giovedì 4 dicembre 2014

Un annuncio di rinascita fatto dalla famiglia di un ragazzo trans diventa per Queer Blog un annuncio di coming out da trans.


Lo so, è un classico esempio di pelo nell'uovo, e sembra che mi accanisca contro Queer Blog.


Però  non posso non far notare il provincialismo culturale nostrano e non dico solamente di Queer Blog ma dell'italico paese tutto, che vuole usare sempre l'inglese (la lingua) anche quando l'inglese (chi lo parla) certe parole non le userebbe mai.


La notizia è molto bella di per sé.


La diciannovenne Elizabeth Anne ha transitato di sesso e da donna è approdata al sesso maschile con il nome di Kai Bogert.

Le persone trans parlano del giorno in cui iniziano a vivere la propria vita con il sesso (o il genere, non sappiamo se Kai ha compiuto una riassegnazione chirurgica del sesso) d'elezione come giorno di nascita o rinascita.


Così sua madre ha pensato bene di pubblicare sulla pagina delle nascite del The Courier-Mail, un giornale Australiano di Brisbaine, un annuncio nel quale ritratta l'annuncio dato 19 anni prima.

Ecco l'annuncio

traduzione letterale

Ritrattazione – Bogert

Nel 1995 abbiamo annunciato l’arrivo della nostra progenie, Elizabeth Anne, come figlia. Lui ci ha informato che ci eravamo sbagliati. Oops! Colpa nostra. Ora ci piacerebbe presentarvi il nostro meraviglioso figlio - Kai Bogert.
Amarti è la cosa più semplice del mondo. Pulisci la tua camera.











Che l'inglese non sia proprio di casa con chi ha fatto la traduzione pubblicata da Queer Blog lo si capisce leggendo la loro traduzione, con parole interpretanti (Retraction non è "correzione" ma ritrattazione, e sprogget non è cicogna ma letteralmente prodotto delle gonadi, io l'ho tradotto con progenie) che nell'annuncio originale non ci sono, ma sorvoliamo...

Cosa dice l'articolo del The Courier Mail che riporta la notizia?

Che una madre per mostrare sostegno a suo figlio che fino a qualche settimana fa era una figlia ha usato un annuncio sul giornale.
Il titolo dell'articolo recita: Mum takes out classified ad to show support for son Kai Bogert who used to be a daughter (Mamma tira fuori annuncio per mostrare il sostegno per il figlio Kai Bogert che è stato una ragazza).

Come riporta la notizia Quuer Blog ?

Fa coming out come transessuale e i genitori pubblicano sul giornale l'annuncio di nascita corretto

Il mario Mieli (dal quale apprendo della notizia) corregge almeno in parte e rimportando il testo integrale del Bolg senza commento alcuno almeno titola

Fa Coming Out come FtM: i genitori reagiscono in modo stupendo!
Titolo nel quale Kai viene giustamente presentato per quello che è un Ragazzo FtM da Femmina a Maschio.

Ma in entrambi casi si usa coming out che in questa circostanza non non c'entra nulla.

Se Kai abita ancora coi gentiori e dall'annuncio crediamo proprio di sì, credo che i suoi genitori si siano accorti della sua transizione da femmina a maschio.

Quindi non si capsice di quale coming out Roberto Russo (autore dell'articolo) vada parlando.

Coming out infatti si fa quando fai dichiarazione pubblica del tuo orientamento sessuale che, non essendo visibile, viene normalmente presunto essere quello etero.

Per quello dici no guardate io sono gay, sono lesbica, sono ...

Fare coming out da trans (ma che pessimo modo di eprimersi) lo si può fare solamente quando si è persone consociute al mondo con un sesso e si rivela il proprio sesso di nascita.

E' quello che ha fatto la modella Geena Roncero, donna trans MtF che ha dichiarato di essere nata maschio.

Ma non si può proprio fare coming out nella famiglia presso la quale si vive!

E' un modo di esprimersi approssimativo non solo di chi non consoce evidentemente la lingua inglese ma di chi ragiona per classificazioni standard, caselle rigide e defintorie (far coming out da trans) e non ha le idee chiare su nulla di quello sul quale, lo stesso, ha laa presunzione di scrivere.


Fare coming out come uomo non significa proprio nulla si tratta di un'approssimazione insostenibile che induce a confusioni presso un pubblico già distratto che potrebbe di nuovo confondere orientamento sessuale con identità di genere...

Eppure nel Courier Mail la parola coming out non viene mai usata perchè loro, che l'inglese lo parlano e in quella lingua pensano sanno bene che in quel contesto non c'entra niente.

Russo, che quando scrive sembra non pensare nemmeno nella sua madre lingua, usa un frasario sensazionalistico, con concetti usati a casaccio, definizioni tranchant sull'orlo della discriminazione e che scadono nel ridicolo involontario come quando Russo scrive: 
Kai, dal canto suo, ha raccontato quello che ha significato per lui fare coming out come uomo transessuale dinanzi alla sua famiglia ad appena 19 anni 
Mi immagino la scena.

Kai: -  Mamma, papà ero donna e mo' so' uomo!
Mamma e Papà: -  Uh caro non ce ne eravamo mica accorti!!!

Però, 'sti genitori, distratti!!!!



 Russo è talmente obnubilato dal cambiamento di sesso che non ha pensato che quella transizione è avvenuta per stadi, passo dopo passo, tutti visibili ed evidenti alla familgia, e che quell'annuncio non era una presa d'atto di un cambaimento del quale rano a consocenza evidenemtente già da tempo ma un omaggio al figlio nel giorno della sua (ri)nascita come maschio.

Vallo a spiegare a Russo che vede solamente coming out...

Il Mario Mieli si limita a riportare quel post senza colpo ferire, rendendosi così complice di uno scempio concettuale imbarazzante, perchè spiegatemi con quale faccia andiamo a dire alla stampa blasonata che deve usare un lessico rispettoso e corretto quando i siti con la parola gay nell'url sono i primi a non farlo.

Allora caro Roberto, prima di scrivere pensaci bene, perchè poi là fuori ti leggono e si disinformano!

Qualche pensiero sulle dichiarazioni criminali di Inga Priede, deputata lettone del partito di governo Unità


Inga Priede, deputata del Consiglio regionale del Kandava (Lettonia) e capo del dipartimento regionale del partito di governo “Unità”, il più grande partito lettone di centro destra, a proposito del matrimonio egualitario ha scritto alcuni tweet nei quale collega il tasso di natalità alla presenza o meno delle persone omosessuali e poi ringrazia i Tedeschi durante l'occupazione Nazista per avere ucciso gli omosessuali facendo così aumentare le nascite nel suo Paese.
Priebe ha prima scritto che i cittadini e le cittadine del Kandava erano sotto shock per l'apertura del matrimonio alle persone gay  e che le persone gay della regione non sono orgogliose perché ci sono dei valori di base (non leggendo il lettone ci rifacciamo alle dichiarazioni riportate del New York Observer e dalla traduzione di google traduttore del tweet di Pirede in lettone). E poi ha ribadito che Grazie a dio i tedeschi, al loro tempo, hanno sparato ai gay. Il tasso di nascita stava così risalendo (Thank God! The Germans shot them in their time. Birth rate was going up).

Il tweet voleva essere una frecciatina contro  Ilse Vinkele, ex ministra del Welfare dello stesso suo partito, promotrice della legge sul riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e la parità dei diritti sociali. Le conseguenze non si sono fate attendere mentre Vinkele  ha minacciato di voler citare in giudizio Priede per istigazione alla violenza il suo partito l'ha costretta a rassegnare le dimissioni.

Le sue dichiarazioni oltre che per la disgustosa omofobia  in un paese il cui ministro degli esteri Edgars Rinkevics ha fatto coming out un mese fa, sono imbarazzanti anche per il riferimento ai nazisti di per sè, visto che la Lettonia ha visto uccidere per mano nazista più di 70,000 persone ebree dii nazionalità lettone, 2000 rom, e un numero sconosciuto di persone omosessuali. Un genocidio compiuto anche grazie al collaborazionismo Lettone che vede la popolazione divisa tra chi ancora li odia e dà loro la caccia e uno sparuto gruppo di veterani che il 16 marzo di ogni anno fanno marcia a Riga (la capitale Lettone) orgogliosi di avere ingrossato le fila delle SS naziste...

Se a questo dato storico si aggiunge la questione del tasso di natalità del paese che è argomento sensibile (l'attuale popolazione di 2 milioni di unità ha visto un calo del 13% dal 2000 e se la tendenza non si inverte altre 500mila persone verrano perse entro il 2050) si capisce quanto l'affermazione di questa omofoba di merda sia entrata a gamba tesa in tante questioni nazionali e non solo in quella dell'omosessualità.


Dietro pressione dei vertici del suo partito Inga Priede è stata per frotuna costretta a chiedere pubblicamente scusa e a rassegnare le dimissioni.

Questa notizia ha tanto da insegnarci.


1) La democrazia lettone è più forte di quella italiana.


Dinanzi a dichiarazioni omofobiche di pari gravità nessuno dei nostri esponenti di partito ha mai rassegnato le dimissioni (e quando le dimissioni ci sono state, per dichiarazioni di disgustoso maschilismo, ci sono stati militanti gay che difendevano il maschio di turno che aveva augurato a una donna di essere stuprata...)


2) Si pretende che le persone omosessuali siano sterili.


In virtù del fatto che due persone dello stesso sesso non possano procreare tra di loro le si considera sterili a priori.
Ignorando che come singole perosne gay  elesbcihe sono fetili come tutte le altre persone e che, oggi, grazie alla tecnologia medica  e al contributo solidale di donatori e donatrici di gameti e di donne che si prestano alla gestazione per conto terzi anche, le coppie dello stesso sesso possono procreare.


Non procreano biologicamente tra di loro, ma questo è un dettaglio.

Quel che conta è che nel momento in cui si forma una coppia questa coppia, se vuole, può procreare.


E' proprio questo il motivo per cui si nega il diritto di procreazione alle coppie dello stesso sesso.


Perché la coppia che procrea contribuisce ancora di più al bene pubblico della comunità e se una coppia dello stesso sesso fa prole si integra ancora di più nel tessuto sociale.


Il fatto che due persone dello stesso sesso non possano procreare tra di loro è un impedimento fisico dello stesso ordine sociale di quello della coppia di sesso diverso sterile o semisterile.

Una coppia di donne risolve il problema nello stesso identico modo di una coppia uomo donna dove è l'uomo a essere sterile.


Solo la coppia di uomini intraprende una via radicalmente diversa.

Ma da un punto di vista tecnico la donna con problemi di feritlità in coppia con un uomo gestisce la gravidanza di un figlio biologicamente non suo proprio come una donna che gestisce la gravidanza per conto terzi.

Se tutti fossimo gay (e lesbiche) ci estingueremmo.

Se tutti intraprendessimo esclusivamente delle relazioni tra persone dello stesso sesso dovremmo solo metterci d'accordo per fare prole. Non ci estingeuremmo nemmeno nel caso di una dittatura gay e lesbica.

Tra l'altro delle due l'una o l'ascesa dei diritti gay sta minando la natalità oppure il paineta sta esplodendo arrivando a 10 miliardi nel 2050.



3)   La retorica della minoranza è ancora dura da morire.


diritti mancati  delle persone non etero non sono diritti ad hoc ma diritti mancati quelli di tutte le altre persone perché le persone non etero sono come tutte le altre persone e godono già degli stessi diritti.

Invece si parla dei diritti delle minoranze sessuali come se le minoranze sessuali avessero bisogno di diritti particolari. Come se le persone non etero fossero una minoranza sessuale.


Minoranza sessuale è infatti una doppia discriminazione.


Non è affatto vero che le persone non etero siano una minoranza.
E' dai tempi di Kinsey che è stato assodato scientificamente che siamo tutte e tutti almeno un po' bisessuali e che dunque le minoranze sono l'eterosessualità e l'omosessualità pure mentre la maggioranza delle persone si attesta su una bisessualità anche se spesso non equidistante ma spostata verso uno dei due poli etero - omo.


In ogni caso non si tratta di una minoranza sessuale perché l'orientamento sessuale non riguarda solo il sesso che facciamo ma anche i sentimenti e le relazioni sentimentali, affettive.

D'altronde non si chiede il diritto di poter scopare con chi ci pare.
Si chiede di poter accedere al matrimonio, no?


Eppure RAI news parla di parità dei diritti sociali delle minoranze sessuali in un  capolavoro discriminatorio disgustoso (perché involontario).


Rai News è in buona compagnia.

L'autore (o l'autrice) anonimo (o anonima) del Blog Gayburg parla di diritti dei gay il cui sessismo della lingua impiegato ha conseguenze grottesche.

L'espressione  diritti dei gay significa solamente uomini omosessuali e lascia fuori le donne.

Diritti delle PERSONE omosessuali, oppure diritti dei gay e delle lesbiche, sono forme davvero inclusive.

L'uso del maschile plurale come neutro è un viziaccio che c'hanno pure i froci (o le lesbiche)...




Queste derive discriminatorie inintenzionali sono una squisita dimostrazione che chi parla male pensa male.


A proposito, Inga Priebe è la donna raffigurata nella foto a destra.
Quella raffigurata sul sito Gayburb è  Ilse Vinkele, ex ministra del Welfare, ma non sono sicuro che a Gayburg lo sappiano...



5) Nesssuno e nessuna si perita di correggere le dichiarazioni di Priede. 

Le persone omosessuali come tutte le altre vittime dei campi di concentramento non sono morte per fucilazione ma sono state gasate. Ma la storia è un'oponione e non interessa a nessuno. Non certo a Rainews nè a Gayburg che nulla ci dicono sulla storia Lettone (a differneza del New York Observer dal quale ho mutuato le informazioni che ho riportato). Da cui possiamo anche dedurre che


6) La storia non abita in Italia.

Senza memoria stroica non c'è popolo e senza poplo non c'è nazione.

La Lettonia lo sa bene e  Priebe viene fatta dimettere.

Da noi si gioca a chi la spara più grossa (Giovanardi e i bambini comprati).

Italia paese di merda.

E buon Natale!