domenica 22 luglio 2012

Imma Battaglia, il delirio politico sull'apertura a Casini e la trave nell'occhio.

Insomma  a quanto pare è proprio vero.

Non si tratta di una bufala mediatica il commento di Imma Battaglia, sulle dichiarazioni naziste di Casini pubblicato sulla sua bacheca di Facebook come ha riportato Dr.Apocalypse sul sito Spetteguless (ecco perchè avevo creduto che...).

Ecco cosa scrive Imma.
Ricordiamo, per chi ancora non lo sapesse cosa ha detto Casini.


Stabilire garanzie giuridiche per una coppia di conviventi anche dello stesso sesso è un fatto di civiltà ma i matrimoni tra gay sono una idea profondamente incivile, una violenza della natura e sulla natura”. “Le adozioni per i gay? E’ un’idea della società che abbrutisce, che non progredisce ma regredisce perchè vuol dire che è più forte il desiderio di maternità che quello della tutela del bambino, e noi siamo dalla parte del bambino”. “La nostra non è una idea oscurantista ma di libertà, progresso e rispetto dei più deboli. (fonte repubblica)
Parole che si commentano da sé, quelle di Imma nelle quali Battaglia cerca di non pestare i piedi a nessuno, di non disturbare chi non accetta che ci si possa sposare anche tra persone dello stesso sesso. Però, purtroppo non per per spirito superpartes o per opportunismo politico. Magari!

Nonostante D'Gay Project l'organizzazione di cui Imma è presidente aderisca formalmente alla campagna Vorrei ma non posso. It's wedding time! a favore dell'estensione del matrimonio l'ufficio stampa di Imma ribadisce, in risposta a una lettera di critica di Giovanni Dall'Orto a un comunicato stampa del D'Gay Project dello scorso Maggio che presentava una scrittura privata (=una cerimonia privata senza alcuna dimensione legale o pubblica) come matrimonio lesbico
E’ vero. Imma Battaglia è sempre stata contraria ai matrimoni gay. E lo è ancora. Da persona profondamente legata alle tradizioni familiari, ritiene il rito del matrimonio qualcosa di assolutamente unico, che ha radici storiche, religiose e culturali molto lontane, che appartengono ad una comunità specifica che va rispettata per le sue idee. Non per questo però l’altra comunità, quella omosessuale, quella diversa, non chiede e non merita rispetto e tutele giuridiche. Tutti noi in realtà desideriamo solo una cosa: essere liberi di amare chi vogliamo come vogliamo potendolo fare esattamente come gli altri indipendentemente dalle formule rituali.
Dimostrando dunque non solo di non avere capito nulla sulle ragioni per cui si chiede l'estensione del matrimonio che non sono solo le tutele legali ma il riconoscimento Pubblico che anche la coppia formata da persone dello stesso sesso ha dignità sociale, etica, legale, formale proprio come quella di persone di sesso diverso, Imma e il suo ufficio stampa  fanno davvero disinformazione riducendo il matrimonio a una formula rituale.

Insomma non solo le parole di Imma (o del suo ufficio stampa che, anche legalmente, parla per lei) sono sconcertanti, grottesche e anche un po' ridicole, ma sono pericolose e profondamente omofobiche, intimamente fasciste misurando la vita degli altri alle proprie discutibili (e infondate) convinzioni come che il
rito del matrimonio qualcosa di assolutamente unico, che ha radici storiche, religiose e culturali molto lontane, che appartengono ad una comunità specifica che va rispettata per le sue idee confondendo in maniera proditoria il matrimonio religioso con quello laico, l'unico che in Italia ha valore legale (quello religioso ce l'ha solo perché equiparato a quello di stato).

Insomma Imma Battaglia danneggia tutti. Dobbiamo dirle di smettere.

Però, nonostante trovi inqualificabili e irricevibili queste posizioni non posso  unirmi al coro di proteste perchè, purtroppo,  molte delle critiche a Imma sono (nemmeno troppo) velatamente misogine e, invece di sminuire o critcarne le dichiarazioni,  cercano di sminuire direttamente la persona, con commenti irrilevanti e a loro volta proditori proprio come sono i commenti di Imma (e del suo ufficio stampa). Per cui alla fine il bue dice cornuto all'asino.

Così Dr.Apocalypse da cui sono partite le prime critiche commenta la dichiarazione di Imma dicendo
Sono stanco. Stanco di dover commentare le parole di questa donna (Presidente DiGay Project ed erroneamente vista da molti media come ‘leader’ del movimento gay), che oggi, via Facebook, si è probabilmente superata.
Il corsivo è mio.

Mi chiedo se di Casini Dr. Apocalypse avrebbe detto questo uomo ma può essere una mia malizia.

Di certo per questa donna come per tutte le donne si fanno due pesi e due misure.

Infatti invece di citare le non felici posioni del D'Gay Project si insinua che le dichiarazioni di Imma non siano solo dettate da opportunismo (delirio?) politico, ma commerciale, d'impresa perchè Imma gestisce anche (ed è una impresa separata) il Gay Village che tutti criticano ma poi tutti frequentano per i motivi più disparati.

Così Luca Sappini, sul suo blog sul sito dell'Espresso Semaforo blu scrive
In cantiere una lista elettorare: Imma Battaglia per Casini. Anzi, Gay per Casini. Di sicuro successo lo slogan: “Se puoi ballare fino a tardi, perché impuntarti sui matrimoni?”
Che non è certo una controargomentazione alle dichiarazioni di Imma.

D'altronde nessuno si è sognato di criticare chi fa uso di soldi pubblici per far pubblicità a un proprio servizio venduto come servizio in sé  e non per la sua utilità sociale come fa Gay Help Line linea attiva
Lunedì dalle 16.00 alle 20.00

Mercoledì dalle 16.00 alle 20.00

Giovedì dalle 16.00 alle 20.00

Sabato dalle 16.00 alle 20.00



che nel suo ultimo spot presenta dei gay calciatori velati senza alcuna visibilità senza mostrare alcune esempio di discriminazione od omonegatività, pubblicizzando la help line come se i problemi dei gay siano intrinseci e non derivanti dallo stigma.
Così mentre Marrazzo e accoliti non pestano i piedi a nessun loro sì perchè finanziati da regione provincia, non per convinzione politica, ma per opportunità personale, Imma Battaglia, che ha una idea politica per quando irricevibile e pericolosa, viene sminuita come donna imprenditrice e opportunista.

Tra maschi si solidarizza smepre.

Se poi a dire cazzate è una donna invece di rilevare la cazzata si rileva che a dirla è una donna.

E questi sono i gay (e i gay friendly come nel caso di Sappino) coi quali io dovrei fraternizzare?