mercoledì 9 gennaio 2013

Storie ritornate: sulla discriminazione omofobica di due ragazzi buttati fuori dal locale Vox di Torino rei di essersi baciati.

Ricorderete la notizia di circa dieci giorni fa.

Due ragazzi si danno un bacio in un locale di Torino, il Vox, e vengono buttati fuori dal locale dai gestori del medesimo perché secondo loro Si baciavano davanti a minori e famiglie.

Chiamati i Carabinieri i gestori si sono giustificati dicendo non vedo perché non dovessero essere accompagnati fuori. E poi non li abbiamo neanche presi a calci né gli abbiamo messo le mani addosso.

Nel post che ho dedicato alla notizia auspicavo che l'arcigay Torino facesse qualcosa di più concreto oltre  a invocare l'estensione della legge Mancino, così come riportava La Stampa.

In realtà qualcosa in più l'hanno fatta anche se i quotidiani non se ne sono occupati.
Marco Giusta, presidente di Arcigay Torino, ha commentato quel post ragguagliandoci su quanto da loro fatto e sui alcuni risvolti interessanti.
Abbiamo provveduto a sollevare il caso con il CSEN, e oggi abbiamo scoperto che il locale, pur riportando l'affiliazione sul sito, non è loro affiliato.
La lettera di risposta del CSEN, nella quale si dice in sostanza che il VOX non è loro affiliato,  la si può leggere  sulla pagina facebook boicotta il Vox che vi invito a visitare.

Hanno poi fatto una segnalazione all'Unar non so però se anche all'Oscad di questo gravissimo atto di discriminazione, compresa una richiesta
al CONI, chiedendo di costruire un percorso di riduzione dell'omofobia nello sport e a ricaduta su tutto ciò che fa parte di quel mondo
il cui collegamento con l'essere stati buttati fuori da un locale di karaoke alla cui affiliazione con l'organizzazione sportiva è risultata fasulla, francamente mi sfugge...

Non che un percorso di riduzione dell'omofobia nello sport sia un male, tutt'altro, ma forse avrei scelto altri episodi più significativi di questo...

Naturalmente ognuno agisce come meglio crede...

Alla data di oggi, 9 Gennaio, sul sito del Vox  la millantata affiliazione al CSEN ancora c'è come potete constatare di persona visitando il sito o vedere nella scherma che vi riporto.


Una ricerca veloce sulla rete non riporta aggiornamenti, nemmeno sulla pagina facebook, sulla quale sono pure riportati alcuni post e articoli della rete.

Una pagina che ha solamente 96 sostenitori come dire un misero fallimento.

Sul sito di Arcigay torino non leggo nessun comunicato stampa, nessuna comunicazione dell'associazione, anche se nel commento da lui pubblicato Marco Giusta mi assicura che
la storia che hai trovato in rete, che è una "riduzione" di quella che ho io, è stata redatta su mia richiesta e inviata ai giornalisti, che hanno poi ridotto per questioni di spazio editoriale.
Se si tratta di un comunicato stampa non ne ho trovato traccia sul sito arcigay, ma forse sono io che non ne sono stato capace.

Ho l'impressione che su un fatto gravissimo su un reato punibilissimo anche per la legislazione italiana così poco gayfriendly italiana ci sia stata una reazione molto blanda.

Non dico di arcigay ma di tutte e tutti noi in generale a cominciare dai due ragazzi buttati fuori dal locale che non si sa nemmeno se abbiano sporto denuncia visto che Marco ci scrive
stiamo aspettando che il ragazzo sporga denuncia per vedere se costituirci anche come parte civile.

Il suo commento è del 7 gennaio. Quindi vuol dire che fino a quella data almeno il ragazzo (non si capisce puoi perché uno solo e non entrambi..) denuncia non l'ha ancora sporta.

Allora auspico che tutte le associazioni lgbt pubblichino un vademecum, redatto dai loro avvocati, di concerto con l'Unar e l'Oscad su cosa fare, come e perché quando si viene discriminati per il proprio orientamento sessuale.

Va benissimo pubblicare pagine di boicottaggio su facebook (anche se poi non sono sostenute da nessuno...) va benissimo sensibilizzare il CONI contro l'omofobia.

Ma i due gestori de VOX devono essere censurati nella loro discriminazione e il locale dovrebbe essere chiuso almeno fino alla verifica da parte degli inquirenti di quanto realmente accaduto.

E tutte e tutti dobbiamo essere informati e informate che in Italia, anche nella fascistissima Italia, non puoi buttare fuori dal locale due ragazzi perché si stanno semplicemente baciando senza pagarne le conseguenze.

Altrimenti le associazioni di categoria che ci stanno a fare?