martedì 8 maggio 2012

Le mostruosità dello showbiz: su Ruby Slippers un episodio omofobo di The Mentalist

Non è la prima volta che riporto un episodio di The mentalist per denunciarne l'omofobia sotterranea e ignominiosa che la serie proprala a tutti gli spettatori e le spettatrici che continuano a guardarlo.
Mea culpa anche io continuo a guardarlo e non dovrei perchè per quanto mi riguarda The Mentalist dovrebbe chiudere i battenti, adesso.

So già che molt* di voi commenteranno che l'episodio è bellissimo, e che sono io, solo io, a vedervi del male.

Siamo talmente omologati al camp statunitense che non siamo nemmeno più liber* di essere noi stess*, colonizzati fin nel profondo delle nostre menti che dallo stigma che ci induce al suicido, poco importa se concreto o intellettuale.

L'episodio in questione è il n° 21 della 4 stagione, Ruby Slippers* diretto da Kevin Hooks e scritto da Daniel Cerone.

Vi si narra dell'omicidio di Archie Bloom un giovane ragazzo, ammanettato alla sua macchina e arso vivo dalle fiamme alimentate dalla benzina.
Quando gli agenti del CBI vanno dal padre, Patrick, il Mentalist della serie, capisce che Archie era gay e che il padre, un famoso educatore, lo vessava.
Dei video tenuti nascosti nel pc dalla vittima confermano i sospetti di Patrick, mostrando l'uomo ammanettare il figlio alla sedia della sua scrivania non per la sua omosessualità ma perchè non aveva fatto i compiti.

Le indagini conducono gli agenti a un giovane collega di lavoro di Archie, un bullo omofobico che lo prendeva in giro, dandogli della sissy (checca).

Un terzo sospettato è l'amante della vittima, molto più grande di lui, drogato e con atteggiamenti sadici.
Archie lo aveva lasciato e si era rifugiato in un centro di accoglienza per giovani maltrattati.

C'è un testimone dell'omicidio, un uomo che ha visto qualcuno versare la benzina sull'automobile. E' un becchino, che di notte fa la Drag Queen, si chiama Glenn di giorno e Glenda di notte, come nel film Glenn or Glenda di ed Wood. Ma posto dinanzi i tre sospettati non ne riconosce nessuno.L'uomo che ha visto lui era più mingherlino
Patric, the Mentalist, capsice così che il ragazzo si è suicidato a causa dei tre sospetti che lo avevano vessato in vario modo. Gli agenti del CBI incriminano tutti e tre non per istigazione al suicido o per hate crimes (che, pure, in America, esiste) ma per reati minori, furto il collega della vittima, spaccio di droga l'amante e per violenze personali il padre.
Lisbon, l'agente capo di Patrick, si dice tanto triste per questo caso. Il Mentalist la porta allora al locale dove si esibisce Glenda e là, tra le altre drag, scopre Archie che adesso si fa chiamre con un nome d'arte che è l'anagramma della parola Fenice (Phoenix).
Arcie  che voleva davvero suicidarsi ha inscenato l'omicidio\sucidio aiutato da Glenda e le altre drag:  Glenn ha sottratto un cadavere destinato alla fossa comune, le impronte dei denti da cui era stato riconosciuto il cadavere carbonizzato sono state fornite dal dentista del ragazzo anche lui drag. Mentre raccontano come si sono svolti i fatti vediamo un flashback nel quale le drag vestite di scena mettono il cadavere nella macchina, cospargono di benzina l'abitacolo emettendo qualche urletto isterico data la difficoltà fisica di quanto stanno facendo.  Lisbon non arresta nessuno nonostante i crimini commessi dalle drag (simulato suicidio, furto di cadavere, falsi indizi forniti alla polizia di stato altro che i crimini commessi dai tre vessatori omofobici...). Nel lieto fine Archi vestito da donna canta Over the raimbow mentre Lisbon si commuove e piange.


Di Archie non sappiamo nulla tranne che è gay. In borghese da uomo, lo vediamo solo in foto, dal vivo solo vestito da donna. per lo sceneggiatore dell'episodio è facile risolvere tutto facendolo diventare una drag, assimilata più al travestito, d'altronde, si sa, i gay sono donne mancate.
Il lieto fine sta nell'escamotage nel 2012 di un gay vessato di vivere la propria omosessualità morendo come Archie e rinascendo come drag\travestito\donna.

Quando Glenn spiega a Patrick la sua doppia vita gli dice che sin da piccolo gli piaceva truccarsi (come a tutti gay che poi diventano drag, cioè travestiti, cioè...)

Naturalmente il ragazzo drag non ha un compagno o un fidanzato, però sta con le amiche ingegnose che gli hanno salvato la vita e gli hanno insegnato ad accettarsi così com'è.

Vorrei tanto conoscere lo sceneggiatore per vomitargli in faccia.
Paesanini lo regalerebbe invece alla sceinza per esperimenti stile i nazisti.

Ora mi chiedo come sia possibile che nessuna frocia di questo paese di merda si sia degnata di scrivere due righe su questo episodio mostruosamente omofobo e che si continui invece a riempire pagine e pagine dei siti scandalistici (apparentemente) pro gay con articoli (?) sulla presunta omosessualità di George Clooney o sulla voglia di cazzo repressa degli omofobi.

Questo episodio di The Mentalist, la sottocultura gay da cui esca non fanno forse un danno enorme alle persone omosessuali? Non alimentano e rafforzano lo stigma? Il clichè? Il luogo comune?

Per chi vuole vedere l'episodio si accomodi pure...



Mi raccomando, scrivetemi e dite cosa ne pensate!


* Le ruby slippers sono le scarpe indossate da Dorothy ne Il mago di Oz da cui è tratta Over the Raibow

3 commenti:

Antares ha detto...

Non ho mai visto The Mentalist ma credo proprio di non essermi persa proprio niente visto la merdaccia omofoba che propone.
Ho scoperto questo blog per caso e vi faccio i miei complimenti, è davvero ben fatto!

Alessandro Paesano ha detto...

Dovremmo denunciare l'omolesbofobia ogni volta che ce la troviamo dinanzi! Sempre! A rischio di risultare ripetitivi.

Grazie per i complimenti!

LoverOfJazz ha detto...

Dopo aver letto il post ho guardato diverse puntate della serie "incriminata" e francamente non ne ho seguita 1 in cui il morto di turno conti qualcosa, venga almeno un poco considerato come essere umano. Non se ne parla più, dopo aver scoperto il corpo. Ogni episodio è incentrato totalmente sulle "fantastiche" capacità del protagonista rivolte ai vivi, ai probabili colpevoli... Null'altro. Più che di omofobia, mi pare si tratti di una orribile (l'ennesima) serie tv