venerdì 14 settembre 2012

La comicità involontaria del sito calcio fanpage la cui ignoranza fa scrivere: La Merkel invita all’outing nel calcio: “Non abbiate paura, la Germania può dare un segnale

Mi danno sempre della maestrina dalla penna rossa (ah, maestrina! fossi davvero minuta!).
Stavolta spero di dimostrare che se correggo chi usa le parole in maniera sbagliata non lo faccio per una questione di principio ma per i rischi che si corrono nell'usare le parole a sproposito.

Così una notizia positiva, il sostegno politico che la cancelliera Merkel ha affermato di voler dare a tutti i calciatori gay (e si spera anche alle calciatrici lesbiche) che trovano la forza e il coraggio di fare coming-out,  rispondendo così all'intervista a un calciatore della Bundesliga, pubblicata dal magazine Fluter, nella quale il giocatore ha dichiarato di essere costretto a vivere in clandestinità la propria omosessualità, diventa un'orribile incitamento alla delazione in pieno stile nazista.

Calcio fanpage infatti titola

La Merkel invita all’outing nel calcio: “Non abbiate paura, la Germania può dare un segnale”


che acquista tutt'altro significato e cioè: denunciate pubblicamente tutti i giocatori che sono gay ma non lo dicono. Non abbiate paura a farlo la Germania può dare un segnale, niente più privacy, sputtaniamoli tutti! 

Perchè nonostante la pessima abitudine anche del doppiaggio italiano outing non è affatto sinonimo di coming out, ma significa denunciare chi discrimina le perone omosessuali o comunque ne parla pubblicamente male ed è omosessuale o ha un comportamento omosessuale.

Il (la?) giornalista (sic!) anonimo(a) che ha scritto l'articolo (il pezzo è senza firma) o, meglio, chi ha scritto il titolo del medesimo e anche il sommario, non contento (contenta) della gaffe fatta, nel sommario persevera con un altro  capolavoro quando scrive:
La risposta della cancelliera tedesca al coming out dell'anonimo giocatore della Bundesliga: Angela Merkel inviata i gay del calcio a venire allo scoperto, perché la Germania è un Paese in cui "non c'è nulla da temere"
Il neretto è mio.

Qualcuno spieghi al malcapitato o alla malcapitata che scrive cose così approssimative che fare coming out (coming out of the closet=uscire  fuori dall'armadio), cioè dichiarare al mondo intero la propria omosessualità, vuol dire metterci la faccia, e che quindi un coming out anonimo è una contraddizione di termini...


Per tacere di quel l'articolo La prima de cognome Merkel, un italico vizio che nemmeno il Tg 5 fa più...

19 commenti:

Unknown ha detto...

Il problema è che la signora Germania ha dato un segnale forte e chiaro di apertura mentale nell'anno 1941 aprendo dei villaggi turistici chiamai campi di concentramento perchè lì in teoria veniva concentrata la "creme de la creme"; ha proseguito a dare segni di apertura con il nazi fun club e il neo nazi fun club.
Ora, non possono anche i calciatori scegliere se fare coming out oppure no? Inoltre suggerirei alla Germania di essere meno aperta sulla privacy degli altri e più aperta in campo economico.
Inoltre se la cancelliera vuole nomi e cognomi di tutti gli omosessuali tedeschi, come minimo deve rendere di dominio pubblico tutte le volte che ha un rapporto sessuale con suo marito.

Alessandro Paesano ha detto...

Beatrice non ti seguo...

La Spagna di Zapatero ha avuto Franco eppure guarda dove è arrivata...

Merkel si è limitata a dire che chi vuole fare coming out può farlo e che il Governo lo (la) sosterrà. Dov'è il problema???

Unknown ha detto...

Ma tu sei veramente convinto che il governo tedesco sosterrà chi farà CO? Tu scrivi : "che acquista tutt'altro significato e cioè: denunciate pubblicamente tutti i giocatori che sono gay ma non lo dicono. Non abbiate paura a farlo la Germania può dare un segnale, niente più privacy, sputtaniamoli tutti!" e poi vieni a dire dov'è il problema... sono io a non capirti. La Merkel avrebbe dovuto esprimersi con altre parole, e poi in Germania ci sono troppi gruppi filo nazisti.

Alessandro Paesano ha detto...

No guarda, mago di Oz, deduco che sei sempre Beatrice... (Ma quanti account hai?!) mi hai frainteso.

Io criticavo il modo in cui è stata riportata la notizia in Italia dove si è usata la parola outing come sinonimo di coming out, per cui la frase che riporto non è da attribuire a Merkel ma a chi ha usat outing al posto di coming out.

Certo che credo che il Governo sosterrà chi vorrà fare Coming Out!

Gruppi filonazisti ci sono dappertutto in Germania e fuori, ma non nel governo tedesco. I motivi per cui si teme di fare coming out non sono da cercare certo nei gruppi filo nazisti ma nello stigma diffuso in tutta la società...

Unknown ha detto...

Mi sono dimenticato di aggiungere un ultimo pensiero. Un paese che invita a fare CO dicendo "non c'è niente da temere" non è un paese che non fa discriminazioni e si dimostra civile, altrimenti per par condicio il governo di quel paese dovrebbe chiedere a ogni etero "scusa, tu con chi vai a letto?".
La vera civiltà e libertà di un paese ci sarà solo quando in quel paese si dirà "gay, etero, lesbiche, trans, bisex non è importante: quello che conta è che siete tutti cittadini uguali con gli stessi diritti e doveri e a noi come governo non ce ne frega niente della vostra vita sessuale".
Così sono la Svezia, le Antille Olandesi e pochissimi altri paesi al mondo, ma la Germania non è fra questi così come non lo è l'Italia.

Unknown ha detto...

Beatrice è mia nonna.

Melinda Santilli ha detto...

@Alessandro: ti assicuro che Beatrice e Mago non sono la stessa persona. Li conosco bene entrambi, se ti stupisci che hanno le stesse idee la spiegazione te l'ha data Mago anche se poi il mondo è così piccolo che anche degli estranei possono avere le stesse idee, ma forse non per tutti e per te.

Ma al di là di questo, parliamo della frase esatta della Merkel che è stata innanzitutto detta in ambito sportivo (come se gli altri gay non esistessero, questo aspetto nel tuo post è stato ignoranto, il perchè lo sai solo tu) ed è la seguente: Tutti coloro (inteso i calciatori) che si assumono il rischio e che hanno il coraggio di rilevare la propria omosessualità devono sapere che vivono in un Paese dove non c'è nulla da temere. È il mio messaggio politico. Possiamo dare un segnale forte: non abbiate paura.

Il rischio, il messaggio politico: direi che sono questi i veri aspetti della frase della Merkel che non andavano palesemente evitati. La frase del Cancelliere è propaganda politico doc, il prossimo anno infatti il popolo tedesco sarà chiamato alle urne e Angela Merkel è in zona Cesarini.
Il tuo post si basa sul riportato di una frase (peraltro detta da fonte poco attendibile qual è calcio fanpage) su cui poi a tua volta hai dato un'interpretazione che si contraddice diventando tutto e il contrario di tutto.
Non potevi semplicemente limitarti a riportare l'intero discorso del Cancelliere ed eventualmente commentare?

Un'ultima cosa: non è un vizio italico anteporre l'articolo davanti al nome, deriva dal Latino.In italiano è normale, nel parlato, dire "la Merkel ha detto". Sono secoli che si parla così, ora se vuoi cambiare il modo di parlare degli italiani va bene...

Simone ha detto...

Questo e´veramente un dialogo surreale!!

1. per Beatrice i campi di concentramento nazisti sono stati aperti nel 1941...peccato che il primo campo di concentramento e´stato aperto nel 1933 a Dachau (a soli 51 giorni dalla presa del potere da pare di Hitler). Un ripassino di storia sarebbe indicato.

2. La confusione outing/coming out (che e' tale solo per chi conosce la differenza) non e´una prerogativa italiana anzi nel caso siamo molto similia ai tedeschi. Se vuoi provate metti su google "merkel gay fussballspieler" e vedrai che i siti tedeschi usano il termine "outing" e tutti lo intendono come coming out (vedi 4)

3. Angela Merkel e´cosi tanto omofoba che il suo vicecanceliere e ministro degli esteri e´gay, ha contratto una Eingetragene Lebenspartnerschaft (l'espressione e´brutta, ma non ho trovato di meglio) e il compagno e' regolarmente presente nei ricevimenti ufficiali (se non ricordo male la prima uscita pubblica ufficiale fu il compleanno della Merkel)

4. Cosa ha detto la Merkel? Die Welt riporta le seguenti parole (che per Beatrice sono fortemente discriminatorie, ma lei evidentemente vive nell'iperuranio oltre che echeggiare gli omofobi piu' pervicaci per cui il coming out e´irrilevante): "Er lebt in einem Land, in dem er sich vor einem Outing nicht fürchten muss. Wir können nur das Signal geben, dass er keine Angst haben muss" che tradotto vuol dire "Egli vive in un Paese in cui non si deve aver paura dell´outing. Noi possiamo dare un segnale che non si deve avere paura".

5. Che la Germania sia paragonabile all´Italia per quanto riguarda i diritti delel persone gay come suggerisce Beatrice e´una emerita idiozia. Tutti i partiti tranne quello della canceliera (che abbiamo visto quando sia omofoba) incluso la FDP attualmente al governo sono favorevoli al "matrimonio gay".

Alessandro Paesano ha detto...

Scusate il mio silenzio. Impegni politici e teatrali mi tengono lontani da internet. Appena ho un attimo di tempo (non credo prima di domani) rispondo a tutti.

Anonimo ha detto...

Scusa Simone, sono capitato per caso su questo blog interessato dal disguido che la frase della Merkel sembra aver suscitato nel mondo gay. Ho letto tutti i commenti, compreso il tuo: scusa ma prima del 1941 i lager si chiamavano campi di lavoro; la data 1941 è stata decisa in modo approssimativo dalla commissione di Norimberga ma se vogliamo fare le pulci allora lo sterminio cominciò anni prima con l'Aktion T4. La storia studiala tu prima di dire agli altri di studiarla.

Ritieni la Merkel e la Germania di ampie vedute: allora perchè non ha proposto una legge come quella di Hollande?

In Germania esistono politici omosex? Invece in Italia Paola Concia, Vladimir Luxuria, Nichi vendola e altri non sono gay: bravo, i miei complimenti, sei molto preparato.

Ultimo: ma il tuo commento a cos'è servito?
Io ho un commento da fare su questo post: ma cosa ve ne frega di sapere com'è stata interpretata la frase della Merkel e di come vivono i gay in Germania?
E' in Italia che viviamo, autori del blog e Simone carissimo, che cazzo ve ne frega degli altri stati? Preoccupatevi concretamente di quello che c'è da fare qui invece di riunirvi in tutte queste associazioni che non servono a niente, se non stare a guardare quanti peli del culo avete.
Fate quello che faceva Pasolini.

Firmato: un gay incazzatissimo ovvero Massimo

@Alessandro, il capo di questa baracca: ormai la discussione è già andata e il teatrino che hai messo su per la trascrizione di una frase è ridicolo.
Cambia anche nome al blog, perchè questi post non sono elementi di critica omosessuale ma manfrine di checche isteriche.

Simone ha detto...

@ Massimo:
Siccome sei ignorante: ecco il sito internet del memoriale del campo di concentramento di Dachau (solo un profondo ignorante non sa che i campi di concentramento che poi saranno utilizzati per lo sterminio degli ebrei, dei rom e dei sinti nascono come strumento di lotta politica contro gli oppositori del nascente regime)

http://www.kz-gedenkstaette-dachau.de/id-1933-1945-storia-del-campo-di-concentramento-di-dachau.html

Hollande? quando l'assemblea nazionale approvera' una legge ne parliamo ok? Io ho solo fatto notare che 4 partiti su 5 sono a favore della matrimonio a chi dipingeva la Germania come in preda ai nazisti

Bravo: anche in Italia ci sono politici gay davvero? che novita' cosa c'entri questo mi sfugge, io volevo far presente che la Merkel non e´omofoba.

l'ultimo commento e´da mentecatto: io vivo a Berlino quindi forse mi interessa...se poi non interessa a te che pensi solo al tuo orticello fatti tuoi!

Alessandro Paesano ha detto...

Buongiorno a tutt*.

Dunque
@ Melinda

Non deducevo l'identità dell'account tra Beatrice e mago di Oz perchè la pensano nello stesso modo (mi pare una deduzione un po' capziosa...). Visto che facevo un'osservazione a Beatrice e Mago di Oz mi rispondeva direttamente ho pensato fossero la stessa persona.

Per quanto riguarda le frasi della cancelliera Merkel io non volevo entrare in merito alle sue frasi (che trovo apprezzabili) stavo solo facendo nostre come usare una parola sbagliata (outing) al posto della parola giusta (coming out) cambiasse il significato non già delle parole della cancelliera ma di quelle riportate dai siti italiani.

Tu, Beatrice e Mago di OZ avete deciso di analizzare le frasi di Merkel facendo dei commenti indebiti, secondo me.

Vi sfugge che la dichiarazione della cancelliera sono in risposta a quelle di un calciatore che ha detto sono gay ma non lo posso dire e non per i miei colleghi ma per i fan che non capirebbero come ho scritto nel post... Quindi criticare il fatto che parla solo di calciatori è indebito.

Criticare poi le dichiarazioni di Merkel per il passato nazista della Germania, quando l'Italia è stata alleata della Germania mi sembra evidente che qui si stia facendo polemica sul nulla.
E ve lo dice uno che la polemica la ama...

Infine Melinda, mi dispiace ma le tue considerazioni sulla lingua italiana sono vetuste e infondate.

Tu dici
non è un vizio italico anteporre l'articolo davanti al nome, deriva dal Latino.

Questo è impossibile visto che il latino gli articoli non li ha...

E' un vizio degli italiani che usano MALE la lingua italiana. Non mi riferisco all'uso dialettale di anteporre l'articolo davanti il cognome sia di uomini che delle donne (come fanno a milano, La luiisa, ma anche il Gianni). Lì non ho ovviamente nulla da ridire.
Critico invece , oggi nel 2012, e non nel 1912, distinguere solo il sesso femminile e non quello maschile che, evidentemente, viene dato ocme sesso di default che non abbisogna di distinzione. Un uso discriminatorio della lingua criticato da più parti. E, Melinda, non da oggi.
Già nel 1987 Alma Sabatini scisse “Il sessismo nella lingua italiana” per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità tra uomo e donna, nel quale si auspicava a un uso non sessista della lingua, dove, naturalmente, c'erano esempi ben più gravi di questo dell'uso dell'articolo. Se sei interessata a leggerlo ecco il link
http://sbuvenezia.comune.venezia.it/easyne2/Archivi/BCVE/Files/CD_SessismoNellaLinguaItaliana.pdf

Capisco che per te sia un probelma di poco conto, ma non puoi liquidare con due osservazioni superficiali e imprecise una discussione che in italia va avanti da almeno 40 anni (da quando il femminismo lo ha sollevato per la prima volta).
Il sessismo è una forma di discriminazione che nasce dalla stessa matrice ideologica di quella che discrimina le persone omosessuali. Non parlarne, non farsene carico, non riconoscere importanza alla sua critica è un errore.

Alessandro Paesano ha detto...

@ Massimo.

Normalmente io tollero ogni commento anche pesante alla mia persona.. Di solito sono meno tollerante con qui qui, che è ospite, visto che sono il capo della baracca, commenta in maniera inadeguata i commenti di altri ospiti.

Giudichiamo i commenti per cortesia e non già le persone...

Detto questo caro Marco ti sfugge il senso del discorso di Simone che stava dicendo che in Germania ci sono MINISTRI NEL GOVERNO che sono gay dichiarati e non semplici deputati o deputate come negli esempi che citi tu. Nè Luxuria nè Concia hanno mai ricoperto incarichi governativi...

Mi chiedi perchè mi interesso di quel che succede in germania e non mi occupo di quel che succede in italia.
Potrei darti risposte politiche e di impegno di militanza lgbt sensate laddove la tua domanda non lo è. Ma non voglio fare la maestrina. Ti rispondo solo che questo è il mio blog e qui nel mio blog mi interesso di quel cavolo che mi pare. Guarda un po' che adesso tu devi dettare l'agenda del mio blog.
Il fascismo in questo paese non muore mai vero.

Infine ti faccio presnete che lo scopo del post non era occuparsi di quel che succede in germania ma di quel che succede in Italia. Di come in Italia si riportano male con involontari effetti comici (o tragici) notizie e dichiarazioni che, in questo caso, son successe all'estero.

Dunque mi stavo già occupando dell'Italia e non della Germania... Quindi verbigrazia di che vai cianciando?

Alessandro Paesano ha detto...

@ Simone
Grazie dei tuoi commenti.

sull'outing usato anche in gemamnia come sinonimo di Coming out hai ragione. Anche in Austria è così. Un film documentario dedicato al coming out di un pedofilo di Sebastian Meise, Thomas Reider, Austria 2012, si intitola Das outing.

Ma ciò non toglie che sia un errore e che basti poco per correggerlo. Un errore triplo non lo rende meno errore, anzi.

E' un po' come il contachilometri parola con la quale indichiamo tutti il tachimetro. Sarà anche un uso diffuso nella lingua ma ciò non toglie che queste due parole indicano due oggetti diversi, proprio come coming out e outing.

Grazie per avermi scritto.

Alessandro Paesano ha detto...

@ Mago di OZ

Mi chiedi Ma tu sei veramente convinto che il governo tedesco sosterrà chi farà CO?

beh sì. Normalmente la germania, come il resto dell'europa si risente se il primo ministro dice una cosa e poi non la fa. A differenza che qui da noi...

Per il resto hai frainteso. quando io scrivo

"che acquista tutt'altro significato e cioè: denunciate pubblicamente tutti i giocatori che sono gay ma non lo dicono. Non abbiate paura a farlo la Germania può dare un segnale, niente più privacy, sputtaniamoli tutti!" non sto dicendo che questa è la vera intenzione di Merkel ma che a usare la parola sbagliata Sembra quella l'intenzione ma non la è... Il problema allora è nella scarsa conoscenza dell'inglese dei nostri giornalisti e giornaliste...


Le altre tue osservazioni sono davvero troppo generali per valere come argomentazioni in questo campo specifico.

Anche in Italia ci sono gruppi filofascisti e questo cosa dovrebbe dimostrare?

Poi aggiungi:

Un paese che invita a fare CO dicendo "non c'è niente da temere" non è un paese che non fa discriminazioni e si dimostra civile, altrimenti per par condicio il governo di quel paese dovrebbe chiedere a ogni etero "scusa, tu con chi vai a letto?".


Intanto ti ricordo che l'orientamento sessuale non concerne solo il sesso ma anche l'affettività. Non dimentichiamocelo mai...

Purtroppo è l'oreintamento omosessuale ad avere uno stogma tremendo... nonq uello etero. Dunque la tua osservazione per par condicio è irrilevante. Nessuno teme di dichiararsi etero e sono già tutti dichiarate e dichiarati. Anzi siamo tutti e tutte etero almeno che non diciamo il contrario. Ecco come facciamo a rimanere chius* nell'armadio...

Io ho capito cosa vuoi dire che dovrebbe essere indifferente l'roeintamento sessuale.

Sono d'accordo con te. ma per arrivare all'indifferenza prima ci deve essere visibilità di una parte che ancora non viene percepita nemmeno come possibile opzione (se l'opzione etero è l'unica di "default"..).
Tu dici
La vera civiltà e libertà di un paese ci sarà solo quando in quel paese si dirà "gay, etero, lesbiche, trans, bisex non è importante: quello che conta è che siete tutti cittadini uguali con gli stessi diritti e doveri e a noi come governo non ce ne frega niente della vostra vita sessuale".

Verissimo!
Ma non credi che se anche in una società avanzata come quella tedesca un giocatore di calcio affermi di temere di fare coming out che la cancelliera dica lo faccia pure non c'è nulla da temere sa un segnale positivo (certo migliorabile, perchè tutto è migliorabile...) ?

Infine non credo che tra germania e italia si possa dire che sono due paese che non sono civili.
rispetto le questione lgbt. La Germania ha la civil partnership (e segregazionista e sbagliata ma meglio di niente...) l'Italia no...

Certo arrivare a dire questo della Germania da un post dove criticavo il cattivo uso delle parole outing e coming out da parte della stampa italiana... Wow quanto siamo andati lontano!...

Simone ha detto...

"Ma ciò non toglie che sia un errore"

La lingua non e´ un ente immutabile che e´caduto dal cielo: se Angela Merkel o il piu' comune cittadino tedesco intende "outing" per coming out, outing in tedesco vuol dire quello!
Tempo fa leggevo alcuni articoli di Bertrand Russell degli anni 30: usa il termine "gay" con i significato che gli inglesi del tempo gli davano (gioioso allegro ecc): dobbiamo quindi smettere di definirci gay perche' negli anni 30 gay voleva dire qualcosa di completamente diverso?

Se credi che si possa cambiare il mondo con le parole mi pare una bellissima utopia! Vedo che insisti molto sul femminile e maschile: ecco in tedesco grazie anche al fatto che basta mettere -er o -in e tutte le parole diventano maschili o femminili ormai si puo´dire che esiste una completa parita' linguistica ma questa e' il risultato di una societa' molto meno maschilista di quella italiano non il suo contrario.

Alessandro Paesano ha detto...

Tempo fa leggevo alcuni articoli di Bertrand Russell degli anni 30: usa il termine "gay" con i significato che gli inglesi del tempo gli davano (gioioso allegro ecc): dobbiamo quindi smettere di definirci gay perche' negli anni 30 gay voleva dire qualcosa di completamente diverso?

Come dicevi rima la lingua è viva e determinata storicamente. Oggi è difficile usare il termine gay nel senso di allegro ma non impossibile. gay ha una polisemia outing e coming out no anche se sono usati come sinonimi in due paesi non anglofoni. però nei paesi anglofoni nessuno li usa come sinonimi. basta allora non andare all'estero e fare gaffe.

però esiste un significato delle parole condiviso che ci fa comunicare altrimenti comincio a tavolare padelle di legno che nessuno ama e vedi che le pere non affrontano!

Non comunico più perchè uso le parole coi significato che gli ho dato io. va bene ma chi mi capisce più?

Simone ha detto...

outing e coming out nei paesi anglofoni non vengono confusi per il semplice fatto che il loro significato e' comprensibile a tutti mentre nei paesi non anglofoni sono termini usati da una sottocultura..

i fatti ti smentiscono: nessuno in germania ha pensato che Angela merkel invocasse lo sputtanamento di tutti i gay velati nel calcio e ha capito benissimo cosa intendeva!

Alessandro Paesano ha detto...

Io parlavo dei giornalisti italiani ignoranti quanto quelli tedeschi che hanno sbagliato. Ma non credo che Angela Merkel abbia sbagliato. E' più probabile lo abbiano fatto i giornalisti.

io non ho mai detto che chicchessia ha frainteso. Ho detto che rimanendo strettamente al significato delle parole si potrebbe fraintendere. Era una battuta, un paradosso per sottolineare i rischi dell'impiego sbagliato delle parole.
Ma lo hai letto il mio post?