domenica 15 maggio 2011

Lettera aperta a Carlo Giovanardi, Carlo Casini, Paola Binetti e agli altri omofobi ipocriti.

Signori Carlo Giovanardi, Carlo Casini e  Signora Paola Binetti
non mi rivolgo a voi con l'appellativo di onorevoli coi quali ci si riferisce di solito ai deputati ai senatori e agli eurodeputati perchè le vostre recenti dichiarazioni non hanno nulla di onorevole e molto di mendace.
Mi riferisco alle vostre dichiarazioni, riportate dal quotidiano Il Giornale (l'ho scelto fra i tanti perchè quotidiano a voi amico).
Vorrete perdonarmi se le vostre parole sono state male riportate...

In particolare, Signor Casini, non le riconosco alcuna competenza accademica per avvalorare la sua affermazione
E' inaccettabile (...) che un videogioco che entra nelle case di milioni di italiani permetta ad un bambino di appena sei anni di creare una coppia gay che può anche adottare bambini. Questi videogiochi sono molto pericolosi, minacciano l’educazione di un bambino, la loro diffusione ha risvolti di carattere igienico-sanitario. Questi videogiochi intervengono in quel momento di sviluppo parziale, in cui è normale che ci siano tendenze omosessuali che rischiano di essere fissate (...)  questo è un modo per fissare l’omosessualità.
Queste sue affermazioni non hanno alcuna base scientifica né medica né psicologica. e lei non è né medico né psicologo avendo una laurea in giurisprudenza,
Quindi la sua opinione è non qualificata, quindi un sentito dire, un pettegolezzo, una diceria al limite una diffamazione.
Si informi perchè la commissione mondiale della sanità e anche la pressoché totalità di organi di categoria piscologico-psichiatrici hanno riconosciuto da tempo la dignità dell'omosessualità come variante naturale dell'orientamento sessuale umano.


Non offenda la nostra intelligenza di cittadini liberi, etero e omosessuali, che sappiamo riconsocere la sua profonda immensa e pericolosa omofobia, che cerca in tutti i modi di delegittimare la dignità che gli e le omosessuali si stanno conquistando a grande fatica anche in questo paese.

Lei non teme affatto che nei bambini preadolescenti nei quali lei dice è normale avere una tendenza omosessuale (si informi è normale anche dopo è non è una tendenza ma un legittimo orientamento) l'omosessualità si fissi. Omosessuali non si diventa signor Casini, omosessuali si è E NON C'E' NULLA DI MALE.

Lei teme che di fronte l'omosessualità ci sia indifferenza, l'indifferenza di una cosa che c'è e non va né premiata né punita, ma semplicemente accettata per quel che è, come sta avvenendo nel resto d'Europa, che si preoccupa di contenere le azioni di chi, come lei, pensa che l'omosessualità sia un pericolo da combattere e cerca in tutti i modi di fissare l'omofobia in tutte le famiglie. Le sue argomentazioni quelle sì si fissano nelle famiglie e in quegli strati della popolazione che, non avendo sufficienti strumenti  culturali ed etici credono, magari in buona fede, alle sciocchezze che lei dice in malafede.
Per cui la mano di tutti gli aggressori omofobi è armata da chi come lei alimenta l'odio e il pregiudizio.

La sua opinione non ha alcun fondamento scientifico, politico o morale perciò non trova spazio in una società che fa della scienza della morale e della politica le sue coordinate di riferimento, rispetto per le differenze, tutela delle minoranze, riconoscimento a tutte e tutti degli stessi diritti una volta garantiti solo ai maschi bianchi eterosessuali e adesso poco a poco garantiti anche alle donne anche ai neri e agli, alle, omosessuali.

Mi riferisco signora Binetti anche a lei quando afferma
Un gioco per i bambini deve riflettere la rappresentazione della realtà e della famiglia in cui vivono. Il bambino deve essere tenuto vicino all’esperienza concreta della famiglia in cui vive per capire il suo ruolo all’interno del nucleo familiare e i valori di riferimento.
e la ringrazio, perchè ha perfettamente ragione!
Infatti in Italia ci sono 100 mila bambini che vivono in famiglie omogenitoriali dunque è vero che il bambino deve essere tenuto vicino all’esperienza concreta della famiglia in cui vive per capire il suo ruolo all’interno del nucleo familiare e i valori di riferimento.
Anche il bambino di tali coppie, se non si vuole scadere in una discriminazione, questa sì, incostituzionale.

Infine mi rivolgo a Lei signor Giovanardi che  afferma:


E' evidente che siamo davanti a una grande campagna promozionale delle lobby che vogliono promuovere certi valori. [anche grazie ai]  "libri destinati ai bambini che invece di proporre una famiglia con papà e mamma ne propongono una di un papà con un papà".
In quanto sottosegretario alla famiglia dovrebbe sapere che queste famiglie GIÀ  CI SONO quindi questi libri non propongono  ma riconoscono. Ma è questo quello che a lei dà fastidio, la legittimazione, la normalizzazione.

Lei e gli altri omofobi come lei deve farsene una ragione e rassegnarsi.
Gay e lesbiche sono già nella società e, per quanto continuamente discriminati vituperati e offesi dagli omofobi come lei, ne fanno parte in quanto gay e lesbiche e hanno famiglie e sono dunque già tutto quello che lei, con disinvolta  e proditoria interpretazione della nostra Costituzione e Codice Civile, pretende le nostre istituzioni vietino.
Anche a lei consiglio di informarsi.
La nostra Costituzione i nostri codici civile e penale NON VIETANO L'OMOSESSUALITÀ' né il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Anche la Consulta costituzionale ha riconosciuto che la Costituzione su questo argomento non ha opposizioni di sorta e che spetta al parlamento di legiferare non per cancellare un divieto come lei dice, a torto, ma per riempire un vuoto legislativo.
Queste lobby promuovono una cultura in contrasto con le leggi di un paese, come nel caso del matrimonio gay che da noi non è consentito.
Non c'è una legge che vieta il matrimonio tra persone dello stesso sesso è la tradizione giuridica che interpreta il matrimonio  come atto giuridico tra persone di sesso diverso. MA NON VIETA. E' lei che, in base a questa tradizione, e confondendo il diritto canonico con quello civile (solo il primo fonda il matrimonio sulla procreazione, il secondo, che è l'unico che interessa allo Stato Italiano, no) ci legge un divieto, ma mi citi un solo articolo nel quale è scritto: "il matrimonio tra persone dello stesso sesso è vietato".

il matrimonio uomo-uomo e donna-donna è fuori legge.
E qui si vede tutta la sua malafede. Fuorilegge in questo caso non significa contro la legge e dunque illegale, ma una realtà che c'è nella società ma non è prevista dalla legge.

Ma anche se fosse, essendo la legge umana e non divina, CAMBIAMO LA LEGGE.

Il nuovo stato di famiglia (quello che lei dovrebbe conoscere bene e che il governo di cui fa parte disattende quotidianamente) ha riconosciuto pari dignità all'uomo e alla donna, laddove il precedente ordinamento riconosceva molte prerogative al maschio.

Le leggi si possono cambiare quando non identificano più la realtà sociale.

D'altronde le leggi a questo servono a governare la società a fornirle strumenti di regolamentazione e di pacifica convivenza.
Riperto.
Le famiglie omosessuali ci sono.
Le famiglie omogenitoriali anche.
Se ne faccia una ragione.
Se le nsotre leggi non le riconoscono non sono fuori legge le famiglie ma, casomai, è la legge a essere vetusta e a dover essere cambiata.

Allora abbia almeno il coraggio delle sue opinioni omofobe e dica che lei sogna una legge che vieti l'omosessualità tout court perchè se il matrimonio è la cellula base della vita sociale vietarlo alle coppie omosessuali vuol dire vietare loro il precipuo strumento di aggregazione e iterazione sociale.
LEI NEGA LO STATUS DI PERSONE AI GAY  E ALLE LESBICHE E LI RELEGA NELL'ANGUSTO STATUS ISOLATO DI INDIVIDUI.

Lasci pure nell'oblio quei  bambini che per lei sono il discrimine del matrimonio. Consideri i bambini delle coppie omosessuali figli di un dio minore. A essere fuori legge, se passa la legge contro l'omofobia, presto sarà lei e gli omofobi come lei.
con queste iniziative viene tolta la normalità costituzionale per spiegare al bambino che invece è tutto lecito, tutto uguale e che possono essere messe sullo stesso piano situazioni che giuridicamente e costituzionalmente non lo sono.
Lo spieghi ai figli di coppie eterosessuali che non vogliono o non possono sposarsi che giuridicamente e costituzionalmente non sono uguali. Si prenda la responsabilità di discriminare dei figli in base allo stato di famiglia (non sposati, separati...) o all'orientamento sessuale dei gentiroi.
Sono posizioni barbare, retrograde, oscurantiste, davvero incostituzionali.
Sono il prodotto di una mente malata, perchè l'omofobia, quella sì, è una malattia, dalla quale non c'è cura.

Nonostante tutti i vostri sforzi l'omosessualità è una opzione ugualmente degna di quella eterosessuale, proprio come le donne sono cittadini con gli stessi diritti degli uomini, proprio come gli esseri umani con la pelle di colore diverso dal nostro (o di provenienza geografica diversa) hanno pari diritti. Che le vi si opponga con tanta pervicacia è il miglior segno che la società sta cambiando e che a lei e agli omofobi come lei comincia a mancare il terreno sotto i piedi.


cari signori e signore omofobe. Voi siete dei dinosauri del secolo appena trascorso che si stanno dimenando per sopravvivere in un pianeta che non è più i grado di sostentare uno stile di vita come il vostro pieno di odio di pregiudizi di discriminazione omofobici.
Siete obsoleti, siete sopravvissuti alla vostra funzione sociale e quando morirete morirete soli e senza seguaci. E questo in nome di quella legge naturale che dite sia per noi gay fumo negli occhi. Quella stessa legge naturale vi sta seppellendo e non c'è nessuno che muoverà un dito per aiutarvi.

Perché farlo sarebbe davvero contronatura.

1 commento:

Alessandro ha detto...

credo di amarti.
concordo pienamente con tutto ciò riportato nella tua lettera!