venerdì 6 aprile 2012

Dopo l'Espresso ecco il comunicato di Arcigay (nazionale) che riporta notizie false e tendenziose sull'icd 9 ancora adottato dal ministero della Salute Italiano. Precisazione nella quale si annovera tra le preferenze sessuali (cioè l'orientamento sessuale) anche la pedofilia...

Mentre il Mario Mieli pubblica sul suo sito, senza commento, una precisazione pubblicata sul sito del Ministero della salute a proposito dell'articolo di Tommaso Cerno sull'Epresso di cui ho già parlato ieri Arcigay Nazionale pubblica un commento altrettanto disinformato e inesatto non citando Cerno come sua fonte ma partendo da una lettura diretta del documento icd 9 del Ministero.

In quel documento dal titolo Arcigay: Omosessualità e transessualismo tra le malattie invalidanti: Ministero adotti ICD10 si legge, tra l'altro,
Arcigay è in grado di documentare in esclusiva
povero Cerno, nemmeno il riconoscimento della fonte,
(...) [che] l’ICD9 (...) adottato in Italia (...)  annovera l’omosessualità ego distonica e il transessualismo tra i “disturbi psichici” alla categoria “disturbi nevrotici della personalità e altri disturbi psichici non psicotici” affiancata ignobilmente alla pedofilia.

Mentre il resto del mondo civile ha adotto l’ICD10, approvato nel 1990, che non elenca l’omosessualità tra le malattie, è il caso della Francia nel 2005, della Germania, con alcune modifiche, della Svezia nel 1997 e così via, l’Italia resta avvinghiata ai suoi pregiudizi. (fonte, Arcigay Nazionale)
 Arcigay afferma il falso perchè come ho spiegato io ieri e come oggi il Ministero spiega a sua volta

il codice 302.0 dell’International Classification of Diseases 9 Clinical Modification (ICD-9-CM),  riporta la definizione di “orientamento sessuale egodistonico”.
L’orientamento sessuale egodistonico, secondo l’Oms, si ha quando l’identità di genere o la preferenza sessuale (eterosessuale, omosessuale, bisessuale o prepuberale) non è in dubbio, ma l’individuo desidererebbe che fosse diversa a causa di disordini psicologici e del comportamento associati.
E’ quindi del tutto evidente che non esiste alcuna classificazione come patologia di qualsivoglia orientamento sessuale: ogni affermazione in questo senso è totalmente infondata. (fonte Ministero della Salute)
I neretti sono miei. Sul termine in rosso tonerò tra poco.
Subito dopo viene riportata una dichiarazione di Patanè, presidente Arcigay nella quale si dice


ecco la dichiarazione di Patanè.

“Francamente che un omosessuale o un transessuale possa chiedere un certificato di invalidità – spiega Paolo Patanè, presidente di Arcigay – è l’ultimo tra i problemi che vivono le persone lgbt in Italia, prive di qualsiasi diritto e tutela da omofobia e discriminazione. La mancanza di aggiornamento scientifico è comunque la sintesi perfetta dello stallo nel quale si trova il nostro Paese. E’ ora che il ministero intervenga con un doveroso aggiornamento della diagnostica dei medici. Nel caso non dovesse accadere, in massa, chiederemo invalidità e relativa pensione”.

“L’aggiornamento”, continua Patanè, “evidentemente non è abbastanza. Chiediamo al Governo di riallinearsi agli altri paesi dell’Unione in cui l’unico tema reale è il concreto riconoscimento della parità dei diritti delle coppie dello stesso sesso e la tutela e prevenzione da omofobia e transfobia”.
(fonte, Arcigay Nazionale)
Patanè mente sapendo di mentire.


Non so infatti se Patanè fa migliore figura a ignorare davvero il significato di omosessualità ego-distonica, il che lo renderebbe non all'altezza della carica che ricopre, oppure se la ignora artatamente  per fare una inutile polemica il cui scopo, non ne vedo altri, è la visibilità politica personale e dell'associazione di cui è presidente, così che gli e le omosessuali che Arcigay con questo comunicato distorto e infondato tiene nell'ignoranza possano pensare che c'è qualcuno che lotta per loro.

COSI' NON E'.

Diversa la questione del transessualismo.

Il transessualismo infatti è ancora oggi, nell'icd 10 considerato un disturbo dell'identità di genere, solo così infatti, 30 anni fa (la legge italiana sul cambiamento di sesso è del 1982)  si poteva garantire l'assistenza pubblica (tramite un percorso monitorato psichiatricamente) e il diritto al cambio i sesso 8che per essere sancito richiedeva la riattribuzione chirurgica di sesso.

Non è colpa della legge ma la riproposizione da parte del legislatore di quanto le persone transessuali andavano allora dicendo. Oggi invece ampliando il disturbo di identità di genere nella categoria più ampia e sfumata del transgenderismo le stesse persone transessuali chiedono la depatologizzazione del transessualismo, chiedendo, in soldoni, il diritto alla riassegnazione legale di sesso (cioè sui documenti) senza quella chirurgica (da molti vista con eccentrico punto di vista come una vera e propria castrazione).

Una questione interessante da un punto di vista politico e epistemologico che Patanè dimostra di non comprendere d'altronde se Patanè non sa distinguere il termine ego- distonico che riguarda l'omosessualità, lui che è presidente di una associazione che si chiama Aricgay perché dovrebbe intendersi di cose distanti dall'omosessualità come il transgenderismo?

Come cittadino italiano e come omosessuale chiedo una immediata rettifica da Patanè e dall'Arcigay che con questo documento dimostrano una incompetenza che sfiora il ridicolo, imcompetenza e una totale assenza di onestà intellettuale.
Per agire a favore della lotta per i diritti non riconosciuti alle persone omosessuali italiane c'è bisogno i ben altre rivendicazioni e strategie.

E torniamo alla precisazione del ministero dove si si legge che
L’orientamento sessuale egodistonico, secondo l’Oms, si ha quando l’identità di genere o la preferenza sessuale (eterosessuale, omosessuale, bisessuale o prepuberale)
commettendo due errori uno più grave dell'altro.

1) annovera sotto la definizione di orientamento sessuale l'identità di genere, che è tutt'altra cosa, e
2) annovera tra le preferenze sessuali che sarebbe l'orientamento sessuale quella prepuberale con termine ambiguo che, dato il contesto e le parole usate nella (pessima) traduzione italiana dell'icd 9 (di cui ho già parlato) non può che fare riferimento alla pedofilia.

Dunque si annovera tra le possibilità dell'orientamento sessuale (che sono tre, omosessuale, eterosessuale e bisessuale) anche la pedofilia, che non è annoverata nello stesso paragrafo dell'icd 9 dove si parla di omosessualità ego-distonica.

Insomma o il sottoscritto è un genio che nota dettagli agli altri invisibili (e non credo proprio) oppure sono tutti così accecati ma anche storditi dalla retorica della lamentazione per partito preso che non ci si accorge nemmeno di quello che si riporta...

FINIAMOLA DI GRIDARE ALLA PEDOFILIA E STIAMO ATTENTI A CRITICARE GLI SCIVOLONI DEL MINISTERO.
NON QUELLO DELL'ICD 9 MA DELLA PRECISAZIONE CHE EQUIPARA OMOSESSUALITÀ A PEDOFILIA.