martedì 19 febbraio 2013

Sul coming out di Robbie Rogers.
La visione fatalista e filo omofobica della stampa italiana e l'enorme solidarietà che invece Rogers ha ricevuto da colleghi illustri che lo hanno invitato anche a non lasciare il calcio.



Sul suo blog il 25enne Robbie Rogers giocatore di calcio statunitense con 16 presenze nella nazionale americana, l'ultimo anno giocatore della Inglese Leeds, ha fatto coming out sul suo blog raccontando i motivi che lo hanno indotto ad avvicinarsi al calcio e quelli per i quali adesso lo lascia.




Vale la pena leggere il post nella sua interezza


The Next Chapter…

Things are never what they seem… My whole life I have felt different, different from my peers, even different from my family. In today’s society being different makes you brave.  To overcome your fears you must be strong and have faith in your purpose.
For the past 25 year I have been afraid, afraid to show whom I really was because of fear. Fear that judgment and rejection would hold me back from my dreams and aspirations.   Fear that my loved ones would be farthest from me if they knew my secret.  Fear that my secret would get in the way of my dreams.

Dreams of going to a World Cup, dreams of The Olympics, dreams of making my family proud.  What would life be without these dreams? Could I live a life without them?

Life is only complete when your loved ones know you.  When they know your true feelings, when they know who and how you love. Life is simple when your secret is gone.  Gone is the pain that lurks in the stomach at work, the pain from avoiding questions, and at last the pain from hiding such a deep secret.

Secrets can cause so much internal damage. People love to preach about honesty, how honesty is so plain and simple.   Try explaining to your loved ones after 25 years you are gay. Try convincing yourself that your creator has the most wonderful purpose for you even though you were taught differently.

I always thought I could hide this secret. Football was my escape, my purpose, my identity. Football hid my secret, gave me more joy than I could have ever imagined… I will always be thankful for my career. I will remember Beijing, The MLS Cup, and most of all my teammates.  I will never forget the friends I have made a long the way and the friends that supported me once they knew my secret. 

Now is my time to step away. It’s time to discover myself away from football.  It’s 1 A.M. in London as I write this and I could not be happier with my decision. Life is so full of amazing things. I realized I could only truly enjoy my life once I was honest.  Honesty is a bitch but makes life so simple and clear.  My secret is gone, I am a free man, I can move on and live my life as my creator intended. 
Il capitolo successivo ...

    
Le cose non sono quello che sembrano ... Tutta la mia vita mi sono sentito diverso, diverso dai miei coetanei, diverso
anche dalla mia famiglia. Nella società di oggi essere  diversi ti rende coraggioso. Per superare le tue paure devi essere forte e avere fiducia nelle tue intenzioni.

    
Negli ultimi 25 anni ho avuto paura, paura di mostrare chi ero veramente a causa della paura. La paura che il giudizio e il rifiuto mi avrebbero tenuto lontano dai miei sogni e dalle mie aspirazioni. La paura che i miei cari sarebbe allontanati da me, se avessero saputo il mio segreto. La paura che il mio segreto avrebbe ostacolato i miei sogni .

     Sogni di partecipare alla Coppa del Mondo, Alle Olimpiadi, sogni di rendere la mia famiglia orgogliosa. Cosa sarebbe la vita senza questi sogni? Potrei vivere una vita senza di essi?

    
La vita è completa soltanto se i vostri cari vi conoscono. Quando conoscono i tuoi veri sentimenti, quando sanno chi e come ami. La vita è semplice quando il tuo segreto è scomparso.  Scomparso il dolore che si annida nello stomaco al lavoro, il dolore causato dall'evitare domande, e alla fine il dolore causato dal nasconde un segreto così profondo.
 I segreti possono causare tanto danno interno. La gente ama predicare l'onestà, come l'onestà sia così pura e semplice. Prova a spiegare ai tuoi  cari, dopo 25 anni che sei gay. Prova a convincere te stesso che il tuo creatore ha gli scopi più meravigliosi per te, anche se ti è stato insegnato in il contrario.

    Ho sempre pensato che avrei potuto nascondere questo segreto. Il calcio era la mia fuga, il mio scopo, la mia identità. Il calcio ha nascosto il mio segreto, mi ha dato più gioia di quanto potessi mai immaginare ... sarò sempre grato per la mia carriera. Mi ricorderò di Pechino, la Coppa MLS, e sopratutto i miei compagni di squadra. Non dimenticherò mai gli amici che mi sono fatto durante la mia carriera e gli amici che mi hanno sostenuto, una volta conosciuto il mio segreto.

    
Ora è per me giunto il tempo di allontanarsi. E tempo di scoprire me stesso lontano dal calcio. E l'una di notte a Londra, mentre sto scrivendo e non potrei essere più felice della decisione. La vita è così piena di cose incredibili. Ho capito che potevo veramente godere della mia vita solo dopo essere stato onesto. L'onestà è stronza, ma rende la vita così semplice e chiara. Il mio segreto è andato, io sono un uomo libero, posso andare avanti e vivere la mia vita come il mio creatore ha deciso per me.



Per la stampa italiana la decisione di Rogers di ritirarsi dal calcio è normale e comprensibile.


Per Antonio Maglie sul Corriere dello sport (che titola dicendo che Rogers ha fatto outing) La questione è seria, scottante e divide. Cosa è scottante? L'essere gay? Il nasconderlo? Essere gay E calciatore? Cosa divide? Froci sì froci no? Tutte le opinioni a proposito hanno la stessa dignità e lo stesso diritto di cittadinanza in  una democrazia?

A cosa sono valse allora le parole di Cesare Prandelli, che vengono riportate nello stesso articolo?
"L'omofobia è razzismo, è indispensabile fare un passo ulteriore per tutelare tutti gli aspetti dell'autodeterminazione degli individui, sportivi compresi. Nel mondo del calcio resiste ancora il tabù nei confronti dell'omosessualità mentre ognuno deve vivere liberamente se stesso, i propri desideri e i propri sentimenti".

La Stampa in un articolo senza firma - che riprende il dispaccio Ansa parola per parola - dice:
il fatto di essere il primo giocatore professionista a dichiararsi pubblicamente gay rendeva la sua posizione piuttosto delicata in un mondo dove il tema è sempre stato accuratamente evitato.
Lo scandalo di questa decisione forzata non è fatto notare lasciando intendere che la decisione presa da Rogers sia compressibile, giusta quasi perchè si sa i froci nel calcio non li vuole nessuno.

A confermare questa rpfezia immodificabile tutti si spendono a ricordare le sorti di chi in precedenza ha fatto coming out nel mondo del calcio 
Nel 1990 Justin Soni Fashanu annunciò al mondo del pallone la sua omosessualità: prima di lui non lo aveva fatto nessuno. La comunità di colore britannica lo emarginò ritenendosi infangata; il fratello, John, lo ripudiò. Da quel momento la vita di Fashanu cambiò, venne travolta sino al suicidio finale, sotto il peso di una accusa di violenza sessuale mai provata (e che la "vittima" negò dichiarando di essere stato consenziente)  (Corriere dello sport)
o a ricordare le ultime esternazioni omofobiche di un club o di un giocatore magari anche di un altro sport che i froci sono dappertutto

Negli Stati Uniti hanno sollevato un vespaio le dichiarazioni omofobe di un giocatore di football dei San Francisco 49/o, Chris Culliver, che pochi giorni prima del SuperBowl aveva detto che «un gay nello spogliatoio non sarebbe gradito e se ci fosse andrebbe cacciato», un segnale che nello sport, molto più che nella società, la strada per riconoscere i diritti degli omosessuali è ancora piuttosto lunga. 

Nel calcio, anche in Europa, sull’argomento gay di solito si glissa, parlandone il meno possibile solo se qualcuno obbliga a farlo, come quando a dicembre un folto gruppo di tifosi dello Zenit San Pietroburgo allenato da Luciano Spalletti ha chiesto ufficialmente alla società di non acquistare calciatori di colore o gay. (La Stampa)

Al limite si ricorda la reazione positiva delle associazioni lgb

Proprio per questo suo atto di «coraggio» ha ricevuto sostegno e approvazione da parte delle principali associazioni americane per i diritti dei gay. Proprio per questo suo atto di «coraggio» ha ricevuto sostegno e approvazione da parte delle principali associazioni americane per i diritti dei gay.  (La Stampa)
Omettendo il fatto che anche molti giocatori hanno espresso solidarietà.

Un aggettivo quello di eroe che non piace  a Massimo Galanto che su Calcioblog scrive
Una vicenda che provoca tristezza perché, se è vero che Rogers non è stato esplicitamente costretto ad allontanarsi dalla sua professione, è chiaro che l’omosessualità è ancora, incredibilmente, incompatibile con il mondo del calcio. Ed è altrettanto evidente che Rogers non può essere considerato un eroe, come invece alcuni giornali lo hanno definito nelle ultime ore. Non si diventa eroi solo perché omosessuali.
Un colpo al cerchio e uno alla botte. Se Galanto è uno dei pochi che riconosce apertamente l'incredibilità dello stigma anti gay nel calcio non può trattenersi dal commentare a sproposito che Non si diventa eroi solo perché omosessuali non cogliendo il punto che si diventa eroi quando dici che sei gay in un mondo dove l'omosessualità è considerato un crimine e ti può costare la carriera.

Pero nessuno dei mezzi di informazione italiani ha ricordato o fatto menzione che molti colleghi di Rogers hanno espresso non solo solidarietà ma lo hanno anche invitato a non ritirarsi.



O che per permettere ai giocatori professionisti di fare coming out il cambiamento deve essere di tutta la società e non solo del calcio.



Per leggere queste dichiarazioni positive e propositive che rendono il mondo del calcio non così monoliticamente omofobo come piace tanto ricordare alla stampa nostrana (e non tanto per denunciarne l'omofobia ma sotto sotto per ribadirla) bisogna cercare sulla stampa  e nei blog anglofoni.

Gordon Taylor, chairman of the Professional Footballers' Association in the U.K., told Press Association: 'I'm pleased that he's come out for his own sake. We do have players who've said that, while they are gay, they don't feel comfortable enough to come out.

'It's not dissimilar to many black players, and we need to create a safe environment for them on and off the field. If there is abuse, that needs to be dealt with by all the football family.

'It's no bad thing that he's been brave enough to come out. We know of players who are playing who are gay who've not had that confidence as yet. But, as the rest of the world becomes more civilized, hopefully that will come.'

Taylor added that the PFA remains committed to programs of education on all topics relating to discrimination, but that the issue is one that needs to be tackled by society as a whole.

'There needs to be a feeling that there is a comfortable environment for everybody,' he said. 'We're aware through our sporting chance clinic that players who deal with such issues at the moment feel they would be targeted and the attention would no longer be on them as a footballer.

'That's a real challenge. But the game has to be up to that. If we're going to claim to be the major sport in the world, both in terms of spectators and participation, then we've got to use that to create a better example.' (dailymail)
Gordon Taylor, presidente della Associazione calciatori professionisti nel Regno Unito, ha detto alla agenzia Press Association: 'Sono contento che abbia fatto coming out per il suo stesso bene. Abbiamo giocatori che hanno detto che, anche se sono gay, non si sentono abbastanza tranquilli per dichiararlo.

'Lo stesso accade anche per i giocatori neri e abbiamo bisogno di creare un ambiente sicuro per loro dentro e fuori dal campo. Se vi è un abuso, deve essere affrontato da tutta la famiglia del calcio.

'Non è una cosa negativa che ha abbia il coraggio di dichiararsi . Sappiamo di giocatori che stanno giocando e che sono gay che non hano ancora abbastanza fiducia per dirlo Ma, come il resto del mondo diventa più civile, si spera che questa fiducia arriverà'

Taylor ha aggiunto che la PFA mantiene il suo impegno ai programmi di educazione su tutti i temi relativi alla discriminazione, ma che la questione è quella che deve essere affrontata dalla società nel suo complesso.

'Ci deve essere la sensazione che ci sia un ambiente confortevole per tutti', ha detto. 'Siamo a conoscenza attraverso la nostra clinica Sporting Chance che i giocatori che hanno a che fare con il tema di dichiararsi omosessuali al momento pensano che verrebbero presi di mira e che si parlerebbe di loro non più in quanto calciatori.

'Questa è una vera sfida. Ma il gioco deve essere all'altezza. Se abbiamo intenzione di affermare di essere lo sport più importante del mondo, sia in termini di spettatori che di partecipazione, quindi dobbiamo avere modo di usare queste caratteristiche per creare un esempio migliore.'


Molti anche i messaggi di solidarietà su twitter:

A host of MLS players and international teammates have voiced their encouragement about Rogers' decision.

New England Revolution and U.S. midfielder Benny Feilhaber wrote: 'proud to call you my friend.'

New York Red Bulls and U.S. defender Heath Pearce tweeted: 'proud of you fam!'

Chivas USA keeper Dan Kennedy offered 'ur the man Robbie we support u bro,' while teammate Juan Agudelo tweeted: 'Respect man. Proud of you bro.'

LA Galaxy and USA center back Omar Gonzalez wrote, 'Congrats, Robbie! Really happy for you.'

Gonzalez's fellow LA defender A.J. DeLaGarza tweeted, 'good for you man! All the best! Terps.'

FC Dallas goalkeeper Chris Seitz praised Rogers' courage saying, 'really want to give a huge shout out to a great friend for being one of the bravest men I know'

D.C. United's Chris Pontius wrote, 'Much respect. Nothing but support for you.'

Vancouver Whitecaps defender Jordan Harvey chimed in with: 'Congrats brotha. Wish you the best.'

Former U.S. international Sacha Kljestan wrote: '100 percent love and support for one of my best friends Robbie Rogers. You will be missed on the pitch. Amazing talent, amazing person.'

Bolton Wanderers and U.S. midfielder Stu Holden sent: 'Much love and respect to my boy @robbierogers! Proud to be your friend bro.'

Former USA star Eddie Pope hailed Rogers as a pioneer: 'Brave men like you will make it so that one day there's no need for an announcement. That day can't arrive soon enough. #support
(dailymail)


Una serie di giocatori MLS e compagni di squadra internazionali hanno espresso il loro incoraggiamento per la decisione di Rogers.

Benny Feilhaber gocatore nei New England Revolution e centrocampista  della nazionale degli Stati Uniti  ha scritto: 'sono orgoglioso di chiamarti mio amico.'

Heath Pearce dei New York Red Bulls e difensore della nazionale statunitense  ha teitterato "sono orgoglioso di te amico!'
Dan Kennedy  dei Chivas USA ha scritto 'tu sei l'uomo Robbie ti sosteniamo fratello!', mentre il compagno di squadra Juan Agudelo ha Twitterato: ' Ti rispetto. Sono orgoglioso di te fratello. '

Omar Gonzalez
centrale posteriore della LA Galaxy e della nazionale USA ha scritto, 'Congratulazioni, Robbie! Davvero felice per te. '

Un  collega di Gonzalez il difensore A.J. DeLaGarza Twitter, 'bene per te! Tutto il meglio! Terps. '

Chris Seitz
portiere dei FC Dallas ha lodato il coraggio di Rogers dicendo 'voglio veramente fare una enorme dichiarazione di apprezzamento pubblico a un grande amico per essere uno dei più coraggiosi uomini che conosco '
Pontius dei D.C. United Chris ha scritto, 'molto rispetto (per te). Nient'altro che sostegno per te. '

Il difensore Jordan Harvey
dei Vancouver Whitecaps  è intervenuto con: 'Congraztulazione fratè '. Ti auguro il meglio. '

Sacha Kljestan ha scritto: '100% d'amore e sostegno per uno dei miei migliori amici Robbie Rogers. Ci mancherai sul campo. Un talento incredibile, persona straordinaria. '

Il centrocampista Stu Holden  dei Bolton Wanderers e della nazionale americana ha scritto : 'Con tanto amore e rispetto per il mio amico. Orgoglioso di essere tuo fratello amico'

L'ex stella USA Eddie Pope ha salutato Rogers come un pioniere: 'gli uomini coraggiosi come te farnno in modo che un giorno non ci sia più bisogno di di un annuncio. Quel giorno non arriverà mai abbastanza presto
Alla faccia del mondo del calcio tutto compatto e omofobo dipinto dai nostri giornalisti di merda!

Anche i siti friendly si interessano solo di primati e sensazionalismi. Così gay.tv può scrivere, sbagliando, che

essendo il primo giocatore professionista a fare coming out, la sua posizione era piuttosto delicata in un ambiente dove il tema è sempre stato evitato.
Ignorando - anche loro - i messaggi di solidarietà e dimenticando che di calciatori professionisti a fare coming out ce ne sono stati già parecchi.

Dal già ricordato  Justin Soni Fashanu al giovanissimo calciatore svedese Anton Hysen tanto per citarne alcuni.


Oppure David Testo, che gioca nei Montreal Impact, e ha detto di essere gay nel 2011poco prima di concludere la sua carriera come giocatore per sopravvenuti limiti di età come ha ricordato il dailymail citando le parole di
Gordon Taylor
soccer would only start to win the battle against prejudice if gay players “ideally come out during their career even if it’s towards the end of their career” (dailymail)
Il calcio inizierà a vincere la battaglia contro i pregiudizi solo se "i giocatori gay  faranno coming out nel corso della loro carriera, anche se è verso la fine della loro carriera
Oppure l'ex giocatore della nazionale americana Kasey Keller, che ha scritto su twitter
“The bravery of Robbie Rogers is commendable, I hope he realizes that he doesn’t need to retire. He will be more supported than he knows,” Keller wrote on Twitter. (theglobeandmail.com)

"Il coraggio di Robbie Rogers è lodevole, spero si renda conto che non ha bisogno di ritirarsi. Egli riceverà più sostegno di quanto non sappia"


Il problema di Rogers è che ha deciso di lasciare il calcio come se la sua omosessualità fosse incompatibile con quella di calciatore.

Argomento importante che è stato trattato nemmeno dai siti gayfriendly ma direttamente dai giornali inglesi troppo sottile per la cultura media di noi italiani.
Qui da noi tutti dai quotidiani ai blogger hanno parlato solo del coming out mentre la solidarietà proviene solamente dalle associazioni lgbt.....

UN sito gayfriendly come gay.tv preso provincialmente dall'euoforia che si parli di froci anche nel calcio (l'orizzonte politico dei siti italiani è: basta che se ne parli non importa come né a quale proposito) ha commentato sciaguratamente che



Finalmente l’omosessualità entra anche nel mondo dello sport e, in particolar modo, in quello del calcio dove l’argomento viene ignorato. (gay.tv il neretto è nell'originale).

Commento peregrino visto Rogers lascia lo sport e quindi, casomai, l'omosessualità ESCE dallo sport!

O meglio le persone omosessuali, perchè sono quelle a non essere accettate a essere costrette a rimanere nascoste o ad andarsene se uscite allo scoperto. Invece per gay.tv nel mondo del calcio l'omosessualità è un argomento che viene ignorato.
Meglio Roberto Russo che su Queer Blog pur omettendo la solidarietà data a Rogers dai molti colleghi scrive

Le decisioni personali vanno sempre rispettate, soprattutto quando sono travagliate. Mi dispiace un po’, però, che Rogers si ritiri dal calcio: forse sarebbe stato un segnale più intenso se avesse continuato a giocare, come ha fatto, per esempio, Anton Hysén. Perché il calcio – come ogni altro sport – non è solo per etero.
In ogni caso, mille auguri a Robbie Rogers per la sua nuova vita, vissuta senza menzogne o sotterfugi.
Però Russo pur menzionando il twitter di ringraziamento di Rogers si guarda bene dal menzioanre chi gli ha fatto profferte di solidarietà non amici o gente comune ma anche tanti altri giocatori professionisti...

Non sia mai che si dica che se fai coming out non ricevi solamente calci in faccia ma anche tanta solidarietà. Che poi venga voglia a qualcun altro di farlo...

Insomma si può essere omofobi in mille modi, anche con la semplice omissione di una buona notizia,  e in Italia siamo sempre in prima fila...