venerdì 5 giugno 2015

Announo dedica una puntata all'omogenitorialità: quando i diritti vengono affrontati come opinioni

Abbiamo visto tutte ieri sera  Announo il peggio della tv generalista, che ha affrontato l'argomento dell'omogenitorialità facendo esprimere una serie di opinioni a gente niente affatto qualificata: una ex soubrette come Alba Parietti (che dice che molti preti sono gay repressi e quindi diventano pedofili) un prete, che c'è in ogni programma della tv italiana, di stato e non (e dice che gay si diventa in seguito a una violenza) , uno scrittore omosessuale e omofobo (che viene invitato per le sue opinioni tranchant) come Aldo Busi che viene per parlare di sé non importa se questo parlare danneggi altre persone, e poi semplici persone, uomini e donne, etero e gay.
Tutte sono chiamate a esprimere la loro opinione sul modo in cui la redazione del programma, tramite servizi fatti andando anche lontano (la realtà americana), dà la sua versione dei fatti su argomenti completamente diversi: dalla procreazione assistita (la gestazione per altri) alle teorie riparative, più due interviste a genitori in coppie dello stesso sesso,e alcuni servizi su una clinica (guarda caso a pagamento) sulla gestazione per terzi, e le affermazioni di un figlio cresciuto da due mamme che dice di non essere felice.

Invece di fare informazione, sui diritti mancati, sul vuoto legislativo italiano, su cosa dice la psicologia oggi sulle funzioni genitoriali, si dà modo alla gente in studio di esprimere una opinione non qualificata,  senza alcuna competenza per esprimere una opinione su quell'argomento.

Dov'erano le psicologhe? Dove le avvocate? Dove le mediche? Dove le militanti omosessuali? Ma non i ragazzi e le ragazze mandate allo sbaraglio da sole convincendo il pubblico che gay e lesbiche sono sole ma la rete di solidarietà che esiste tra associazioni e semplici amicizie e gruppi di frequentazione.

Announo  ha messo sullo stesso piano di dignità le opinioni di singoli cittadini  e cittadine che parlano a titolo personale, con le opinioni discriminatorie e cariche di odio della chiesa e dei suoi seguaci, permettendo senza censura alcuna che un prete, anziano e privo di competenza alcuna sul campo specifico, dicesse che i figli nati dall'inseminazione artificiale o dalla gestazione per terzi sono ogm.


Questo è uno stupro culturale.

Si è consumato un reato   davanti gli occhi delle persone astanti e del pubblico in casa, perché quel che interessa al programma è fare audience per gli inserzionisti pubblicitari della rete non informare il pubblico.

Immaginatevi se invece dell'omogenitorialità si stesse parlando dei matrimoni misti, o della segregazione razziale, o della discriminazione religiosa.

Ieri sera ad Announo le garanzie costituzionali sono state sospese come nella scuola Diaz durante il g8.
La violenza di tutte le affermazioni per continuare a negare i diritti ad alcune cittadine e cittadini è stata feroce ed efferata allo stesso modo.

Ieri sera abbiamo assistito a uno stupro culturale in diretta. Dove come al solito i maschi mettono bocca sul corpo femminile dicendo, loro che non rimangono incinta, se le donne possono farlo o meno e perché.

Con un uso della lingua ignominioso (come l'ashtag figliodigay, così doppiamente e disgustosamente sessista, perchè no figliadilesbica?) e discriminatorio(ma chissà quanti di noi sono figli e figlie di perosne bisessuali...)

L'Italia è davvero ferma agli anni 50 del secolo scorso.

Questa tv rimasta ferma a quella degli anni 80 è criminale, fascista e violenta come le squadracce di mussoliniana memoria.

Una televisione che contrappone al buonsenso dei e delle giovani, l'arroganza omofoba di Nicolosi, Adinolfi e della Chiesa criminale.

L'arroganza stupratrice di un infotainment che legittima certa feccia cattofascista facendone uno dei due poli della discussione, mettendo sullo stesso piano i diritti mancati e le teorie del tutto prive di qualunque fondamento scientifico di un vescovo che non ha competenza alcuna.

E i militanti di alcune associazioni (solo uomini, le donne, più intelligentemente si sono rifiutate) partecipano a questo scempio e alla fine ringraziano anche di essere stati invitati.

Ierisera si è consumato un delitto in diretta e purtroppo ne siamo state tutte complici.

Per un resoconto dello stupro culturale che si è perpretato ierisera ai danni delle perosne omosessuali cliccate qui 

Le uniche frasi di buonsenso quelle di Di Pietro (sono e rimarrò orgoglioso di averlo votato alle politiche) e quelle di Galimberti.

Il resto uno stupro di massa feroce cattofascista e omofobo.

Oggi il movimento di liberazione omosessuale è tornato indietro di almeno 20 anni.