sabato 24 settembre 2011

No outing! L'Oscar per le cazzate va a Pierluigi Battista

Più leggo articoli contro l'outing più mi accorgo di come tutta la vicenda della listouting stia facendo del bene, magari inavvertitamente, non per l'azione di outing, davvero timida e banale, ma per le cose che qil sito fa dire a tutti (e tutte) stanando i peggiori bugiardi presenti nei nostri media d'informazione.

E' il caso di Pierluigi Battista che tre giorni fa ha scritto un articolo sul Corsera contro l'outing senza nemmeno sfiorare le questioni politiche che l'outing mette in campo ma individuando bene quali sono i capisaldi dell'omofobia in Italia.
L'articolo è breve e va commentato frase per frase.


Ancora una volta, nel nome della trasparenza assoluta, si consuma il delitto dell'annientamento della vita privata.
Gli omofobi vogliono che l'orientamento sessuale di minoranza resti una questione privata. Nascondendo il fatto che l'orientamento sessuale di maggioranza, quello etero è pubblico ogni qualvolta che usciamo dalla camera da letto, ogni volta che portiamo u nostro compagno (o marito o moglie) al cinema, a una cena ufficiale, a una cerimonia dello stato, ogni volta che vivendo nella società il nostro orientamento sessuale parte considerevole della nostra personalità emerge nel suo esistere


Il 23 settembre uscirà, secondo quanto minacciato tronfiamente da un sito gay,
Intanto è un blog. E poi in che cosa listaouting sarebbe un blog gay? Puro pregiudizio di Battista. MA lo sapiamo, se anche hai avuto una sola esperienza gay in vita tua, rimani frocio a vita (le donne, lesbiche o etero che siano, non esistono).

l'elenco completo dei politici e dei ministri omosessuali che vorrebbero tener celato il proprio orientamento sessuale.
Ovviamentelsi vede bene dal menzionare che l'outing riguarda politici e i ministri omofobi e non solamente omosessuali. Omette, sapendo di omettere.

Credono, in questo modo, di condurre una crociata contro l'ipocrisia, ma lavorano all'ingrosso per ridurre la libertà. Pezzetto dopo pezzetto, fino alla sua consunzione.

La libertà di dire o di nascondere.

La libertà di vivere la propria condizione sessuale senza che il mondo pubblico eserciti il suo controllo occhiuto e intimidatorio.
I politici e i ministri sono nostri delegati. Credo che il controllo del mondo pubblico sia un diritto\dovere di ogni democrazia rappresentativa.

Senza che il tribunale pettegolo e spietato dell'opinione pubblica sia messo a conoscenza di ogni segreto e di ogni zona della vita di ciascuno deliberatamente tenuta nella discrezione e nella penombra.
Di nuovo si omette che questi ministri e politici col loro agire politico discriminano una categoria di persone con atti e decisioni.

Se i politici omosessuali non vogliono dirlo, non si deve dire.
Infatti nessuno lo dice. Qui si parla di politici omosessuali, bisex ed etero che sono omofobi.


Punto, non dovrebbe esserci discussione.

Sono i paladini della trasparenza, questi spioni che fanno del male alle persone credendo di far del bene al progresso, che invece contribuiscono a sprofondare nella barbarie della sorveglianza totale ogni barlume di libertà personale.
Di nuovo la libertà personale di discriminare gli altri perchè tanto per se stessi il potere assoluto di cui godono li protegge da ogni controllo come questo signore richiede in nome del privato

Sono anni che i maniaci dell'outing, a partire dagli Stati Uniti, vogliono sostituirsi agli omosessuali che per le più varie e insindacabili ragioni non intendono fare coming out della loro condizione.
Di nuovo. L'outing è un'altra cosa...
Sono dei terroristi, nel senso tecnico della parola: spargono terrore e angoscia. Massacrano le loro vittime con la scusa di fare loro del bene.
Per tacere del male che fanno i politici che hanno molto più potere di chi fa outing visto che sono loro nella stanza dei bottoni. MA battista pensa di parlare proprio con dei bambini?


Non si sa se il sito
è un blog...
che promette la propalazione dei nomi sia un covo di millantatori o di ricattatori.

Magari è solo un grottesco annuncio mediatico per un insperato quarto d'ora di pubblicità.
Ma se sono anonimi...

Di certo non conoscono il rispetto delle persone, dei loro diritti, della sfera privata inviolabile che dovrebbe essere tutelata.
Il bue dice cornuto all'asino. Mai vista una faccia di bronzo (di culo?) peggiore di quella di Battista.

Adesso, con la scusa delle intercettazioni che stanno rendendo di pubblico dominio frammenti di vita privata dei «potenti», vogliono portare fino alle estreme conseguenze la violenza del ludibrio per chi non ha nessuna colpa da nascondere, ma pur sempre il diritto di nascondere qualcosa.
Capita l'antifona...? Magari ci fosse stata uno straccio di prova!


Contro il mito tribale della trasparenza.
Certo. Perchè i potenti che già fanno come cazzo gli apre continuano a farlo in barba al popolo...

E pensare che una volta sul Corriere ci scriveva Pasolini!

1 commento:

Flaminia ha detto...

Ciao ALe,
tu scrivi:"Più leggo articoli contro l'outing più mi accorgo di come tutta la vicenda della listouting stia facendo del bene, magari inavvertitamente, non per l'azione di outing, davvero timida e banale, ma per le cose che qil sito fa dire a tutti (e tutte) stanando i peggiori bugiardi presenti nei nostri media d'informazione."
Condivido ma togliendo una frase "nei nostri media d'informazione" e sostituendola con "tra la popolazione lgbtqi italiana".
Infatti che sui gay - come sulla lepre - si esercitino tutti a sparare a zero, è cosa che sappiamo bene. Così come sappiamo chi sono gli omofobi e quelli che se ci potessero impalare... lo avrebbero già fatto. Conosciamo altrettanto bene le varie sfumature di gradimento/sopportazione verso gli lgbtqi che hanno quelli del calderone/Sinistra, la Dea ce ne scampi e liberi!!!
Ma quello che questa "storia dell'outing" sta facendo emergere è quello che passa negli encefalogrammi del "nostro" popolo. OK,ok noi non abbiamo un "popolo nostro", però in occasione del rito del Pride c'è un bel po' di gente che sfila sotto le stesse bandiere rainbow, ed altri che autoproclamandosi nostri portavoce fanno carriera politica... Ecco, l'outing (o presunto tale) io lo adoro e ne vorrei uno al mese per poi godermi le reazioni e i commenti, le prese di posizione e le dichiarazioni di chi si dichiara lgbtqi... Vengono fuori i Michele Serra del caso e i Paoli Patané dell'altro, e tanti tanti altri... E noi che facciamo? Memorizziamo, prendiamo nota, archiviamo per il futuro.
Utilissimo quest'outing, irrinunciabile!