venerdì 17 febbraio 2012

I soliti idioti il matrimonio e gli omosessuali a Sanremo. Idioti e omofobi.


Non ho ancora visto San remo quest'anno e non per snobismo radical chic di chi si vanta di non vederlo.
Lo vedo ben prima che per me diventasse un esercizio di lettura antropologica (giuro!) datomi all'università dalla "mia" docente di antropologia culturale. E' sempre stata una tradizione di famiglia, da quando ero piccolo, tutti  a sentire le canzoni, a dare i voti alla voce al testo alla musica... L'ho rifatto anche di recente, quando ero felicemente sposato con Daniele.

No, se non ho visto Sanremo p perché non ho potuto: impegni più (scuola) o meno (teatro) lavorativi mi hanno tenuto lontano. L'ho registrato Sanremo ma non ho avuto modo di vedere ancora nulla. So far. Avevo letto delle polemiche su Celentano e poi di quelle sui soliti idioti dei quali ignoravo l'esistenza e che ho conosciuto quando sono venuti a X Factor.
Trovo l'imitazione isterica di donna presentata da uno dei due prima di tutto offensiva e maschilista e poi non mi fa ridere, ma nemmeno un po'. Poi ho letto del loro sketch sulle persone omosessuali che tanto ha fatto indignare anche se qualcuno non lo trovava poi così offensivo. Beh non avendolo visto non ne ho potuto parlare. Ora l'ho visto e rispetto quanto è stato detto e scritto, la loro rappresentazione dell'omosessuale, la battuta di Morandi preferiscono Belen, hanno tutti giocato sporco senza contestualizzare i primi né la seconda.

La battuta di Morandi è e resta maschilista ma non nasce come commento al matrimonio tra i due gay da lui officiato come è stato scritto ma come risposta a uno dell'orchestra che, dopo il bacio in bocca datogli da uno dei due idioti  ha commentato con un non male al quale Morandi risponde non ho nulla contro gli omosessuali ma preferisco Belen, un po' come fece Pippo Baudo a un Sanremo di qualche anno fa (il 1994...) quando commentò dopo la performance di Elton John in Dont' Go Breaking My Hearth, accompagnato da Ru Paul nota drag queen, quini né omosessuale né trans, disse che lui preferiva le donne.

Però nonostante tutto Baudo per quanto possibile dimostra più classe di Morandi, infatti mentre Baudo si prese il bacio in bocca di Benigni con classe e ridendo,

Morandi si netta la bocca con uno smaccato gesto di disgusto manco lo avesse baciato Jabba the Hut...



E veniamo allo sketch sui gay (e già questo ha di per sé qualcosa di omofobico...) dei due idioti.
La prima parte dello sketch, lunga ripetitiva e con un Morandi pessima spalla  sfotte alcuni comportamenti o modi di vestire che non riguardano il mondo gay ma che qualcuno molto disinformato e maschilista  può leggere in quella chiave. Siamo alle solite di un popolo italiota che vede omosessualità dappertutto basta un vestito coi colori sgargianti o un capello da pseudoemo per parlare di omosessualità.
I loro due gay sono meno offensivi di quelli ritratti nel pessimo film Il vizietto pur ripescando nella stessa matrice ideologica.  Nessuno dei due idioti è vestito da donna o schecca, si comporta piuttosto da quattordicenne malcresciuto che non conosce il borghese concetto del pudore .



Qui non si sfottono i gay esagerando su una loro presunta caratteristica qui si improvvisa in maniera dilettantesca su cosa sembra gay ai due idioti (o chi scrive loro gli sketch)...

Dà fastidio, anzi, no, fa proprio incazzare, che si scherzi in maniera così inconsistente sul matrimoni tra persone dello stesso sesso visto che in Italia non solo non ci si può sposare ma non si ha nessun riconoscimento e dunque nessuna tutela legale e che, dunque, questo sketch mostrando come due strani e bizzarri personaggi si sposino alla leggera, per capriccio, non contribuiscono alla causa ma sminuiscono l'importanza di un diritto negato.
Lo sketch si fosse fermato qui saremmo ancora nell'alveo del nomen omen da idioti appunto.

Come imitazione dell'omosessuale trovo personalmente,  molto più offensivo lo spot Cynar di Elio e le storie tese quando si ritraggono come stilisti vistosamente e ferocemente effeminati.

Purtroppo però lo sketch non finisce qui. Infatti nella seconda parte i due idioti  cantano una loro canzone, non inedita ma facente parte della colonna sonora del film che porta il loro nome (che poi + quello di una pessima sit-com di MTV italia che, pure, ha riscosso tantissimo successo. Canzone che i due idioti  cantano non certo per la causa ma per le royalties che incassano oltre al compenso dato loro per questa performance (e poi tutti a criticare i soldi dati a Celentano che almeno li ha devoluti in beneficenza...). D'altronde col testo che ha la canzone è casomai contro la causa:


Omosessuale
lo capisce anche mia nonna
è proprio come esser donna
senza il ciclo mestruaaaleee
omosessuaale
...l'hanno scritto anche i giornali
che noi siamo tali e quali
con dei crimini ormonaali
omosessuaale
Quando vado all'ospedale
creo sempre un gran scompiglio
vorrei tanto avere un figlio
ma che sia omosessuaaalee!
un pò strano un pò normaale
te lo dico chiaro e tondo
te lo dico stretto e lungo sono...
OMOSESSUAAALEEE eee

tu che ti vanti di essere normaale
transigente della tua scelta genitaale
prima o poi vedrai c'è un dubbio che ti assaale
sarò mica omosessuaalee ee 

I neretti sono miei





Dunque nella canzone prima si confermano tutti i peggiori cliché del caso (anche quello sui figli degli omosessuali che vengono anche loro omosessuali) e poi si spezza una lancia in loro favore insinuando il dubbio che chi è tanto intransigente sotto sotto omosessuale lo è anche lui...

Roba da vomitare per un anno e mezzo come diceva la Cicciona mia omonima di B.C.

Per fortuna stavolta, tranne qualche amico cristiano che, si sa, deve porgere sempre l'altra guancia, la comunità, con un po' di ritardo, si è incazzata e le proteste sono arrivate.
Ivan Scalfarotto dice (e non potremmo più essere d'accordo con lui) :

«Le cose che abbiamo visto e sentito non sono ammissibili in nessun Paese civile. Dire che i gay sono come donne senza il ciclo non offende solo Sanremo e i gay, ma le donne, gli uomini, la vita.
I Soliti Idioti parlano ai ragazzi, in un momento in cui il bullismo omofobico è una piaga, in cui gli adolescenti non ce la fanno a sostenere il peso, si suicidano. E Morandi ha peggiorato la situazione, dicendo che non ha niente contro gli omosessuali ma preferisce Belén Rodriguez. Mi aspetto che il direttore generale della Rai Lorenza Lei con la stessa sollecitudine con cui si è affrettata a scusarsi con il Vaticano le intemperanze di Celentano, lo faccia anche con noi per questa parentesi di cattivissimo gusto, per questo spettacolo inverecondo».
 Anche Patanè ha parole dure:
«Trovo orribile che il giorno in cui il governo decide di aderire al programma europeo contro le discriminazioni nei confronti degli omosessuali, la Tv di stato, attraverso la sua tribuna più popolare, decida di dare ospitalità a una rappresentazione grottesca e becera. Il ministro Fornero ha detto che la discriminazione si combatte con l'educazione. Ecco: quale sia il messaggio educativo dei Soliti Idioti mi sfugge. La satira si fa sulle opinioni, non sulle condizioni personali, non sull'identità sessuale, non sulle minoranze. Una Tv di stato che riduce i gay come macchiette vanifica decenni di battaglie, distrugge in cinque minuti il nostro senso di lotta, che ha un'altra profondità.
Anche se poi non perde occasione per farsi pubblicità (ma si sa Patanè ha come molti rappresentanti delle associazione GLBTQI l'anima del piazzista)
C'è un video, sul nostro sito, che racconta l'amore

omosessuale in modo semplicissimo. E' girato da, su e per gli adolescenti. Voglio vedere se Sanremo ha il coraggio di trasmetterla».
(la fonte di queste dichiarazioni è Vanity Fair)

Certo la cassa di risonanza mediatica di Sanremo è la prima in Italia, ma i soliti idioti (e omofobi) non è la prima volta che remano contro la causa propalando una campagna contro-omosessuale

e non tanto nella canzone Pene ano


dove come i ragazzini si divertono a dire parolacce e a sussumere l'omosessualità al coito anale,
ma soprattutto in questo sketch



nel quale gli omosessuali sono degli esibizionisti sessuomani isterici e petulanti.

E pensare che negli anni 70 si gambizzava per molto meno...