giovedì 4 agosto 2011

Touche pas mon pote: la situazione delle perosne omosessuali Ghana



Intanto le notizie che giungono dal Ghana non parlano, per quanto ne so, di arresti già avvenuti.
Su FB si parla di due persone già arrestate ma non sono riuscito a trovare riscontri e sono in attesa di fonti che confermino la notizia.
Anzi secondo la ILGA International Lasbian and Gay  Association  nonostante la minaccia (usano proprio questo verbo) del ministro alcuni omosessuali (l'acronimo inglese è MSM Men that have Sex with Men) hanno accesso alle cure e alle informazioni sull'hiv (dato che, secondo alcune fonti almeno 8000 MSM affetti da HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili sarebbero stati schedati).


Legalmente in Ghana l'omosessualità è vietata dal Criminal Code 1960– capitolo 6, Sexual Offences articolo 105 che dice:

Chiunque è colpevole di unnatural carnal knowledge
(a) con qualunque persona senza il suo consenso è colpevole di reato di primo grado;
(b) con qualunque persona e con il suo consenso, or con un qualsia animale, deve pagare una multa. [fonte Wikipedia;]
La legge, mutuata dal codice penale Inglese (notare quel parallelo con gli animali...proprio come nel Levitico...)  non punisce l'omosessualità tra consenzienti con la galera ma con una multa, dunque probabilmente quella del Ministro è solo una minaccia (ma l'incitare la cittadinanza alla delazione resta di una gravità inaudita).

In ogni caso gli omosessuali in Ghana sono descritti come dei sub-umani, che si sposano in barba alla legge (perchè uno dei due coniugi si è svegliato, dopo aver peccato contro dio, con una vagina al posto del pene) o  legate alla prostituzione, comunque persone socialmente pericolose che possono distruggere le radici culturali del paese.
Secondo un luogo comune diffuso nel paese l'omosessualità è stata portata in Ghana dai bianchi o dai ghanesi che hanno vissuto fuori dal paese.

Naturalmente le cose non stanno così.
La percezione che si ha all'esterno del Ghana è ancora peggiore, se possibile.  C'è per esempio un sito che denuncia dei truffatori ghanesi ai danni dei gay del paese e non. Insomma un bel casino tra notizie che non giungono e sguardo etnocentrico di noi occidentali.

Davanti l'ambasciata del Ghana: mobutu?!?!?

Ieri sera al sit-in davanti l'ambasciata del Ghana
in segno di protesta per l'ordine di Paul Evans Aidoo, ministro regionale occidentale del paese, di arrestare tutti gli omosessuali incitando la popolazione a denunciare le persone sospette eravamo davvero pochi, pochissimi, come potete vedere dale foto che ho pubblicato su faccialibro ma tanti fatte le debite proporzioni, in confronto al numero altrettanto basso che ci ha visti partecipare al sit-in di Montecitorio di martedì della scorsa settimana.

E' stato bello per chi c'era, per chi ci è stato, vedersi, rivedersi, ritrovarsi, scoprirsi lì, insieme nonostante le differenti weltanschauung, capendo che - almeno tra di noi - possiamo contare.
Ritrovarci lì, tra facce nuove e facce conosciute, ha dato un senso a un sit-in che altrimenti - oltre a quello simbolico - tanti significati non aveva.

Proprio in nome di questo agire nonostante tutto comune siamo rimasti a chiacchierare, sciolto il sit-in, sull'agenda delle cose da fare, sempre noi, sempre insieme, ma assieme a chi vorrà, nei prossimi mesi. Per questo abbiamo deciso di unire di nuovo le forze e ci siamo dati appuntamento a settembre per riunirci e discutere una strategia comune lontani dai massimi sistemi e concentrati sui risultati da ottenere.
Eravamo in 18 erano le 22 e abbiamo pensato di dare proprio questo nome al gruppo che abbiamo creato su FB 18 alle 22 che vi invito a visitare e, se volete sporcarvi le mani anche voi, aderire
Poi dopo aver ritrovato la gioa di discutere e stare insieme siamo andati a mangiare una pizza nei dintorni e nonostante la situazione in Ghana non sia proprio delle più rosee abbiamo celiato e riso e ci è venuto in mente questo.