martedì 12 luglio 2011

Eleonora Crupi: Perfetti ovvero le solite vie lastricate di buone intenzioni che portano all'inferno.

Leggo su Gay Wave che Eleonora Crupi, classe 1985, finalista di Amici 2005, vincitrice dell’ultima edizione di Area Sanremo si schiererebbe contro l’omofobia con la la canzone Perfetti scritta da Niccolò Agliardi (Musica) e Simone Bertolotti (testo). Agliardi avrebbe voluto portarla a Sanremo nell'edizione 2009 condotta da Paolo Bonolis, lo stesso anno della canzone di Povia sul Luca che era gay.
Eleonora ha scelto di inciderla e metterla nel suo repertorio, Una canzone che racconta la storia di un amore tormentato che, dopo averla ascoltata la prima volta su internet, mi ha devastata (in senso positivo) per la carica emotiva di testo e musica ha dichiarato la cantante a Gay.tv


Ecco il testo


Siamo stati perfetti, mio amore
e nessuno lo sa.
Siamo stati. Siamo nella classica situazione sublimata dell'amore amore finito, che possiede la caratteristica dell'amore puro, perchè (non più) consumato in quanto cessato.
senza mai compromettere un grammo della normalità.
Certo se ho bisogno di ribadire la normalità del mio amore forse sono io il primo a non crederci. Se sono gli altri a considerarlo anormale perchè devo farne i conti anche io visto che parlo al mio amore e non agli altri?
Siamo stati spiati da quelli
del supermercato
che sabato è spesa,
è moglie, è bambini e gelato.
Spiati... Non giudicati, criticati, maltrattati, biasimati, vilipesi.
siamo scesi mezz’ora all’inferno
per capire, guardando da lì
quanto avrebbe brillato,
nel mondo, una storia così.
Avrebbe perchè non è stato o perché non gli è stato permesso di essere?
siamo stati perfetti, mio amore
e lo so che lo sai anche tu.
Siamo stati perfetti, e una volta raggiunta la perfezione non la si può perpetuare, va resa eterna con la cessazione della storia (la cui perfezione altrimenti rischiava di corrompersi)
quando e’ stato più facile andare
che parlarsi una volta di più.
Si parla di rinunce date da motivi personali non per interferenze di quelli che li spiavano
ho paura che questa fatica che sento
stanotte sia solo la mia
Una classica accusa tra innamorati: io ti amo di più, io sono quello più consapevole.
Più che la storia di un amore perfetto sembra il classico innamoramento tra un gay novello e un etero pentito
e non certo di chiudere gli occhi
e lasciarti andar via.
Chiude gli occhi, rinuncia, non vede e lo lascia andar via. Ma allora nemmeno lui ha combattuto più di tanto... Dov'è allora la perfezione?
siamo stati mangiati dal freddo
e dal senso comune
ecco un primo timido accenno alle ingerenze dall'esterno
che due uomini possono ridere,
ma non piangere insieme.
Ai tempi miei si diceva amare,  volersi bene, ora si dice piangere
fammi solo sapere se dormi,
se una donna si cura di te.
La mamma? O una donna che lo fa rientrare nell'alveo della normalità dopo l'incursione adolescenziale nell'amore deviato? Un etero pentito?
se aspetti a chiamarmi
chiama senza sapere perché…
poi ci siamo aggrappati alla pelle,
uno all’altro in attesa che dio
Ecco qui si chiarisce che si tratta di due ragazzi\uomini
ci portasse un consiglio per tutti
e poi ad ognuno il suo.
Se aspettiamo un consiglio da dio e non ce ne diamo uno per conto nostro noi gay rimarremo nel ghetto per l'eternità.
siamo stati perfetti, mio amore
e lo so che lo sai anche tu.
quando e’ stato più facile andare
che soffrire una volta di più…
Soffrire a causa di remore proprie o per l'ostilità della società circostante?
ho paura che questa fatica, stanotte,
sia soltanto la mia.
e non certo di chiudere gli occhi
e lasciarti, di nuovo, andar via.
siamo stati stupendi, mio amore…
e stupendi significa mai.
Come disse Ornella Vanoni in una sua canzone gli amori perfetti sono quelli finiti. Ma finiti significa anche morti. Imbalsamati.  E se se lo si dice già a vent'anni a quaranta che si fa?
a vent’anni ho sentito l’amore…
ma a vent’anni che te ne fai?
Veramente una delle poche gioie, uno dei pochi cambiamenti veri nella società è proprio la forza di giovani e giovanissimi che già a sedici anni si fanno bellissime storie d'amore alla luce del sole. Se l'amore serve, serve a qualunque età altrimenti è inutile sempre...
siamo stati perfetti, ragazzo,
ecco di nuovo si capisce che sono due uomini...
disperati di molti pensieri.
se due uomini possono arrendersi
e sembrare due uomini veri…
Dopo piangere, arrendersi a  cosa? Ai sentimenti? Al sesso? O alle pressioni sociali che a quanto pare hanno indotto i due ragazzi a lasciarsi? Ma amarsi? O un più prosaico fare l'amore? E poi chissene frega di essere "uomini veri". Un uomo qualunque cosa faccia a letto la fa da uomo non può fare altrimenti... E poi come ha ricordato Aldo Busi essere gay è una cosa virile.
e potevo anche chiederti aiuto
ma eravamo nel posto sbagliato…
Ma insomma chi era in difficoltà? Quello che se ne è andato o quello che lo ha lasciato andare?
E questa sarebbe una canzone pro gay?
Io credo che il migliore esempio per abbattere i pregiudizi sia quello di mostrare una storia di amore gaia in tutta la sua bellezza e semplicità proprio come una banale storia etero.
Qui invece si parla di un amore tormentato ma per remore interiorizzate non per chiare ingerenze dall'esterno. La canzone non denuncia l'omofobia di chicchessia, nemmeno quella interiorizzata, ma parla di un amore impossibile tra due adolescenti che sembrano viversi un amore gaio come parentesi adolescenziale prima di abbracciare definitivamente l'amore etero...
Una canzone così potrebbe fare contento il Papa perchè parla di un amore rinunciato, non consumato, dove almeno per uno dei due si spera ci sia una donna che si curi di lui (perchè sì sa quello è il compito delle donne, curarsi di noi maschietti, ma che schifo!!!).
Una canzone pavida, allusiva, rinunciataria, che dice quel che poteva essere ma non è stato e proprio per questo tratta l'amore in questione come un amore perfetto. Una canzone che non cita nemmeno una volta la parola amore, che non parla di desiderio o di affettività.
Insomma molto meglio E' vero di Umberto Bindi che è altrettanto allusiva, ma è molto più chiara ed è stata scritta nel 1960, quasi cinquantanni prima...



Perfetti  ha comunque un motivo di essere se a cantarla è un uomo. Il fatto stesso che sia un uomo a rivolgersi a un ragazzo la rende almeno una testimonianza anche se di un amore rinunciatario.
Almeno questa valenza politica la avrebbe avuta, soprattutto a Sanremo (e infatti non ce l'hanno fatta andare...).

Ecco la versione del suo autore.


Invece il fatto che la canti una donna cambia purtroppo la prospettiva.

Il fatto che a cantarla sia una donna cancella involontariamente la testimonianza perchè nella versione di Eleonora la canzone non è declinata al femminile ma continua a parlare di quell'amore finito, e dunque perfetto, in prima persona.
Un amore tra due ragazzi cantato da una donna ha, almeno per me, sempre un vago aspetto di nostalgia, nostalgia della donna che non può amare quei due ragazzi perchè sono gay e dunque per lei innocui, nostalgia di un amore che ha sicuramente qualche problema se a parlarne non sono i diretti interessati ma una terza persona che non è direttamente coinvolta e che dunque non si sa perchè canta languidamente di un amore omoerotico maschile.
Cantata da una donna Perfetti fa lo stesso effetto della canzone di Anna Tatangelo. Se è una donna a dare voce all'amore che non osa dire il suo nome (e che infatti nella canzone non lo dice mai troppo esplicitamente) è perchè da soli  i ragazzi in questione non ce la fanno, non sono in grado, non vengono ascoltati, sono dei cuccioli indifesi che fanno tanta tenerezza (almeno finché qualcuno non li accoltella perché gli fanno schifo...).  Rischiano insomma di sembrare mamme che parlano con amore delle velleità di adulti dei loro bambini immaturi.
Nello specifico se non fosse per il video (di cui parlerò fra poco) Perfetti cantata da una donna senza che il testo sia modificato* non è né carne né pesce. nella prima metà sembra un classico amore etero e poi arrivano questi strani (perchè cantatati da una donna) accenni agli uomini che non hanno senso perchè cantati da una donna in prima persona.

Quello che dico è così vero che nel fare il video si è sentita l'esigenza di stabilire che Eleonora non parla di sé trovando l'escamotage (abbastanza elegante) di farle cantare la canzone mentre legge una lettera scritta da qualcuno e poi accartocciata.
Eleonora legge a voce alta una lettera scritta cioè da un ragazzo a un altro ragazzo. E infatti nel video vediamo un ragazzo (il bellissimo Ivano Cellaro, quello splendido ragazzo che ci eravamo illusi di vedere lo scorso anno a X-factor e che forse chissà, vedremo quest'anno...) . Tutto il video è sviluppato dal contrappunto tra Eleonora che legge la lettera (e la cantante è brava nel farla sembrare una cosa vera) e Ivano la cui presenza serve come giustificazione dell'io che parla nella canzone in prima persona: non sono io a parlare, dice Eleonora nel video, ma è un altro uomo e quel biondino che vedete è il destinatario della missiva.
Così facendo però il video non fa un buon servizio alla causa  adeguandosi a tutte le ambiguità e pavidità del testo ed esacerbandole all'inverosimile.
Perché non si vede mai l'altro ragazzo?
Un amore, anche quello perfetto, è sempre fatto da due persone...
Bastava un cenno, un volto, delle mani incrociate, un abbraccio, un bacio sulla guancia, un altro volto, anche sfocato.
Invece niente. Il secondo ragazzo non c'è. E' censurato.
Dunque l'amore è perfetto non solo perché non c'è più, perchè è finito, ma anche perché non c'è (più) nemmeno l'altra metà della mela...
Siamo davvero in piena sublimazione cattolica.
L'amore concesso ai gay è quello non consumato, solamente immaginato, e, comunque, FINITO.
Dunque ancora più che nel testo il video relega l'amore tra due ragazzi nel non visto, nel censurato.
Chi è il ragazzo del video?
Un giovane ragazzo ignaro, quello che nella canzone è andato via.
Ivano all'inizio del video si comporta come un ragazzino che gioca.
Ma un ragazzino che gioca può amare?
No.
E infatti lui se ne è andato dall'amore, in attesa di una donna che si curi di lui...
Sembra di sentire quei tanti che relegano l'omoerotismo nella fase di passaggio prima di una piena maturità etero...
Così, anche se nel video quell'immagine serve a sottolineare il testo che parla di mogli bambini e gelato, non a caso Ivano sfiora dei vecchi giocattoli (una bambola e un magnetofono per bambini) come stesse ricordando non solo l'infanzia dalla quale è uscito da poco ma l'amore stesso che ha vissuto che assume ancora di più i connotati di un amore omoerotico adolescenziale.
Infatti non vediamo forse la lettera tra quei giocattoli, prima che il ragazzo la accartocci? Come dire un amore che appartiene all'infanzia non all'età adulta (che evidentemente è solo etero...).
Ivano gioca sui binari del treno che da sempre hanno un significato di solitudine (e infatti il ragazzo è solo) e tristezza, anche se Ivano, lo vediamo, ride. Ma se gli è finito un amore CHE SE RIDE?!?!
E' una risata di innocenza. Di un ragazzo che ancora non conosce le cose del mondo e infatti gioca, indica una aereo nel cielo, si ciondola da un graticcio, si rotola sull'erba proprio come fanno i bambini...
Altro che un giovane uomo che è consapevole del proprio orientamento sessuale!
Ivano corre e lo vediamo anche girare intorno a un punto comune reggendosi per mano a una persona che non viene inquadrata mai (la cinepresa avendo preso il suo punto di vista).
Prima fantasmatica ma concreta presenza di qualcun altro.
Ma di chi?
Il ragazzo che lo ha amato e gli ha scritto la lettera o un semplice compagno di giochi? 
Perchè per sottoleinare la loro felicità insieme li si fa giocare come i bambini e non li si mostra mano nella mano, abbracciati, uno di fianco all'altro, senza necessariamente accennnare all'aspetto sessuale della cosa, anzi, mantenendosi su un dolcissimo piano romantico? I due ragazzi della canzone giocano come fanno gli adolescenti e il videosmebra chiedere: l'omoaffettività non è forse la stessa cosa?
Se l'amore è finito, questa gioia, questa serenità, questo aspetto ludico e innocente non servono a sottolineare la serenità di un amore gay ma a rimarcarne al contrario l'innocenza, l'immaturità, la precocità e anche la sua provvisorietà.
Nel finale mentre Ivano è steso a terra, viene coperto da un'ombra mentre lui chiude gli occhi e ride...
Alla fine il video una presenza concreta dell'altro ragazzo la mette in campo ma è davvero troppo poco...

Qui non siamo alla liberazione omosessuale, o addirittura a una denuncia dell'omofobia, come è nelle intenzione di Eleonora e degli autori del video.  Siamo ancora nella pavidità assoluta, nel non detto degno di altri tempi (quelli di cinquant'anni fa e di Bindi...) che è nella canzone stessa prima ancora che nel video.
Siamo nell'allusione così pudica che rasenta l'omofobia perchè omette quello che i ragazzi di oggi mostrano alla luce del sole (quello che dà fastidio agli omofobi: fate quello che dovete fare nel privato delle vostre stanze da letto ma non in pubblico, che date fastidio alla maggioranza etero...).
Un video autoprodotto girato e montato bene e per questo fa ancora più rabbia.
Si poteva fare di più, senz'altro.
Senza per questo sminuire le buone intenzioni di Eleonora che comunque poteva fare  ameno di incidere la canzone o di affrontare l'argomento o degli autori del video che sappiamo genuinamente mossi da un sentimento gayfriendly.
Ma purtroppo di vie per l'inferno lastricate di buone intenzioni  è pieno il mondo anche quello musicale italiano.

Molto, molto molto meglio una vecchia canzone di Concato che racconta di un amore tra due ragazzini, questa volta veri, senza alcuna connotazione di categoria.
Perché l'amore è amore e basta.


E ti ricordo ancora
le braghe corte di tuo fratello e le gambe viola
tua mamma stanca costretta a farti un po' da padre
me la ricordo ancora tutta bianca.
E ti ricordo ancora
l'ingenuità la tua tenerezza disarmante
eri un omino ma dentro avevi un cuore grande
che batteva forte un po' per me.
E ti ricordo ancora
dimmi che non e' cambiato niente da allora
chissà se parli ancora agli animali
se ti commuovi davanti a un film.
E ti ricordo ancora
nei pomeriggi di primavera al doposcuola
tu mi parlavi di una colonia sopra il mare
vienimi a trovare che si sta bene.
E ti ricordo ancora
quando scoprirono che mi accarezzavi piano
e mi ricordo che ti tremavano le mani
ed un maestro antico che non capiva.
E ti ricordo ancora
dimmi che non e' cambiato niente da allora
chissà se parli ancora agli animali
se ti commuovi davanti a un film



*Non pensiate che il non aver modificato il testo originale della canzone che è pensato per un uomo che si rivolge a un altro uomo, anche se la canzone è cantata da una donna,   significhi rispettare la canzone e il suo significato.
Fosse stata una canzone già riconosciuta come canzone che parla di un amore tra due giovani uomini allora il fatto che una donna la interpreti senza cambiere il genere di appartenenza delle perone cui si riferisce è senz'altro un atto di rispetto.
Ma la canzone è sconosciuta ed è di per sé così poco esplicita che il cambio di sesso dell'interprete non contribuisce a esplicitarne il senso.

(ultime modifiche il 19 luglio 2011)