sabato 28 maggio 2011

Queer II è qui! il secondo appuntamento col cinema gltbqi a Roma, al cinema Aquila

Torna, Queering Roma la festa del cinema glbtqi della capitale, al cinema Aquila dal 3 al 5 giugno.

Dopo i manifesti sessisti dello scorso anno quest'anno il festival si fa pubblicità con un manifesto centrato e sobrio. due donne, una che riprende con una vecchia super8 e l'altra che guarda. Guardano entrambe avanti a loro e  fuori dal manifesto, mentre la cineasta poggia una mano sulla spalla dell'altra ragazza.
Non mi apice il lettering per dirla tutta (quella lettera q enorme che distrae dalla scritta troppo piccola...) ma la foto è di quelle che si ricordano.

Anche quest'anno scriverò del festival non solo qui ma anche su alcinema.org dove cercherò di avere un occhio meno militante e più moderato. Qui, come al solito, tutte le spigolature del caso.

La selezione dei film, corti e lungometraggi e documentari italiani e internazionali proviene da alcuni dei festival italiani glbtqi dal torinese Da Sodoma a Hollywood, ai bolognesi Divergenti dedicato al cinema transgeder e Some Prefer Cake dedicato a quello lesbico.

Queering Roma è organizzato da Armilla in collaborazione con il Comitato organizzativo dell’Europride 2011, sostenuto dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma e con il Patrocinio di Roma Capitale.

Ogni giorno tre programmi uno alla sala  1 (più capiente) e l'altro alla sala 3 (con meno posti). Il criterio di selezione di ogni programma è l'orientamento sessuale, infatti i film sono raggruppati in base alla tematica lesbica gay o transex e non, per esempio ,a quella più canonica di fiction e documentario. Così facendo si favorisce la divisione tra gay e lesbiche già diffusa nella popolazione per cui i frocetti andranno a vedere i film gai e le lesbiche quelle dove si parla di fessa. Meglio allora una programmazione mista (vuoi vedere i piselloni? Ti becchi il film di lesbiche) e viceversa. Magari qualcuno scoprirebbe  che gli piacciono i film dedicati anche all'orientamento sessuale opposto.

34 pellicole provenienti da Cina, Australia, Filippine, Usa, Corea del Sud, Spagna, Cile, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Argentina, Italia, Brasile, Danimarca, Sudafrica, Francia e Algeria.

Tutti film ufficialmente inediti a Roma, proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.


Per il programma completo cliccate qui 


INFO
www.queeringroma.it - info@queeringroma.it
 
Nuovo Cinema Aquila - via L’Aquila 68 (Pigneto) tel: +39 06 70399408


BIGLIETTI
1 ingresso 6 euro - 3 ingressi a spettacoli diversi 15 euro
I biglietti saranno in vendita a partire da martedì 31 maggio presso il Cinema.

 

Gay pride di Mosca (non autorizzato): aggressioni di neo nazi ai manifestanti. La polizia arresta gli uni e gli altri. Il sindaco di Mosca colluso coi neo nazi

MOSCA - È degenerata in violenti scontri la manifestazione di orgoglio gay che si è svolta nel giardino Aleksandrovski, sotto le mura del Cremlino, nonostante il divieto del comune di Mosca, per il sesto anno consecutivo. Diversi gruppi religiosi hanno aggredito i manifestanti. Secondo l'agenzia Interfax, la polizia ha fermato sette attivisti ed è stata costretta ad intervenire per dividere i manifestanti da un gruppo di nazionalisti con le teste rasate che aveva tentato di bloccare l'evento. Secondo radio Eco di Mosca, i militanti gay sarebbero anche stati aggrediti da esponenti di gruppi religiosi radicali.
 Così il sito del tg1 riporta la notizia.
La manifestazione è degenerata in violenti scontri come dire la colpa è un po' anche dei manifestanti. Che infatti sono stati fermati. La polizia  è stata costretta ad intervenire per dividere i manifestanti da un gruppo di nazionalisti con le teste rasate che aveva tentato di bloccare l'evento per dividerli, cioè non per proteggere le vittime dell'aggressione dagli aggressori ma per dividere chi evidentemente lotta volontariamente. Si dividono i partecipanti di una rissa non gli aggressori dagli aggrediti...

Anche l'immagine pubblicata non è stata scelta a caso, e fa vedere un manifestante vestito da sposa


Altri siti meno manipolatori del tg1 (e naturalmente non italiani) hanno invece pubblicato altre foto in cui i manifestanti non sono strani individui vestiti da sposa ma cittadini e cittadine moscoviti arrestati e trascinati via.


Anche la notizie è riportata in ben altro modo:
Gli oppositori dei diritti dei gay si sono azzuffati con i manifestanti e con la polizia. Un portavoce della polizia, Maxim Kolosvetov, ha detto alle agenzie di stampa russe che 18 attivisti gay e altri 14 oppositori sono stati arrestati. Le autorità di Mosca negato per routine le manifestazioni per i diritti gay. Anche se l'omosessualità è stata depenalizzata nella Russia post-sovietica, il sentimento anti-gay è alto e le autorità giustificano il divieto manifestare  sulla base di evitare scontri. Gli attivisti gay hanno cercato di tenere una manifestazione presso la Tomba del Milite Ignoto al di fuori del Cremlino e più tardi fuori dall'ufficio del sindaco. Il tentativo di manifestazione  presso il sito prima apparizione finalizzato a connettere i diritti dei gay con supporto dell'Unione Sovietica contro la Germania nella seconda guerra mondiale, che resta una pietra angolare di orgoglio nazionale russo. Il primo tentativo dei dimostranti [di fronte la tomba del milite ignoto] Il divieto aveva lo scopo di connettere i diritti civili con la presa di posizione dell'unione sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale contro i nazisti, cosa che costituisce una pietra miliare nell'orgoglio nazionale russo. Il divieto della manifestazione  "è particolarmente scioccante perché durante la Seconda Guerra Mondiale, i moscoviti si sono opposti ai nazisti che pensavano di sterminare gli ebrei, omosessuali e comunisti, ma ora il sindaco di Mosca è colluso coni neo nazisti" ha detto Peter Tatchell, un attivista inglese per i diritti dei gay che ha preso parte a vari tentativi di manifestazioni a Mosca. (newser.com traduzione mia)
Un giornalista vero, avrebbe perso venti minuti per documentarsi come ho fatto io.
Così come si sono ben visti dal ricordare la condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ai danni dalla Russia dello scorso anno per aver vietato di manifestare alle persone omosessuali.
la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato la Russia al pagamento di una sanzione di 29.510 Euro per danni e le spese legali in favore di Nicolas Alexeyev, uno dei promotori del Gay Pride di Mosca. La Cedu ha riconosciuto che il bando imposto dal Comune di Mosca sin dal 2006, che impedisce tale manifestazione, è discriminatorio degli orientamenti sessuali con la seguente motivazione: “Il solo rischio di una manifestazione che crea disturbo, non è sufficiente a giustificare il bando”. E’ stata violata la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, da parte della Russia, paese firmatario. (fonte notize radicali

Ma quelli del tg1 non sono né giornalisti né esseri umani... evidentemente.

Il documento politico dell'Europride 2011

Finalmente ho avuto tempo di leggere il documento politico dell'Europride 2011 che come saprete si svolgerà a Roma il prossimo 11 giugno.

Commentiamolo insieme.


Documento politico: BE PROUD.


Essere orgogliose ed orgogliosi di quel che siamo: è questo il senso più autentico dei Pride e dunque anche dell’Europride, momento di visibilità europea di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, che quest’anno si svolge a Roma in giugno.
Momento di visibilità? Cioè una volta all'anno? Come per la festa delle donne? Una boccata d'aria poi nelle carceri e nei getti da cui proveniamo? Il pride non è momento di festa e di rivendicazione? No di visibilità. Tutti col culo di fuori.

Essere orgogliosi
non più al femminile... Sì sa per le cose importanti il maschile vale per tutt*
significa scegliere a testa alta i propri percorsi di vita con consapevolezza e libertà,
Scegliere? Nessuno può scegliere di essere gay come di essere etero. Lo si è e basta...
nel riconoscimento del medesimo spazio di libertà di qualunque altra persona.
Nei Pride fondamentalmente si dichiara questo valore universale
La libertà?  Quindi non un Pride di rivendicazioni ma di una generica dichiarazione di Libertà? Cominciamo bene...
e si chiedono alle Istituzioni quelle norme e comportamenti che permettano il pieno sviluppo di questa libertà in chiave di uguaglianza.
Allora c'è una rivendicazione...
E dunque anche di laicità, ovvero nel rifiuto di una morale unica e vincolante, religiosa o meno che sia. Ma nei Pride si sviluppa questo valore generale partendo dal vissuto dei diversi orientamenti sessuali ed identità di genere secondo la logica irrinunciabile dell’autodeterminazione.
Periodo farraginoso ma condivisibile. Io direi che il vissuto è delle persone prima ancora che degli orientamenti e identità...
In altre parole ogni scelta o condizione nella vita deve poter essere libera purché non rechi danno al prossimo, e in questo senso ha completa dignità e deve poter essere vissuta nella sociètà con la stessa pienezza e possibilità di sviluppo di qualunque altra. E ciò deve valere per l’omosessualità e il transessualismo.
Ecco perchè la scelta. perchè se non posso scegliere di essere gay scelgo di essere Transessuale.  A rischio di attirarmi l'ira di tutte e tutti i trans io credo che la questione transessualismo non avendo nulla a che fare con la questione dell'orientamento ma solamente con quella dell'identità non dovrebbe essere rubricata assieme alle rivendicazioni di gay lesbiche e bisex. Altrimenti ecco il prezzo che si paga. Gay si sceglie di esserlo  o è una condizione tristissimo termine... Tra l'altro si parla di singoli e nessuno, nemmeno la chiesa, rema contro i singoli gay  e lesbiche. Gli si impedisce solo di costruirsi famiglie, di essere gruppi.
 Parità, dignità, laicità sono valori che permettono la realizzazione concreta di quel principio di libertà e sono la base delle singole rivendicazioni di diritti per le persone e coppie glbtqi e per le famiglie con genitori omosessuali o transessuali.
Ecco il capolavoro.  Ci si batte tanto per dimostrare che gay  e lesbiche non sono costituzionalmente sterili (come diceva Carfagna prima di diventare Ministro) e ora si parla di genitori trans...
In fondo un Pride è il far camminare sulle strade, nella visibilità assoluta, gioiosa ma determinata, un principio di civiltà indispensabile e porlo in quella specificità dell’essere gay, lesbica, transessuali, bisessuale  queer o intersex.
Ammazza le sgrammaticature... perchè il transessuali al plurale?  E la virgola dopo bisessuale? Sulle strade? Cioè quel che importa è proprio il maricare fisicamente sulla strada? Non è una metafora e dunque per le strade?
Lo si rivendica orgogliosamente dinanzi alla coscienza, all’immaginario e alla responsabilità di tutte e tutti, singoli cittadini o Istituzioni.
E lo rivendico con orgoglio! Santanchè.
Questo è il cuore del documento politico nonché dei contenuti culturali e sociali di un Pride, ovunque e da più di quaranta anni, sin dai tempi della ribellione di Stonewall. Questa è l’essenza di Roma Europride 2011.
Cioè fatece largo che passamo noi i froci lesbiche femminielli mezzi uomini e mezzi donne e queerr (chevvordì? Boh) de 'sta roma bella.

Quindi quello che il pride chiede è la visibilità e poter battere il marciapiede...
 
L’Europa è uno spazio politico e sociale, plurale, democratico, aperto e accogliente. Ma affinché tale concetto non sia solo una dichiarazione di principio, deve costantemente tradursi in riconoscimento di diritti, accoglienza, rispetto e cultura dell’inclusione, contro quell’egoismo e quelle chiusure verso le diversità che si stanno nuovamente diffondendo.
Egoismo?!?!?! Non razzismo? Omofobia? Maschilismo?!?! Egoismo????
 Europa deve significare solidarietà fra popoli,
Quelli europei immagino in culo a quelli extracomunitari...
tensione verso una reale unità politica e non solo economica, costruzione di una società basata su libertà, autodeterminazione e diritti.
Si rivendica
allora è un momento di rivendicazione!
dunque la piena attuazione dei principi e diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea e dai vari Trattati, a partire dalla libera circolazione delle cittadine e dei cittadini in Europa e dal riconoscimento dei diritti acquisiti negli stati di provenienza, compreso quello della tutela delle coppie formate da persone dello stesso sesso.
Cioè invece di chiedere direttamente alle nostre istituzioni quel che si vuole si fa ricorso a un super parte europeo che, per decisione della Comunità stessa non ha voce politica determinante dato che ogni Stato decide per sè. Ma chi ha scritto questo documento l'abc giuridico lo conosce? 
Partendo da tutto questo si articolano i vari temi e le rivendicazioni di Roma Europride 2011.
Temi e rivendicazioni. Non lo si poteva scrivere all'inizio? Invece di  

dunque anche dell’Europride, momento di visibilità europea di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, che quest’anno si svolge a Roma in giugno

dunque anche dell’Europride, momento di rivendicazione europea di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, che quest’anno si svolge a Roma in giugno. Non suona molto meglio?
Va sottolineato che in Italia, al contrario della maggioranza dei paesi europei, non esistono norme o politiche specifiche che riguardino l’orientamento sessuale e l’identità di genere, tranne rare e frammentarie eccezioni.
Beh etto così potrebbe sembrar che ci si lamenti che l'omosessualità non sia vietata. Norme a favore o contrarie? Un po' di precisione per dio! Una politica per  l'orientamento sessuale mi sembra ci sia: la totale indifferenza . E' una politica anche quella... A FAVORE gente, vi siete dimenticati di specificare A FAVORE! Avranno tutti la terza media...
Tale assenza di attenzione e di diritti
assenza? non è meglio mancanza?
sui temi
diritti sui temi? Ma come scrivete?!?!?
glbtqi pone l’Italia drammaticamente fuori dall’Europa, rendendo di particolar valore  un Europride a Roma. 
Di nuovo a nessuno in Italia importa un cazzo gli estensori di questo documento lo sanno cosi bene che manco ci provano a rivolgersi al Paese...
 Lesbiche, gay  e transessuali
Che fine hanno fatto Queer e Intersex?!?!
sono e pretendono di essere riconosciuti sempre come soggetti attivi
solo attivi? Ma daaaaaaaaai. Si sa che le froce so tutte passive!!! 
e reattivi della società, rifiutando sia il ruolo marginale sia quello di vittime; di conseguenza denunciano e rifiutano
non NOI DENUNCIAMO ma loro denunciano. Pavidi!
il pregiudizio, l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia
e la queerfobia e la intersexfobia no? Ma andate un po' aff...
come atteggiamenti mentali
Atteggiamento mentale? Beh questo sì mi apre un reato d'opinione.  Eppure la legge reale oggi conosciuta legge mancino per gli emendamenti del 1995 è molto specifica al riguardo. Non si persegue l'opinione ma la sua diffusione. Non una idea (che tengo per me) ma il manifestare apertamente quella idea contribuendo all'accoglienza negativa.
o come atti violenti,
La stessa legge reale riconosce che anche la diffusione di idee sono atti violenti...
chiedendo interventi che le combattano.
La proposta del'IDV (quella che introdurrebbe il reato di omofobia nella legge mancino) non propone di combattere l'omofobia sono altri agenti sociali a poterlo fare (scuola, famiglia, organizzazioni, società civile)   si propone solo di punire chi eccede, chi contribuisce al clima omofobico. Al limite la legge può valere come deterrente...
Tali interventi non siano
non siano? Non devono essere, la consecutio del periodo è andata a farsi benedire... Forse manco la terza media c'hanno quest*...
solo leggi penali a tutela, quasi si fosse in presenza di una specie minorata da proteggere o come se i problemi della sicurezza fossero il solo parametro della vera convivenza civile, ma è indispensabile una presa di coscienza collettiva sociale e culturale, da costruire a vari livelli e costantemente, da parte di tutti i soggetti di un Paese, a partire da quelli politici e istituzionali. In Italia è marcata l’assenza di entrambe le soluzioni.
Due questioni diverse, perchè metterle nello stesso periodo? Sembra quasi che così' facendo si dia poca importanza alla legge contro l'omofobia. 
 
La felice e costruttiva prospettiva di una società capace di combattere l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia,
 Di nuovo e la queerfobia e la intersexfobia no? Ma (ri)andate un po' aff...
come del resto il razzismo e altre forme di odio o discriminazioni,
discriminazione non  discriminazioni
è quella del riconoscimento e valorizzazioni
idem
della ricchezza delle diversità.
In questo senso un Europride esalta in ogni modo le diversità e non può che essere antirazzista.
Analogamente è non violento e antifascista, come contrario ad ogni sistema di oppressione o di svilimento della dignità di ciascuna persona. Ed è chiaramente antisessista, denunciando ogni atteggiamento maschilista e patriarcale presente nella società, calpestante la dignità delle donne,
come se il sessismo riguardasse solamente le donne...
impedendone la effettiva parità o peggio essendo fonte di atti di violenza.
Però bisogna riconscer loro la capacità di aver detto di essere antifascisti senza fare alcuna lettura della situazione geopolitica italiana e internazionale ... Complimenti!
L’omosessualità e il transessualismo
si fottano bisex, queer e intersex
si basano sul principio che non esiste un solo modo di amare o di sessualità, come non esiste un genere che debba strangolare il profondo sentire;
la novella vaga?
quindi vanno liberate e rivendicate le diverse affettività e scelte sessuali,
aridaje co' sta scelta. IO HO SCOPERTO CHE MI PIACCIONO GLI UOMINI MICA L'HO SCELTO
come quelle che riguardano il genere,
vedete? quel che dicevo prima. per far entrare le e i trans anche l'orientamento è una scelta. 
ponendole al pari di quelle più usuali, ma non per questo univoche, dell’eterosessualità e della famiglia tradizionale, o del senso di appartenenza al genere di nascita.
tutto insieme nello stesso calderone. Sono più cattolici di Binetti o di  Santolini. La scelta eterosessuale più usuale? Ma come parlano? con quali termini? Famiglia tradizionale? Quindi ammetto che quella glbtqi non lo è. Invece sì Questo fa la differenza.

LA FAMIGLIA GLBTQUI E' FAMIGLIA. PUNTO E BASTA.
 
Si rivendica quindi il valore delle coppie gay e lesbiche e delle famiglie con figli cresciuti da genitori omosessuali o transessuali,
e le famiglie etero che a) non vogliono sposarsi per motivi ideologici o b) non possono sposarsi perchè ancora legate a matrimoni precedenti che hanno figli quelle non contano? 
chiedendo con urgenza leggi che le riconoscano secondo un principio di uguaglianza e con una varietà di istituti normativi per coppie di fatto o sposate.
Varietà di istituti normativi? Quindi magari un matrimoni di serie b per gay? O una legge per le coppie di fatto che scimmiotti il matrimonio? Ma allora ti vuoi sposare o no?
Quel che bisogna chiedere è:

1) l'allargamento del matrimonio anche alle persone dello stesso sesso, cambiando il nsotro codice civile perché la Costituzione lo garantisce. Ma attenzione è lo stesso matrimonio non un altro... Non matrimonio omosessuale ma matrimonio anche per le persone dello stesso sesso

2) UNA VOLTA ALLARGATO IL MATRIMONIO La costituzione di una normativa che tuteli le coppie di fatto e cioè:

a) coppie etero e gay che non vogliono sposarsi perchè ideologicamente contrarie al matrimonio

b) le coppie etero o gay che pur volendosi sposare non possono farlo perchè ancora legate a matrimonio precedente. Questa è una realtà che riguarda molte le famiglie di fatto in Italia, dico di quelle etero con figli
In Italia non c’è nulla; in Europa esistono varie leggi. Un gap inaccettabile e anti storico.
Troppo generico... Quali leggi? in quali stati? con quali caratteristiche? UN po' di informazione per dio!
Così si richiede che l’individuo sia libero di determinare il genere più consono a se, senza essere più considerato un malato mentale il cui cambio di sesso sia la cura di una patologia.
Quindi il transessualismo non è più una disforia. Allora i miei dubbi sono stati fondati. Il transessualismo si basa su un fraintendimento dell'essere uomo e donna che viene idealizzato e sganciato dal corpo sessuato. Perché i cambiamenti che  posso apportare al mio corpo sono solo esteriori, chirurgici, non biologici. I trans m to f biologicamente sono e restano un corpo maschile mutilato e viceversa.  Se voglio essere donna (essere uomo) non devo per forza mutilare il mio corpo. Se ti vuoi mutilare va bene, ma un controllo psicologico prima di fare la mutilazione dovrò pure farlo come stato o no?

Se non si tratta di una patologia, di un problema medico o psicologico, CHE ALLORA I CAMBIAMENTI DI SESSO SIANO A CARICO DI CHI SI FA OPERARE E NON DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE. Chi si rifà le tette paga di tasca sua doverebbe farlo anche chi cambia di sesso per un suo inalienabile diritto.

In ogni caso tutto questo cosa c'entra con l'orientamento di genere?
Si richiedono cioè interventi di legge che permettano alla persona transessuale di costruire la propria identità e di essere riconosciuta anagraficamente sulla base del genere scelto, senza necessariamente effettuare una operazione di riattribuzione sessuale; se invece vuol percorrere l’intero processo di trasformazione sia comunque assistita dal sistema sanitario senza l’iter complesso e umiliante di una diagnosi di disturbo patologico
In quanto gay mi sento offeso. Io non ho nulla a che fare, in quanto gay, con gli uomini che per qualunque motivo e a qualunque titolo, vogliono essere o si sentono donne.
In quanto gay sono virile come un etero (Busi docet).

Se quel che qui si dice è vero chi vuole un cambio di sesso è qualcuno che ha tanta confusione in testa sui ruoli e l'identità sessuale.
Con questo spirito Roma Europride si allinea alla campagna internazionale sulla depatologizzazione del transessualismo “Stop 2012”.
Di nuovo tutto questo cosa c'entra con l'orientamento sessuale?
Perché mentre per gay lesbiche e bisex si è detto così poco (che non è un disordine morale come vuole la chiesa, che non è una malattia come vogliono i cattolici) e per le i trans si è così chiari e precisi?
Evidentemente perché il loro lavoro gli attivisti del MIT il Movimento Identità Transessuale, che è nel comitato organizzatore dell'Europride, lo ha fatto fin troppo bene, mentre Mario Mieli e Arcigay come dicono gli inglesi they screwed.
I gay, le lesbiche e le persone transessuali
ormai abbiamo capito che queer e intersex ce li siamo persi per strada per sempre...
hanno spesso anche figli, che crescono felicemente all’interno di famiglie cosiddette non tradizionali.
VOI LE CHIAMATE COSi' BASTARDI E BASTARDE.
Io la chiamo famiglia.
La faccia da culo nel rivendicare l'uguaglianza quando si è i primi a non riconoscersi tradizionali è direttamente proposizionale ai culi delle trasn che si vedono al pride...
La genitorialità è scelta e capacità non solo di fare figli, di per se
(sic)
ostacolabile solo dalla sterilità e non dall’orientamento sessuale,
questo non vale le le e i trans my dear... almeno non quelli e quelle operati e operate
ma soprattutto è la capacità di crescere bene e prendersi cura dei figli.
Magari spiegare alle persone che non lo sanno che non esistono due tipi di famiglia una NORMALE e una Non Tradizionale ma  molti tipi di famiglia che non si distingue solo per l'assortimento sessuale delle medesime (famiglie mononucleari, di separati, di non sposati) e che nel caso delle famiglie omogenitoriali ci sono quelle che quelle che hanno avuto figli da precedenti unioni etero e quelle che invece hanno avuto figli all'interno di una unione omosessuale avrebbe giovato, no?

QUESTO DOCUMENTO SERVE PER NOI O DOBBIAMO SPIEGARCI AL MONDO ESTERNO?
I gay, le lesbiche e le persone transessuali sanno farlo e lo fanno, perché sono capacità umane; ad esempio in Italia sono almeno 100.000 le bambine e i bambini, o adolescenti, che vivono in famiglie omogenitoriali o con un genitore transessuale.
Vorrei propri sapere il numero di trans operat* o meno che hanno figli/e... Lo vorrei proprio tanto sapere....
Bisogna combattere ogni forma di pregiudizio possa colpire questi figli e introdurre normative che diano a costoro la stessa parità di diritti di quelli che crescono in ambiti familiari eterosessuali.
In culo ai figli di coppie etero non sposate... MA CHE BELLA UGUAGLIANZA!!!!
Del resto in Italia, a causa di scelte normative non dettate da esigenze reali e da libere aspirazioni di vita, ma da condizionamenti non laici, è in vigore una legge sulla procreazione assistita, che va riformata in quanto discriminante e dunque incostituzionale, ideologica e vessatoria.
certo la cosa più grave è il divieto della fecondazione eterologa non il patriarcato che tratta le donne in maniera incostituzionale (hai scelto la fecondazione ma cambi idea? Ti ficco gli ovuli in panza anche se tu non lo vuoi!!!) 
Le persone glbtqi
MA DAI?!?! SO RICICCIATI INTERSEX E QUEER!!!
continuano ad avere problemi di discriminazione sul luogo di lavoro, particolarmente forti per le persone transessuali, per le quali la prostituzione resta spesso l’unica possibilità.
Cosa verissima, ma andrebbe spiegata un po' meglio...
E’ necessario rimuovere i meccanismi di esclusione o marginalizzazione nel mondo lavorativo ai danni di gay, lesbiche e transessuali, soprattutto in questa fase storica di crisi economica e di riduzione generale del sistema di welfare, che aggrava le difficoltà dei soggetti sociali più deboli, come le persone glbtqi, ma anche donne,  giovani o migranti.
ma anche...
Del resto l’impostare spesso il welfare in modo familista, tenendo presente solo le famiglie tradizionali eterosessuali,
perchè, ci sono anche famiglie tradizionali omosessuali?
tende a dimenticare l’individuo e le proprie altrettanto urgenti esigenze, anche di costruzione di nuclei affettivi diversi.
Nemmeno differenti. Diversi.
E' propri vero.L'omofobia è interiorizzata al 100%. Noi siamo diversi ce lo scriviamo pure nei documenti politici.
Roma Europride 2011 guarda con indignazione e dolore anche quelle realtà nel mondo, troppo spesso dimenticate, dove gay, lesbiche e transessuali sono discriminati, torturati, incarcerati, uccisi o che rischiano quotidianamente la pena di morte;  inoltre si ricorda la particolare difficoltà delle persone glbtqi in molti Paesi dell’est Europa.
alle donne e ai migranti di prima in culo, come per queer e intersex...
Si afferma quindi il dovere dell’accoglienza e della tutela verso chi fugge dal proprio Paese per sottrarsi a persecuzioni e pericoli, e si sostiene con forza la campagna di decriminalizzazione mondiale dell’omosessualità, presentata in sede Onu dall’Unione Europea, chiedendone una rapida e urgente approvazione.
Di nuovo in culo a migranti e donne che in Italia vengono schiavizzate alla prostituzione...
L’Europride ribadisce il ruolo fondamentale del Parlamento europeo nell’avanzamento e nell’affermazione dei diritti civili.
E quello italiano?
Per tale motivo si leva una forte preoccupazione per le difficoltà che sta incontrando la costruzione della Direttiva Europea sulla discriminazione orizzontale, osteggiata per motivazioni razziali ma anche da ingerenze religiose del Vaticano e delle chiese ortodosse, che avversano soprattutto le libertà sessuali.
Ci spiegate che significa? Orizzontale mica vorrà dire quello?
Si denunciano quindi le spinte reazionarie che, non solo in Italia ma anche a livello europeo, tentano di frenare la lotta alle discriminazioni e si condannano i rigurgiti liberticidi e nazionalisti.
Nessuno può abbassare la guardia dinanzi alle possibili involuzioni e ai riflussi conservativi,
conservativo? conservatore casomai...  Comunque conservativo o conservatore  è un conto, reazionario un altro.

anche chi vive in Paesi avanzati sui diritti civili.
Si chiede al Parlamento europeo uno scatto di orgoglio: una piena cultura del rispetto e del riconoscimento dell’altro è la migliore risposta al perpetrarsi di atteggiamenti di razzismo, sessismo, omofobia, lesbofobia e transfobia.
Si chiede al parlamento europeo ma non a quello italiano...
Europride di Roma del 2011 è quindi una forte affermazione di valori, rivendicazioni e aspettative non solo come denunce e richieste, ma anche e soprattutto di prospettiva di un futuro migliore e di felicità del vivere da pretendere.
E l'italiano va a farsi benedire...
Una occasione straordinaria per scendere in piazza non solo per gay, lesbiche, bisessuali e transessuali da tutta Europa, ma anche per quelle e quegli eterosessuali che sanno che anche la loro vita è più libera e tutelata, se lo è quella di tutte e tutti.
Comitato Roma EuroPride 2011
A beh certo dopo che per tutto il documento di etero non se ne è parlato con quale faccia chiedono la solidarietà agli e alle etero? Con la faccia da culo con cui hanno presentato al mondo un documento politico così miope, inefficace e vuoto di veri contenuti politici.