venerdì 16 settembre 2011

Ma l'outing è altra cosa... Sulla campagna di outing di Aurelio Mancuso e sul sito anonimo Listaouting

Ci siamo! Aurelio Mancuso, che lo scorso Luglio aveva tuonato faremo i nomi di tutti i parlamentari omosessuali sembra pronto a fare i nomi.

Ce ne informa, tra gli altri quotidiani, La repubblica citando un blog anonimo e che non porta la firma di Mancuso...

Ora l'outing è una pratica ben diretta che serve a svelare l'omosessualità di personaggi pubblici che fanno dichiarazioni omofobe e che con il loro comportamento le loro scelte la loro influenza discriminano le persone omosessuali bisessuali e trans.
Se vengono rivelate le loro frequentazioni sessual sentimentali con  persone trans o dello stesso sesso è solo per denunciare l'ipocrisia non certo per stigmatizzare un comportamento sessual sentimentale che non ha in sé nulla di sbagliato (anzi!).
Per farlo bisogna avere delle prove, non basta dirlo mostrando prove men che indiziarie (come nel caso di Tremonti...). E va fatto solo con le persone che hanno un comportamento pubblico discriminatorio. L'articolo di repubblica, come al solito, è pessimo perchè disinforma e devia a cominciare dal titolo del pezzo.

"Faremo i nomi dei politici gay ma omofobi"
L'ora X è il 23 settembre. Sul web

Non ci sono solamente i politici. e poco importa che sul blog (non sito) citato in un post (pessimo) si dica che si faranno prima i nomi di 10 politici. Ci sono anche i giornalisti. E se fanno disinformazione l'outing vale anche per loro... 
Ma l'outing non denuncia persone gay. Denuncia perosne che hanno rapporti sesuali e o sentimentali con perosne dello stesso sesso o con trans.
Che cambia, direte voi?
Non si stigmatizza l'essere gay. Nè tutte le persone di cui si fa outing sono gay. Possono essere bisex o andare con trans (e questo non fa di loro certo dei gay). Per tacer delle lesbiche che, come al solito non contano un cazzo, nemmeno tra le parlamentari. Non si stigmatizza quel che si è ma quel che si fa, di nascosto, e in aperta contraddizione con quello che si dichiara pubblicamente.
Un conto è dire ma come Lallo Lulli parla male dei froci ma lo è anche lui che pare tanto una offesa... Un conto è dire, Lallo Lulli che dice che andare a letto con un uomo è una cosa che gli fa schifo e che se avesse un figlio gay lo farebbe curare, ha avuto dei rapporti sessuali con Lello Lalli.

Non si stigmatizza quel che si è (o si presume che si sia). Si critica la contraddittorietà tra parole e comportamenti.

Aurelio Mancuso, presidente di "Equality Italia", lancia il primo outing di massa "contro l'ipocrisia". Si avvarrà di un gruppo di internauti anonimi.

E questo la dice lunga sulla serietà dell'operazione. 

Il sito

è un blog non un sito. Vuol dire che non è stata spesa una lira per farlo...

è già on line, tra pochi giorni i primi dieci onorevoli

I primi. Le donne sono cancellate da regole grammaticali maschiliste...

di una lista che arriva a oltre cento persone "pubbliche". L'incognita legale di MARCO PASQUA

DIECI nomi di politici omosessuali non dichiarati e noti per i loro atteggiamenti omofobi.
E questo è il punto. Se io sono sposato evado a letto con un uomo sono un gay? No. Al limite sono bisex. E' solo nella mentalità maschilista e omofoba (anche di tanti gay) che se un uomo anche se sposato va con un altro uomo allora il matrimonio con la donna è una copertura e lui diventa gay. Ma qualunque sia la categoria di orientamento sessuale di quella persona non è il suo orientamento sessuale a essere messo in discussione, a essere criticato. Bensì la contraddizione tra quel che dice e quel che fa.
Non mi interessa sapere cosa è quel politco -se è gay bisex o Marrazzo (un etero che va con una trans è forse gay? Ma daaaaai)- mi interessa sapere cosa fa: e nell'equazione cosa fa non basta l'omosessualità, si parte dalle dichiarazioni omofobiche, e discriminatorie.
Tra questi figurano anche dei ministri in carica. Sarà il primo outing pubblico "di massa" di parlamentari sul web: la lista definitiva supera ampiamente le cento persone.
Mi ricordano tanto le liste di proscrizione di qualunque regime...
Il giorno X è il 23 settembre, equinozio d'autunno. Il sito
è un blog...
che ospiterà l'elenco  è stato lanciato in queste ore.
L'ispiratore morale di questa operazione è Aurelio Mancuso, presidente di "Equality Italia" che, all'indomani della bocciatura della legge sull'omofobia, ha deciso di mettere con le spalle al muro i politici omosessuali omofobi.
Di nuovo. Quindi se io sono bisex non mi becco l'outing?
Un'operazione che, però, sarà materialmente portata avanti da un gruppo di attivisti, non solo omosessuali, esperti di informatica, che hanno contattato Mancuso nelle settimane scorse, dichiarandosi disponibili a diffondere le informazioni sulla Rete e pronti a sfidare le conseguenze legali dell'azione.
Cioè fatemi capire. Mancuso invece di prendere degli avvocati e vedere la dimensione legale della cosa, di cercare un modo dove l'outing non sia una forma di delazione sfrutta il volontariato di attivisti (che bela specificazione omofobia quella che informa che non sono tutti gay...) invece di metterci la sua esperienza politica di militante di vecchia data si nasconde dietro una torva di militanti anonimi?
Si partirà, quindi, con dieci politici, ma si proseguirà con persone della televisione e preti (ci sono anche nomi di cardinali).
I giornalisti proprio no vero?
"Questa iniziativa nasce per riportare un po' di giustizia in un paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti
Gli insulti... Non il fatto che per le loro convinzioni personali discrimiano altre persone...


e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva", anticipano gli attivisti sul loro sito.
E' un blog. Per fare un sito ti devi registrare, pagare il dominio, pagare qualcuno che crea l'architettura del medesimo, etc. Invece gli outinghisti anonimi  hanno usato un template già predisposto scegliendo solo uno sfondo (che non permette di leggere nemmeno le scritte dei menù...)


"Quando venne bocciata la legge sull'omofobia mi sono davvero arrabbiato e ho pensato di fare una cosa che all'estero avviene spesso  -  spiega Mancuso  -, cioè far arrivare ai giornali tramite il web i nominativi di politici non dichiarati".
Qualcuno spieghi a Mancuso come funziona l'outing all'estero...
E' il fenomeno cosiddetto dell'outing (diverso dal coming out, che avviene quando è la persona stessa a decidere di rendere noto il proprio orientamento sessuale). Un'idea che è stata "sposata" da un gruppo anonimo di ragazzi.
Perchè anonimo? E perchè solo ragazzi? La lingua italiana maschilista? Ma non aveva detto che non so solo froci? E le donne allora dove stanno?
Come rivela l'ex presidente di Arcigay: "Mi hanno scritto un'e-mail, da un account palesemente falso. Mi spiegavano di essere interessati a portare avanti l'operazione e di volerla gestire dal punto di vista informatico". A quel punto, il presidente di Equality non nasconde di essersi sentito sollevato, fondamentalmente perché le conseguenze della pubblicazione di una lista del genere preoccuperebbero il migliore degli studi legali. Nelle scorse settimane, Mancuso si era consultato con avvocati e anche con gli esperti americani della Milk Foundation (dedicata all'opera di Stuart Milk), fino a quando non si sono fatti avanti gli anonimi internauti. Dal primo contatto via e-mail, le comunicazioni tra Mancuso e il gruppo sono avvenute tramite reti protette e adottando una serie di espedienti informatici. Nessun incontro dal vivo. Anche se gli scambi sono avvenuti in lingua italiana, non si esclude che questi anonimi "giustizieri" antiomofobia possano essere italiani residenti all'estero.
A Mancuso scrivono da un account di posta palesemente falso e lui si sente sollevato?
Una questione delicata come l'outig che rischia di rivoltarsi contro chi la fa perché in ultima analisi stigmatizza l'omosessualità affidata a un gruppo di persone anonime? Che non si sono incontrate mai dal vivo? MA chi vogliono prenere in grio? Se la questione fosse davvero così illegale da indurre all'anomimato poi lo vai a dire esplicitamente?
Ma siamo sicuri che l'articolo è su Repubblica e non su Stop?

Il 23 settembre, nelle prime ore della mattina, sarà inviata un'e-mail ad alcuni giornalisti, nella quale saranno riportati i primi dieci nominativi.
Certo perchè un giornalista anche il più spregiudicato pubblica la notizia perchè gli arriva una lista anonima...
Una lista che farà tremare più di un politico, che in passato si è segnalato per le sue posizioni anti-gay. "Ora non seguo più l'operazione in prima persona  -  precisa però Mancuso  -  e sono grato a questo gruppo di aver preso il testimone di questa iniziativa, sicuramente non facile".
Vi ricordate la barzelletta? qui se l'inculamo qui ve se inculano?
La data del secondo invio  -  salvo "terremoti" legali, oltre che interventi della polizia postale  -  non è stata ancora decisa.
La polizia postale? Per l''outing di per sé o per questa ridicola macchina dell'anonimato?
Quel che è certo, è che nelle settimane passate il cellulare di Mancuso ha ricevuto non poche chiamate di "curiosità" da parte di parlamentari interessati a quella lista. Inizialmente si era parlato di cento nomi, adesso quel dato è lievitato, grazie anche a segnalazioni esterne, provenienti dallo stesso gruppo di attivisti anonimi. Che, in queste ore, si sono fatti vivi tramite il sito
E' un blooooooooogggggggg!!!!
che ospiterà la lista: "Abbiamo deciso di iniziare con questi primi dieci nomi per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell'ipocrisia e della discriminazione. I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull'omofobia", scrivono. E promettono: "Da ora in poi quando avverranno attacchi nei confronti della comunità lgbt da parte della gerarchia cattolica, del mondo dell'informazione, della politica, ci riserveremo la facoltà di rispondere adeguatamente".

Un'iniziativa che, ci tiene a precisare Mancuso, era stata da lui concepita per portare alla luce l'ipocrisi di certi politici: "Attuare l'outing non è una vendetta emotiva, né riguarda un giudizio sulla sessualità occultata di politici, preti, giornalisti.
Aurelio se parli solo di sessualità e non di sentimenti il giudizio lo esprimi, eccome.
E' invece la proclamazione di un pensiero politico che intende smascherare quell'area politica culturale che accredita ogni giorno il fatto che l'omosessualità sia una scelta di persone con scarsi valori morali. Non ci interessa, né sarebbe moralmente concepibile scivolare nel gossip, quello che vogliamo fare è colpire tutte quelle persone che ricoprendo attualmente incarichi pubblici, utilizzando il proprio potere, offendono, discriminano le persone lgbt, alimentano scientificamente l'odio", spiegò Mancuso quando presentò la sua iniziativa.
Insomma la solita cosa all'italiana...
Peccato che l'outing sia un'altra cosa...

Per quanto riguarda il blog pessimo dal punto di vista grafico (i menù non si leggono offuscato da uno sfondo rainbow alquanto lisergico) si limita a riportare questo pessimo post.

Questa iniziativa nasce per riportare un po’ di giustizia in un paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva. L’outing (termine che viene usato in modo sbagliato dai giornalisti italiani che sono in molti casi ignoranti e pigri) è uno strumento politico duro ma giusto. In cosa consiste: dichiarare pubblicamente la pratica omosessuale o di altre differenti sessualità di politici (single, sposati, conviventi), preti, persone note e influenti, che attraverso azioni concrete e prese di posizione offendono e discriminano le persone gay, lesbiche e transessuali. Il primo elenco che pubblichiamo, altri ne seguiranno nei prossimi mesi e anni, è composto da 10 politici. Disponiamo dei nominativi di una decina di alti prelati, di altre personalità del mondo dello spettacolo e della tv. Abbiamo deciso di iniziare con questi primi dieci nomi per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell’ipocrisia e della discriminazione. I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull’omofobia. Da ora in poi quando avverranno attacchi nei confronti della comunità lgbt da parte della gerarchia cattolica, del mondo dell’informazione, della politica, ci riserveremo la facoltà di rispondere adeguatamente.
Post che ho commentato (sullo stesso blog) come segue.


1) manca un che nella riga 2
2) “la pratica omosessuale o di altre differenti sessualità”
L’omosessualità è solo una pratica? Non c’entrano per caso anche i sentimenti? Usate lo stesso punto di quelli cui volete far outing!
Quali altre pratiche sessuali esistono? Con differenti sessualità vi riferite forse alle persone trans?
Ma come scrivete? Come pensate???
3) “di politici (single, sposati, conviventi), preti, persone note e influenti, che attraverso azioni concrete e prese di posizione offendono e discriminano le persone gay, lesbiche e transessuali.”
Perchè non giornalisti e persone dello spettacolo?
L’outing si pratica su ogni personaggio pubblico.
Offendono? Il punto non è l’offesa!
Il punto è che queste persone dicono che l’omosessualità è una malattia, uno sbaglio, una deviazione. Queste non sono solo offese. Questa è disinformazione a scopo discriminatorio. Queste persone compiono scelte politiche contro una categoria di persone. Che c’entra l’offesa?
4) “Disponiamo dei nominativi di una decina di alti prelati, di altre personalità del mondo dello spettacolo e della tv. ”
L’outing funziona ad personam.
Si individua il comportamento discriminatorio e disinformativo di una persona e se ne rende nota l’ipocrita incoerenza rivelando che quella persona che si dichiara contro le persone omosessuali o trans (parola che nemmeno citate) va a letto e\o intrattiene relazioni sentimentali con persone del suo stesso sesso o con le persone trans (a seconda del tipo di dichiarazioni discriminatorie e disinformate lasciate).
Ribadisco. Non esiste solo il sesso…
E’ l’ipocrisia e l’incoerenza a essere denunciata non la “pratica sessuale”.
Parlare di liste che avete e che per il momento non rivelate è una minaccia moralmente inammissibile perchè vi dà un potere ricattatorio e politico che è contrario allo spirito dell’outing (che non ricatta con la minaccia di rivelare, ma rivela direttamente).
Infine non basta dire di avere degli elenchi. CI VOGLIONO LE PROVE. Quali prove avete? Quali prove presenterete? Oppure direte semplicemente che tizio e caio “sono froci”?
5) La serietà di quello che scrivete (e anche la dimensione legale talmente risicata) è talmente bassa che non ci mettete né la faccia né il nome ma vi firmate con uno pseudonimo! UN tripudio di credibilità! (se lo fate per motivi legali avreste dovuto spiegarlo. Invece minacciate, tuonate e poi bi firmate “listaouting”:
6) Le scritte laterali sul sito
cazzo ho sbagliato anch'io!
sono illeggibili. Ma a chi lo avete fatto fare a un daltonico????
Insomma le solite cose all’italiana…
Per il  momento il mio commento è in attesa di moderazione...




Vedremo questa farsa anonima come proseguirà, se non esploderà come una bolla di sapone, di pessima marca...






 


2 commenti:

Johan Liebert ha detto...

Sono sempre stato contrario allo "spiattellamento" della vita privata altrui e, in generale, resto di questa idea. Qua, però, mi trovo d'accordo e, anzi, spero che si concretizzi e non rimangano solo aria fritta, perché c'è uno strato troppo spesso di ipocrisia in quel Parlamento. È una questione di principio, l'omosessualità in questo caso è un dettaglio.

Alessandro Paesano ha detto...

Infatti lo spiattellamento non è per svelare le velate ma per denunciare l'ipocrisia e l'incoerenza...