martedì 1 dicembre 2015

Hiv e dati ISS. Gli allarmismi della stampa italiana

Come ogni anno il Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità pubblica un fascicolo del Notiziario dell’ISS dedicato all’aggiornamento dei due flussi di sorveglianza sulle nuove diagnosi di HIV e sui casi di AIDS.
Nei dati in breve si riporta che
• È stabile il numero delle nuove diagnosi di infezione da HIV.
• Continua a diminuire l’incidenza delle nuove diagnosi di HIV nelle donne.
• La maggior parte delle infezioni avviene attraverso contatti eterosessuali.
• Aumentano le diagnosi in MSM (maschi che fanno sesso con maschi) tra gli italiani.
• Rispetto al 2013 diminuisce la quota dei soggetti che si presenta in fase avanzata (bassi CD4 o presenza di sintomi).
• È stabile il numero dei casi di AIDS.
• Diminuiscono i decessi in persone con AIDS.
• La maggior parte delle nuove diagnosi di AIDS ha eseguito il test HIV pochi mesi prima della diagnosi di AIDS.
• Il 92,6% delle persone HIV positive seguite presso i centri clinici di malattie infettive è in terapia antiretrovirale.
A leggere i titoli dei maggiori quotidiani però, complice un dispaccio Ansa allarmista, è tutta un'altra storia...
Ora va bene non abbassare la guardia (tanto più che aumentano le diagnosi tardive di sieropositività) ma la situazione è meno catastrofica di quanto non ci lasci intendere la carta stampata, ci chiediamo il perchè.