mercoledì 11 gennaio 2012

Giuseppe Ripa assessore alla mobilità del Comune di Lecce (pdl): prima dell'omofobia il delirio dell'ignoranza

In natura esistono solo due tipi di generi umani: l'uomo e la donna. Il resto viene classificato scientificamente come 'turbe della psiche' patologia che rientra nelle competenze della scienza sanitaria in generale e della psicanalisi in particolare... Tutto il mio rispetto per il diverso!!! ma non si può passare un'anormalità per normalità perché di questo andazzo sta morendo la nostra società
Parole di Giuseppe Ripa ex assessore alla mobilità del Comune di Lecce da lui pubblicate su Facebook (in un commento cancellato e riportato ora da Repubblica).


E' davvero troppo poco che dopo tali affermazioni Ripa si sia solo dimesso. Cotali affermazioni infatti, prima ancora di essere manifestazione di un coerente pensiero (sic!) omofobico (di chi cioè ha in disprezzo le persone omosessuali) denunciano una profonda, sconcertante ignoranza che oltre ad escludere Ripa dal ricoprire qualunque carica pubblica dovrebbero essere pubblicamente smentite dalla comunità scientifica internazionale, i rappresentanti di quella sceinza sanitaria che Ripa a scomodoato inutilmente.

Ripa confonde evidentemente identità di genere con orientamento sessuale e, oggi, nel 2012,  questo equivoco è ormai privo di qualunque giustificazione se anche una semplice ricerchina sulla rete chiarisce ogni possibile dubbio.

identità di genere: indica il genere in cui una persona si identifica (cioè, se ci si percepisce uomo o donna).

orientamento sessuale: indica il sesso della persona (dello stesso sesso, dell'altro sesso o di entrambi i sessi) con cui si fa sesso e ci si innamora.

Leggere l'omosessualità come un'aberrazione dell'identità di genere  non è già sintomo di omofobia (avversione per le persone omosessuali) ma sintomo di ignoranza.

Non posso odiare qualcuno se nemmeno ne comprendo bene l'identità.

Certo questa constatazione non costituisce né un alibi né tanto meno una giustificazione atta a mitigare il giudizio totalmente negativo che si deve avere nei confronti di chi la esprime. Anzi.

Ma liquidare queste considerazioni come frutto dell'omofobia non basta.

A cominciare da Repubblica che titola riassumendo così le dichiarazioni di Ripa: "Vendola? Un gay con turbe psichiche"
E no! Ripa ha detto esattamente l'opposto. Non ha detto di Vendola che è un gay con turbe psichiche, ma che in quanto gay non uomo né uomo né donna e proprio per questo ha turbe psichiche. 

Quando Giuseppe Ripa dice che in natura esistono solo due tipi di generi umani: e che l'omosessuale non rientra in nessuno dei due, non sta compiendo solamente un gesto di omofobica discriminazione STA DICENDO PRIMA DI TUTTO UNA EMERITA CAZZATA e come tali le sue affermazioni dovrebbero essere trattate.

Come ha fatto, per esempio Aldo Busi quando commentò con lo giusto sdegno una battuta simile e davvero infelice di Alba Parietti.


Busi non dà ad Alba dell'omofoba, ma, rivendicando la virilità dei gay, la accusa di riportare il discorso indietro di 50 anni quando ancora si faceva confusione tra orientamento sessuale e identità di genere.


Invece tutte le prese di posizione pubbliche di esponenti più o meno illustri del movimento si limitano a denunciare l'omofobia delle dichiarazioni di questo ignorante(=colui che non sa) dando per buona (anche se in senso negativo) la definizione che Ripa impiega per indicare gay (e lesbiche).

Così anche se Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay, riconosce che l'impiego del termine signorina con cui Ripa si rivolge a Vendola è aperta manifestazione di disprezzo verso le donne non fa una piega quando Ripa dice che, in quanto omosessuale, Vendola non è né uomo né donna e non gli ricorda, come dovrebbe, che Vendola è, e rimane, uomo, qualunque sia il suo orientamento sessuale, limitandosi ad accusarlo di essere totalmente sprovvisto di argomenti intellettuali, culturali e politici per criticare Vendola, che sa solo dargli del gay malato.

Lo stesso vale per Marrazzo che si limita a commentare le dichiarazioni di Ripa come ridicole (come riportato da Repubblica) ma non concettualmente sbagliate.

Lo stesso afferma Imma Battaglia (nello stesso articolo) che si limita a liquidare gli sragionamenti di Ripa come chiacchiere e volgarità. 
Insomma pare proprio che a questi (e tanti altri) esponenti  del movimento poco importi di INFORMARE e FORMARE i cittadini almeno al giusto ragionamento correggendo gli errori epistemologici alla base delle ecolalie di Ripa e, pur di portare acqua al proprio mulino mantra-antiomofobico, son disposti a soprassedere agli errori\orrori di Ripa pur di gridare all'omofobo all'omofobo.

Meglio l'associazione LINK di Bari (sempre su Repubblica) che commenta le parole di Ripa con un augurio: Possiamo e dobbiamo colmare l'ignoranza, che circola intorno a questo argomento, educando ed alimentando la cultura delle differenze. Tuttavia quando si sfocia in dichiarazioni di questo genere, l'ignoranza cede il posto alla deficienza, non potendo far altro che condannare queste medievali affermazioni.

Equality Italia si distingue nelle parole di Aurelio Mancuso (quello dell'outing che tanto scalpore ha fatto per finire subito nel dimenticatoio): Nell’esprimere all’amico Vendola tutta la nostra solidarietà e stima - dice Mancuso come riportato da Gaynews 24 - chiediamo alla destra di questo Paese un gesto forte e chiaro: l’assessore di Lecce sia ‘licenziato’ in tronco, affinché sia chiaro che l’omofobia non puo’ avere alcuna cittadinanza nel Pdl.

Così senza rendersene conto (speriamo) Mancuso stacca al pdl un tagliando di non omofobia legittimandolo politicamente se si dissocia da Ripa invece di identificare in Ripa un sentire comune purtroppo di casa non solo nel pdl ma che nel pdl trova legittimità piena e senza vergogne dato che il pdl è un covo di nazisti, fascisti, razzisti, maschilisti, misogini e omotransfobici che vogliono relegare le perosne omosessuali nel privato delle loro case.
Come fa il sindaco di Lecce Paolo Perrone è di relegare l'omosessualità di Vendola nel campo della vita privata. Perrone ha dichiarato infatti che  le dichiarazioni dell'assessore Ripa, (...) riguardano la sfera personale delle persone, non certamente le idee politiche. Come se discriminare le persone omosessuali non sia di per sé un atto politico. E prosegue affermando che lui e il pdl contrastano Vendola a livello politico non condividendo le sue idee, ma non certamente per le sue scelte di carattere personale. 

Inutile dire che nessuno si è ben guardato da ricordare al sindaco di Lecce che l'omosessualità non è una scelta come non lo è l'eterosessualità e non riguarda la sfera privata ma anche quella politica, perchè politica vuol dire la vita insieme della società, dove gli omofobi non vogliono che abbiamo una visibilità altrimenti la gente scopre non solo che esistiamo e siamo tanti ma che siamo esattamente come tutti gli altri, belli e brutti, onesti e disonesti, felici  o infelici, insomma come gli altri esseri umani.
Che questo si sappia non interessa a nessuno che ha un poco di potere.

Dividi et impera.


Allora mi chiedo se questo è il movimento ancora ci meravigliamo che nessuno ascolti  questi froci di di professione? Meglio, che le affermazioni dei vari Patanè, Marrazzo, Battaglia, lascino il tempo che trovano?


Forse sarebbe il caso di censurare non solo le parole del coglione di turno (come quelle di Ripa, che si copre di ridicolo da solo, come Scilipoti, e come tanti altri) ma anche, se non soprattutto, quelle di questi personaggi che saranno pure gay ma sono politicamente i più tristi che il movimento abbia mai visto.


 

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