venerdì 21 marzo 2014

Il questionario un po' giudcante un po' datato dell'agedo - distribuito alle classi quinte delle scuole superiori di Piacenza

Avrete saputo del questionario distribuiti alle classi quinti delle scuole secondarie del comune di Piacenza. Vi si cerca di stabilire il grado di omotransfobia nelle scuole e la coscienza antiomotransfobica delle classi cui il questionario è stato distribuito.

Il questionario non brilla per il linguaggio canonicamente sessista e che presume che tra le perosne cui il questionario viene somministrato di omo-bisessuali non ce ne siano...
1.      Hai mai parlato con qualcuno dell’argomento “omosessualità”?
Ecco l'omosessualità è un argomento, mica son persone...


ed è argomento di conversazione che si può affrontare in diversi ambiti     
2.      In che occasione?    -   in famiglia    -    tra amici     -  a scuola    -    altrove_________
 Più neutra la terza domanda
3.      Durante le lezioni ti è mai capitato di sentire qualche riferimento all’omosessualità? –  si  -  no     
La quarta domanda invece cerca di imboccare una risposta a chi fa il questionario

4.      L’omosessualità per te è:  -  malattia    -  peccato   -  perversione   –  relazione affettiva             -  modo di essere     -  contro natura   –  una scelta   –   un comportamento sessuale
infatti su otto risposte possibili solo una è corretta

perchè l'omosessualità è uno dei tre orientamenti sessuali dell'essere umano, cioè l'attrazione fisica ed emotiva di una persona per persone del suo stesso sesso.

Tra le quattro risposte non negative solo una è corretta (relazione affettiva) modo di essere è troppo generico scelta è sbagliato perchè nessuno sceglie l'orientamento sessuale e non è un comportamento sessuale che è cosa ben diversa dall'orientamento.

Lo stesso vale per le risposte proposte alla domanda 5
5.      Trovi questo argomento:  -  imbarazzante  -  utile per capire l’altro  -  inutile  -  disgustoso              - interessante   -  indifferente
Una domanda tutt'altro che neutra visto che le persone omosessuali quelle che sono sicuramente a scuola  e probabilmente in classe dello o della studente cui il questionario è rivolto  sono messe tra parentesi e il loro orientamento sessuale divneta un argomento di conversazione, come dire non ci sono omosessuali nella scuola, tra gli ele studneti manemmeno nel corpo docente e in quello non docente...

6.      Nella tua scuola quante volte senti parole per indicare gli omosessuali come “finocchio, frocio, lesbicona, etc”, dette in tono offensivo?   spesso  -    talvolta  -   raramente -    mai 
 Vorrei sapere chi è quel frocio o quella lesbicona cui è venuto in mente che c'è un uso non offensivo dei termini frocio e lesbicona...  

Gli omosessuali, solo la maschile, sono quelli là, fuori dalla scuola, che vivono in omosessualilandia mica tra di noi...
7.      Da chi le hai sentite pronunciare?            -  studenti            -    insegnanti           -   bidelli

le biedelle no.
8.      Dove le hai sentite pronunciare? -  in classe          -  in corridoio         -   in bagno/spogliatoio  -  sui mezzi pubblici
Interessante come per chi ha compilato il questionario luogo sia più importante del contesto scolatico, a lezione a ricreazione durante una gita tra un'ora e l'altra di lezione, etc.

Altrettanto interessante che si chieda a chi compila il questionario di esprimere un parere su come le persone cui quelle parole sono rivolte le percepiscano ma non si dia modo a chi il questionario lo fa di esprimere un parere proprio.
9.      Le persone che vengono chiamate in questo modo trovano questi commenti:
-molto offensivi     -abbastanza  -poco -per niente offensivi  

Quando si chiede chi interviene si segue la stessa successione logica di prima.

10.    Qualcuno interviene durante questi fatti?  -sempre             -alcune volte       -mai 
11.    Chi sono le persone che in genere intervengono? -Studenti            -insegnanti         - bidelli 
 qualcuno, sempre e solo al maschile, così come solo i bidelli
Solo dopo si chiede a chi fa il questionario se ha detto la sua

12.    Ti è capitato di “dire la tua” quando hai assistito a questi fatti?
-sempre        - il più delle volte                            - alcune volte                  -mai
Ed ecco la domanda più discriminatoria di tutto il questionario
13.    Pensi   che   un/una   ragazzo/a   che   è   (o   ti   sembra)   omosessuale   si   senta   sicuro/a   nella   tua scuola? -    si -      no 
 Quini una persona è non è o sembra omosessuale senza indagare i motivi per cui lo sembra che tanto li conosciamo e riconosciamo tutti e tutte come validi  e pertinenti. Lo sa bene Andrea, il ragazzo coi pantaloni rosa, che sembrava gay ma non lo era e quindi non è stato vittima di omofobia, perchè se ti gridano sporco frocio c'è omofobia solo se tu frocio lo sei per davvero, altrimenti no.
Come con le donne che se non son mignotte mica devono sentirsi offese se qualcuno dà loro della troia...

Poi durante un flusso migratorio da omosessualilandia eccola domanda sul coming out (altrui)
14.    Se un tuo amico / una tua amica ti dicesse di essere omosessuale come reagiresti? 
- Mi lascerebbe indifferente  -  non vorrei più vederlo  -  avrei paura per me stesso  -  rimarremmo comunque amici -  potrebbe parlarmi ancora di se stesso
E poi le presunte domande sulla transfobia che finora non è stata minimanete affrontyata e nemmeno in queste nuove domande a ben vedere
15.    Secondo te un ragazzo gay vorrebbe essere nato femmina e una ragazza lesbica vorrebbe essere
nata maschio?       SI--               NO—
Per chi ha scritto il questionario la risposta alla domanda precedente è sì altriment non si capsice la sedicesima e ultima domanda
16.    Quanto   sono   oggetto   di   derisione   ed   esclusione   le   persone   che   assumono   atteggiamenti   o comportamenti non adeguati al proprio sesso biologico, ma propri del sesso opposto?
MOLTO —                  ABBASTANZA —                   POCO —                      PER NIENTE—
Cioè gli atteggiamento assunti non è che sono ritenuti non adeguati allo stereotipo o ruolo di genere ma sono proprio non adeguati al proprio sesso biologico, perchè, si sa, i capelli lungi e il colore rosa sono di pertinenza del sesso biologico femminile mica del ruolo di genere che è costrutto sociale.

Insomma un questionari discriminatorio al limite dell'omofobia che rimane valido negli interventi e poco nei contenuti che vanno cambiati assolutamente.

Mi piacerebbe sapere chi è il genio o la genio che hanno pensato a questo capolavoro di pregiudizi.

Magari la prossima volta invece di rivolgersi all'Agedo che non sempre etero su certi argomenti è meglio rivolgersi  a una organizzazione di froci e lesbicone...

 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, magari possono rivolgersi a te che usi "la genio" (almeno adatto e usa "la genia"), ma vallo a pigliare nel culo.

Alessandro Paesano ha detto...

Lo so che genio è sostantivo maschile ma non volevo dare adito al pensiero che la persona che ha scritto il questionario fosse per forza un uomo.

Le offese a sfondo sessuale, come vallo a prendere nel culo, oltre a dire molto della tua mentalità maschilista e patriarcale tradiscono anche una certa naivetè.

Ma come non sai che il luogo comune vuole che ai froci piaccia prenderlo in culo?

Fai un po' te...

Anonimo ha detto...

è assurdo che nel questionario non ci siano domande rivolte a chi ha subito degli attacchi omofobi, o che suggeriscano delle rezioni possibili.

Marta

Alessandro Paesano ha detto...

Sì infatti molto meglio il questionario pubblicato sui libretti dell'Istituto Beck...