mercoledì 13 giugno 2012

Lettera aperta ad Antonio Cassano, etero disinformato più che omofobo.


Non la conoscevo prima delle sue dichiarazioni adolescenziali sull'eventualità della presenza di froci - come lei li ha chiamati nella nazionale - di calcio italiano.

L'ho conosciuta quando ho visto il video pubblicato da repubblica, nel quale lei con aria simpatica e scherzosa, anche un po' imbarazzata, rispondendo a una domanda di un giornalista, ha detto che lei spera che non ci siano froci nella nazionale di calcio e che se ci sono peggio per loro, sono affari loro.

E' evidente che chi le ha fatto la domanda sperava in una sua risposta di questo tono, che, insomma, lei è stato vittima di una provocazione.

Non capisco però perchè spera non ci siano. Quale timore ha?

In ogni caso a cosa si riferiva il commento peggio per loro.  In che senso? Per lo stigma della società? O perchè l'omosessualità è una cosa negativa?
Affari loro
in che senso? Che non sta a lei giudicare l'orientamento sessuale dei suoi colleghi o che sono problemi loro? Nel qual caso problemi di che natura?



Oggi leggo il comunicato stampa che qualcuno le ha consigliato di diramare  in tutta fretta dopo che i giornalisti sciacalli che prima l'avevano provocata hanno montato un caso su una sua battuta infelice e irricevibile ma innocua se paragonata alle parole di merda che escono dalla bocca di Giovanardi.

Però trovo le parole di scuse che lei porge ai froci nel comunicato ancora più offensive di quelle che hanno scatenato la polemica.

Nel comunicato, pubblicato sul sito della FIGC, si legge questa sua dichiarazione:
Mi dispiace sinceramente che le mie dichiarazioni abbiano acceso polemiche e proteste tra le associazioni gay: l'omofobia e' un sentimento che non mi appartiene; non volevo offendere nessuno e non voglio assolutamente mettere in discussione la liberta' sessuale delle persone. Ho solo detto che e' un problema che non mi riguarda e non mi permetto di esprimere giudizi sulle scelte di altri, che vanno tutte rispettate

Libertà sessuale.
Vede Cassano anche per noi froci come per voi etero non si tratta solo di scopare ma anche di amare.
Ci capita come a tutti i maschietti di fare del buon sesso ma ci capita anche di innamorarci e magari di voler metter su famiglia.
Quella che può metter su lei è legittimata dal matrimonio e dall'opinione pubblica, la nostra non viene riconosciuta come famiglia né legalmente né moralmente.
Allora, la prossima volta che parla di omosessualità non si lasci distrarre dalla parola sessuale e si ricordi che oltre al sesso ci sono anche i sentimenti. Come si sentirebbe se leggesse che se lei frequenta Carolina Marcialis lo fa per il sesso?


Non mi permetto di esprimere giudizi sulle scelte di altri.
Purtroppo nel momento stesso in cui dice che quella dell'orientamento sessuale è una scelta lei sta esprimendo un giudizio perché insinua che i froci scelgano di esserlo il che non è vero.
Non lo dico io ma tutte le associazioni di psicologi dell'occidente: nessuno sceglie il proprio orientamento sessuale. Nè lei il suo né io il mio.  E nulla possiamo fare per cambiarlo.
Si può scegliere se accettarlo e viverlo con serenità ovvero con problematicità non perchè nell'orientamento omosessuale ci sia qualcosa di male in sé ma per lo stigma con cui viene bollato nella e dalla società.

La sua risposta nell'intervista, sua, spontanea, è stata meno infelice di questa dichiarazione ufficiale che, capisco, qualcuno le ha detto di fare.

Purtroppo queste dichiarazioni contribuiscono, senza che lei davvero lo voglia magari, a descrivere l'omosessualità come un vizio sessuale che si sceglie, mentre si tratta di una variante naturale del comportamento umano (parole dell'Organizzazione mondiale della sanità), dove comportamento significa una esperienza sessuale, affettiva o di romantica attrazione per persone del proprio sesso.

Pensi a tutti i sentimenti che prova per Carolina. beh noi froci proviamo dei sentimenti analoghi per altri uomini come noi, come lei.
Per cui se è peggio per noi beh, allora peggio anche per lei.

Alessandro Paesano


2 commenti:

Anonimo ha detto...

carissimo alessandro (suona male carissima alessandro), che cassano dica le solite cassanate è chiaro sotto la luce del sole ma, mi chiedo, è un comportamento più omofobo dei gionalisti o veramente i giornalisti, una parte, sono omofobi al tal punto di rivolgere la domanda sapendo già la risposta per buttare ancora fango sui uomini di diversa naturalità?
Ciao
antonio

Alessandro Paesano ha detto...

Carissima andrebbe bene ma carissimo Alessandro non è maschilista visto che io appartengo al genere maschile :D

Credo che i giornalisti vogliano solo "vendere" notizie non importa se provocate o montate ad hoc.

La loro omofobia è figlia diretta dell'ignoranza in qualunque campo anche in quello dell'orientamento sessuale della discriminazione.

Sono d'accordo con te non solo per la provocazione ma anche per aver poi montato la "notizia" e, infine anche per l'ufficio stampa che ha scritto la nota (che naturalmente non sono parole di Cassano) che è più omofobica delle parole dette in conferenza stampa