” non può, a nostro avviso, essere data della anomalia una definizione simile. (fonte sito <a href="http://www.articolo29.it/2013/una-notevole-interpretazione-in-tema-di-errore-in-materia-di-consenso-matrimoniale/#_ftn1" target="_blank">articolo29 </a>)</blockquote>
<br />
Queste considerazioni si riferiscono alla <b style="text-align: justify;"><a href="http://www.articolo29.it/decisioni/tribunale-di-milano-sez-ix-civile-sentenza-del-13-febbraio-2013">sentenza del 13 febbraio 2013</a> (Pres. ed est. Canali</b><span style="text-align: justify;">) del </span><b style="text-align: justify;">Tribunale di Milano, sezione nona civile </b><span style="text-align: justify;">che recita:</span><br />
<blockquote class="tr_bq">
<em style="text-align: justify;">Il matrimonio civile, in cui un
coniuge abbia taciuto all’altro la propria omosessualità e che abbia
cagionato l’assenza di rapporti sessuali, può essere annullato per causa
di errore; l’omosessualità di un coniuge non è qualificabile tuttavia
come errore su una malattia, anomalia, o deviazione sessuale, bensì come
errore sulla identità complessiva del coniuge.</em> </blockquote>
In ogni caso l'omosessualità di uno dei due o delle due nubendi può essere avocata come motivo per l'annullamento dell'unione solamente quando l'omosessualità sia stata CELATA cosa che nel caso delle unioni tra persone dello stesso sesso per evidenti motivi non si applica.<br />
<br />
Non so qual è stata l'agenzia stampa che ha diffuso questa <i>snotizia. </i>La persona che ha scritto il dispaccio dovrebbe essere deferita all'Ordine dei giornalisti.<br />
<br />
Ciononostante Mattia Feltri e F.Q. avrebbero dovuto avere il buonsenso di verificare la notizia come ho fatto io che giornalista non sono ma che nel giro di 40 minuti mi sono informato sulla dimensione di questa non notizia il cui unico scopo è quello di gettare discredito sulla pdl e chi l'ha fatta.<br />
<br />
Siamo oltre la deontologia. Qui non si tratta di spacciare per informazione una opinione personale.<br />
<br />
Qui si sta disinformando il pubblico destabilizzando e influenzando l'opinione pubblica durante un dibattito parlamentare.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-59811179260934137202016-02-05T09:17:00.000+01:002016-02-05T09:17:22.816+01:00La pervicace disinformazione di Repubblica: gli esperti che si dividono sulle "adozioni gay".Che Repubblica sia il peggior giornale nazionale d'Italia lo ripetiamo da anni. Un mantra che ci accompagnerà alla tomba, a meno che la sorte non ci regali la sua chiusura, che ci auguriamo, chissà.<br />
<br />
Credevamo avesse già raggiunto il fondo ma con <a href="http://web.archive.org/web/20160203191442/http://www.repubblica.it/politica/2016/02/03/news/unioni_civili_figli_pediatri-132643266/" target="_blank">questo articolo </a>la redazione di Repubblica si è messa a scavare.<br />
<br />
La notizia (inesistente) vede l'ennesimo omofobo esprimere una opinione non competente. <br /><br />Il presidente della SIP (Società Italiana Pediatria) Giovanni Corsello <a href="http://sip.it/in-evidenza/stepchild-adoption-no-a-scelte-ideologiche" target="_blank">ha pubblicato in data 27 gennaio un post </a>nel quale afferma senza averne le competenze specifiche che<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
Studi e ricerche cliniche hanno messo in evidenza che questi processi
possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all’interno di
una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo
genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento.</blockquote>
<br />Un post non scientifico visto che non si citano le fonti di questi fantomatici studi, ma poco importa. In quanto pediatra e non psicologo l'opinione disinformata di Corsello vale quanto quella mia informata. <br /><br />Da pediatra Corsello può esprimersi sulla Varicella non certo sui <i>modelli di riferimento paterni e materni </i>visto che nel 2011 l’<a href="http://www.aipass.org/files/COMUNICATO_AIP_SULLE_DICHIARAZIONI_DEL_MINISTRO_LORENZIN_IN_TEMA_DI_ADOZIONI_0.pdf" target="_blank">Associazione Italiana di Psicologia </a>ha dichiarato che<br />
<blockquote class="tr_bq">
i risultati delle ricerche psicologiche hanno
da tempo documentato come il benessere psicosociale dei membri dei gruppi familiari non sia tanto legato
alla forma che il gruppo assume, quanto alla qualità dei processi e delle dinamiche relazionali che si
attualizzano al suo interno.</blockquote>
Bastava informarsi dunque, e sì che la dichiarazione è di 5 anni fa...<br />
<br />
La più grave responsabilità di Repubblica è di dare legittimità a una opinione personale che non ha alcuna autorevolezza scientifica, visto che chi la esprime non ne ha le competenze per farlo.<br />
<br />
Non ci interessa qui il teatrino di Corsello che ritratta e dice di essere stato frainteso (nello stile squisito di Berlusconi). <br />Per il seguito di questa non notizia rimandiamo alla rete che ne parla a profusione, per esempio <a href="http://www.gay.it/news/Il-pediatra-Corsello-fa-marcia-indietro-ma-ormai-la-frittata-e-fatta#.VrPPeQlTxkY.google_plusone_share" target="_blank">qui </a>e <a href="http://www.bufale.net/home/disinformazione-adozioni-gay-e-bambini-esperti-divisi-bufale-net/" target="_blank">qui</a>. <br />
<br />
<br />Quel che ci appare insopportabile, anzi, criminale, è il titolo che Repubblica dà alla notizia <br />
<blockquote class="tr_bq">
<a href="http://web.archive.org/web/20160203191442/http://www.repubblica.it/politica/2016/02/03/news/unioni_civili_figli_pediatri-132643266/" target="_blank">Adozioni gay e bambini: gli esperti si dividono </a></blockquote>
Nell'articolo Corsello è contraddetto da una opinione competente quella di <span itemprop="articleBody"> Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria ma per Repubblica Corsello e Mencacci sono entrambi esperti e le loro opinioni contrastanti segnano una divisione che, invece, nel mondo accademico e professionale, non c'è. <br /><br />Fossimo in uno Stato davvero democratico Repubblica dovrebbe essere censurata. <br />Purtroppo possiamo solamente smettere di comprarla sperando che chiuda.</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Ma c'è dell'altro. </span><br />
<span itemprop="articleBody"><br /></span>
<span itemprop="articleBody"><b>Adozioni gay </b>al di là del terrificante uso dell'aggettivo <i>gay </i>cioè <i>omosessuale maschile</i> riferito ad adozioni, come se le adozioni avessero orientamento sessuale fa riferimento alle adozioni, cioè alla facoltà di una persona di adottare un bambino o una bambina. <br /><br />Questa facoltà per lo Stato italiano è riconosciuta solamente alle coppie sposate e, dunque, almeno per il momento, alle coppie di sesso diverso.</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">La pdl Cirinnà non consente alle coppie dello stesso sesso di adottare bambini o bambine. </span><br />
<span itemprop="articleBody">Questo diritto resta alle coppie sposate.</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">La stepchild adoption è tutt'altra cosa. </span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Si tratta di riconoscere come genitore e genitrice anche il o la partner della madre biologica o del padre biologico che sono diventati e diventate genitori grazie a una qualche forma di procreazione assistita.</span><br />
<span itemprop="articleBody"><br />Genitori single la cui prole non ha un padre o una madre biologiche visto che sono donatori e donatrici anonime. </span><br />
<br /><span itemprop="articleBody">La stepchild adoption permette al e alla partner genitori <i>single </i>di vedere riconosciuta legalmente la persona con la quale convive e con la quale è diventato o diventata genitore o genitrice. </span><br />
<span itemprop="articleBody"><br /></span>
<span itemprop="articleBody">Non è dunque vero nemmeno che la stepchild adoption incentiverebbe la GPA, come non è vero che non riconoscere la stepchild adoption la disincentiva. </span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Le persone continuerebbero a ricorrervi e a crescere la prole insieme al compagno o alla compagna di vita. <br />Quel che cambia è che senza la Stepchild anche se la coppia dovesse dividersi il figlio o la figlia resterebbe senza il secondo genitore o la seconda genitrice che nella sua vita esiste ma non per lo Stato.</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Non si tratta solo di un diritto in positivo. </span><br />
<span itemprop="articleBody">Ma anche di un obbligo. </span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Se una copia di uomini o di donne si separa di fatto il compagno o la compagna non biologiche non hanno nessun obbligo nei confronti della prole del compagno o della compagna. </span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">E di genitori assenti e sfuggenti ne esistono in ogni compagine familiare altrimenti non ci sarebbe la stepchild adoption per le famiglie etero...</span><br />
<span itemprop="articleBody"><br />La stepchild adoption è pensata dunque per la tutela della prole e non si presenta come diritto della persona adulta. </span><br />
<br /><span itemprop="articleBody">La stepchild adoption tra l'altro non è legittimante e riconosce legalmente solo il o la parnter del genitorie o della genitrice biologiche. </span><br />
<span itemprop="articleBody">I genitiori e parenti di chi viene riconosciuto o riconosciuta dalla stepchild adoption non rientrano nel ricosncimento legale: nonni e nonne, zii e zie, fratellastri e sorellastre per lo Stato continuano a non esistere. </span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">La stepchild adoption toglie di fatto parte della famiglia al bambino e alla bambina nate in coppie omogenitoriali.</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Questo pechè la stepchild adoption nasce nell'alveo dalla famiglia etero e permette di riconoscere una nuova figura genitoriale nel caso in cui la figura genitoriale biologica esistente sia assente dalla vita della prole...</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Nonni e nonnne zii e zie già esistono anche se il padreo o la amdre sono assenti... </span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Nel caso di coppie omogenitoriali invece la seconda figura genitoriale biologica non esiste visto che si tratta di un donatore o una donatrice anonime non esitno dunque nemmeno il resto dei e delle parenti di questa figura anonima...</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Qunidi la stepchild adoption è proprio il minimo garantito e andrebbe rafforzata e riconosciuta come </span><br />
<span itemprop="articleBody">vera e propria adozione legittimante. Invece la si vuole sostituire con un affido rafforzato... </span><br />
<span itemprop="articleBody"><br />Per non ricosnocere legitima delle familgie omogenitoriali si colpisce la prole con una ipocrisia che solo il mondo cattolico rende sistema politico. </span><br />
<span itemprop="articleBody"><br /></span>
<span itemprop="articleBody"></span><br />
<span itemprop="articleBody">Possiamo comprendere che una persona qualunque non capisca la differenza, ma che un quotidiano che pretende di fare informazione faccia confusione tra adozioni e stepchild non ha giustificazione alcuna. </span><br />
<span itemprop="articleBody"><br />O chi scrive non sa di cosa parla e allora non dovrebbe scrivere. </span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">O lo fa per un proprio scopo politico e allora non dovrebbe pretendere di <i>informare</i>.</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody"></span><br />
<span itemprop="articleBody">E chi disinforma pretendendo di informare compie un atto criminale.</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Ma da chi riconsoce competenze a chi comeptenze non ha cosa ci possiamo aspettare?</span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody">Che Repubblica chiuda, per sempre. </span><br />
<br />
<span itemprop="articleBody"> </span><br />
<span itemprop="articleBody"><br /></span>
Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-59104657439102857222016-02-01T09:26:00.000+01:002016-02-01T13:38:25.763+01:00Lucia Ocone "Bandierò" e l'insulto maschilista. Apprendo da <a href="http://www.gay.it/video/bandiero-straordinaria-lucia-ocone-contro-il-family-day" target="_blank">Gay.it</a> che ieri a "Quelli che il calcio" la televenditrice Veronica, il personaggio inventato e interpretato da Lucia Ocone, ha venduto <i>Baindierò</i>. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
La struttura dello sketch, per chi non lo conosce, prevede la vendita di un oggetto molto comune presentato come oggetto innovativo da utilizzare per gli usi più improbabili...<br />
<br />
Una truffa evidente e <i>comica</i>. <br /><br />
Nel caso della bandiera rainbow, presentata come <i>Bandierò, </i>viene venduta come <i>localizzatore di presenza "</i>quando incontri su tinder o grind" od offuscatore di luce "quando ricevi in casa (e non in camera come dice gay.it)<i>. </i><br />
<i> </i><br />
Evidentemente anche per Ocone
quando si parla di omosessualità viene in mente solamente il sesso, quello vicino al libertinaggio, e mai i sentimenti.<br />
<br />
<br />La continua allusione al sesso liberitno è presente in tutti gli sketch non solamente in questo: lo si capisce dai continui <i>innuendo</i>, Veronica o, almeno, la sua amica Marika, si prostituisce.<br />
<br />
I continui riferimenti alla prostituzione (nei commenti di Veronica anche i due della <i>Gialappas </i>sarebbero clienti di Marika) sono triti e confermano tutto l'impianto valoriale maschilista e patriarcale su cui si basa lo sketch.<br />
<br />
Veronica\Ocone nel commentare gli e le astanti al Family Day non trova niente di meglio che lasciare intendere che gli uomini presenti sono sue conoscenze di vecchia data (cioè <i>clienti</i>) e le donne sue "vecchie amiche" (cioè <i>prostitute</i>).<br />
<br />
Insomma per sfottere chi ha partecipato al family day Ocone non trova niente di meglio che dare della mignotta alle donne e del puttaniere agli uomini.<br />
<br />
Ci mancava solo l'insinuazione che gli uomini fossero froci... ma a quello ci ha pensato Travaglio col suo editoriale del 27 di cui ho già parlato.<br />
<br />
Credo nella buona fede di Ocone e le concedo pure che non si sia resa conto dell'offesa che le sue osservazioni "comiche" fanno alla dignità della donna, di tutte le donne, anche di quelle omofobe del family day.<br />
<br />Ma lo sport nazionale di dare della mignotta a una donna non è accettabile mai nemmeno per scherzo, non in tv almeno.<br />
<br />
Negli anni 70 i froci vantavano la mignottagine propria e delle altre froce, non la nascondevano, non la usavano come una arma di discriminazione e di offesa.<br />
<br />
Anzi lucciole e froce trovavano nell'uso del corpo autodeterminato quella comune sororanza con la quale si smarcavano dalla morale borghese che, a quanto pare, oggi nel tempo del family day anche il movimento di liberazione lgbt ha riabbracciato.<br />
<br />
Magari le donne del family day fossero tutte mignotte, cioè donne che sono libertine come gli uomini. Purtroppo le donne del family day sono sessualmente represse come ci insegna Costanza Miriano e la donna sottomessa.<br />
<br />
E poi che vuotezza politica quella di chi per criticare una posizone omofoba e antidemocratica non ha meglio di dire che chi ha quella posizone è una mignotta. <br /><br />Eppure gay.it ha trovato questo sketch positivo solo perchè Ocone solidarizza con gli <i>amici orgogliosi </i>con quei froci che trasfromano la professione di misoginia in uno sport machista.<br />
<br />
Il patriarcato è ancora talmente diffuso che family day e family gay (con marrazzo che inneggia ai <i>diritti gay</i>) sono le<i> </i>due facce della stessa medaglia di una soceità profodnamente divisa tra uomini e donne tra etero e gay dove il fallocentrismo patriarcale rende comuqnue gli uomini, anche quelli forci, migliori e con più potere delle donne. Una società che è la stessa identica di quella mussoliniana del ventennio.<br />
<br />
La generazione che ha fatto la differenza, quella che faceva politica 40 anni fa, oggi è superata per mere ragioni anagrafiche.<br />
<br />
Il nuovo che avanza non ha la capacità di andare al di là di queste stantie contrapposizioni e invece di integrare le persone in una soceità complessa ma coesa e solidale dove la singola persona convive con chi intraprende una vita a tre (o più) si preferisce etichettare e dividere la gente in sottocategorie (tutte quelel assurde della queer theory per esempio) illudendosi che ognuno e ognua abbia un minimo di libertà di manovra, anche se dentro a un recinto sempre più angusto.<br />
<br />
Ci si dimentica che se non si partecipa non c'è libertà e senza libertà non c'è democrazia.<br />
<br />
L'unico collante è ancora quello del maschilismo che ci fa dire a tutti e tutte di una donna che avversiamo che è mignotta senza che nessuno o nessuna si arrabbi mi chiedo come facciamo poi a rivendicare una più equa distribuzione dei diritti, sviliti a diritti gay, senza vergognarci un po'. <br />
<br />Beh, io me ne vergogno, tanto. <br />
Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-9397370516993136692016-01-29T18:53:00.000+01:002016-01-29T18:54:34.051+01:00Travaglio: un editoriale contro il Family Day ma il linguaggio è trasnfobico, omofobo, maschista<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYyZtHNJxfy_DR6GvwxWNLjq8o45KLFhD0PSRZ4f_GYYeT50ow6CnmMZhFhyphenhyphengy-MLusd1BJVd6jkHc6oAm12PNm5A6x_vlIBE2mJHEFdo8OPRHLAZcRR-r71y7rcSYQ7WqOS0xEPN-vLy6/s1600/12645249_1109499942427838_7048713845768489520_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYyZtHNJxfy_DR6GvwxWNLjq8o45KLFhD0PSRZ4f_GYYeT50ow6CnmMZhFhyphenhyphengy-MLusd1BJVd6jkHc6oAm12PNm5A6x_vlIBE2mJHEFdo8OPRHLAZcRR-r71y7rcSYQ7WqOS0xEPN-vLy6/s640/12645249_1109499942427838_7048713845768489520_n.jpg" width="480" /></a>Non mi è mai piaciuto Travaglio.<br />
<br />
Non mi fido di un uomo che ha avuto come mentore Indro Montanelli, un fascista vero, mica i uaqquaraquà che abbiamo oggi, uno tutto d'un pezzo che teneva una busto di Mussolini sulla scrivania. <br />
<br />
Per capire perché non mi piace Travaglio basta leggere l'editoriale pubblicato il 27 u.s. sul <i>Fatto Quotidiano</i>.<br />
<br />
Nell'editoriale, dal titolo <i>Multifamily Day</i> il giornalista (ma <i>oratore </i>gli si addirebbe di più) addita la contraddittorietà di chi inneggia alla famiglia tradizionale, quella tra uomo e donna, ma ha alle spalle uno o due divorzi.<br />
<br />
Però lo fa in una maniera volgare, maschilista, poco interessato a sottolineare l'agire politico di chi sostiene il<i> Family Day</i> quanto piuttosto a screditare direttamente le persone.<br />
<br />
Così le mogli compagne e amanti di questi uomini poco affidabili sono tutte <i>avvenenti in </i>un lessico in perfetto equilibrio tra maschilismo ed eterocentrismo (Travaglio non si sognerebbe mai di dire di nessun uomo che "è avvenente"). Le scenate di gelosia servono a restituire con un frasario da giornalaccio scandalistico dei reati ben più gravi (non ricordati e dunque lasciati solo alla memoria di chi legge) mantenendo la fumosità di una critica generica di caratura moralistica e non politica.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix8cSGj9WpBwUAOSHlaxp_nUTcAgijZF8Xf8iI3EsWfvj3kDRMPoJRx8s1lqDxIRjJGL9fxCpOUJNEd36PtNuQkarzMuXw6l0blyk8UMHBIv_z82EvEEwGZXwADe_NBhVg8zJl2VX5Ql7w/s1600/12552812_1109499955761170_8957512513738363289_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix8cSGj9WpBwUAOSHlaxp_nUTcAgijZF8Xf8iI3EsWfvj3kDRMPoJRx8s1lqDxIRjJGL9fxCpOUJNEd36PtNuQkarzMuXw6l0blyk8UMHBIv_z82EvEEwGZXwADe_NBhVg8zJl2VX5Ql7w/s640/12552812_1109499955761170_8957512513738363289_n.jpg" width="480" /></a>Anche rivolgersi alle tre donne menzionate come alle <i>Tre Grazie </i>è<i> </i>degno di una ironia da bar completamente irricevibile perché Travaglio fa leva su quel sessismo patriarcale e maschilista che è la stessa matrice ideologica dell'omofobia.<br />
<br />
Per Travaglio coloro che sostengono il Family Day non sono persone da criticare perché negano diritti di cui loro godono a certe categorie di persone ma sono degli adulteri corrotti e con molte amanti...<br />
<br />
D'altronde per Travaglio quelli per cui la pdl Cirinnà costituisce un parzialissimo riconoscimento non sono diritti umani universali riconosciuti anche alle coppie dello stesso sesso ma alle <i>coppie gay </i>(cioè di <i>omosessuali maschi</i>) e non coppie dello stesso sesso o, al limite, omosessuali, dove l'aggettivo <i>omosessuali </i>significa anche <i>dello stesso sesso</i>. <br />
<br />
Non è una differenza della forma ma della sostanza perché quel che dirime la questione delle unioni civili e del matrimonio non è l'orientamento sessuale dei membri delle coppie ma il loro assortimento sessuale. <br />
E non si può desumere il primo dal secondo: due uomini che stanno insieme non sono necessariamente gay possono anche essere bisex. <br />
Lo stesso vale per le lesbiche se Travaglio non le escludesse usando un linguaggio sessista, ma in questo è in ottima compagnia. <br />
<br />
<b>Qualunque sia il loro orientamento sessuale</b>, <b> </b>due uomini e due donne in Italia non si possono sposare non già <i>in quanto gay </i>o <i>in quanto lesbiche </i>ma <b>in quanto persone dello stesso sesso</b>. <br />
Tant'è che quando in una coppia etero (di sesso diverso) uno dei due o una delle due partner cambia sesso quel matrimonio viene automaticamente cancellato. <br />
<br />
Ma tant'è per Travaglio i diritti sono <i>delle coppie gay</i>.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Altro scivolone quando Travaglio riporta le voci su Gasparri <i>Ai tempi dello scandalo Marrazzo ci fu chi provò a infangarlo: Libero
raccontò di un politico che bazzicava gli stessi trans col soprannome
“Chiappe d’oro”.</i><br />
<br />
Travaglio dice <i>i trans </i>al maschile fuori tempo massimo per potersi trattare di un fraintendimento dopo che persino l'Unar ha ricordato alla stampa che <i>i trans </i>sono i maschi trans cioè donne biologiche che transitano verso il sesso maschile e che gli uomini biologici che transitano verso quello femminile sono LE trans. <br />
Non ci sono più scuse che tengono, chi continua imperterrito a dire I trans lo fa per scelta, per disprezzo, perché vuole ricordare a queste presunte <i>signorine </i>che sono nate maschio e al maschile ci si deve loro riferire.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhonlGYMJASjf3TVf2BF75IJ9KMEWA2EI016V9mWEa5cH2BPMgdOkIfRMSqTxM6D3Rl9T0ZeHsfbU6yWLhIX7UFubmxHt8v1FQSlME94-7o-vFKJm7VnHeOlkCvUttA-TLLp2mvucTgETXy/s1600/12642637_1109499995761166_6592491549049787766_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhonlGYMJASjf3TVf2BF75IJ9KMEWA2EI016V9mWEa5cH2BPMgdOkIfRMSqTxM6D3Rl9T0ZeHsfbU6yWLhIX7UFubmxHt8v1FQSlME94-7o-vFKJm7VnHeOlkCvUttA-TLLp2mvucTgETXy/s640/12642637_1109499995761166_6592491549049787766_n.jpg" width="480" /></a></div>
Non pago Travaglio allude alle pratiche sessuali che Gasparri avrebbe fatto con queste donne trans quella penetrazione anale ricettiva (lo chiamavano <i>chiappe d'oro</i>) evidentemente per Travaglio chiunque pratica del sesso anale ricettivo è gay lo so che è difficile da capire anche per molte persone omosessuali ma non sono le pratiche sessuali a determinare il nostro orientamento sessuale, bensì il coinvolgimento emotivo affettivo e relazionale. <br />
Insomma per Travaglio se Gasparri è <i>chiappe d'oro </i>è un frocio e quindi che ci va a fare al Family Day?<br />
<br />
Mi sembra una argomentazione un tantino omofoba la solita solfa di chi vuole offendere qualcuno dandogli del frocio e si sa i froci lo pigliano del culo, perché il culo ce lo hanno solo loro gli etero e le donne hanno un altro tipo di orifizio. D'altronde Travaglio coltiva lo stesso gusto dei classici di Montanelli e sicuramente ricorderà Marziale.<br />
<br />
Infine la ciliegina sulla torta quando Travaglio allude all'omosessualità dei preti che vanno al family day <i>coi loro fidanzatini</i> dove, per non farsene mancare nessuna, al maschilismo aggiunge il paternalismo quel fidanzatini sminuente che normalmente si si usa per rivolgersi ai e alle partner degli e delle adolescenti ma che in questo caso si riferisce volgarmente alla tenera età dei partner dei prelati con una allusione alla pederastia. <br />
Di nuovo Travaglio usa l'orientamento sessuale per sminuire le persone e offenderle non certo per denunciarne l'incoerenza e l'ipocrisia altrimenti ricorderebbe anche le <i>fidanzatine </i>dei preti. <br />
<br />
Anche quella è una contraddizione visto che i preti dovrebbero seguire il nubilato.<br />
Ma vuoi mettere? <br />
Dire di un prete che scopa con una donna fa meno scandalo (anzi non lo fa per niente) di dire che un prete ha <i>un fidanzatino</i>.<br />
<br />
Di questo editoriale fascista e patriarcale disgustosamente omofobo e transfobico io faccio volentieri a meno e lo rispedisco al mittente perché mi offende, mi offende come gay, e come cittadino la cui intelligenza è misconosciuta pensando mi si possa impunemente ammannire un linciaggio morale spacciandolo per un <i>j'accuse</i> politico.<br />
<br />
Per questo invito caldamente Travaglio ad andare al Family Day (cosa avevate capito?!?!) degno posto per chi usa un frasario e delle argomentazioni squadriste. <br />
<br />
Perché Travaglio offende anche te.<br />
<br />
Se lo consoci lo eviti.<br />
<br />
Proprio come il Family Day <br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-79030919692826282012016-01-20T12:55:00.000+01:002016-01-20T13:17:43.637+01:00Può l'anarcocapitalismo essere omofobo? Sulle critiche "da sinistra" alla campagna "svegliatitalia" per le unioni civili.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD5DWIK-XHcJ9Bii25N_DvZUY9ptDDbWFtobsPxoKmi0vvAGQytf8NRnAnyjDasgxIoUrkED7xVczZ2mcJSrnLDAprSCpi1LlES4CKmxrS2AGpBsyaVR3d7_YpFBLE_GDwzcDu_88AvAMm/s1600/12410579_1271444706215867_4194444932681177311_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD5DWIK-XHcJ9Bii25N_DvZUY9ptDDbWFtobsPxoKmi0vvAGQytf8NRnAnyjDasgxIoUrkED7xVczZ2mcJSrnLDAprSCpi1LlES4CKmxrS2AGpBsyaVR3d7_YpFBLE_GDwzcDu_88AvAMm/s320/12410579_1271444706215867_4194444932681177311_n.jpg" width="226" /></a></div>
Le immagini incriminate sono queste.<br />
<br />
Mostrano due corpi dello stesso sesso coperti da una bandiera italiana mentre si inneggia al Paese affermando che un <i>Paese civile protegge l'amore</i>.<br />
<br />
E' una immagine della campagna nazionale per la manifestazione del 23 gennaio quando le persone scenderanno nelle piazze di oltre 40 città a ricordare che questo Parlaento deve approvare una legge imprescindibile nonostante la sua pochezza e il suo spirito segregazionista.<br />
<br />
Queste immagini sono una bella metafora che mostra il Paese, cioè il popolo, proteggere le persone e il loro amore. Una bandiera come una coperta che copre. <br />
Un Paese del quale essere orgogliose e orgogliosi.<br />
<br />
Una campagna comunicativa azzeccata ma che a tante e tanti non è piaciuta per quello che hanno visto nelle immagini ma che, a essere intellettualmente onesti e oneste, in queste immagini non c'è.<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirfkkafX8C-mB3rKYYcT1hY8SsFTn_FUeS4i6_-hAwuNO5wTCihlR6N-OtXtkKcSUgFmtdxwf7UR1svSLjPt1tfDjBFyLC8_VGZg9mBYFG7yRQ5fG9U-rPUFm-sWyc87MI4tr0EO-vgvfl/s1600/1937064_1271444702882534_416261670207913610_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirfkkafX8C-mB3rKYYcT1hY8SsFTn_FUeS4i6_-hAwuNO5wTCihlR6N-OtXtkKcSUgFmtdxwf7UR1svSLjPt1tfDjBFyLC8_VGZg9mBYFG7yRQ5fG9U-rPUFm-sWyc87MI4tr0EO-vgvfl/s320/1937064_1271444702882534_416261670207913610_n.jpg" title="" width="225" /></a></div>
Il blog <a href="https://incrocidegeneri.wordpress.com/2016/01/19/quando-tira-aria-di-omonazionalismo-e-ora-di-essere-incivil/" target="_blank">incrocidegeneri</a> scomoda addirittura l'omoazionalismo statunitense, lamentandosi di una bandiera che inneggia a una idea di civiltà considerata razzista, il discorso retorico sulla quale inneggerebbe alla discriminazione nazionalista (il blog dice razzista che non significa nulla visto che non parliamo di razza e che, la razza non ha una dimensione scientifica) additando come <i>nemici </i>gli Stati che non riconoscono <i>i diritti lgbt. </i><br />
<br />
Quindi se critico le leggi omofobe della russia di Putin per incorcidegenri sono razzista.<br />
<i><br /></i>
Ora non sono certo uno sciovinista, tutt'altro, ma la banidera italiana non mi fa schifo perchè è la stessa che sfilava nel Paese il 25 aprile del 1945 quando il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti.<br />
<br />
Questa è la bandiera della Repubblica, la bandiera dello Stato italiano che 40 anni fa ha prodotto alcune dele leggi di più alta civiltà per un Paese arretrato come l'Italia: divorzio, interruzione della gravidanza, legge Basaglia sulla chiusra dei manicomi nuovo Stato di Famiglia che cancellava quello mussoliniano del 42, legge sul cambio di sesso (la prima in Euroopa) e, più recentemente, la legge sullo stupro come reato sullla persona e non più per la morale.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTsCVlUbZVdvhRe_u48zkjdLnUkDFw9TzAsvoCqGfnIdkpBJssyEUVGTHmYnMlM_ckkaIrdzwDGM7PL5MQGaelEC12e52NazyUfynPyZ2hSsbxykMq1BVd7HKUeBLX-7imIZONtTFsDzbb/s1600/01_resistenza_672-458_resize.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTsCVlUbZVdvhRe_u48zkjdLnUkDFw9TzAsvoCqGfnIdkpBJssyEUVGTHmYnMlM_ckkaIrdzwDGM7PL5MQGaelEC12e52NazyUfynPyZ2hSsbxykMq1BVd7HKUeBLX-7imIZONtTFsDzbb/s200/01_resistenza_672-458_resize.jpg" width="200" /></a></div>
In questa bandiera mi ci identifico. <br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtwToGKQwzx12bcyUbdVX6vcsqUCPNWi9fRAwe_3i9VjCuzcb1rETz-K71gORArmoSeBAVKsCTtUHAvRwc30lHB778ruruB1EA0AKChOBq4T6WrQruETCwJI5e5dbKF9m5T9KD1VxBRsx6/s1600/03_resistenza_672-458_resize.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtwToGKQwzx12bcyUbdVX6vcsqUCPNWi9fRAwe_3i9VjCuzcb1rETz-K71gORArmoSeBAVKsCTtUHAvRwc30lHB778ruruB1EA0AKChOBq4T6WrQruETCwJI5e5dbKF9m5T9KD1VxBRsx6/s200/03_resistenza_672-458_resize.jpg" width="200" /></a>E' a questa bandiera che chiedo di
ratificare i diritti della persona e non <i>diritti dei gay e delle lesbiche </i>come
conciona <i>incrocidegeneri.</i><br />
<br />
Lo sa bene chi ha fatto questa campagna <i> </i>che, oltre alle due immagini con coppie dello stesso sesso, ha prodotto anche una terza immagine <i><br /></i><br />
<br />
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg03EKTczIauD4mAz8c53Lk_Po3P4h10vW6H9nfNaagTiTp2YcraD5Amu9h_gqjg2gpQBCtmUUU0f5kXKEKPHI7qqhZYHKzMkEL4th1WUuEw4IUBVhhhYKNbR93CH42iR4nlCLKZFMLxvJk/s1600/25_aprile_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
Un uomo e una donna abbracciati non dalla bandiera italiana, perchè quei diritti le coppie di sesso diverso già li hanno, ma abbracciate da una bandiera raibow mentre si afferma che chi ama i diritti li vuole per tutti (sessisticamente)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioCFKbgkJCyFCS2O62jbnFcfVTDM5gVNHF2kDHYy_dxX3J137ySiHcPRjZKQvV6nAE6J3konwC4rnpiQvIdRfxyzbzO9TJNR4wgck07REr7R_pvFJUra4P8g04CblS-EM7XtZ4fcL0uluU/s1600/12524320_1272843119409359_3774799481297119602_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioCFKbgkJCyFCS2O62jbnFcfVTDM5gVNHF2kDHYy_dxX3J137ySiHcPRjZKQvV6nAE6J3konwC4rnpiQvIdRfxyzbzO9TJNR4wgck07REr7R_pvFJUra4P8g04CblS-EM7XtZ4fcL0uluU/s640/12524320_1272843119409359_3774799481297119602_n.jpg" width="451" /></a></div>
<i> </i> <br />
L'anarcocapitalismo del blog <i>incrocidegeneri </i>fa i suoi discorsi - anche condivisbili - anti imperialisti a spese delle persone omosessuali e bisessuali riducendo l'ammanco di diritti umani ai loro danni a una mera <i>retoriche dei diritti sessuali. </i><br />
<br />
La conclusione del post fuori da ogni cocncretezza politica afferma<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>A fronte di una retorica che vorrebbe imporci ordine e disciplina e ci
chiede di giurare fedeltà allo stato-nazione in cambio di una
rassicurante normalità piccolo-borghese, è tempo di essere INCIVIL*!</i></blockquote>
In barba ai figli e le figlie di famiglie omogenitoriali che sono bambini e bambine di serie b, in barba alle coppie di sesso diverso che se non si sposano non hanno diritto alcuno (e che la proposta di legge Cirinnà invece riconoscerebbe, istituendo per tutte le coppie anche le convivenze di fatto), in barba a tutte quelle persone che, escluse dal il matrimonio, non possono dire alla società "io e questa perosna stiamo insieme e come coppia contribuiamo al bene comune al nbene della nazione".<br />
<br />
Per l'anarcocapitalismo dobbiamo rimanere tutte e tutti divisi, sole e soli, avere un <i>welfare individuale </i>dove non contano la solidarietà o lo spirito di corpo, dove non conta la rete di affetti (non sempre e non solo <i>sessuati</i>) che la società reale, di cui <i>incrocidegeneri </i>ignora l'esistenza<i>, </i>sta realizando, concretamente, al di là di riflessioni teoriche e sterili, perchè sdradicate dal tessuto sociale, dal qui e ora, dalla continegnza evenemenziale.<br />
<br />
Quando il pensiero "anti" si standardizza a una retorica priva di umanità e di senso di concretezza e di responsabilità si ottengono risultati come questo, squisitamente omofobi, capitalisti e individualisti e anche sgrammaticati.<br />
<br />
In un senitre antisessista più di facciata che di sostanza si scrive <i>incivil* </i>credendo di declinarlo al maschile e femminile ignorando che <i>incivile </i>è parola ambigenere e rimane invariata al maschile e al femminile. <br />
Però poi nel testo non si evitano dei squisitamente sessisti maschili inclusivi (come <i>diritti dei neri</i>, solo al maschile e direttamente <i>neri</i>, non già persone, ma razza a parte, o quel participio passato "protetti" solo al maschile... ma tant'è). <br />
<br />
A queste persone ho solo una cosa da dire. <b>Studiate, </b>e ringraziate chi esattamente 70 anni fa ha dato la vita perchè voi poteste scrivere queste cazzate senza che nessuno venisse a casa vostra ad arrestarvi. <br />
<br />
ITALIA SVEGLIAAAAAAAA<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4524256589862343422.post-12238791059047112282016-01-13T17:54:00.003+01:002016-01-13T18:01:42.969+01:00BriaAndChrissy o delle lesbiche che non hanno mai toccato un pisello...<br />
Sul canale youtube di <a href="https://www.youtube.com/user/BriaAndChrissy/about" target="_blank">BriaAndChrissy </a>lo scorso dicembre è stato pubblicato un video nel quale alcune ragazze presentate come lesbiche che non hanno mai toccato un pisello palpano e guardano il pene di un ragazzo...<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="215" src="https://www.youtube.com/embed/HsXypbRwEH0" width="460"></iframe>
<br />
Il video a un primo sguardo può sembrare una goliardata eppure il duo che lo ha ideato ha qualche pretesa di promuovere l'<i>uguaglianza</i> per le persone lgbt.<br />
<br />
In realtà il video non fa che sciorinare alcuni luoghi comuni tristi e triti, maschilisti e lesbofobi sui rapporti tra femminile lesbico e genere maschile.<br />
<br />
Se una donna è lesbica, sembra dirci il video nel suo non detto, vuol dire che non ha mai visto un pene.<br />
Non lo ha mai visto non solo in maniera figurata ma proprio in maniera fisica, concreta.<br />
<br />
Siamo ancora nella mentalità che riduce l'orientametno sessuale alle pratiche sessuali (le lesbiche se la leccano) e l'identità di genere agli organi genitali.<br />
<br />
Quel che piace o non paice alle donne lesbcihe di un uomo ruota comunque intorno al cazzo.<br />
<br />
Se questa idea offre qualche occasione per sminuire l'importanza che noi maschietti diamo al nostro pisello (alla sua grandezza, durezza etc etc). qul che dà fastidio e <i>offende del video </i>è il modo in cui queste ragazze reagiscono al cazzo, in maniera <i>negativa </i>non già perchè in quanto persone forse sono interessate ad altre persone e non a parti del corpo ma perchè, in quanto lesbiche, <b>del cazzo non sanno proprio che farsene</b>.<br />
<br />
Le lesbiche sono dunque sprovvedute perchè non il cazzo non lo sanno nemmeno maneggiare e non sanno nemmeno cosa sia...<br />
Viceversa una donna eter il cazzo lo apprezza eccome.<br />
<br />
Ed ecco che anche l'idea di sminuire il membro maschile non fa che rafforzarne l'importanza. Si ride della sprovvedutezza di queste ragazze lesbiche, altro che <i>uguaglianza</i>! <br />
<br />
Offende l'idea di questa sprovvedutezza perchè sembra quasi che una lesbica non apprezza il cazzo perchè non lo ha mai visto, <i>altrimenti</i>... che è il centro di certo immaginario maschilista.<br />
<br />
L'idea di per sè e se presa seriamente è triste... Davverè una lesbica non sa come è fatto un uomo? O non ha mai toccato un pene? Davero basta non avere mai toccato un pene per essere lesbiche? E basta toccare un pene che una lesbica diventa etero o bisex?<br />
<br />
<br />
Tra i commenti al video qualcuno arriva a dire che il ragazzo che si lascia toccare il pene sia gay perchè da come si comporta sembra che mai nessuna ragazza glielo abbia toccato prima.<br />
<br />
Così mentre c'è chi cerca di far capire che quel che ci rende gay e lesbiche non è il fatto che ci piace il cazzo o la fica ma che AMIAMO persone del nostro stesso sesso questo video contribuisce a alimentare l'equivoco che vuole gli orientamenti sessuali incentrati sul sesso e costruiti su una attrazione a priori per ...l'anatomia. Si prende la stessa complementarietà tra maschio e femmina su cui si basa il modelo eteronormato che paice tanto alla chiesa e lo si usa al contrario.<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />Alessandro Paesanohttp://www.blogger.com/profile/14336274134777651920noreply@blogger.com3