sabato 25 febbraio 2012

Ma per me Gay.it è molto MOLTO peggio di Annunziata (per tacer di Signorini)...

Obnubilato dal pettegolezzo, che sembra l'unica ragione di essere di Gay.it e di chi ci scrive (per lo più anonimamente, ma poi Bolle viene accusato perchè non fa coming-out) leggo su questo sito, che è sempre di più un fogliaccio paraomofobico, l'ennesimo rivoltante articolo dal titolo Signorini, outing di Bolle: a Carnevale vestivo da Roberta sulla presunta omosessualità di Bolle il cui sottotitolo spiega Durante la sua trasmissione radiofonica, Alfonso Signorini racconta di quando i genitori lo vestivano da ballerino. E chiama l'etoile al femminile. Outing volontario o solo gaffe? 

Ecco come una mente malata di pettegolezzo restituisce una notizia in realtà di tutt'altro genere.

Questi i fatti (desunti dallo stesso articolo ma restituiti nella loro prospettiva neutra, priva di malizioso pettegolezzo):

Alfonso Signorini  nel corso del suo programma radiofonico "Alfonso Signorini Show" [l'articolo non dice quale radio, ve la dico io: Radio Monte Carlo] raccontando aneddoti sul tema della tramissione[sic!] "Come i genitori ci vestivano a Carnevale" ha detto:
«Da bambino i miei genitori mi vestivano da principe azzurro, avevo una calzamaglia attillata che già metteva in evidenza tutto. Ero bellissimo, sembravo Roberta Bolle».

Dov'è l'outing? Io vedo solo un modo odioso e omofobico per insinuare che un ballerino, che è uomo, sia gay, col vecchio cliché del cambio di genere. Se sei un uomo e ti piacciono gli uomini allora sei femmina.


Ma agli occhi di chi ha scritto questo "articolo" conta più l'outing che il maschilismo, l'omofobia, l'errore epistemologico che confonde identità di genere con orientamento sessuale. Come se bastasse chiamare Bolle al femminile per provare la sua omosessualità e farne dunque outing.

Un outing che evidentemente, anche se non viene detto esplicitamente, è autorevole perchè Signorini è gay a sua volta (Signorini ha fatto coming out sulle pagine di Panorama nel 2007).

Come dire se un frocio dice di un uomo che è frocio allora quello lo è con più probabilità che se a dirlo fosse un etero... Ma questi sono pensieri miei che attribuisco all'articolo...
 Forse l'autore dell'articolo di Gay.it non ha considerato offensive le parole di Signorini perchè l'ha considerata una battuta tra gay. Ma ciò non toglie che, in una trasmissione pubblica, chiamare un uomo al femminile per riferirsi al suo orientamento sessuale sia e resti una battutaccia omofobica e irricevibile.

Un outing che per l'autore dell'articolo potrebbe essere d'aiuto un esempio positivo apertamente gay ai tanti ragazzi che si avvicinano al mondo della danza classica e per questo vengono derisi e discriminati.

Infatti chiamare Bolle Roberta è un esempio positivo.  Già lo si dileggia senza che sia venuto allo scoperto. Figuriamoci (ammesso che lo sia gay) se lo avesse fatto.

Tra l'altro l'autore dell'articolo non sembra avere le idee chiare sul significato politico del coming out che non è quello di essere d'aiuto ai tanti ragazzi che si avvicinano al mondo della danza classica e per questo vengono derisi e discriminati.
Ma come ragiona questo? 
Se tu vuoi fare il ballerino (solo di classica, eh) ti prendono in giro perchè ti dicono che sei frocio. Sapere che Bolle lo è ti aiuta? A che?
Aaah ecco!!! Perchè prendono in giro Bolle che frocio lo è davvero e non te  che sei etero!

Forse il coming out serve di più in quei campi dove il cliché non vedrebbe mai l'omosessualità. O in quei campi artistici più popolari e non così colti come quello della danza classica (perchè anche se ti piace la classica e la vai semplicemente a vedere sei preso in giro...).

Con tutto il rispetto per Bolle è più importante il coming out di Tizano Ferro (che Signorini sulle pagine di Tv sorrisi e canzoni criticò dicendo che "un artista deve poter essere giudicato in base a ciò che produce e non in base a quel che fa sotto o sopra le lenzuola) seguito da milioni di giovani che Bolle seguito da un pubblico di nicchia.

Insomma non si spezza una lancia a favore delle persone omosessuali se un ballerino dice sono gay (e tutti pensano grazie cara già lo sospettavamo).

Ha più importanza politica se a fare coming out sono tutti quelli e quelle che esercitano professioni notoriamente ritenute non da omosessuali: muratori e sportivi, mamme e casalinghe.

L'autore dell'articolo infine non sa nemmeno bene il significato politico dell'outing.
Infatti si fa outing cioè si rende nota pubblicamente l'omosessualità di un personaggio pubblico SOLO QUANDO IL PERSONAGGIO PUBBLICO HA POSIZIONI ESPLICITAMENTE OMOFOBE.

Non mi risulta che Bolle sia omofobo. E certo non si può accusare di omofobia chi - ammesso sia davvero gay (ma di Bolle lo diciamo solo perchè è ballerino) - decide di non venire allo scoperto.

Costringere una persona omosessuale al coming out non per le ragioni politiche dell'outing è un atto di omofobica prevaricazione.

OGNUNO HA DIRITTO A RIMANERE NASCOSTO e a uscire fuori quando meglio crede.Anche se sicuramente facessimo tutti e tutte coming out la visibilità aiuterebbe a sdoganare l'omosessualità. Forse. Ma chi sono io per dire come un altro deve vivere la propria vita?

Dunque, ricapitolando, invee di inorridire perchè si p fatta una battuta omofobica ai danni di un presunto gay si inneggia all'outing di un gay vigliacco che si nasconde il cui coming out aiuterebbe quei cari ragazzi che vorrebbero fare la classica e invece poverine vengono presi in giro.

E' proprio vero. I primi nemici dei gay sono i gay stessi.




6 commenti:

FC ha detto...

Che noia questi siti, farebbero rabbrividire anche Novella2000! è irritante che chi si perde in queste polemiche di bassa lega abbia anche la faccia di fare la morale ad altri. Mi sembra che l'esaltazione aprioristica del coming out stia diventando l'altra faccia del "fatelo ma non ditelo", comunque un obbligo o una necessità incombente e inevitabile, e questa ideologia non aiuta di certo i più giovani, per non parlare del fatto che la libertà, di scelta o non-scelta, va a farsi benedire.

Simone ha detto...

Mi pare un commento un attimo estremista (come tutto il blog), ma questo non e´necessariamente un difetto!

Che gay.it sia un sito essenzialmente di gossip e' assodato ma il gay non possono fare gossip?
Dici che si "deve" fare outing solo nel caso che una persona gay tenga posizioni omofobe: ecco Bolle ne e´un esempio da manuale, basta vedere le sue reazioni al coming out ritrattato di qualche anno fa (su youtube troverai di sicuro l´intervista che fece con la Bignardi pochi giorni dopo il fatto....inqualificabile!!!)
Certo un ballerino gay non e' certo un gran notizia, visto che a torto o a ragione un uomo che balla e´gay, ma un gay di successo come Bolle (io non dubito che lo sia) e' comunque un modello positivo.

Alessandro Paesano ha detto...

Sull'estremismo pensala pure come ti pare.
Io ho la presunzione di credere che nel suo piccolo il mio sia un blog di militanza.
Che l'outing si faccia su chi ha posizioni omofobe non lo dico io ma lo disse, nel 1994, Peter Tatchell uno dei primi a metterlo in pratica col suo gruppo di attivisti OutRage!:
"la comunità gay e lesbica ha il diritto di difendersi contro le figure pubbliche che abusano del loro potere e della loro influenza per appoggiare politiche che infliggono sofferenze agli omosessuali."

Adesso non mi pare proprio che Bolle abusi del suo potere e della sua influenza per appoggiare politiche che infliggono sofferenze agli omosessuali. Bolle ha ritrattato la propria omosessualità e credo che ne abbia tutto il diritto. Posso criticarlo politicamente ma non lo considero un "nemico" per questo. Per me se nemici ci sono sono ben altri: Giovanardi, il Vaticano, etc.
Comunque il punto centrale del mio post è un altro.
Io Non dico che i gay non debbano fare gossip (di solito mi sottraggo a frasi così generalizzanti...). Io critico il sito gay.it che pur di fare pettegolezzo sulla omosessualità di Bolle non si accorge che il commento di Signorini (che chiama Bolle Roberta, al femminile) è maschilista e omofobico.
E anche tu mi sembra che non noti questo insulto divertito dal pettegolezzo o contento che di Bolle, considerato da te negativamente, sia stato fatto outing. Ora, mi chiedo, chiamare un uomo al femminle basta per dire che di lui è stato fatto outing?

Simone ha detto...

Permettimi di dissentire sulla nascita dell'outing nel 1994: nasce MOLTO prima (almeno in Germania all´inizio del '900...)

1. no non credo che chiamare un uomo al femminile basti per fare outing se quell´uomo io non l´ho mai visto e sentito ma considerato che Bolle ha fatto coming out (la ritrattazione del coming out solo in Italia esiste!!) sono abbastanza propenso nel fare 1+1
2. nonostante la mia pessima opinione di Signorini la battuta non mi pare cosi maschilista...ma puoi aver ragione
3. io non ho detto che Bolle sia uguale a Giovanardi o al Papa ho solo fatto notare la sua profonda incoerenza. Nessuno l´ha costretto a fare coming out ma se lo fai non ritratti!!!

PS
non era una critica il fatto di definire il blog "estremista"!! Sempre meglio citare Mieli che definire i gay "virtually normal"....

Alessandro Paesano ha detto...

L'incoerenza non giustifica l'outing.
Mai detto che Tatchel sia stato il primo. Non stavamo discorrendo di chi lo ha fatto per primo ma del suo uso politico che è ben diverso da quello inteso da Gay.it e, per quello che scrivevi nel commento
precedente, anche da te.


Chiamare a femminile un uomo solo perchè è gay, in una trasmissione radiofonica, non tra amici e in privato è abietto, patriarcale, maschilista, fascista, volgare e omofobico. Fattene una ragione.

Bolle è e resta uomo, chiamarlo Roberta nel 2012 fa di signorini un troglodita ben peggiore di giovanardi, ti assicuro.

Per il resto non ho capito di cosa stiamo parlando qui. Tu trovi normale la linea politica di gay.it e legittimo che signorini si riferisca a un altro gay pubblicamente chiamandolo al femminile. Siamo in un paese democratico. Non ti impedisco certo di dire la tua ma credo che sbagli completamente e credo di avere tutto il diritto di dirlo.

Alessandro Paesano ha detto...

P.S.

Per quanto riguarda la parola estremista non l'ho mica presa per una critica. Le critiche sono fondamentali perchè mi fanno vedere cose alle quali non ho pensato. Sono felice delle critiche.
L'ho pensato come un giudizio sommario.