sabato 30 novembre 2013

Civati, Cuperlo e Renzi. Il PD pensiero sulle tematiche lgbt

Ieri sera dallo stesso palco dove va in onda X Factor si sono confrontati i tre candidati per le primarie del Pd Civati, Cuperlo e Renzi.

Tra i vari temi trattati anche quello delle famiglie allargate espressione impropria con la quale ci si riferisce ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, definiti matrimoni egualitari, all'affido e adozione da parte di persone o coppie dello stesso sesso.


Si tratta di famiglie e basta, non famiglie allargate che è una famiglia che comprende anche altri gradi  di parentela al di là delle figure genitoriali e della prole.




Gianluca Semprini il giornalista che conduce il confronto dalla pelata mussoliniana (e dai commenti non proprio di sinistra che fa durante l'intervento dei tre candidati alle primarie) pone la domanda parlando di unioni per le coppie gay con tutto il portato di ambiguità dell'espressione che significa coppia di persone omosessuali un portato discriminatorio e improprio perchè non tutte le persone di una coppia dello stesso sesso sono necessariamente omosessuali (possono anche essere bisessuali o prevalentemente etero...) per cui bisognerebbe dire casomai coppie omosessuali (=dello stesso sesso).
E' interessante vedere quali sono le risposte date dai tre candidati alle primarie, analizzandone lessico e considerazioni.



Civati li chiama matrimoni ugualitari e parla di totale uguaglianza - come se già non lo fossimo cittadini e cittadine uguali ma discriminat* - e ribadisce il termine matrimoni ugualitari che preferisce ad altre parole, altre definizioni, come civil partnership o unioni alla tedesca che dice non si capsice bene cosa sono, come fossero modi diversi di riferirsi allo stesso istituto giuridico e non cose completamente diverse tra di loro.

matrimonio ugualitario: aprire il matrimonio, l'unico, quello già esistenze, anche alle copie dello stesso sesso.
civil partnership e unioni alla tedesca istituti giuridici creati ad hoc esclusivamente per coppie dello stesso sesso (identificate come omosessuali, gay  e lesbiche, tertium non datur).

si riferisce all'articolo 3 della costituzione e parla di diritti, cittadinanza e cultura, poi si riferisce alle leggi di alcuni altri Paesi del mondo che trattano quelle unioni come se fossero quelle fra eterosessuali.

Civati pensa dunque alle civil partnership e le equipara al matrimonio egualitario che non è dunque formalmente lo stesso matrimonio aperto anche alle copie dello stesso sesso ma una cosa diversa equiparata al matrimonio vero che rimane per vocazione squisitamente etero.
Nomen omen.
D'altronde se invece di parlare di matrimoni anche per le coppie dello stesso sesso si parla di matrimoni egualitari non si può poi lamentare che i nostri politici facciano confusione.

Cuperlo si smarca subito da bravo cattolico e distingue tra parole e persone.
Una sottigliezza semantica che ti discrimina ma pretende che tu ringrazi.

Cuperlo parla di estendere i diritti, non di riconoscere i diritti mancati. Poi cita le parole di Jefferson, uno dei presidenti degli Stati Uniti, dette molti anni fa (204 per la precisione), chi accende la sua candela con la mia riceve luce senza lasciarmi al buio.
Jefferson
sostenne l'egualitarismo formale e legale di tutti gli esseri umani ma non si pronunciò mai contro la schiavitù.
Un riferimento politico che calza a pennello a Cuperlo e ai Pavidi Democristi del PD.
Cuperlo parla di diritti civili sui quali il nostro Paese deve fare molti passi avanti e poi si limita a citare i diritti e i doveri e le responsabilità  (ma che cattolico di merda) delle coppie gay senza entrare nel merito. Si ferma invece sulla questione adozione e affido che definisce questione complessa e delicata e si smarca preferendo partire dai figli che vivono già in quelle famiglie. Parla di questi bambini che vederli ti tocca il cuore e poi ribadisce la necessità di modificare la legge 40 e poi, a tempo scaduto accenna alla legge contro l'omofobia e a quella contro il femmincidio, secondo le direttive del documento politico del quale ho già avuto modo di parlare.

Poi parla quel fascistone di Renzi (quello nella corrente politica del quale per esempio si presenta Cristiana Alicata, purtroppo per lei)  che rivendica con orgoglio la propria timidezza su questi temi criticando le certezze altrui che poi non avrebbero certezza politica in parlamento secondo un realismo maggiore di quello del re per cui se hai bisogno di 80 non chiedi 100 ma 20 perchè tanto di più non ti danno (basta pensare alla proposta sciagurata dello scorso anno, trasversale e non solo interna al pd di chi proponeva per l'Italia la civil parternship segregazionista che tanto il matrimonio non ce lo daranno mai).

Poi Renzi dice cosa vuole fare lui. Civil Parnership alla tedesca perchè impantanarsi in una discussione sul matrimonio non porterebbe a nulla.
Poi cita  la legge Scalfarotto sull'omofobia.
Renzi ricorda che anche Scalfarotto è candidato nelle sue liste a Foggia (Scalfarotto + Alicata, ricordate questi nomi).
E poi ricorda la stepchild adoption un argomento non da poco che riguarda tutte quelle coppie  dello stesso sesso il cui partner della madre biologica non ha nessun diritto legale su quell'infante.
Un elemento importante sfuggito a osservatori attenti come Elfobruno che nel suo Blog non ne parla.

Civati, nella replica, ribadisce che la sua unica certezza è la laicità dello Stato e ci pare cosa buona e giusta, e ricorda a Renzi che in parlamento c'è la maggioranza per votare una legge sul matrimonio egualitario una proposta di legge presentata da Scalfarotto.

Di Elfobruno non possiamo non condividere le conclusioni del suo post che facciamo nostre:

Insomma, sarebbe scontato votare Civati alle prossime primarie. Se solo questi fosse in un partito di cui ci si può fidare. Particolare, quest’ultimo, non trascurabile. Non se sei un gay, una lesbica, una persona bisex o trans nell’Italia di oggi.