mercoledì 12 settembre 2012

Il nuovo spot di Ikea. Basta poco per cambiare



Due giovani uomini decidono di unire i due letti singoli della stanza per gli ospiti  in uno matrimoniale.

E' quello che accade nel nuovo spot Ikea, dell’agenzia 1861United, tra mille altre situazioni, tra bambini, donne, altri uomini, amici, famiglie allargate, senza troppe etichette che individuano e separano, anzi, tutti insieme in vari appartamenti uniti da un ballatoio.

Così mentre i partiti si scannano proponendo ognuno la stessa idea di società, patriarcale ed etero-sessista, è il libero mercato a registrare i cambiamenti, a renderli visibili, a renderli parte dell'equazione umana.

La stessa situazione, una coppia di uomini (lì con una forte differenza di età) che uniscono i letti della stanza per gli ospiti, è presente nel film
Dimenticare Venezia (Italia, 1979) di Franco Brusati.

Ai maestrini idioti del mercato quelli che dopo un paio di lezioni di economia spiegano tutto con i soldi ricordo che uno spot rimescola l'immaginario collettivo e che fa bene vedere dei ragazzi che si amano insieme in un contesto generale, a tutti gli altri uomini e donne. E che non si vive di sola strategia di mercato e che questo cinismo se applicato alla lettera non lascia spazio ad alcun movimento per la liberazione delle persone omosessuali  e trans dallo stigma sociale. Esistono due discpline sociologia e antropologia che hanno molto da dire su spot come questo prima durante e dopo l'economia.

Di più lo spot propone la costruzione di uno spazio sociale e di visibilità che da sempre manca nella società, l'altro effetto dello stigma sociale, in un contesto di parità e integrazione e non nella solita discoteca (auto)ghettizzante. Quella dove, beninteso, i maestrini idioti vanno felici di sculettare nel buio della pista per poi tornare alla loro vita in giacca e cravatta.

La campagna è stata ideata per 1861United  da un team di creativi composto dalla copy Chiara Monticelli, l’art Alice Marrollo e i direttori creativi Francesco Poletti e Serena Di Bruno.
La regia è di Phil Brown, la casa di produzione Mercurio.
La colonna sonora dello spot è “To Build a Home” di The Cinematic Orchestra.
Licensing: The Music Bank.


Ecco la versione da 30"